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martedì 8 luglio 2014

AD OTTOBRE IL NUOVO ALBUM DEI PINK FLOYD

Milano, 8 lug. (TMNews) - Dopo vent'anni di silenzio, il gruppo leggenda del rock inglese, i Pink Floyd, tornerà a farsi sentire con un nuovo album, "The Endless River".
La notizia è arrivata a sorpresa su Twitter, rilanciata dalla scrittrice nonché autrice di alcuni testi Polly Samson, moglie del chitarrista della banca, David Gilmour. "A proposito (by the way...), il nuovo album dei Pink Floyd che uscirà in ottobre si chiama 'The Endless River'. Si basa su una registrazione del 1994 ed è il canto del cigno di Rick Wright ed è molto bella", ha scritto Samson in un tweet.
Il tastierista del gruppo, Rick Wright, uno dei fondatori della band, è morto nel 2008. I Pink Floyd hano venduto oltre 250 milioni di copie di album in tutto il mondo, fra cui "Dark Side Of The Moon" e "Wish You Were Here", fin da quando sono nati nel 1965. L'ultimo album uscì nel 1994, "The Division Bell".
L'ultimo concerto dei Pink Floyd è stato a Londra nel 2005; non è ancora chiaro quando torneranno in tour per promuovere il prossimo album.
http://www.pinkfloyd.com/index.phphttp://www.pink-floyd.it/

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mercoledì 11 settembre 2013

Samuele Bersani, “Nuvola Numero Nove” dedicato a Lucio Dalla

E’ uscito ieri, 10 settembre 2013, il nuovo album di Samuele Bersani, “Nuvola Numero Nove” per Sony Music. Un ritorno, quello del cantautore romagnolo, che arriva a distanza di quattro anni dall’ultimo album di inediti “Manifesto Abusivo“ e dopo la partecipazione al Festival di Sanremo 2012, dove vinse il premio della Critica “Mia Martini” con il brano “Un pallone“. Il titolo dell’album è la traduzione  letterale dell’americano “cloud nine“, che sta per “settimo cielo”. “E io oggi mi sento lassù, felice. Non ho più bisogno di rifugiarmi nella mia bellissima infanzia, e l’ho sempre cantata. La piadina romagnola… Adesso basta. Questo disco non è per nulla nostalgico, non reo nemmeno più che oggi sia peggio di ieri.”- ha raccontato Bersani.
Ed è proprio a quel Sanremo del 2012 che Bersani scambiò l’ultima chiacchierata con Lucio Dalla, in una delle notti del dopofestival, nel bar dell’albergo: “Aveva l’aria stanca, non era il solito Dalla. Un mese dopo se ne è andato.” Dalla che di questo album, che esce dopo un anno e mezzo da quel Festival e dalla sua scomparsa, ne è stato l’ispiratore: “Faccio questo lavoro e vivo in questa città perché un giorno lui m’ha ascoltato suonare. Su di me ha messo la sua firma, la sua pazienza, i suoi soldi.” Ed è quando, di ritorno a Bologna per ritrovare una tastiera, trova la Pressing a pezzi, che ha deciso di incidere l’album proprio nei suoi studi, ma per la prima volta senza di lui.

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lunedì 9 settembre 2013

Quindici anni senza Lucio Battisti

Era il 9 settembre 1998. . A ricordarlo resta la sua musica, una discografia complessa fatta di album che sono entrati nella leggenda ma anche di dischi rimasti nella penombra, lontanissimi dallo stile degli anni Settanta. In questi giorni si è parlato molto di Battisti, ma non della sua arte, solo della bara traslata dal cimitero di Molteno, nei pressi di Lecco, verso, si dice, San Benedetto del Tronto. Fiumi di inchiostro e di pagine web, foto rubate al cimitero, polemiche...A me piace invece ricordarlo con le sue canzoni..............



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lunedì 15 luglio 2013

Al Liga !!! Al Liga !!!!!

“Come avrete capito non vedo l'ora di condividere questo album con voi. Adesso però dobbiamo finirlo. Intanto almeno i titoli li sapete. Ci vediamo a settembre”, il Liga sulla sua bacheca del social network, dando anticipazioni sul seguito del grande successo di “Arrivederci mostro!” del 2010. Le comparse, sporadiche ma d’effetto sui social network, sono cominciate ad aprile, con l'annuncio fatto dallo stesso Ligabue su Facebook, circa il nuovo album, scritto interamente dal rocker di Correggio. Abbandonati comunicati stampa e negata la presenza dei clippini alla Vasco Rossi, suo diretto “concorrenti” come mostrano i recenti scambi di “opinione”, Ligabue condivide su Facebook la gestazione del nuovo disco, ma gli scatti paiono più frutto di un buon lavoro documentario del backstage che non slanci spontanei e privati catturati con lo smartphone. Ecco la scaletta dei dodici inediti, prodotti dal tastierista Luciano Luisi Il muro del suonoCiò che rimane di noiLa terra trema, amore mioIl volume delle tue bugieLa neveSiamo chi siamoIl sale della terraNati per vivere (adesso e qui)Per sempreTu sei leiCon la scusa del r'n'rSono sempre i sogni a dare forma al mondo L'appuntamento coi fan è rimandato proprio all'Arena di Verona per sei date, 16, 17, 19, 20, 22 e 23 settembre, già sold out. In quella occasione il Liga terrà un concerto speciale e totalmente svincolato dal nuovo progetto musicale che vedrà la luce a novembre. Il cantautore sarà accompagnato dalla sua band e dall'Orchestra dell’Arena di Verona, diretta da Marco Sabiu. In scaletta previsti brani finora mai arrangiati per orchestra.

