mercoledì 21 settembre 2011

Dal rifiuto agli swap party, il dono contrasta la crisi

Roma, 21 set. (Adnkronos) - Gli economisti la chiamano "economia del dono", e a qualcuno fa sorridere perché, in fondo, si tratta del vecchio baratto. Ma il fenomeno ha la sua importanza e si sta diffondendo un po' ovunque e sotto varie forme. In Italia per esempio, da un po' di tempo ci si può imbattere in uno strano cassonetto, sconosciuto anche a chi osserva la più rigorosa differenziata. Si chiama "Rca", acronimo di "rifiuto con affetto" e serve a metterci dentro quelle cose che vogliamo buttare, ma che a qualcun altro potrebbero tornare utili.
L’iniziativa, nata nel 2007 come installazione artistica e diventata idea imprenditoriale, è di Roberta Bruzzechesse, Maddalena Vantaggi e Maria Zanchi. "A Venezia -spiega all'Adnkronos la Zanchi- abbiamo notato che accanto ai cassonetti della spazzatura la gente lasciava di tutto: oggetti per loro inutili ma che magari a qualcun altro potevano servire, ed è così che abbiamo realizzato l'RCA, sostituendo la parte frontale di un cassonetto, normalmente chiusa, con uno sportello trasparente per rendere accessibile ciò che normalmente è invisibile".
Una vetrina da cui prendere liberamente e senza problemi di orario ciò che serve, lasciando quello che non si usa più. Partito a Venezia, ora RCA è presente in altre sette città "e continuano ad arrivare richieste - aggiunge Maria Zanchi - Ora lavoriamo per diffonderlo perché diventi un'abitudine di tutti gli italiani".
Economia del dono, quindi, con una sua dignità. Tanto che uno dei modi in cui si manifesta, ovvero gli "swap party", ha creato il suo neologismo: il verbo 'swappare'. Molto più glamour di 'barattare' o 'scambiare', certo, ma in effetti negli swap party si possono mettere le mani su vestiti e accessori firmati, appena usciti dagli armati delle shop-addicted e magari nuovi o quasi. E senza spendere un euro. Altro che gli abiti in disuso e fuori moda raccattati dalla cugina di secondo grado o passati dalla zia.
Tanti i siti dedicati all'organizzazione di swap party. Basta iscriversi, pubblicare le foto dell'accessorio da swappare e organizzare con gli altri swappatori l'incontro. Insomma, più la crisi fa sentire la sua minaccia, più il fenomeno si diffonde, coinvolgendo non più solo gli amici e i parenti, ma mettendo in rete sconosciuti con forme spesso originali e fantasiose.
Come il "Givebox" nel quale ci si può imbattere da qualche mese a Berlino. È una specie di cabina armadio su cui campeggia il motto "sharing is caring", nata grazie a due giovani berlinesi che hanno messo insieme gli oggetti in buono stato che non volevano più per offrirli ai passanti in cambio di qualcosa. Una sorta di temporary shop che cambia ogni giorno la merce esposta, dagli abiti agli alimenti, dai libri agli oggetti d'uso quotidiano, che si può seguire su Facebook.
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Google+ ora è aperto a tutti

