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lunedì 2 gennaio 2012

Aghi per siringhe che non provocano dolore

Molti saranno felici di sapere che potrebbe essere vicino il lancio sul mercato di un innovativo tipo di aghi per siringhe che non fanno male: si tratta di microaghi composti da fibroina, la principale proteina della seta.
L’invenzione arriva dalla mano di un gruppo di ingegneri appartenenti alla Tufts University, i quali sono riusciti a trovare il modo per sfruttare le proprietà di morbidezza della seta per creare una struttura solida e rigida, capace di attraversare la pelle senza provocare dolore e rilasciare un medicinale in maniera adeguata. Il segreto si trova nella dimensione degli aghi. Difatti, sono talmente piccoli che il sistema nervoso non è capace di percepire la loro presenza, eliminando la sensazione di bruciore o dolore che si prova quando l’ago penetra la cute, purché il farmaco iniettato non sia una sostanza per sé irritante. I risultati dello studio, pubblicati di recente sulla rivista Advance Functional Materials, dimostrano che è possibile sintetizzare a partire della fibroina, una sorta di aghi lunghi 500 micron e larghi soltanto 10 micron, ossia la decima parte di un capello.
Con questi microaghi, i farmaci possono essere somministrati in modo assolutamente normale, senza subire alterazioni nella loro composizione né sull’attività biologica del principio attivo.
I microaghi sono lo sufficientemente lunghi da permettere il rilascio del medicinale, ma come detto in precedenza, la loro lunghezza limitata non stimola i nervi sottocutanei e dunque non vi è una risposta di dolore.
Gli specialisti hanno inoltre dimostrato l’efficienza dei microaghi in caso di rilascio prolungato di diversi tipi di medicinali.
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