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martedì 23 aprile 2013

Addio a Richie Havens


Roma, 23 apr. (Adnkronos) - E' morto stroncato da un attacco di cuore il musicista americano Richie Havens. Aveva 72 anni. Lo riferisce il sito della Cnn, precisando che la notizia della scomparsa del celebre cantautore e' stata diffusa dal suo agente. Havens, che si era ritirato dalle scene tre anni fa, aveva al suo attivo quasi quarant'anni di carriera e oltre trenta album registrati. la sua fama era legata soprattutto al suo senso del ritmo e al suo modo di suonare la chitarra, definito da John Lennon in un'intervista su 'Rolling Stone', "molto funky".


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giovedì 7 marzo 2013

Addio ad Alvin Lee, infiammò Woodstock con il suo assolo


In poche righe, pubblicate sul suo sito personale, le figlie e la compagna di Alvin Lee hanno annunciato la morte improvvisa, a 68 anni, del grande chitarrista britannico, causata da "impreviste conseguenze di un intervento chirurgico di routine". "Abbiamo perso un meraviglioso e amatissimo padre e compagno, il mondo ha perso un grande e talentuoso musicista", hanno scritto Jasmin, Evi e Suzanne sul sito. Era soprannominato  "Captain speed fingers", per la velocità di esecuzione dei suoi assoli, come quello di I'm Going Home con cui infiammò Woodstock nell'agosto del 1969, insieme alla sua band, i Ten Years After. Il 7 aprile avrebbe dovuto tenere un concerto all'Olympia di Parigi

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mercoledì 12 settembre 2012

Radio Zero: breve storia di un grande sogno che divenne realtà

 Mi sono rotolato nel letto tutta la notte senza prendere sonno perché quel brano, nota dopo nota,  si faceva sempre più vivo dentro di me dando ancora vita ai ricordi più belli della mia vita. Mi sono prostituito ad essi crogiolandomi in un mare di sensazioni ancora vive .
Le pareti della piccola stanza erano ricoperte di cartoni sagomati e grigi per le uova: ogni tanto qualcuno,fissato male , cadeva a terra o addirittura poprio sopra quel giradischi  facendo saltare la puntina sul disco . Era la Radio più bella del mondo, era la nostra radio; un posto speciale dove bambini, di 12 anni ( io ero uno di quelli) e ragazzi di 25 anni stavano insieme ore ed ore per il solo amore per la musica.
La Radio fu messa in piedi dai ragazzi più grandi: mi dissero che recuperarono il trasmettitore da un vecchio aereo della seconda guerra mondiale che ancora faceva i capricci ma,la  lampadina in cima all ’antenna alta più di 10 metri sul tetto della canonica e colorata di giallo e di rossso  ,di notte, si vedeva da tutta la Valmarecchia

