venerdì 30 settembre 2011

Scelte che possono cambiare la vita: Ig Nobel 2011

Milano, 30 set. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - La scelta che può cambiare una vita, in meglio ma anche in peggio, si prende in zona toilette, mentre si è in preda all'irrefrenabile urgenza di fare pipì. Non è uno scherzo, ma una della scoperte - improbabili ma vere - che quest'anno si sono guadagnate gli 'Ig Nobel', i 10 riconoscimenti che dal 1991 vengono assegnati ogni settembre dalla rivista 'Annals of Improbable Research'. I vincitori sono stati annunciati questa notte durante la tradizionale cerimonia di gala al Sanders Theatre della Harvard University: 1.166 posti tutti occupati, con biglietti sold out da mesi.
Più che fare 'il verso' ai Nobel, i massimi allori alla ricerca che saranno assegnati a giorni (il primo atteso è quello per la Medicina che sarà annunciato lunedì prossimo 3 ottobre), l'obiettivo dichiarato degli Ig Nobel è quello di premiare ricerche che "prima fanno sorridere, poi fanno pensare".
E se l'effetto della vescica piena sulla lucidità di pensiero ottiene l'Ig Nobel per la Medicina, quello per la Biologia va a un team di 'cervelli' che ha indagato sui gusti sessuali dei coleotteri: pare vadano matti per un certo tipo di birra australiana, tanto da cercare disperatamente di accoppiarsi con la bottiglia che la contiene.
Fra le altre scoperte premiate una sullo sbadiglio delle tartarughe, un'altra sullo spray al wasabi usato come allarme antincendio. E ancora studi sul senso dei sospiri, sul segreto del successo, sulle vertigini negli atleti campioni di lancio, sulla fine del mondo, sulla 'ricetta' per trovare parcheggio e sulla guida sicura.
Ma ecco, nel dettaglio, tutti i vincitori degli Ig Nobel 2011, incominciando proprio da decisioni alla toilette e coleotteri innamorati:
MEDICINA. Il premio va a due gruppi di scienziati - da un lato Mirijam Tuk (Olanda e Uk) Debra Trampe (Olanda) e Luk Warlop (Belgio), dall'altro Mattew Lewis, Peter Snyder e Robert Feldman (Usa), Robert Pietrzak, David Darby e Paul Maruff (Australia) - per avere dimostrato, in due studi indipendenti pubblicati rispettivamente su 'Psychological Science' e 'Neurology and Urodynamics', che le persone prendono decisioni migliori su alcune questioni, ma peggiori su altre, quando sentono l'impellente bisogno di urinare.
BIOLOGIA. A Darryl Gwynne (Canada, Australia e Usa) e David Rentz (Australia e Usa) per avere scoperto, in due studi pubblicati sulle riviste della società entomologica australiana e della sua omologa londinese che alcuni coleotteri si accoppiano (o per meglio dire provano a farlo) con un certo tipo di bottiglia di birra australiana.
FISIOLOGIA. L'Ig Nobel va ad Anna Wilkinson (Uk), Natalie Sebanz (Olanda, Ungheria e Austria), Isabella Mandl e Ludwig Huber (Austria). Il gruppo, in uno studio pubblicato su 'Current Zoology', ha dimostrato che - a differenza di quanto accade nell'uomo - non esistono prove che lo sbadiglio sia contagioso nelle tartarughe dai piedi rossi.
CHIMICA. Premio ai giapponesi Makoto Imai, Naoki Urushihata, Hideki Tanemura, Yukinobu Tajima, Hideaki Goto, Koichiro Mizoguchi e Junichi Murakami, per aver determinato la densità ideale di wasabi vaporizzato (una sorta di versione 'spray' della tipica pasta piccante di colore verde ottenuta dal rafano, utilizzata nella cucina nipponica) da usare per svegliare una persona che dorme in caso di incendio, e per averne brevettato l'applicazione in un 'allarme al wasabi'.
PSICOLOGIA. Ig Nobel a Karl Halvor Teigen dell'università della Norvegia per aver cercato di scoprire perché, nella vita di tutti i giorni, le persone sospirano. Lo studio è stato pubblicato sullo 'Scandinavian Journal of Psychology'.
LETTERATURA. Il premiato è l'americano John Perry della Stanford University, inventore della 'Teoria della procrastinazione strutturata': "Per avere successo - è il segreto svelato dallo scienziato su 'Chronicle of Higher Education' - bisogna sempre lavorare su qualcosa di importante, in modo da evitare di fare qualcos'altro di ancora più importante".
FISICA. Premio Ig Nobel a Philippe Perrin, Cyril Perrot, Dominique Deviterne and Bruno Ragaru (Francia), e al collega Herman Kingma (Olanda), per aver capito in uno studio su 'Acta Oto-laryngologica' perché i lanciatori del disco soffrono di vertigini, mentre i lanciatori di martello no.
MATEMATICA. Il riconoscimento va agli americani Dorothy Martin che ha predetto la fine del mondo per il 1954; Pat Robertson che l'ha predetta per il 1982; Elizabeth Clare Prophet che l'aspettava per il 1990; per il coreano Lee Jang Rim che l'ha predetta per il 1992; l'ugandese Credonia Mwerinde che l'attendeva nel 1999, e ancora l'americano Harold Camping, che dopo aver fallito una prima previsione di apocalisse per il 6 settembre 1994 ci ha riprovato annunciandola per il 21 ottobre 2011. Tutti questi scienziati, secondo la giuria, hanno insegnato al mondo che bisogna essere prudenti quando si fanno ipotesi o previsioni matematiche.
PACE. A meritarsi l'Ig Nobel è il sindaco della capitale lituana Vilnius, Arturas Zuokas, per aver dimostrato che il problema delle auto di lusso parcheggiate in divieto di sosta è facilmente risolvibile passandoci sopra con un carro armato. La 'linea dura' è stata spiegata in un video e sulla stampa locale.
PREMIO PER LA PUBBLICA SICUREZZA. L'ultimo riconoscimento alle scoperte strane, ma vere va al canadese John Senders, università di Toronto, per aver condotto una serie di test di sicurezza - con tanto di video - in cui una persona guidava un'auto in autostrada mentre una visiera gli cadeva ripetutamente sugli occhi, accecandolo.
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giovedì 29 settembre 2011

