Roma, 21 set. (Adnkronos) - Luce da una bottiglia di plastica riempita di acqua e candeggina. Con questa idea semplice, ma geniale, 12mila abitazioni dei quartieri più poveri delle Filippine non sono più al buio. Progettata dagli studenti del Massachussets Institute of Technology, la "solar bottle bulb" riesce a illuminare come una normale lampadina da 55 watt, filtrando i raggi del sole dal tetto delle baracche di Manila. Il progetto si chiama "Isang Litrong Liwanag", ovvero "Un litro di luce", ed è di Illac Diaz dell'organizzazione no-profit My Shelter Foundation.
Sono 3 milioni le case dei quartieri più poveri delle Filippine in cui la vita si svolge prevalentemente al buio, ma grazie alla solar bottle bulb la luce entra da un foro nei tetti di lamiera attraverso il quale il contenuto delle bottiglie viene colpito a 360 gradi dai raggi solari, generando illuminazione. Le bottiglie vengono vendute e installate al prezzo di un dollaro e ne sono già state distribuite 12 mila. Per sostenere il progetto si può fare una donazione collegandosi al sito http://isanglitrongliwanag.org/, stesso indirizzo per le comunità che vogliano richiedere un intervento come quello delle Filippine. L'idea abbraccia i principi delle cosiddette "appropriate technology", movimento ideologico che si basa sulle tecnologie semplici ed eco-sostenibili con cui il filosofo ed economista Ernst Friedrich "Fritz" Schumacher sognava di migliorare il mondo.