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Don Fiorenzo Moretto
Mi ricordo quella sera quando io e Paolo decidemmo di fare nottata: una trasmissione in coppia che ci avrebbe portato oltre la mezzanotte. Improvvisammo come sempre un scaletta musicale: lui roccheggiante , io, più funky. Non abbiamo mai saputo se e quanti ascoltatori  puntarono la lancetta su quella frequenza, ma noi parlavamo come se dall’altra parte ci fosse stato tutto il mondo ad ascoltarci. Non c’erano i social network, twitter, face book, non c’era internet e quello che dicevi lo avevi sentito o letto anche molti giorni prima;Non ti rendevi conto se stavi facendo compagnia  oppure  stavi facendo solo un gran rumore e tanta noia: nessun post, nessun sms o twitt!!!  Alla regia? Ma quale regia! Facevamo tutto da soli. Mancavano anche le sedie; uno di noi si dovette accomodare su di  un banchetto di legno rubato agli altri che sorreggevano alle nostre spalle i dischi  a 33e 45 giri in vinile. Di fronte, vicino al vetro che ci separava da un piccolo corridoio c’erano le audiocassette contenenti i jingles e gli spot pubblicitari da mandare in onda. Dovevi fare tutto cercando di muoverti il meno possibile: il pavimento era stato ricoperto alla meno peggio da avanzi di moquette colorata ma, sotto, le mattonelle erano ancora  poco stabili e rischiavi di far saltare il disco o addirittura di svegliare il prete. Si, il prete!! La radio era in casa del nostro parroco Don Fiorenzo. Noi affettuosamente lo chiamavamo “Donfio”. Lui non ci conosceva per nome, non li imparò mai, ma, quando voleva  comunicare con uno di noi in particolare ti puntava il dito e con il suo indimenticabile accento veneto ti urlava “ tu”!!!!  A quel punto le cose erano due: o ti aspettava un rimprovero per  quella parolaccia vecchia anche di giorni oppure ti chiedeva di scendere in paese a comprargli le sigarette; il resto era sempre mancia!!!  Mi domando:è  mai esistita un’altra persona che ha offerto parte della propria  abitazione e della propria vita  a più di 30 ragazzi che per 10 anni si sono alternati più o meno rumorosamente e a tutte le ore del giorno e della notte  solo  per  dare vitalità al loro sogno? Forse lui, prima di altri, aveva capito che al di la dei dogmi della chiesa anche questo era catechismo, era comunione era gruppo, amicizia e tranquillità per le famiglie di quei  ragazzi.
Questo pomeriggio mi sarebbe piaciuto un sacco tornare in quella piazzetta ( oggi a Lui dedicata )
volgere lo sguardo in alto per controllare che avesse terminato il pisolino pomeridiano,  avvicinarmi a quel portone  di sempre e salire quelle scale consumate dal tempo, accomodarmi in poltrona, mettermi la cuffia e….Signore e Signori buon pomeriggio…..
Ma quest’oggi Sarebbe stato un problema; sicuramente c’era già qualcun altro a trasmettere: a quei tempi le domeniche passavano lente, ancor più lente di adesso e la radio era il rifugio di noi ragazzi che non aspiravamo a diventare nessuno se non di  vivere quel brivido strano che ti nasce dentro un attimo prima di alzare lentamente il cursore del mixer ed iniziare a parlare.
Nella stanzetta di registrazione altri stavano provando uno spot. Quando si registrava a più voci non c’era posto per tutti; qualcuno doveva sostare sulla soglia della porta che restava aperta e allora dovevi fare ancor più attenzione a dove mettevi i piedi.
Finalmente qualche disco nuovo:  li compravamo con i nostri soldi e dopo averne fatto una copia per lo stereo di casa o per il mangiacassette della macchina restavano a disposizione degli altri ragazzi. Ricordo tutti con piacere: Marco, Ombretta, silvia, kilometro, Piero, Paolo, Nadia, Simonetta, Vinicio, ,Flavio,Gastone, Paola, Luca e Lamberto.
La stereofonia era ancora lontana ma, a noi andava bene così. Tutte le radioline dei negozzi del paese  erano sintonizzate su Radiio Zero e le persone sembravano tutte felici o semplicemente più serene.
In pulman,durante il viaggio per andare a scuola cercavo di studiare qualcosa mentre al ritorno mi leggevo la rivista di musica Ciao 2001 e cercavo mentalmente di preparare la scaletta per il programma delle 17.00
La Sig.ra Pasquina
Ci alternavamo a condurre il programma di dediche e richieste delle 14.00; il meno  ambito. Avevi in mente un bel brano, una novità, ed invece dovevi far suonare per l’ennesima volta  L’Angelo azzurro di Umberto Balsamo dedicato da Antonella ad Enrico con tanto amore oppure T i Amo di Umberto Tozzi da Patrizia a Luca. Ma il problema non era questo: in radio non c’era il telefono e le dediche arrivavano tramite  pezzi di quaderno scritte a scuola durante l’ora di matematica o al telefono della Pasquina
altra benefattrice che mise a disposizione il suo telefono e la sua libertà a questo gruppo di amici. Dalla casa della Sig.ra Pasquina  comunicavamo attraverso un citofono a filo di circa 400 mt.) che portava il segnale dalla parte bassa del paese a quella alta fino in radio : infatti la canonica era ed è tuttora proprio di fronte all’abbazia che sovrasta il paese.
Radio Zero chiuse i battenti  nei primi anni ’80.Il parroco Don Fiorenzo ci ha lasciati il 13 luglio 2010 dopo, una lunga malattia,all’età di 95 anni. Forse non siamo stati capaci di ricompensare il suo amore e la sua generosità o forse, molto più semplicemente lo facevamo ogni giorno….senza saperlo.  Sulla sua tomba un  foglio di carta a qudretti che il vento portò via:  “Ciao Donfio”…i ragazzi di Radio Zero!!!
Vorrei poter ricordare tutte le dediche trasmesse, tutte le belle giornate passate davanti al microfono a raccontare di niente, tutte le storie ed i racconti che i ragazzi più “grandi” con i loro modi mai sgarbati e mai di  preminenza  riferivano alla nostra  curiosità ancora bambina. Vorrei che questi non più ragazzi contribuissero a questo racconto con le loro impressioni e i loro ricordi… con qualche aneddoto e magari qualche foto d’epoca affinchè la nostra radio non venga dimenticata e soprattutto venga portata come esempio alle nuove generazioni e a colui che prenderà, anche se solo in parte il posto del nostro Donfio!  Sono sicuro che  un giorno da quei 104 Mhz si sentirà ancora fare musica e come allora dalla spiaggia di Rimini si potrà  prendere il sole ascoltando Radio Zero, ma….. si è fatta sera e  vi saluto. Lo faccio con quel brano che questa notte mi ha tenuto sveglio. Ci risentiremo presto e magari parleremo di altre storie che fecero grande Badia tedalda, piccolo paesino dimenticato nell’appennino Tosco-Romagnolo dove tanti anni prima Guido Monaco , ironia della sorte,  dette vita alle note musicali  !!!!