Finalmente dopo qualche mese Google Plus che era aperto soltanto ad inviti si espande a tutti gli utenti. Google ha deciso di far registrare chiunque sul suo social network anzi il social layer come viene chiamato dal team: lo ha annunciato con un post tradotto anche in italiano sul blog ufficiale. Ora chiunque può registrarsi e creare il proprio profilo Google sistemando le Cerchie degli amici. Google evidentemente ha preso questa decisione in seguito al modo in cui sta reclamizzando Google+ dalla sua pagina principale invitando gli utenti che magari stanno facendo una ricerca ad entrare nel social network con una freccia gigante. Google non solo apre Google Plus ma aggiunge anche nuove funzioni espandendo gli Hangouts ossia i Videoritrovi: la videochat di gruppo è disponibile ora anche sugli smartphone e tablet Android e presto anche su iOS. Google ha aggiunto agli Hangouts anche i Videoritrovi in diretta: si tratta di trasmettere in live streaming in maniera pubblica per diffondere un video. Google fa concorrenza a piattaforme come Ustream e Livestream.com.
La funzione non sarà disponibile immediatamente a tutti ma una dimostrazione sarà data da will.i.am del gruppo Black Eyed Peas che dovrebbe trasmettere in live più tardi, stanotte alle ore 4. Inoltre gli Extra dei Videoritrovi permetteranno di condividere uno screenshot, un disegno, un documento o un file. Google per gli Hangouts ha rilasciato anche alcune API con le quali gli sviluppatori potranno realizzare applicazioni, giochi e altro. La ricerca su Google+ diventa più veloce ed efficace con l'aggiunta dei risultati che vanno oltre le persone ed i profili: sarà possibile cercare anche contenuti ovvero i post presenti su Google+ e i contenuti popolari sul Web. Google ha anche aggiunto il tasto +1 sugli annunci grafici dei banner in modo da raccomandarli agli amici. Ad ogni modo sta facendo già discutere il fatto che Google utilizzi la sua homepage, tra le più visitate al mondo, per reclamizzare un suo servizio ovvero Google+. Che ci sia aria di bufera in vista? (Excite Italia)
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martedì 20 settembre 2011

Resort, B&B e alberghi. Sul web basta un clic per comprarli

Roma, 20 set. (Ign) - Dalla casa vacanze realizzata in una chiesa del 1100 all’hotel con sala ristorante subacquea, dall’agriturismo con lago privato fino al resort con pista di atterraggio per aerei ultraleggeri. Sono centinaia le strutture - tra alberghi, resort o bed and breakfast - in vendita on line.
Secondo l’ufficio studi di Immobiliare.it, che ha analizzato i dati del suo sito ImmobiliCommerciali.it, l'offerta - distribuita su tutto il territorio, isole comprese - è in grado di soddisfare le richieste più disparate e i budget più diversi.
Nelle campagne senesi, ad esempio, è in vendita un’ex chiesa del 1100 oggi sfruttata come casa vacanze: cinque camere da letto, piscina e un uliveto con trecento alberi offrono l’idea di un investimento di sicuro richiamo. Prezzo? 800.000 euro. Alle porte di Parma si trova un rustico ottocentesco in cui è stato ricavato un b&b (prezzo: un milione di euro), mentre in Val di Sole è in vendita un “tipico hotel trentino” con stanze arredate in stile settecentesco, letto a baldacchino compreso.
E non mancano neanche le occasioni per chi vuole fare affari grazie al 'vip watching'. A Bernalda, cittadina lucana da poco teatro del matrimonio di Sofia Coppola, è in vendita l’albergo chiavi in mano con 24 camere da letto, ristorante, bar, giardino e sala riunioni messo in vendita . Da quando la figlia del grande Francis Ford Coppola l’ha scelta, vip e ricchi americani hanno cominciato a frequentarla e l’affare sembra quasi scontato, ma tutt’altro che scontato il prezzo: tre milioni e mezzo di euro.