Due italiani su 5 sono pendolari

Due italiani su 5 percorrono tra i 10 e i 30 km per raggiungere il lavoro

Milano, 29 set. (Adnkronos/Labitalia) - Usano treni, autobus, macchine, moto, biclette: sono i pendolari, quei lavoratori che, nonostante le nuove tecnologie o il telelavoro, sono ancora costretti a fare spesso lunghi tragitti prima di raggiungere l'ufficio o la fabbrica. Una ricerca di InfoJobs.it, importante portale attivo in Italia e in Europa nel settore del recruiting online, ci dice che due lavoratori italiani su cinque percorrono tra i 10 e i 30 km al giorno per raggiungere l'ufficio e sarebbero disposti a guadagnare meno pur di esser più vicino a casa
Il 31,73% degli intervistati da InfoJobs percorre infatti tra i 10 e i 30 km per arrivare in ufficio. Poi, ci sono i più fortunati (28,85%) che coprono una distanza inferiore ai 10 km. Il 21,15%, invece, lavora a più di 50 km da casa e infine il 18,27% dichiara di percorrere tra i 31 e i 50 km ogni giorno. La distanza media percorsa dai pendolari è di circa 24 km al giorno. Ciò significa che durante l'anno lavorativo si percorrono circa 5.856 km, ossia pressappoco la distanza tra Roma e Zanzibar.
Alla domanda se sarebbero disposti a cambiare lavoro per un posto più vicino a casa ma con uno stipendio minore, il 36,9% degli intervistati ha risposto no. Il 37,86%, invece, dichiara di essere disposto a valutare l'offerta di un posto più vicino a casa, anche a scapito del guadagno. Il 25,24% degli intervistati afferma che cambierebbe sede di lavoro anche rinunciando a qualche benefit, dato che comunque risparmierebbe i soldi di abbonamenti o benzina.
I pendolari soffrono anche per i ritardi dei mezzi. Infatti arrivare la mattina tardi alla scrivania o alla postazione di lavoro, per il 35,72%, è colpa del ritardo del mezzo di trasporto pubblico e per il 29,46% del traffico. Il 12,5% ammette che è a causa di motivi personali, mentre il 22,32% afferma di non arrivare mai tardi a timbrare il cartellino.
Per spostarsi il 29,75% preferisce l'auto di proprietà, mentre il 26,45% si affida ai mezzi pubblici interurbani (tram, bus e metropolitana). Il 19,83% ricorre a un mix di più mezzi (esempio treno + autobus) per raggiungere il posto di lavoro dai paesi limitrofi. Nella classifica dei mezzi più usati per andare al lavoro seguono il treno (usato dal'8,27% degli intervistati), la moto (5,78%) e la bici (4,13%). E c'è anche un 5,79% che si può permettere di raggiungere il lavoro a piedi.
Se la maggior parte dei pendolari (48,35%) dichiara di impiegare circa mezz'ora da casa al lavoro, ben il 35,16% trascorre quasi un'ora in viaggio. Infine, il 16,49% rimane impegnato, tra cambi di mezzi e coincidenze, per più di un'ora.
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Il sogno della rete completamente libera presto realtà