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martedì 24 aprile 2012

I 70 anni di Barbara Streisand

LOS ANGELES - Quando a festeggiare il compleanno è un'icona hollywoodiana allora i festeggiamenti si moltiplicano, spesso ad insaputa del festeggiato. E' quello che è successo a Barbra Streisand che oggi compie settant'anni e che è stata la protagonista di un party organizzato da Lea Michele lo scorso fine settimana. La star di Glee è una grande fan della Streisand e ha deciso di festeggiarla organizzando per gli amici una maratona dei film della Streisand, che da parte sua, festeggerà come ogni anno con Shirley McLaine, con la quale condivide il compleanno e che oggi compie 78 anni. Nata il 24 aprile del 1942, Barbra Streisand detiene a tutt'oggi il record di artista femminile ad aver venduto il maggior numero di dischi negli Stati Uniti, con 71 milioni di copie all'attivo, ma la sua carriera è stata un susseguirsi di successi non solo musicali conquistati grazie al talento, una fortissima personalità e una bellezza non canonica.

"Sono orgogliosa di essere arrivata a Hollywood senza essermi fatta ridurre il naso, senza essermi fatta gonfiare le tette e senza cambiare il mio nome: è stato gratificante", ha raccontato in un'intervista la protagonista di successi come Funny Girl, Come Eravamo, Hello Dolly e, più recentemente, Mi presenti i tuoi?.
Nella sua lunga carriera la Streisand ha collezionato almeno un premio per ciascuna delle quattro categorie più importanti dello spettacolo: due premi Oscar, nove Grammy Awards nella musica, sei Emmy Awards per i suoi successi in televisione e un Tony Award per il teatro. Una versatilità che lei stessa ama definire così: "Sono una donna semplice e complessa, generosa ed egoista, per nulla attraente e bellissima, pigra e attivissima".
La sua forte personalità ha conquistato il cuore di numerosi, bellissimi uomini, fra questi: Robert Redford, Omar Sharif, Kris Kristofferson, Nick Nolte, Jeff Brigdes e James Brolin, con il quale è sposata da 14 anni.
Dal precedente matrimonio con Elliott Gould ha avuto un figlio. Dichiaratamente democratica, amica intima di Bill Clinton e sostenitrice di Al Gore e dell'attuale presidente Barak Obama, é una delle più famose icone gay fin dai tempi in cui, nel lontano 1960, si esibiva al The Lion, celebre locale gay del Greenwich Village, a New York. Anche la televisione italiana celebrerà con uno speciale i primi settant'anni di una delle donne più importanti della storia dello spettacolo. Questa sera alle ore 21 andrà in onda la rubrica Donne nel mito, a lei interamente dedicata, sul canale 128 di Sky. (Ansa.it)
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sabato 21 aprile 2012

RecordStoreDay, liberiamo tutta la magia del vinile

Roma, 21 apr. - (Ign) - "Oggi è il recordstoreday per sostenere i negozi indipendenti di dischi. Chi va in un negozio di dischi indipendente verrà abbracciato e baciato", scrive Jovanotti su Twitter. Seguendo il suo consiglio, si riscopre la musica del vecchio 33 o 45 giri. Un vinile caro a tutti coloro che aspettavano qualche frangente prima che le note partissero sul giradischi non appena si poggiava la testina sui solchi. Dimenticato, forse, da chi oggi è legato alle ultime tecnologie di ascolto tra download digitale e lettori mp3. "Entrate in un negozio di dischi, non in un megastore, e compratene uno", suggerisce un utente in un tweet su #recordstoredayitaly, la campagna lancita dalla Federazione industria musicale italiana (Fimi) sul social network dell'uccellino blu per promuovere la giornata che si festeggia oggi con gli 'indipendenti' in ogni angolo del pianeta. E che anche in Italia coinvolge innumerevoli negozi di dischi (in Usa sono circa 700 gli aderenti) che vi hanno aderito da nord a sud (Clicca qui per leggere la lista completa).
Nel nostro Paese, d'altronde, non c'è bisogno di riscoprire il vecchio disco. Nonostante i negozi locali non siano facilitati nelle vendite considerando le grandi catene e il download, che sia ancora molto amato dagli italiani, e a quanto pare non solo dalla speciale nicchia 'd'ascolto', lo confermano i dati IFPI che attestano l'Italia settimo mercato mondiale nella vendita degli LP.
In tutto il mondo sono tantissimi gli artisti e le etichette indipendenti che hanno aderito al Record Store Day all'insegna della citazione di Nick Hornby, autore di 'Alta fedeltà': ''i negozi di dischi non ti salvano la vita, ma possono renderla migliore". Testimonial dell'evento negli Stati Uniti, da dove nel 2007 è partita l'idea (ad opera di Chris Brown, impiegato di un negozio indipendente) di dedicare una giornata dell'anno ai negozi musicali indipendenti, è Iggy Pop che proprio oggi festeggia sessantacinque anni. E tra le star della musica che sostengono l'iniziativa, solo per citarne alcune, ci sono Eddie Vedder dei Pearl Jam, David Bowie, Leonard Cohen, Peter Gabriel, Paul Mc Cartney, e Bruce Springsteen che in questa occasione speciale ha pubblicato su 45 giri il singolo 'Rocky Ground' e invitato i suoi fan ad acquistare il suo ultimo album 'Wrecking Ball' in un piccolo rivenditore di dischi. Da noi i Litfiba hanno scelto il Record Store Day per presentare, in edizione limitata, il vinile 10 pollici con i brani 'Elettrica' e 'La Mia Valigia'. Dunque non resta che uscire di casa e lasciarsi "abbracciare e baciare" in un negozio indipendente.
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lunedì 26 marzo 2012