Se invece si propende per una località già scoperta dallo star system hollywoodiano, c’è un bell’hotel a Laglio, luogo ormai famosissimo per il suo cittadino più popolare, George Clooney. Qui sono in corso trattative riservate per un immobile dotato di piscina, venti camere doppie e sette cottage indipendenti.
Per gli amanti del lusso a Oria, in provincia di Brindisi, si vende un hotel-centro benessere realizzato all’interno di un convento del 1700. Oltre a cento posti letto, piscine, una grande pineta per percorsi di mountain bike e jogging la struttura vanta una pista di atterraggio per aerei ultraleggeri, hangar incluso.
A Sarnano, in provincia di Macerata, per quindici milioni di euro viene venduta una struttura con quarantasei fra camere e appartamenti che ha come particolarità una sala banchetti subacquea creata sotto la grande piscina a forma di foglia di quercia.
Nessuno rimane uguale a se stesso per sempre, e la regola vale anche per gli hotel. Ecco quindi che nel centro storico di Perugia è in vendita una villa del 1500 che fu già sede scolastica e oggi viene proposta come ideale per realizzare un hotel di lusso o una beauty farm. Di tutt’altro genere la proposta che arriva da Livorno dove è in vendita, con trattative riservate, lo stabile di proprietà delle Ferrovie già dormitorio per il personale ferroviario in servizio.
Anche le località turistiche più classiche sono interessate da questo fenomeno, e se a Rimini si può diventare proprietari di un albergo a 100 metri dal mare, a Tropea è in vendita un albergo affacciato direttamente sulla costa: quattro stelle e 93 camere giustificano il prezzo di vendita, ben dieci milioni di euro. Chissà infine se lo spostamento a Montecatini della kermesse di Miss Italia avrà influito sulla vendita delle strutture messe online a Salsomaggiore. Si va da quella con palestra privata (trattative riservate) a quello di trentatré camere a pochi passi dalle terme fino a quella con terme proprie convenzionate con il Sistema Sanitario Nazionale.
Le vacanze all’insegna della natura e del biologico sono un trend in continua crescita e allora…perché non investirvi? A Vairano Patenora, in provincia di Caserta, è in vendita una country house che è anche centro pilota di allevamento del suino nero casertano, mentre sono due gli agriturismi notevoli; a pochi passi da Arezzo, in quel di Bucine, è in vendita una struttura dotata di un lago privato, e ad Arzachena (in provincia di Olbia) un agriturismo con azienda biologica e ben due corsi d’acqua che scorrono nella proprietà. Preferite la montagna? A Gressoney Saint Jean, in Valle d’Aosta, è possibile acquistare un hotel 3 stelle con arredo in legno e impianto a energia solare per la produzione di acqua calda.
Non mancano le curiosità fra le proposte online ed ecco che, ancora una volta a Bucine, viene venduto un agriturismo che davvero non si fa mancare niente: dalla piscina riscaldata alla cantina per la vinificazione (gli attrezzi agricoli sono compresi nel prezzo di vendita). O, forse per non scoraggiare i possibili acquirenti, il venditore della villa settecentesca di Caiazzo (Caserta), si premura di specificare che, anche se per avviare l’albergo è opportuna una ristrutturazione, i tre ascensori necessari sono già stati acquistati e sono inclusi nel prezzo.
Persino un hotel vi sembra ancora troppo poco? Allora potete investire a Bosa, in provincia di Oristano dove a essere venduto è un intero villaggio turistico.
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Doctor's Life il primo canale TV sat dedicato ai medici