Roma, 26 sett. - (Ign) - Una pioniera della comunità internet. Così è stata soprannominata la 37enne, Sascha Meinrath, attivista per la libertà del web in Indymedia e poi all'ateneo di Urbana-Champaign nell'Illinois. E' lei la mente a capo di un team di una ventina di ragazzi al lavoro a Washington su un progetto di rete libera che si chiama Commotion. L'idea è quella di creare un software che possa creare reti ad alta velocità, completamente autonome, senza alcuni collegamento con le infrastrutture e dal traffico criptato.
Il progetto ha subito attirato l'attenzione della diplomazia americana che ne vede già un possibile utilizzo in zone di guerra o in caso di catastrofe naturale. E' così che il suo budget annuale è lievitato a 2,3 milioni di dollari con un finanziamento straordinario di due del Dipartimento di Stato americano. Sarebbe poi anche una svolta contro la censura. In molti Paesi africani l'accesso a internet dipende da cavi che portano la connessione via mare. Diventa quindi semplicissimo bloccare la rete di un'intera nazione in caso di proteste come è già successo recentemente in Egitto. Una possibilità che non ci sarebbe con Commotion.
A oggi i nemici più pericolosi per questo progetto sono due. Da una parte ci sono le aziende di telecomunicazione che, per tutelare i propri affari, potrebbero tentare di bloccare il progetto. Dall'altra le Major, visto che una rete fuori controllo potrebbe rappresentare un volano per la pirateria di musica e video cinematografici. Sascha comunque va avanti e si è anche data un tempo massimo: entro il 2012, assicura, produrrà una versione utilizzabile per il grande pubblico.
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domenica 25 settembre 2011

Timeline, per scoprire chi ci ha cancellato da Facebook

Roma, 24 set. - (Ign) - E' stata una delle principali novità presentate da Mark Zuckerberg durante la conferenza F8: la funzione Timeline, che in italiano si chiama 'diario', potrebbe essere una piccola rivoluzione per il social network, in cui si rischia di perdere il proprio passato. Con questo nuovo layout invece - ancora non attivo su tutti i profili - si potrà accedere in un attimo a tutte le nostre 'storie' passate, passando facilmente di anno in anno.
Sfruttando proprio Timeline però, è possibile, in modo indiretto, scoprire chi ci ha cancellato dalla lista dei suoi amici. E il trucco è facilissimo. Basta cliccare su un anno passato, per esempio il 2010, scorrere giù fino al riquadro degli amici. Questa lista infatti ci farà vedere chi era nostro amico l'anno scorso. E se accanto a qualche nome appare il bottone 'aggiungi agli amici' (Add friend) le cose possono essere solo due: o lo abbiamo cancellato noi o lui ha eliminato il nostro nome da Facebook. Facile no?
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venerdì 23 settembre 2011

Lo spazio in diretta web con il progetto 'Cieli d'Italia'


Rovereto, 22 set. - (Adnkronos) - L'importanza della ricerca scientifica italiana, la materia oscura, i pianeti extrasolari, lo studio del sole, ma anche le grandi industrie italiane che costruiscono gli strumenti per esplorare e osservare lo spazio. Per tutti quelli che subiscono il fascino della volta celeste, e anche per sfatare l'idea che si tratti di argomenti per soli addetti ai lavori, l'Agenzia Spaziale Italiana, il Museo Civico di Rovereto e l'Istituto Nazionale di Astrofisica hanno organizzato "Cieli d'Italia uniti dalla scienza".
Si tratta di un grande progetto di divulgazione scientifica e culturale aperto a tutti, in diretta web domani 23 settembre dalle ore 10.30, sulla web tv di Asi (www.asitv.it) o su Sperimentarea.tv (canale tematico del Museo Civico di Rovereto). L'iniziativa sarà l'occasione per celebrare l'Unità d'Italia, ripercorrendo la storia di tre istituzioni scientifiche tra le più antiche del Paese: l'Osservatorio Astronomico di Torino, l'Osservatorio Astronomico di Capodimonte e il Museo Civico di Rovereto con il suo Osservatorio di Monte Zugna.
Nato da un'idea del direttore scientifico dell'Asi, Enrico Flamini, il progetto racconta gli osservatori e la ricerca spaziale come filo conduttore per ripercorrere l'Unità d'Italia. "L'Italia era protagonista della scienza e della conoscenza dell'universo già nel 1800 con la scoperta dell'asteroide Cerere e lo è ancora oggi - spiega Flamini all'Adnkronos - si può dire che la ricerca e l'osservazione spaziale hanno fatto l'unità d'Italia ancora prima che l'Italia su unisse".
Il Museo di Rovereto ospita questo evento speciale accogliendo nella sede di Palazzo Parolari lo studio con la conduzione di Piero Badaloni. Gli ospiti, tra cui Flamini, ripercorreranno la storia degli osservatori, racconteranno com'era il cielo 150 anni fa e cosa fanno gli astronauti, affrontando tutti gli aspetti del tema, dalle problematiche ingegneristiche ai fumetti, "in risposta a una crescente richiesta di conoscenza da parte di un pubblico che spero sia il più vasto possibile - dice Flamini - oltre alle classi scolastiche presenti in studio, mi auguro che saranno tante quelle che si collegheranno dalle scuole".
Il grande pubblico potrà così conoscere la storia, le attrezzature, i progetti e le missioni delle tre realtà scientifiche partecipando a un vero e proprio viaggio nella storia del Paese, che parte da Torino, prima capitale d'Italia, il cui Osservatorio vanta 190 anni di storia; passa per Napoli, capitale del regno delle Due Sicilie fino al 1861, con l'Osservatorio di Capodimonte istituito nel 1812; per giungere poi in Trentino, ultima regione a diventare italiana, e Rovereto con il suo Museo Civico nato 160 anni fa.
Piero Badaloni gestirà i collegamenti con i tre Osservatori, dialogando con ospiti di rilievo nel campo dell'astrofisica, dell'astronomia e della ricerca scientifica. Saranno mostrati anche filmati inediti sugli astronauti italiani appena rientrati dallo spazio, Paolo Nespoli e Roberto Vittori, e sulle nuove leve che si stanno allenando per i prossimi viaggi spaziali: il siciliano Luca Parmitano e la trentina Samantha Cristoforetti.
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Ultima corrida a Barcellona. Sarà vietata dal 2012