Ligabue: da Londra a Napoli..."sotto bombardamento"

Roma, 26 mar. (Adnkronos) - Da Londra a Napoli, passando per Locarno, Cividale del Friuli e Taormina. Quest'anno Luciano Ligabue varca i confini italiani con ''Sotto Bombardamento - Rock In 2012'', cinque concerti in Europa e in Italia che si preannunciano imperdibili. E infatti il primo appuntamento ovvero il concerto esclusivo che il Liga, per la prima volta nella sua carriera, terra' alla Royal Albert Hall di Londra il 25 maggio, e' gia' sold out dopo soli due giorni di prevendita.
''Sotto Bombardamento - Rock In 2012'' proseguira' il 5 luglio con ''Rock in Locarno 2012'' al festival ''Moon and Stars '12'' della citta' svizzera), poi il 7 luglio con ''Rock in Cividale del Friuli 2012'' al Parco Della Lesa di Cividale del Friuli (Ud), il 17 luglio con ''Rock in Taormina 2012'' al Teatro Antico e il 20 luglio con ''Rock in Napoli 2012'' in Piazza del Plebiscito. I fan di Ligabue iscritti al bar Mario (barmario.ligabue.com) potranno gia' acquistare i biglietti per questi concerti a partire dalle ore 11.00 di domani, martedi' 27 marzo, fino alle ore 10.00 di giovedi' 29 marzo. Giovedi' 29 marzo, alle ore 12.00, avranno invece inizio le prevendite tradizionali presso i punti vendita e prevendite abituali.
I concerti di ''Sotto Bombardamento - Rock In 2012'' saranno ''essenziali'', con piu' rock, meno spettacolo e una scaletta a sorpresa. Sul palco con il Liga ci sara' Il Gruppo, la formazione che lo accompagna negli ultimi anni. Dal 13 aprile sara' in vendita in libreria il nuovo libro di Ligabue, ''Il Rumore Dei Baci A Vuoto'' (Einaudi). Nel frattempo e' disponibile in tutti i negozi sul territorio nazionale e in e-commerce ''Ligabue Campovolo - Il Film 3d'', il lungometraggio che proietta lo spettatore all'interno della trascinante esperienza del concerto che Ligabue ha tenuto il 16 luglio 2011 al Campovolo di Reggio Emilia, di fronte a 120.000 spettatori. Il film, distribuito da Medusa Film, e' disponibile in versione dvd e in versione blu ray 3D e 2D. Entrambe le versioni racchiudono contenuti extra e inediti.
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Aretha Franklin, 70 anni ed un nuovo album

Per questo compleanno speciale l'icona del soul avrebbe dovuto sposarsi. Ci ha ripensato e ha comunque festeggiato l'importante traguardo della vita con rinnovata energia tuffandosi in un nuovo progetto lavorativo.
"E' come avere 40 anni... Hai presente lo strano caso di Benjamin Button?" Risponde un'energica Aretha Franklin a chi le chiede come si sente a soffiare su 70 candeline.

La cantante soul, gospel & blues è nel giusto spirito: scherza tramutando i 70 in 50 a ogni domanda, sorride e festeggia nonostante l'età che avanza e un matrimonio sfumato (con l'amico Willie Wilkerson), perché per il compleanno ha una bella sorpresa, per sé e per tutti i fan: un nuovo disco, un'avventura che percorrerà assieme a quel mecenate della musica Clive Davis che negli Anni Ottanta l'aveva aiutata in una fortunata operazione di rilancio della carriera.

"Ho firmato con Clive, quindi lavorerò con Clive", dice la cantante spegnendo le candeline di una torta a tre piani, per poi precisare: "Ad aprile ci vedremo per decidere che direzione prendere con questo progetto".
Lavoro, sì, ma dopo il piacere: la notte del compleanno è fatta per festeggiare. E all'Helmsley Park Lane Hotel di New York la festa è in grande stile: cena placè, spettacolo di danza e mini-live di un giovane talento jazz, il pianista Kris Bowers. 
E tra gli invitati, un ospite speciale, l'amico ed ex fidanzato di pochi mesi che  taglia la torta accanto alla diva mentre gli amici intonano Happy birthday di Stevie Wonder. "Che sarà, sarà... si vedrà", spiega una Franklin commossa e (in fondo) possibilista in merito a una nuova ipotesi matrimonio, che nell'immediato ha un solo, semplice desiderio: passare il resto del compleanno con i piedi su un tavolino alternando la lettura delle riviste a un po' di tv, nel totale relax. (www.style.it)

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martedì 20 marzo 2012

L'ultimo palco di Ivano Fossati

Il cantautore genovese ritorna a casa dopo un viaggio durato quattro decenni e diciotto dischi, capace di segnare non solo il nostro tempo con canzoni divenute bandiere di un'epoca, ma anche la storia politica di questo Paese: "Non preoccupatevi, da domani potrete finalmente suonare quello che vi pare"


Chi si aspettava lacrime e rimpianti, è rimasto deluso, perché l'ultimo concerto di Ivano Fossati ieri sera al Piccolo di Milano, è stato all'opposto in linea con la carriera quarantennale del cantautore genovese: intenso, poetico e decisamente sobrio, con un'unica concessione al termine delle oltre tre ore di musica quando, da due cannoni ai lati del palco, sono stati sparati in aria coriandoli luminosi.

