lunedì 19 settembre 2011

Lo psicologo digitale aiuta a smettere di fumare

Nuova strategia dell'Ue che utilizza i social media
BRUXELLES — Pensiero positivo, «psicologo» digitale e social media. È il nuovo corso della strategia europea nella lotta contro il fumo. Preoccupa la parziale rimonta della dipendenza dal tabacco. Soprattutto tra le donne. E soprattutto nella fascia dai 25 ai 34 anni, che in Europa ammonta a 28 milioni di persone. La nuova campagna triennale «Gli ex fumatori. Sono irresistibili», lanciata da John Dalli, Commissario europeo per la Salute e le Politiche dei consumatori (Sanco), batte strade alternative. Non solo immagini shock e ammonimenti sui danni provocati dalle sigarette. «In realtà la dissuasione del messaggio negativo resta, non cambiamo strategia — puntualizza Paola Testori Coggia, la biologa italiana a capo della Direzione generale Sanco —. Discutendo con i nostri psicologi, abbiamo però pensato che in una campagna rivolta a questa fascia d’età un messaggio propositivo funzioni meglio di uno impositivo. Vogliamo spiegare ai giovani quanto possono guadagnare in termini di salute, soldi e benessere».
Esempi in carne e ossa, prima di tutto, riuniti mercoledì 14 settembre nel foyer del Théâtre du Vaudeville, all’interno delle Galeries Royales St. Hubert di Bruxelles. Sono 27 giovani, uno per ogni Paese dell’Ue, che hanno provato con successo il programma i-Coach, un «percorso verso la libertà», ovviamente gratuito, su internet. Il grande fotografo Rankin li ha trasformati nei «volti» della campagna che comparirà tra poco sui giornali. A ciascuno uno slogan. Quello di Davide, il bellunese di 34 anni selezionato per rappresentare l’Italia, recita: «Gli ex fumatori annusano meglio». Davide, che di mestiere fa il consulente per la sicurezza sul lavoro, vuole riuscire ad annusare il profumo della suo nuovo amore senza che la ragazza scappi disgustata dal fatto che lui puzza come un portacenere. È stata proprio lei la «molla». Poi Davide ha trovato i-Coach e ha provato a smettere per la seconda volta nella sua vita. «La volontà è fondamentale, — dice — ma il programma aiuta molto ed è facile da usare. Non fumo più da 25 giorni e la mia ragazza è felicissima».
Il percorso di i-Coach è strutturato in cinque fasi. Prima di tutto, occorre registrarsi e rispondere a una serie di domande. Il programma, pensato non solo per i singoli, ma anche per le aziende, elabora un profilo dell’utente e lo inserisce in una "fase". Ogni giorno si ricevono suggerimenti via e-mail per rafforzare la propria motivazione, consigli, tecniche, esercizi e mini-test tagliati su misura, fino al raggiungimento della fase finale. «È la prima volta che una campagna europea offre un aiuto pratico — sottolinea John Dalli —. Siamo partiti a giugno e già 20 mila fumatori stanno utilizzando i-Coach. Più di 650 mila persone muoiono annualmente nell'Ue a causa del fumo. Le autorità pubbliche sono chiamate a svolgere un ruolo importante per aiutare i cittadini a spezzare questo circolo vizioso di dipendenza e di morti e malattie evitabili». Secondo gli ideatori, un terzo degli iscritti al programma avrebbe raggiunto le fasi 4 e 5, cioè quelle di chi ha appena smesso o ha smesso da qualche tempo. Allora vale la pena di provare. Al massimo si «rischia» la sorte dei protagonisti dei videoclip della campagna che saranno lanciati sul web e in televisione. Due storie di grigi fumatori, in un percorso a ritroso: lui riesce a tagliare il traguardo di una maratona. Lei conosce il vero amore e partorisce un bimbo. Tutti e due senza affanno. Un lieto fine, vero. Fonte: Corriere della Sera
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