Madrid, 23 sett. - (Adnkronos/Dpa) - Domenica prossima Barcellona dirà addio alla corrida. E finirà un'era quando il torero Serafin Marin materà il sesto e ultimo toro nello spettacolo al Monumental della capitale della Catalogna. La chiusura dell'arena quasi centenaria riflette il declino della corrida in Spagna, malgrado si contino ancora tanti appassionati. "Abbiamo perso una battaglia, non la guerra", ha detto Marin al quotidiano 'El Mundo'. Ma gli animalisti cantano vittoria e l'attivista Aida Gascon è determinata a farla finita con le corride in tutto il resto del paese. Già nel 2004 Barcellona si era dichiarata città "anti-corrida"; decine di altri comuni l'hanno poi imitata e nel luglio del 2010 il parlamento catalano ha votato per la fine delle corride dal primo gennaio 2012. Alle Canarie lo avevano già fatto nel 1991, ma la decisione era passata largamente sotto silenzio. L'opposizione agli spettacoli nell'arena si spiega con il crescente sentimento animalista che li considera alla stregua di una tortura, ma anche con il forte nazionalismo catalano contro la corrida, un simbolo tipicamente spagnolo. La Catalogna, secondo Marin, "vuole liberarsi di tutto quanto rappresenti la Spagna".
Il giro d'affari delle corride, un'industria con 200 mila addetti, vale oltre 2,5 miliardi di euro all'anno, contribuendo per lo 0,25% al Pil nazionale. Ma negli anni lo spettacolo che ispirò artisti e scrittori del calibro di Pablo Picasso e Ernest Hemingway ha perso il suo appeal. Solo il 37% degli spagnoli è interessato alla corrida, mentre il 60% boccia lo spettacolo, stando a un sondaggio del 2010. Con diverse regioni che difendono la corrida come patrimonio culturale spagnolo, il governo del primo ministro Jose Luis Rodriguez Zapatero ne ha affidato la responsabilità del ministero della Cultura. I Popolari all'opposizione che dovrebbero vincere le elezioni del prossimo 20 novembre hanno preso posizione contro il bando della corrida in Catalogna e si sono rivolti alla Corte Costituzionale. Dal canto loro, gli appassionati catalani della corrida hanno raccolto 300 mila firme in difesa della 'Fiesta', ma l'iniziativa potrebbe non avere alcun effetto contro quello che per molti e' un inevitabile sviluppo sociale. Così i toreri catalani stanno organizzando spettacolo altrove nel paese anche nel sud della Francia.
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Basta brutti ricordi, sara' possibile cancellarli

(di Adele Lapertosa) (ANSA) - VENEZIA, 20 SET - La paura vissuta in guerra o in un incidente, il ricordo che ci lega alla dipendenza dalla droga, o non dimenticare quanto appreso nella vita: due facce della memoria di lunga durata, i cui meccanismi sono stati in parte svelati.
Un gruppo di neuroscienziati, guidato da Cristina Alberini, professore di Neuroscienze all'universita' di New York, ha scoperto infatti il meccanismo per bloccare i brutti ricordi e non perdere le conoscenze, tramite il processo di consolidamento dei ricordi, alcuni ormoni, e dei farmaci.
I dettagli di questo studio, finora condotto sui topi, sono stati presentati a Venezia nel corso della VII conferenza 'The future of science' dedicata quest'anno alla mente.

''Perche' una memoria diventi a lungo termine - spiega Alberini - serve un certo livello emotivo, di stress ed eccitazione. Piu' e' alto, maggiore sara' la quantita' e i dettagli del ricordo''. Tuttavia, se lo stress diventa troppo elevato e supera una certa soglia, ''si crea un deficit - continua - si interrompe il processo di apprendimento e il ricordo non si consolida.''. Alcune memorie, come quelle negative associate alla paura, sono ''legate al rilascio di ormoni, quali il cortisolo e l'adrenalina. Noi abbiamo visto - precisa - che si puo' intervenire per ridurre una memoria negativa, ad esempio legata al disturbo post-traumatico da stress o alla dipendenza da droghe, o invece aumentarla, nel caso ci si trovi con il decadimento indotto da demenze''.