Sul palco, tra gli applausi e i boati del pubblico, se ne stava in piedi lui, arrivato al termine di questo lungo addio durato cinque mesi con una lucidità e una determinazione davvero feroci al punto di non commuoversi nemmeno davanti all'ovazione di cinque minuti che il teatro gli riserva prima dei bis finali. "Grazie, grazie a tutti. Quello che avete fatto è una cosa davvero eccezionale".

Pochissime parole, una scaletta in linea con il tour e pochi fuori scena tra cui la bella sorpresa della band a metà concerto che, a insaputa di Fossati, attacca The End dei Beatles, dedicandogli una frase manifesto, soprattutto in questo contesto: "E alla fine l'amore che ricevi è uguale a quello che dai". Per capire però l'impatto culturale, oltre che musicale, che Fossati ha avuto sul nostro Paese in questi quarant'anni, ieri sera era sufficiente, più
che ascoltare il concerto, osservare il pubblico, un gruppo di persone eterogeneo e trasversale, che mescolava tre generazioni e nomi differenti e apparentemente lontani come Sergio Cofferati e Noemi, Marco Mengoni e Dori Ghezzi.

Tutti lì, in fila, in piedi, a tributare l'ultimo applauso a uno dei pochi veri autori della canzone italiana, un uomo che solo alla fine, quando ormai la mezzanotte è passata e il concerto è finito, decide di sciogliersi e, imbracciato il flauto, intona Dolce acqua, un pezzo della sua prima band, i Delirium, datato 1971. In mezzo c'è una vita intera, ci sono le ventotto canzoni portate in scaletta, anticipate dalle citazioni del Milione di Marco Polo e le cui parole, non a caso, sconfinano proprio nella biografia di Fossati: "Davanti ai nostri occhi stava comparendo Venezia. Eravamo tornati a casa dopo tanti anni, e la mia barba si era fatta grigia".

Non sarà Venezia, ma Fossati ritorna a casa dopo un viaggio durato quattro decenni e diciotto dischi, capace di segnare non solo il nostro tempo con canzoni divenute bandiere di un'epoca (La mia band suona il rock), ma anche la storia politica di questo Paese grazie a inni come Canzone popolare, che nel 1996 divenne l'inno del trionfo dell'allora Ulivo di Prodi. "Non preoccupatevi, da domani potrete finalmente suonare quello che vi pare" ironizza a un certo punto della serata rivolto alla sua band, prima di concludere il concerto, non casualmente, con le parole di un pezzo del 1993, Buontempo: "Oggi non si sta fermi un momento, oggi non si sta in casa, che è buontempo". Poi si chiude il sipario, mentre qualcuno si asciuga le lacrime, qualcun altro scuote la testa e, dal fondo del teatro, sale solitario un grido: "Ripensaci!". Ma difficilmente accadrà. (La Repubblica)
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Pino Daniele, album lussuoso, chitarra ardente

Pino Daniele rappresenta meglio di altri le sofferenze di un artista nella crisi, con la deriva "talentistica" e la caduta di profilo di alcune majors discografiche. Bloccato nei budget, costretto a vendere le canzoni un tanto l’una manco fossero patate, e visibilmente a disagio, ha finalmente scelto l’indipendenza. Il risultato non è il «prodottino» di cui si discute in tv, ma un album inedito che tiene alta la dignità della musica popolare: nella versione fisica di «La grande madre», che esce oggi, c’è un autentico scatto di orgoglio cantautorale.
Il box contiene spartiti musicali, foto, testi, biografia. Una riapertura a chi ama i contenuti, a lungo trascurato come figlio di un dio non abbastanza modaiolo.

Ma è poi la musica a far la differenza rispetto ad un certo appannamento dell’ultimo Daniele. In 12 brani, c’è una dedicata esplorazione di varie sue anime chitarristiche: uno strumentale, «The Lady of My Heart»; la cover in italiano di «Wonderful Tonight» di Eric Clapton con il quale l’artista ha stretto una collaborazione. «Searching for the Water of Life» è un brano in inglese a favore dell’organizzazione «Save the Children», «Coffee Time» una immaginifica fuga jazzy che ritorna in «’O Fra» dove si riscopre la parlesia, quel gramelot napoletano frutto di lontane contaminazioni con la lingua di zingari rumeni dediti all’arte di strada. E poi brani più tradizionali in italiano come «Melodramma» o «Due Scarpe», mentre «La grande madre» è una dedica appassionata ai suoni contaminati dall’Africa.

