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venerdì 21 giugno 2013

Lo stress da lavoro può causare un ictus?

Attenzione a non trascurare i sintomi dello stress da lavoro, se tirate troppo la corda, tra i possibili rischi per la salute c’è anche quello di andare incontro ad un ictus. L’allarme è stato lanciato dai ricercatori del National Research Centre for the Working Enviroment di Copenhagen, in seguito ad uno studio coordinato dal Dott. Lars L. Andersen. La ricerca danese ha coinvolto 5mila uomini in età comprese tra i 40 e i 59 anni, tutti seguiti per ben 30 anni, ovvero dal 1971 al 2001, con particolare attenzione al loro livello di stress lavorativo.
E’ emerso che proprio quest’ultimo fattore sia responsabile dell’1,4% dei casi di ictus. Entrando nello specifico della ricerca, all’interno del campione monitorato si sono verificati 779 casi di ictus, dei quali 167 mortali, e un buon 10% di questi attacchi hanno interessato persone che erano state sottoposte in modo continuativo a forte stress nella propria attività lavorativa.
Inoltre, si trattava per la maggior parte di individui con ruoli dirigenziali, con un livello di istruzione alto e un tenore di vita adeguato alle qualifiche professionali. Evidentemente, quindi, ad una maggiore responsabilità corrisponde anche un maggior rischio a livello di salute, perché l’organismo sottoposto a così grande pressione, per un periodo di tempo prolungato, può reagire molto male.
La cosa che è apparsa in modo lampante ai ricercatori è stata proprio la perfetta correlazione tra stress e ruolo professionale ricoperto, poiché entrambi salivano all’unisono. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Journal of Occupational and Environmental  Medicine, e suggerisce soprattutto ai lavoratori giovani in tutto dediti alla carriera, a saper staccare la spina ogni tanto, proprio perché a lungo andare il loro fisico potrebbe risentire del continuo stress.

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domenica 28 ottobre 2012

Giornata Mondiale contro l’ictus 29 ottobre 2012


Il 29 ottobre si celebra la Giornata Mondiale contro l’ictus, un danno cerebrale che si verifica quando l’afflusso di sangue diretto al cervello s’interrompe improvvisamente a causa della rottura o dell’ostruzione di un’arteria. In Italia ogni giorno colpisce circa 660 persone e miete più vittime di Aids, tubercolosi e malaria messe insieme.Conoscere i sintomi e le cure, oggi disponibili come la trombolisi (molto efficace entro le prime 3/4 ore dalla comparsa dei sintomi) è fondamentale per combattere e prevenire l’ictus cerebrale. Lo slogan della VII Giornata Mondiale, promossa dalla World Stroke Organization (WSO) e patrocinata in Italia dal ministero della Salute è: “One in Six” e si riferisce al fatto che nel mondo ogni 6 secondi 1 persona viene colpita da ictus a prescindere dall’età e dal sesso. Numeri che fanno riflettere, soprattutto se pensiamo che 3 ictus su 4 causati dalla fibrillazione atriale si possono prevenire.

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