Ma c'e' una particolare finestra temporale per farlo. Dopo che il ricordo si e' formato, vi e' un momento in cui la memoria si affievolisce e diventa labile, per poi consolidarsi nuovamente.

''Ed e' proprio quando il ricordo e' labile - aggiunge Alberini - che noi interveniamo con dei farmaci. Nel caso di ricordi negativi, blocchiamo i recettori del cortisolo, facendo cosi' diminuire l'intensita' del ricordo. Quando invece vogliamo rinforzarlo, aggiungiamo il fattore di crescita insuline grow factor 2 (IGF2), importante per lo sviluppo del cervello adulto e presente nell'ippocampo. Si e' visto che dopo l'apprendimento, l'IGF2 aumenta. Quindi incrementandone la quantita' e somministrandolo per via sistemica, cioe' non direttamente nel cranio, abbiamo riscontrato un significativo aumento dell' intensita' e persistenza del ricordo''. Dopo questa sperimentazione sui topi i ricercatori verificheranno la tossicita' di questi esperimenti e continueranno sui primati.

''E probabilmente la tecnica ipotizzata qualche anno fa dal film 'Se mi lasci, ti cancello' in cui si eliminava il ricordo di un amore finito, sara' realta' - conclude - anche se spero per scopi meno futili''. (ANSA).
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Piu' veloci della luce confemati dati neutrini

E’ arrivata la conferma ufficiale: la velocita’ della luce e’ stata superata. I dati, resi noti questa mattina, dimostrano che le i neutrini viaggiano ad una velocita’ di circa 60 nanosecondi superiore a quella della luce, il limite della velocità nel cosmo. Il risultato e’ stato ottenuto nell’esperimento Cngs (Cern Neutrino to Gran Sasso) e le anomalie sono state osservate dal rivelatore Opera, che ha analizzato il fascio di neutrini che dal Cern di Ginevra vengono lanciati verso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn).
I dati dimostrano che i neutrini impiegano 2,4 millisecondi per coprire la distanza, con un anticipo di 60 miliardesimi di secondo rispetto alla velocità attesa. L'analisi dei dati, raccolti negli ultimi tre anni, dimostra che i neutrini battono di circa 20 parti per milione i 300.000 chilometri al secondo ai quali viaggia la luce. 
Il risultato e' stato ottenuto con una serie di misure ad altissima precisione, fatte in collaborazione con gli esperti di metrologia del Cern e di altre istituzioni. La distanza tra l'origine del fascio di neutrini e il rivelatore Opera e' stata misurata con un'incertezza di 20 centimetri sui 730 chilometri del percorso e il tempo di volo dei neutrini e' stato determinato con una precisione di meno di 10 nanosecondi, utilizzando strumenti molto sofisticati, come sistemi Gps progettati appositamente per l'esperimento e orologi atomici. ‘’Abbiamo sincronizzato la misura dei tempi tra il Cern e il Gran Sasso con un'accuratezza al nanosecondo e abbiamo misurato la distanza tra i due siti con una precisione di 20 centimetri’’, ha detto Dario Autiero il ricercatore oggi pomeriggio presentera’ i dati al Cern. ‘’Nonostante le nostre misure abbiano una bassa incertezza sistematica e un'elevata accuratezza statistica – ha aggiunto - e la fiducia riposta nei nostri risultati sia alta, siamo in attesa di confrontarli con quelli provenienti da altri esperimenti”. Il Cern stesso rileva in una nota che ‘’considerando le straordinarie conseguenze di questi dati,  si rendono necessarie misure indipendenti prima di poter respingere o accettare con certezza questo risultato. Per questo motivo la collaborazione Opera ha deciso di sottoporre i risultati a un esame piu’ ampio nella comunita’’’. I dati saranno quindi presentati oggi pomeriggio in un seminario nel Cern di Ginevra e lunedi’ in un seminario nei Laboratori del Gran Sasso. 
 “Quando un esperimento si imbatte in un risultato apparentemente incredibile e non riesce a individuare un errore sistematico che abbia prodotto quella misura, la procedura standard e’ sottoporlo a una piu’ ampia indagine’’, ha osservato il direttore scientifico del Cern, Sergio Bertolucci. “Se questa misura fosse confermata – ha aggiunto - potrebbe cambiare la nostra visione della fisica, ma dobbiamo essere sicuri che non esistano altre, più banali, spiegazioni. Cio’ richiederà misure indipendenti’. (Ansa)
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giovedì 22 settembre 2011

Uars, il satellite Nasa cadrà sull'Italia ?