Pino ha scelto anche collaudatissimi musicisti che già avevano collaborato con lui, da Steve Gadd alla batteria a Mino Cinelu alle percussioni; alcuni, come Omar Hakim già Weather Report e la pianista Rachel Z, lo accompagneranno pure nel tour che parte sabato prossimo da Cesena e andrà all’estero. «Il disco, e il tour, seguono Pino Daniele e non il mercato - dice lui orgogliosamente -. Il rischio me lo prendo io. Pensi che per "Melodramma" alcune radio hanno obiettato che ci sia la parte strumentale». I soliti problemi da analfabetismo marketing, ma Pino è convinto che si riaprano spazi d’ascolto in programmi dedicati: «Son convinto che tornerà la tensione informativa. Porto l’album in giro, lo venderemo noi, faremo il vinile. Chi segue questo tipo di musica lo prenderà, pure gli spartiti ormai si trovano solo su internet. Preferisco aver un atteggiamento sulla musica ancora più solenne, invece che esser costretto a star dentro binari prefigurati». Pensa ai concerti all’Apollo di New York e all’Università di Boston, è ottimista: «Non è vero che la musica non ha più interesse. Stanno cambiando i supporti, le opportunità, ma da lì a dire che la cultura non serva a niente ce ne corre. Noi che abbiamo una storia, un nome, dobbiamo stimolare la gente ancora di più. Ora c’è un’aria intorno che rende possibili questi ragionamenti».

Il tour: Cesena 24, Catania 29, Napoli 31/1 aprile, Roma 6 e 15 aprile, Firenze 19, Padova 21, Reggio Emilia 3 maggio, Bologna 5, Torino 7, Milano 13 e 25, Genova 28. (LaStampa)
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giovedì 1 marzo 2012

domenica 12 febbraio 2012

Addio a Whitney Houston

Washington, 12 feb – (Adnkronos) – In una stanza dell’Hotel Beverly Hilton di Los Angeles si è spenta, in circostanze ancora da chiarire, Whitney Houston, leggendaria regina pop americana conosciuta in tutto il mondo come 'The Voice'.
Figlia d’arte, una bellezza mozzafiato e grande talento. Soli 7 album registrati dal 1985 al 2009 e più di 170 milioni di copie vendute. Eppure – come lei stessa ha pubblicamente ammesso – da anni lottava con alcol e droghe. Un problema che forse spiegherebbe la sua morte prematura dal momento che, secondo la polizia di Beverly Hills, sul luogo del decesso non sono stati individuati “segni evidenti di dolo”.
L’Italia ricorda la sua memorabile performance nel 1986, al Festival di Sanremo, quando dopo aver conquistato il pubblico dell’Ariston con la canzone 'All at once' fu salutata con una lunghissima standing ovation. L’ultima sua apparizione televisiva italiana fu nel 2009, ospite della terza edizione di X Factor, dove presentò la sua 'Million Dollar Baby'. Ma era già un’altra Whitney, provata dalle sofferenze personali - la fine del suo burrascoso matrimonio con il cantante Bobby Brown – e dalle terapie per uscire dalla tossicodipendenza. L’ultimo album ('I look to you') tuttavia, era bastato per far sperare in un possibile ritorno della grande stella del pop. E forse ‘The Voice’ stava veramente cercando di risalire la china: Whitney – riferisce Cnn – è morta alla vigilia dell’annuale Grammy Awards, al Staples Center di Los Angeles, e si era esibita giovedì scorso, in una serata di prova del più grande evento musicale americano. Inoltre ad agosto sarebbe uscito in tutti gli Usa un nuovo film, Sparkle, con la cantante nel ruolo di protagonista.
Figlia della cantante gospel Cissy, prediletta della grande Aretha Franklin e cugina dell’altrettanto celebre Dionne Warwick, Whitney Houston sale presto alla ribalta per le sue straordinarie qualità canore tipicamente rithm&blues.
A ricordarla per molto tempo ancora saranno senz’altro alcuni suoi brani di successo, capaci di emozionare il pubblico più delle sue apparizioni cinematografiche: 'Saving all my love for you', 'How will I know', 'The greatest love of all'. Il suo album 'The Bodyguard' del 1992, colonna sonora del film in cui recitò a fianco di Kevin Costner, entra nelle top ten mondiali degli album più venduti di tutti i tempi.
Dopo Micheal Jackson, il mondo della musica americana è di nuovo in lutto per l’addio di un’altra indimenticabile stella.

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giovedì 2 febbraio 2012

Mina: “mi piacerebbe un CD con i Foo Fighters"

Roma, 2 feb. (Adnkronos) - "Mi piacerebbe assai fare un disco con i Foo fighters". Lo confessa Mina nella sua rubrica delle lettere su 'Vanity Fair', rispondendo ad una domanda rivoltale da un fan su quale artista le piacerebbe avere accanto per un duetto.
"Con gli amici ci chiedevamo con quale artista internazionale ti piacerebbe duettare. E così abbiamo stilato una lista di artisti che potrebbero piacerti: Madonna, Lady Gaga, Liza Minelli, Cher, Barbara Straisand, Michael Buble, Joe Cocker, George Michael, Adele. Chi preferisci?". E la Tigre di Cremona risponde: "Bella domanda. Nel vostro elenco mancano Sting, Tony Bennett, Anastacia e altri. Con ognuno di loro sarebbe interessante fare un progettone. Ma sai cosa? Mi piacerebbe assai fare un disco (accidenti, non mi sono ancora abituata a chiamarlo CD) con i Foo fighters. Pensa quanto sono pazza io… Il rock è sempre stata una passione che mi strappa i capelli. Mi piace in modo preterintenzionale. Non sembra, me ne rendo conto, ma io sono stata folgorata dall'arrivo di Elvis e compagni. Avevo quindici, sedici anni. E il mio innamoramento non passa. Anzi", conclude Mina.
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martedì 24 gennaio 2012

Ivano Fossati, l’addio da Fabio Fazio.

