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mercoledì 31 luglio 2013
venerdì 8 marzo 2013
Facebook cambia look: "rivoluzione" per foto, video e musica
(AGI) - Menlo Park (California), 8 mar. - Facebook cambia look con una 'rivoluzione' principalmente nella sezione notizie (news feed). Le foto, che rappresentano oltre il 50% del materiale condiviso dagli utenti, diventano protagoniste del social network, assieme alla musica che avra' una sezione dedicata. Si tratta della piu' radicale trasformazione di Facebook dal 2006, quando fu introdotto il news feed. Mark Zuckerberg ha spiegato che il social network diventera' un "giornale personalizzato" con diverse sezioni da esplorare, orientate soprattutto su immagini e video. Il restyling consentirà di organizzare meglio le 'notizie' pubblicate e di dividerle per area di interesse. Piu' curata anche la parte 'mobile' per tablet e smartphone: da ora in poi ci sara' un unico layout.
mercoledì 5 dicembre 2012
Facebook: referendum per cambiare le regole?
Sta per scadere il tempo concesso da Facebook per partecipare all'ultimo referendum indetto per avere l'opinione degli utenti circa le modifiche allaNormativa sull'utilizzo dei datie alla Dichiarazione dei diritti e delle responsabilità.
Il termine ultimo per votare, visitando l'apposita pagina sul social network, è infatti il prossimo 10 dicembre: dopo quella data, potranno accadere due cose.
Se avrà votato per lo meno il 30% di tutti gli utenti del social network (quindi circa 300 milioni di persone), allora il referendum sarà ritenuto vincolante e Facebook rispetterà le decisioni degli utenti: se le modifiche non saranno piaciute, verranno cestinate.
Se invece il quorum non sarà raggiunto, allora Facebook considererà semplicemente«orientativi» i risultati, e potrà anche decidere di ignorarli.
Tra le novità che le modifiche comportano c'è l'eliminazione del meccanismo stesso di votazione; in realtà, il quorum non è mai stato raggiunto (e sull'impossibilità di raggiungerlo già da tempo sono nate diverse polemiche), quindi finora la sua utilità è stata minima. Se le modifiche passeranno, il sistema sarà abolito a vantaggio di un non meglio precisato nuovo strumento.
Al di là di questo, ci saranno novità con le aziende affiliate, con le quali Facebook potrà condividere alcuni dati per «promuovere l'uso efficiente ed efficace dei servizi»: tra queste "affiliate" c'è per esempio Instagram, la popolare app di condivisione delle foto.
Per quanto riguarda la proprietà dei contenuti inseriti dagli utenti il social network afferma infine che ogni utente completamente padrone di ciò che scrive o carica, e che le modalità di condivisione sono decise da lui solo. (da Zeus News)
giovedì 19 aprile 2012
Facebook, debutta il pulsante Ascolta per la musica
Su Facebook ha fatto il debutto una nuova funzione. Stiamo parlando del pulsante Ascolta, che si può trovare nelle pagine dei musicisti. Il social network di Zuckerberg così diventa un pò più simile a MySpace.
Premendo Ascolta, pulsante che si trova nella parte superiore della Timeline, si avvia l'applicazione associata (per esempio Spotify) per l'ascolto della musica in streaming. In questa maniera è possibile ascoltare la playlist dell'artista.
Il servizio non è lo stesso che si può trovare su MySpace, in quanto consente di accedere a un numero maggiore di informazioni.
Non a caso la scorsa settimana Spotify ha introdotto la funzione che consente di inserire una playlist all'interno di blog oppure nelle pagine di Facebook.
Questo sistema dovrebbe fornire una maggiore visibilità ai musicisti e a tutti coloro che cercano di far conoscere le proprie opere. (Pianetacellulare.it)
martedì 3 gennaio 2012
Un tradimento su cinque nasce dalla rete
Roma, 3 gen. (Adnkronos) - Il tradimento prende le mosse dalla Rete e nasce sempre più spesso sotto forma di bit. Sul banco degli imputati finiscono i social network: "Anche in Italia i sono diventati una delle cause più frequenti di infedeltà coniugale e di separazioni/divorzi". A fotografare il fenomeno è l'avvocato Gian Ettore Gassani, presidente nazionale dell'Associazione degli avvocati matrimonialisti italiani (Ami) e autore del saggio 'I Perplessi Sposi'. I numeri la dicono lunga: "Nel nostro Paese almeno il 20% delle crisi coniugali che arrivano in Tribunale - fa i conti il presidente dell'Ami - sono causate da Facebook (80% del totale) e da Twitter (20%). Si tratta di un fenomeno denunciato l'anno scorso dall'associazione dei matrimonialisti degli Usa e confermato dall'Ami. Le infedeltà riguardano coppie di tutte le età, anche quelle sposate da trent'anni e più. Facebook è virtuale solo all'inizio del rapporto, ma è poi occasione di incontri veri e propri (secondo il Centro Studi dell'Ami, il 70% si trasformano in scappatelle, il 30% diventano storie durature e parallele)".
Spesso in Tribunale sono portate le prove di messaggi compromettenti scambiati sui social network. Ed è fiorente, assicura Gassani, il commercio di software per risalire alla password del coniuge iscritto su Facebook o Twitter. Anche il tradimento virtuale può essere causa di divorzio e di addebito. "Nel Sud si tradisce su Facebook come nel Nord - conclude il presidente dell'Ami - e questa è un'altra novita' interessante".