Roma, 22 set. (Adnkronos) - Si chiama Upper Atmosphere Research Satellite ed è un 'vecchio' satellite scientifico della Nasa. Dopo circa 20 anni di onorato servizio nello spazio a caccia di informazioni sull'atmosfera, Uars sta mettendo a soqquadro interi Paesi perchè, non riuscendo più a rimanere nel cosmo, forse a causa dell'impatto con altri detriti spaziali, sta per precipitare sulla Terra, col rischio di colpire persone o cose. Uars, che ha smesso i lavorare circa sei anni fa, è stato mandato nello spazio dalla Nasa nel settembre 1991.
Il satellite ha una massa di 5.668 kg, è lungo circa 10 metri e ha un diametro di 5 metri. Il suo compito è stato raccogliere informazioni preziose sulla fascia di ozono che protegge la Terra dai micidiali raggi ultravioletti. Nel 2005, dopo 14 anni di missione scientifica, il propellente residuo è stato utilizzato per modificare, abbassandola, l’orbita del satellite: otto manovre per contribuire alla disintegrazione dell’oggetto, ormai in fase di abbandono.
Adesso, nella notte tra venerdì 23 e sabato 24, il processo di decadimento naturale giungerà al suo epilogo, quando il satellite, entrando in contatto con l’atmosfera terrestre, si brucerà.
Sulla base delle simulazioni effettuate nel 2002 dalla Nasa, ipotizzando la frammentazione del satellite Uars a 78 km di quota, alcuni componenti di dimensioni variabili, non avendo subito la totale disintegrazione dovuta al rientro negli strati più densi della nostra atmosfera, potrebbero raggiungere il suolo terrestre dopo aver percorso un arco di 800 km, interessando anche il territorio italiano. E l’eventuale impatto avverrà lungo la verticale locale. Le previsioni di rientro sono soggette a continui aggiornamenti perché legate al comportamento del satellite stesso rispetto all’orientamento che assumerà nello spazio e agli effetti che la densità atmosferica imprime agli oggetti in caduta, nonché alle conseguenze sulla materia dell’attività solare. La stessa Nasa sottolinea che previsioni più definite saranno fornite tra 24-36 ore.
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Solar bottle bulb illumina come una lampadina da 55 watt

Roma, 21 set. (Adnkronos) - Luce da una bottiglia di plastica riempita di acqua e candeggina. Con questa idea semplice, ma geniale, 12mila abitazioni dei quartieri più poveri delle Filippine non sono più al buio. Progettata dagli studenti del Massachussets Institute of Technology, la "solar bottle bulb" riesce a illuminare come una normale lampadina da 55 watt, filtrando i raggi del sole dal tetto delle baracche di Manila. Il progetto si chiama "Isang Litrong Liwanag", ovvero "Un litro di luce", ed è di Illac Diaz dell'organizzazione no-profit My Shelter Foundation.
Sono 3 milioni le case dei quartieri più poveri delle Filippine in cui la vita si svolge prevalentemente al buio, ma grazie alla solar bottle bulb la luce entra da un foro nei tetti di lamiera attraverso il quale il contenuto delle bottiglie viene colpito a 360 gradi dai raggi solari, generando illuminazione. Le bottiglie vengono vendute e installate al prezzo di un dollaro e ne sono già state distribuite 12 mila. Per sostenere il progetto si può fare una donazione collegandosi al sito http://isanglitrongliwanag.org/, stesso indirizzo per le comunità che vogliano richiedere un intervento come quello delle Filippine. L'idea abbraccia i principi delle cosiddette "appropriate technology", movimento ideologico che si basa sulle tecnologie semplici ed eco-sostenibili con cui il filosofo ed economista Ernst Friedrich "Fritz" Schumacher sognava di migliorare il mondo.
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mercoledì 21 settembre 2011

"Offerte del giorno" su Ebay

Roma, 20 set. (Ign) - La crisi dei consumi investe un po' tutti. E così eBay, il sito di compravendita più famoso al mondo, lancerà il 6 ottobre la nuova sezione 'Offerte del Giorno'. Nella quale, per un periodo stabilito, saranno disponibili nuovi prodotti di grandi marche a prezzi super scontati (dal 15% al 40%) in quantità limitata. Gli affari (fino a 21 offerte ogni settimana, di cui 2 offerte ogni giorno), principalmente nelle categorie Consumer Tech ed Abbigliamento e Accessori, saranno proposti nel formato a prezzo fisso con la spedizione gratuita dai venditori professionali italiani e stranieri.
"Questa iniziativa può contare sull’esperienza già avviata sui siti europei di eBay nel Regno Unito e Germania, dove l’anno scorso ha fatto registrare una crescita del 77% del giro d’affari anno su anno –– continua Marco Ottonello - Con il programma Offerte del Giorno siamo in grado di mettere a disposizione un’ulteriore esperienza d’acquisto per i nostri utenti, che potranno contare su affari davvero interessanti proposti solo da venditori selezionati".
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Dal rifiuto agli swap party, il dono contrasta la crisi