Lo scorso 2 Ottobre aveva scelto il programma di Fabio Fazio,  “Che tempo che fa” per annunciare il suo ritiro dal mondo della musica e ieri sera Ivano Fossati è stato ancora una volta ospite su Rai3 con lo speciale “La musica che gira intorno ovvero Ivano Fossati” per congedarsi dal suo pubblico. Non è la prima volta che il programma condotto da Fabio Fazio propone delle puntate speciali dedicate a grandi protagonisti della musica, si ricordino per esempio le serate dedicate a Fabrizio De André ed Enzo Jannacci: questa sera il pubblico e i fans avranno modo di omaggiare uno dei più grandi cantautori italiani.
Ivano Fossati è attualmente impegnato nel tour di promozione del suo ultimo album Decadancing” e negli scorsi mesi ha espresso l’intenzione di ritirarsi dalle scene. Ieri sera il cantautore genovese dunque ha salutato il suo pubblico e si è esibito proponendo i suoi brani più famosi da “Una notte in Italia” a “Mio fratello che guardi il mondo“, “Viaggiatori d’Occidente” fino a “La costruzione di un amore“.  Durante la serata Fossati ha ricevuto anche l’omaggio di alcuni amici come Zucchero e Fiorella Mannoia, lo spettacolo ha previsto inoltre un collegamento da Rio De Janeiro con Laura Pausini: la cantante in tour in Sud America  ha eseguito “La mia banda suona il rock“, uno dei suoi cavalli di battaglia durante i live in tutto il mondo. Fiorella Mannoia e Zucchero hanno dato vita ad un inedito duetto sulle note di “La musica che gira intorno“.
Tra i momenti imperdibili della serata ha emozionato poi un’intensa versione unplugged di “Pensiero Stupendo”; brano da sempre affidato all’interpretazione di Patty Pravo e che Fossati ha eseguito solo una volta dal vivo a Venezia. Da ricordare  anche i duetti di Fossati con Zucchero con “L’amore fa” e con Fiorella Mannoia con “I treni a vapore”.
Ci sarà tempo anche per le riflessioni e le considerazioni sulla vita, sulla musica e sulla carriera:  essendo genovese Fossati ha parlato anche della sua città e della recente disastrosa alluvione che l’ha colpita. La serata si è conclusa con la toccante e intensa esecuzione di Ivano Fossati al piano con  “C’è tempo” che segna (forse) la fine della sua lunga e felice carriera.
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sabato 21 gennaio 2012

Addio Etta James, voce soul e blues

NEW YORK – Lutto nel mondo della musica. Etta James, la leggendaria ed eclettica voce jazz, blues e R&B che il 25 gennaio avrebbe compiuto 74 anni si è spenta in un ospedale di Riverside, in California, dopo una lunga malattia. Figlia di una madre di colore, Dorothy Hawkins, che la partorì a soli 14 anni, e di un padre bianco che non conobbe mai (probabilmente il famoso giocatore di biliardo Rudolf Wanderone), Etta fu allevata da genitori adottivi di San Francisco, debuttando alla Saint Paul Baptist Church di Los Angeles a soli 5 anni.
La copertina del primo hit di Etta james con la Chess Records
I SUCCESSI - A quindici, registrò il suo primo disco Roll with me Henry. Quando alcuni disc-jockey si lamentarono per il titolo troppo osé (Roll me in slang evoca il sesso tra le coltri) cambiò il nome in The Wallflower. Sette anni più tardi,At Last le spianò la strada al successo internazionale. Seguirono 4 Grammy Award, 17 Blues Music Awards e l’inclusione nelle Rock & Roll Hall of Fame e Blues Hall of Fame.
Etta James in un concerto del 2004 (Reuters)
SENZA ETICHETTE - «Era una delle più grandi voci della musica popolare Americana di tutti i tempi», scrive il New York Times secondo cui «un’artista di tale versatilità è impossibile da etichettare». Ma nonostante i trionfi di pubblico e critica, la sua carriera aveva sofferto una serie di alti e bassi, non solo a causa dei gusti mutevoli dei giovani americani, ma soprattutto per i suoi problemi di droga, candidamente raccontati nella sua autobiografia Rage to survive del 1995.
Beyoncè interpreta Etta James in 'Cadillac Records'
LA DROGA - Negli anni 60 divenne eroinomane e un decennio più tardi, dopo essersi disintossicata, cadde nell’inferno della cocaina. Il suo nome era tornato sotto i riflettori nel 2008, quando Beyoncé Knowles interpretò il ruolo di Etta nel film Cadillac Records. Alcuni mesi più tardi, nel gennaio del 2009, Beyoncé cantò At Last(registrandone pure una nuova versione digitale), durante il concerto per l’inaugurazione di Barack Obama a Washington. In quell’occasione Beyoncè scimmiottò persino il suo stile, mandando su tutte le furie la James. «Non sopporto Beyoncé», ringhiò l’anziana cantante, già fragile e malata, in un’intervista in cui minacciò di «frustare quella giovane» che aveva osato scippare la sua canzone. Più tardi spiegò di aver «scherzato», confessando però, non senza amarezza, che «sarei stata molto felice se il nuovo Presidente avesse invitato me a cantare At Last».

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