Roma, 20 set. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Verrà presentato domani, mercoledì 21 settembre, nella sede del palazzo dell'Informazione alle ore 11.30, in piazza Mastai 9 a Roma, Doctor's Life, il primo canale televisivo satellitare riservato ai medici edito e prodotto dall'Adnkronos Salute.
La presentazione di Doctor's Life, visibile dal 3 ottobre sulla piattaforma Sky (Canale 440), si terrà alla presenza del ministro della Salute Ferruccio Fazio e di altri rappresentanti di importanti istituzioni sanitarie e scientifiche.
E da oggi è on line il sito www.doctorslife.it.
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lunedì 19 settembre 2011

Lo psicologo digitale aiuta a smettere di fumare

Nuova strategia dell'Ue che utilizza i social media
BRUXELLES — Pensiero positivo, «psicologo» digitale e social media. È il nuovo corso della strategia europea nella lotta contro il fumo. Preoccupa la parziale rimonta della dipendenza dal tabacco. Soprattutto tra le donne. E soprattutto nella fascia dai 25 ai 34 anni, che in Europa ammonta a 28 milioni di persone. La nuova campagna triennale «Gli ex fumatori. Sono irresistibili», lanciata da John Dalli, Commissario europeo per la Salute e le Politiche dei consumatori (Sanco), batte strade alternative. Non solo immagini shock e ammonimenti sui danni provocati dalle sigarette. «In realtà la dissuasione del messaggio negativo resta, non cambiamo strategia — puntualizza Paola Testori Coggia, la biologa italiana a capo della Direzione generale Sanco —. Discutendo con i nostri psicologi, abbiamo però pensato che in una campagna rivolta a questa fascia d’età un messaggio propositivo funzioni meglio di uno impositivo. Vogliamo spiegare ai giovani quanto possono guadagnare in termini di salute, soldi e benessere».
Esempi in carne e ossa, prima di tutto, riuniti mercoledì 14 settembre nel foyer del Théâtre du Vaudeville, all’interno delle Galeries Royales St. Hubert di Bruxelles. Sono 27 giovani, uno per ogni Paese dell’Ue, che hanno provato con successo il programma i-Coach, un «percorso verso la libertà», ovviamente gratuito, su internet. Il grande fotografo Rankin li ha trasformati nei «volti» della campagna che comparirà tra poco sui giornali. A ciascuno uno slogan. Quello di Davide, il bellunese di 34 anni selezionato per rappresentare l’Italia, recita: «Gli ex fumatori annusano meglio». Davide, che di mestiere fa il consulente per la sicurezza sul lavoro, vuole riuscire ad annusare il profumo della suo nuovo amore senza che la ragazza scappi disgustata dal fatto che lui puzza come un portacenere. È stata proprio lei la «molla». Poi Davide ha trovato i-Coach e ha provato a smettere per la seconda volta nella sua vita. «La volontà è fondamentale, — dice — ma il programma aiuta molto ed è facile da usare. Non fumo più da 25 giorni e la mia ragazza è felicissima».
Il percorso di i-Coach è strutturato in cinque fasi. Prima di tutto, occorre registrarsi e rispondere a una serie di domande. Il programma, pensato non solo per i singoli, ma anche per le aziende, elabora un profilo dell’utente e lo inserisce in una "fase". Ogni giorno si ricevono suggerimenti via e-mail per rafforzare la propria motivazione, consigli, tecniche, esercizi e mini-test tagliati su misura, fino al raggiungimento della fase finale. «È la prima volta che una campagna europea offre un aiuto pratico — sottolinea John Dalli —. Siamo partiti a giugno e già 20 mila fumatori stanno utilizzando i-Coach. Più di 650 mila persone muoiono annualmente nell'Ue a causa del fumo. Le autorità pubbliche sono chiamate a svolgere un ruolo importante per aiutare i cittadini a spezzare questo circolo vizioso di dipendenza e di morti e malattie evitabili». Secondo gli ideatori, un terzo degli iscritti al programma avrebbe raggiunto le fasi 4 e 5, cioè quelle di chi ha appena smesso o ha smesso da qualche tempo. Allora vale la pena di provare. Al massimo si «rischia» la sorte dei protagonisti dei videoclip della campagna che saranno lanciati sul web e in televisione. Due storie di grigi fumatori, in un percorso a ritroso: lui riesce a tagliare il traguardo di una maratona. Lei conosce il vero amore e partorisce un bimbo. Tutti e due senza affanno. Un lieto fine, vero. Fonte: Corriere della Sera
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32 patch per Google Chrome

L’aggiornamento stabile di Google Chrome, giunto alla versione 14.0.835.163 e disponibile per tutte le piattaforme per il quale il browser di Mountain View viene distribuito, ha portato con sé diverse novità, comprese le tradizionali correzioni alle falle riscontrate da sviluppatori ed utente. In totale sono 32 le patch introdotte dagli ingegneri della società nell’ultima release.
Quindici di esse appartengono alla categoria delle patch di elevata importanza, mentre dieci sono state etichettate come di importanza media. Le restanti, invece, risultano essere di bassa priorità: ciò significa che nessuna di esse appartiene alla categoria di massima pericolosità per gli utenti, come invece accaduto diverse volte con le precedenti release. L’aggiornamento verrà distribuito automaticamente a tutti gli utenti e può inoltre essere scaricato dalla homepage del progetto Chrome.
Le trentadue patch in questione, poi, hanno comportato un esborso economico pari a circa 14 mila dollari. Di questi, la gran parte è stata versata ad una serie di programmatori che già in passato hanno collaborato alla risoluzione di bug nel browser. Tra i ringraziamenti del team Google figurano inoltre alcuni ingegneri di Apple e Microsoft, i quali hanno cooperato con il gigante delle ricerche per la nuova edizione dell’applicazione.
Fonte: PCWorld
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sabato 17 settembre 2011

Artista inglese pubblica "Tutti gli sms di una vita".