Roma, 21 set. (Adnkronos) - Gli economisti la chiamano "economia del dono", e a qualcuno fa sorridere perché, in fondo, si tratta del vecchio baratto. Ma il fenomeno ha la sua importanza e si sta diffondendo un po' ovunque e sotto varie forme. In Italia per esempio, da un po' di tempo ci si può imbattere in uno strano cassonetto, sconosciuto anche a chi osserva la più rigorosa differenziata. Si chiama "Rca", acronimo di "rifiuto con affetto" e serve a metterci dentro quelle cose che vogliamo buttare, ma che a qualcun altro potrebbero tornare utili.
L’iniziativa, nata nel 2007 come installazione artistica e diventata idea imprenditoriale, è di Roberta Bruzzechesse, Maddalena Vantaggi e Maria Zanchi. "A Venezia -spiega all'Adnkronos la Zanchi- abbiamo notato che accanto ai cassonetti della spazzatura la gente lasciava di tutto: oggetti per loro inutili ma che magari a qualcun altro potevano servire, ed è così che abbiamo realizzato l'RCA, sostituendo la parte frontale di un cassonetto, normalmente chiusa, con uno sportello trasparente per rendere accessibile ciò che normalmente è invisibile".
Una vetrina da cui prendere liberamente e senza problemi di orario ciò che serve, lasciando quello che non si usa più. Partito a Venezia, ora RCA è presente in altre sette città "e continuano ad arrivare richieste - aggiunge Maria Zanchi - Ora lavoriamo per diffonderlo perché diventi un'abitudine di tutti gli italiani".
Economia del dono, quindi, con una sua dignità. Tanto che uno dei modi in cui si manifesta, ovvero gli "swap party", ha creato il suo neologismo: il verbo 'swappare'. Molto più glamour di 'barattare' o 'scambiare', certo, ma in effetti negli swap party si possono mettere le mani su vestiti e accessori firmati, appena usciti dagli armati delle shop-addicted e magari nuovi o quasi. E senza spendere un euro. Altro che gli abiti in disuso e fuori moda raccattati dalla cugina di secondo grado o passati dalla zia.
Tanti i siti dedicati all'organizzazione di swap party. Basta iscriversi, pubblicare le foto dell'accessorio da swappare e organizzare con gli altri swappatori l'incontro. Insomma, più la crisi fa sentire la sua minaccia, più il fenomeno si diffonde, coinvolgendo non più solo gli amici e i parenti, ma mettendo in rete sconosciuti con forme spesso originali e fantasiose.
Come il "Givebox" nel quale ci si può imbattere da qualche mese a Berlino. È una specie di cabina armadio su cui campeggia il motto "sharing is caring", nata grazie a due giovani berlinesi che hanno messo insieme gli oggetti in buono stato che non volevano più per offrirli ai passanti in cambio di qualcosa. Una sorta di temporary shop che cambia ogni giorno la merce esposta, dagli abiti agli alimenti, dai libri agli oggetti d'uso quotidiano, che si può seguire su Facebook.
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Google+ ora è aperto a tutti

Finalmente dopo qualche mese Google Plus che era aperto soltanto ad inviti si espande a tutti gli utenti. Google ha deciso di far registrare chiunque sul suo social network anzi il social layer come viene chiamato dal team: lo ha annunciato con un post tradotto anche in italiano sul blog ufficiale. Ora chiunque può registrarsi e creare il proprio profilo Google sistemando le Cerchie degli amici. Google evidentemente ha preso questa decisione in seguito al modo in cui sta reclamizzando Google+ dalla sua pagina principale invitando gli utenti che magari stanno facendo una ricerca ad entrare nel social network con una freccia gigante. Google non solo apre Google Plus ma aggiunge anche nuove funzioni espandendo gli Hangouts ossia i Videoritrovi: la videochat di gruppo è disponibile ora anche sugli smartphone e tablet Android e presto anche su iOS. Google ha aggiunto agli Hangouts anche i Videoritrovi in diretta: si tratta di trasmettere in live streaming in maniera pubblica per diffondere un video. Google fa concorrenza a piattaforme come Ustream e Livestream.com.
La funzione non sarà disponibile immediatamente a tutti ma una dimostrazione sarà data da will.i.am del gruppo Black Eyed Peas che dovrebbe trasmettere in live più tardi, stanotte alle ore 4. Inoltre gli Extra dei Videoritrovi permetteranno di condividere uno screenshot, un disegno, un documento o un file. Google per gli Hangouts ha rilasciato anche alcune API con le quali gli sviluppatori potranno realizzare applicazioni, giochi e altro. La ricerca su Google+ diventa più veloce ed efficace con l'aggiunta dei risultati che vanno oltre le persone ed i profili: sarà possibile cercare anche contenuti ovvero i post presenti su Google+ e i contenuti popolari sul Web. Google ha anche aggiunto il tasto +1 sugli annunci grafici dei banner in modo da raccomandarli agli amici. Ad ogni modo sta facendo già discutere il fatto che Google utilizzi la sua homepage, tra le più visitate al mondo, per reclamizzare un suo servizio ovvero Google+. Che ci sia aria di bufera in vista? (Excite Italia)
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martedì 20 settembre 2011

