Londra, 25 ago (Adnkronos) - Dalla testa ai piedi il passo è breve e il benessere durevole. Camminare senza scarpe, finchè possibile, è meglio. Lo consigliano gli ortopedici, i 'personal trainer', i guru olistici. Specie se sulla sabbia o sull'erba, ma anche sul parquet e sulle mattonelle, l'effetto di massaggio naturale è benefico per corpo e mente, il risultato posturale migliora la colonna dorsale.
Una disposizione naturista che precede l'ecologia come la conosciamo oggi e tuttavia l'asseconda nel rispetto per l'ambiente e l'individuo, al di là delle convenzioni. La bella stagione, le vacanze e le alte temperature favoriscono in questo periodo lo stare scalzi il più a lungo possibile. "Sentire il contatto con la terra -precisa l'ortopedico Lorenzo Fonzone di Napoli- permette di attingere energia in grado di riattivare la circolazione e il flusso delle forze vitali all'interno dell'organismo".
Ma camminare senza scarpe è divenuta anche una moda. Fan dei piedi nudi si scoprono diverse star hollywoodiane, che sia per abbandonare le calzature, sia per indossare con minor sforzo il famigerato tacco 12, passano prima dal chirurgo estetico. Tra i più noti a Beverly Hills, Ali Sadrieh è specializzato in "foot surgery". Attori e attrici gli chiedono soprattutto di modificare alluci, limare mignoli o "riempire" la pianta del piede.
Oggi sfidano il mondo a piedi nudi Sienna Miller, Uma Thurman e Jody Foster, proprio come negli anni Sessanta girava per Saint Tropez la mitica BB o la giovanissima Jane Fonda di "A piedi nudi nel parco", accompagna da Robert Redford sedotto dal suo fascino infantile e sbarazzino. Tutte, insomma, accese sostenitrici del "barefoot", la seduzione del piede e il camminare scalzi, terapia alternativa per il benessere e l'equilibrio di tutto il corpo.
Un trend quello del 'barefooting' che da Oltreoceano si sta diffondendo anche in Europa, a cominciare della Germania, dove si pratica frequentemente nei parchi: si veda ad esempio il sito dedicato www.barefusspark.info/it. In Italia, invece, i suoi seguaci appartengono al club dei "Nati Scalzi", che segnala attività da svolgere in tutto il Paese, rigorosamente privi di scarpe (www.nati-scalzi.org).
Di pari passo, crescono, intanto, i trattamenti di bellezza per la salute e la bellezza delle estremità, sempre più sofisticati tanto da non avere niente da invidiare a quelli per il viso. Dopo la riflessologia, l'ayurvedica e i massaggi plantari rilassanti adesso è il momento del "fish-pedicure".
Nato in Medioriente e adesso sdoganato anche in Europa, dopo non poche polemiche da parte degli ambientalisti, questo trattamento prevede, mentre si sta seduti su comodi divanetti, di affondare i piedi in una specie di acquario a temperatura controllata. Qui nuotano centinaia di piccoli pesci d'acqua dolce, i Garra Rufa, appartenenti alla famiglia Cyprinidae, che rimuovono con dolcezza le cellule morte della pelle, cibandosene.
L'effetto levigante è ottenuto in breve tempo, grazie a un lieve solletico, sotto l'occhio esperto di estetiste che controllano le diverse fasi del procedimento, dalle abluzioni iniziali al risultato finale, in un clima un po' rituale e un po' magico. I prezzi sono contenuti, a partire da 10-20 euro in su, secondo il tempo di immersione.
Da Mykonos a Londra, l'Europa più trendy si è fatta conquistare da questi singolari luoghi d'incontro affollati da curiosi, a metà tra un salone di bellezza 'old style' e un moderno bar per l'aperitivo, dove si chiacchiera piacevolmente tenendo i piedi a bagno, assediati da decine di pesci festosi. Un vero sollievo per i viandanti affaticati, naturisti e non, del terzo millennio.
0 commenti:
Posta un commento