Londra, 17 sett. - (Ign) - La mia vita? E' un collage di sms. Un'artista londinese ha raccolto gli oltre 100mila messaggini, ricevuti e inviati negli ultimi dodici anni in un originalissimo libro dal titolo 'Text me up'. "Ho avuto l'idea - racconta al Sun l'autrice Tracey Moberly di 47 anni - dopo che per errore ho cancellato tutti gli sms che avevo ricevuto e a cui tenevo. E' stato allora che ho deciso di trascriverli su carta e da lì l'idea della pubblicazione".
Dalla matrimonio al divorzio, passando per la paura l'11 settembre, gli sms raccontano così tutta la vita di Tracey. Una pioggia di emozioni, "tutta vita vissuta", un collage pieno zeppo di 'consigli delle amiche'. "Per me è stato come fare un tuffo nel passato - conclude Tracey -, è come tenere un diario. Consiglio a tutti di farlo".
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I paesi del petrolio puntano sulle fonti alternative

Abu Dhabi, 17 set. - (Adnkronos/Aki) - Sempre più energia da fonti rinnovabili e alternative per ridurre il consumo interno di carburanti fossili e 'liberare' petrolio per le esportazioni. E' questa la linea di sviluppo che molti paesi mediorientali produttori di greggio hanno tracciato come modello per coniugare la crescente domanda di energia sul piano locale e la crescita economica. Negli ultimi tempi molti governi della regione hanno accelerato con progetti che riguardano lo sfruttamento di fonti energetiche diverse dal greggio, cercando di trasformare la completa dipendenza dal petrolio in un mix più equilibrato. Dal nucleare all'eolico, dal solare alle biomasse, si sono moltiplicati gli investimenti nel mondo islamico nelle energie rinnovabili e alternative.
I progetti più ambiziosi in Medio Oriente riguardano senza dubbio l'energia nucleare, considerata relativamente a basso costo e in grado di essere prodotta in tempi piuttosto brevi. Proprio a inizio settimana è stata inaugurata a Bushehr la prima centrale nucleare della storia dell'Iran. Il presidente Mahmoud Ahmadinejad, che di recente ha annunciato l'obiettivo di costruire 32 nuove centrali nucleari, come gli altri suoi colleghi, deve fronteggiare una 'fame' di energia che ha fatto registrare nella regione un aumento dei consumi di oltre il 5% dal 1999 al 2009, il dato di crescita più alto dopo l'Asia, mentre il consumo di petrolio è cresciuto in media del 4% all'anno.
Considerato che il Pil di molti paesi arabi dipende per oltre il 50% dagli introiti delle esportazioni di greggio, il benessere economico di questi Stati dipende dagli idrocarburi. Ne è consapevole l'Arabia Saudita che da tempo ha avviato contatti con società americane, coreane, giapponesi e francesi per la costruzione di reattori. Secondo alcuni studi, la maggior parte della produzione di greggio saudita nei prossimi 20 anni sarà utilizzata soprattutto per soddisfare il mercato interno. Per sopperire all'aumento della domanda interna e non far calare la quantità di idrocarburi destinati all'esportazione, Riad ha stanziato centinaia di milioni di dollari in investimenti nelle energie rinnovabili e nel nucleare.
Secondo alcuni analisti, il governo di re Abdullah intende dotarsi di energia atomica anche per controbilanciare i rapporti di forza nella regione, considerati i programmi di Teheran, che la comunità internazionale ritiene finalizzati alla costruzione di armi, e il potere deterrente costituito dalla bomba atomica israeliana.
A partire dal 2006, inoltre, anche alcuni Stati delle sponda sud ed est del Mediterraneo, come l'Egitto, e i paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo (Ccg) hanno commissionato studi di fattibilità per realizzare impianti nucleari per scopi pacifici. Il Kuwait, ad esempio, ha siglato un accordo di cooperazione sul nucleare con la Francia. A fine 2009, invece, gli Emirati hanno siglato un accordo del valore di 40 miliardi di dollari per costruire reattori nucleari con la società di Stato della Corea del Sud, Korea Electric Power Corp.
In Turchia al momento non ci sono reattori commerciali funzionanti ma è stato assegnato l'appalto per la costruzione del primo reattore sul Mar Morto, che entrerà in funzione nel 2015, ed è già prevista la costruzione di un secondo sulla costa mediterranea. Anche la Giordania, che comunque continua a lavorare nel solco delle energie 'tradizionali' come dimostra il recente accordo con l'Iraq per la realizzazione di un gasdotto, ha lanciato due anni fa un bando per la scelta del sito in cui costruire il suo primo reattore nucleare e ha siglato memorandum di cooperazione con Cina e Giappone.
Le resistenze al nucleare avanzate dall'opinione pubblica hanno però convinto altri governi a guardare all'energia 'verde', la cui produzione totale nei paesi del Medio Oriente e Nord Africa è aumentata dall'8,4% tra il 2000 e il 2007, con in testa Egitto e Iran. Israele, ad esempio, ha in programma la realizzazione del più grande impianto ad energie rinnovabili della regione che dovrebbe sorgere entro la fine del 2012 nell'area settentrionale delle alture del Golan. E' il caso anche degli Emirati, che oltre al nucleare, cavalcano il business dell'energia pulita con lo sfruttamento delle biomasse e soprattutto con Masdar City, il quartiere a emissioni zero che sorge ad Abu Dhabi. Entro il 2012 il ricco Stato del Golfo prevede di inaugurare la centrale solare più grande del mondo. Primato questo al momento detenuto dall'Arabia Saudita.
Lo stesso governo egiziano punta forte sulle rinnovabili, annunciando di voler produrre, dal 2020, il 20% del proprio fabbisogno dalle centrali eoliche, settore che è un punto di forza delle politiche energetiche del Paese. I progetti energetici uniscono anche Stati un tempo rivali. E' il caso di Pakistan e Iran che di recente hanno siglato una joint venture, una delle prime per quanto riguarda le rinnovabili, per realizzare un parco eolico da 1.000 megawatt.
I paesi del Nord Africa, invece, sembrano rivolgere le loro attenzioni alla produzione di energia solare sfruttando il deserto del Sahara. Il gigantesco progetto Desertec, del valore di 400 miliardi di dollari, guarda proprio in questa direzione. L'idea è di costruire un'immensa centrale di pannelli solari nel deserto per lo sfruttamento dell'energia solare ed eolica in grado di produrre elettricità per Medio Oriente, Nord Africa e paesi Ue. Al progetto, nato su iniziativa della società tedesca Dll GmbH di Monaco, hanno aderito gradualmente tutti i colossi dell'energia. Ma la recente crisi libica e, più in generale quella nordafricana, secondo alcuni addetti ai lavori rischia di mettere in pericolo la realizzazione di Desertec.
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venerdì 16 settembre 2011