Resort, B&B e alberghi. Sul web basta un clic per comprarli

Roma, 20 set. (Ign) - Dalla casa vacanze realizzata in una chiesa del 1100 all’hotel con sala ristorante subacquea, dall’agriturismo con lago privato fino al resort con pista di atterraggio per aerei ultraleggeri. Sono centinaia le strutture - tra alberghi, resort o bed and breakfast - in vendita on line.
Secondo l’ufficio studi di Immobiliare.it, che ha analizzato i dati del suo sito ImmobiliCommerciali.it, l'offerta - distribuita su tutto il territorio, isole comprese - è in grado di soddisfare le richieste più disparate e i budget più diversi.
Nelle campagne senesi, ad esempio, è in vendita un’ex chiesa del 1100 oggi sfruttata come casa vacanze: cinque camere da letto, piscina e un uliveto con trecento alberi offrono l’idea di un investimento di sicuro richiamo. Prezzo? 800.000 euro. Alle porte di Parma si trova un rustico ottocentesco in cui è stato ricavato un b&b (prezzo: un milione di euro), mentre in Val di Sole è in vendita un “tipico hotel trentino” con stanze arredate in stile settecentesco, letto a baldacchino compreso.
E non mancano neanche le occasioni per chi vuole fare affari grazie al 'vip watching'. A Bernalda, cittadina lucana da poco teatro del matrimonio di Sofia Coppola, è in vendita l’albergo chiavi in mano con 24 camere da letto, ristorante, bar, giardino e sala riunioni messo in vendita . Da quando la figlia del grande Francis Ford Coppola l’ha scelta, vip e ricchi americani hanno cominciato a frequentarla e l’affare sembra quasi scontato, ma tutt’altro che scontato il prezzo: tre milioni e mezzo di euro.
Se invece si propende per una località già scoperta dallo star system hollywoodiano, c’è un bell’hotel a Laglio, luogo ormai famosissimo per il suo cittadino più popolare, George Clooney. Qui sono in corso trattative riservate per un immobile dotato di piscina, venti camere doppie e sette cottage indipendenti.
Per gli amanti del lusso a Oria, in provincia di Brindisi, si vende un hotel-centro benessere realizzato all’interno di un convento del 1700. Oltre a cento posti letto, piscine, una grande pineta per percorsi di mountain bike e jogging la struttura vanta una pista di atterraggio per aerei ultraleggeri, hangar incluso.
A Sarnano, in provincia di Macerata, per quindici milioni di euro viene venduta una struttura con quarantasei fra camere e appartamenti che ha come particolarità una sala banchetti subacquea creata sotto la grande piscina a forma di foglia di quercia.
Nessuno rimane uguale a se stesso per sempre, e la regola vale anche per gli hotel. Ecco quindi che nel centro storico di Perugia è in vendita una villa del 1500 che fu già sede scolastica e oggi viene proposta come ideale per realizzare un hotel di lusso o una beauty farm. Di tutt’altro genere la proposta che arriva da Livorno dove è in vendita, con trattative riservate, lo stabile di proprietà delle Ferrovie già dormitorio per il personale ferroviario in servizio.
Anche le località turistiche più classiche sono interessate da questo fenomeno, e se a Rimini si può diventare proprietari di un albergo a 100 metri dal mare, a Tropea è in vendita un albergo affacciato direttamente sulla costa: quattro stelle e 93 camere giustificano il prezzo di vendita, ben dieci milioni di euro. Chissà infine se lo spostamento a Montecatini della kermesse di Miss Italia avrà influito sulla vendita delle strutture messe online a Salsomaggiore. Si va da quella con palestra privata (trattative riservate) a quello di trentatré camere a pochi passi dalle terme fino a quella con terme proprie convenzionate con il Sistema Sanitario Nazionale.
Le vacanze all’insegna della natura e del biologico sono un trend in continua crescita e allora…perché non investirvi? A Vairano Patenora, in provincia di Caserta, è in vendita una country house che è anche centro pilota di allevamento del suino nero casertano, mentre sono due gli agriturismi notevoli; a pochi passi da Arezzo, in quel di Bucine, è in vendita una struttura dotata di un lago privato, e ad Arzachena (in provincia di Olbia) un agriturismo con azienda biologica e ben due corsi d’acqua che scorrono nella proprietà. Preferite la montagna? A Gressoney Saint Jean, in Valle d’Aosta, è possibile acquistare un hotel 3 stelle con arredo in legno e impianto a energia solare per la produzione di acqua calda.
Non mancano le curiosità fra le proposte online ed ecco che, ancora una volta a Bucine, viene venduto un agriturismo che davvero non si fa mancare niente: dalla piscina riscaldata alla cantina per la vinificazione (gli attrezzi agricoli sono compresi nel prezzo di vendita). O, forse per non scoraggiare i possibili acquirenti, il venditore della villa settecentesca di Caiazzo (Caserta), si premura di specificare che, anche se per avviare l’albergo è opportuna una ristrutturazione, i tre ascensori necessari sono già stati acquistati e sono inclusi nel prezzo.
Persino un hotel vi sembra ancora troppo poco? Allora potete investire a Bosa, in provincia di Oristano dove a essere venduto è un intero villaggio turistico.
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