Growtheplanet: coltivare l’orto nel social network

Il Techcrunch Disrupt di San Francisco è uno degli eventi più importanti legati al mondo delle start-up. Nell’edizione di quest’anno è stato presentato un progetto interamente italiano, che si è imposto per semplicità e originalità agli occhi di investitori e addetti ai lavori.
Si chiama Growtheplanet ed è un social network in cui gli utenti possono coltivare e scambiare i prodotti della terra fra loro. Non parliamo di FarmVille, ma del progetto creato dal grafico Gianni Gaggiani, assieme ai due collaboratori Leonardo Piras e Simone Carusi.
Il progetto è pensato per riavvicinare le persone al mondo della terra, della coltivazione diretta e naturale, insomma, ha lo scopo di promuovere l’orto, una concetto da molti dimenticato.
Pur essendo virtuale, trova però ampio riscontro nella vita reale. “Noi mettiamo a disposizione degli utenti anche strumenti reali – ha dichiarato a Wired Gianni Gaggiani – ti guidiamo passo, passo dalla semina al raccolto, ti indichiamo quando è il momento per le operazioni che hai programmato e se non hai mai coltivato ti insegniamo i trucchi del mestiere”.
Tutte le nozioni e i consigli potranno essere utilizzati dagli utenti sia per giocare online e sia, se lo vorranno, per provare a mettere in pratica quanto virtualmente appreso. Il guadagno per il progetto dovrebbe arrivare da un negozio online interno al sito, in cui verranno messi in vendita libri, semi, strumenti del mestiere e tante altre cose legate al mondo dell’agricoltura.
Per ora il servizio, disponibile solo in inglese, è in versione beta e per poter iscriversi è necessario un invito, comunque ottenibile accedendo al sito (LINK).
Per maggiori informazioni consigliamo di guardare il video di presentazione di Growtheplanet di seguito.

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