L’ebook e le «applicazioni» decollano, e il terreno per loro più fertile è quello della letteratura di viaggio e delle guide. Consentono grazie agli smartphone di accedere a una realtà «aumentata», diventano baedeker animati. E a restar vittime del fenomeno, complice anche la crisi economica, sono spesso le librerie specializzate. Come la Travel Bookshop , storica biblioteca di Londra che ha fatto da sfondo a una delle più famose storie d’amore cinematografiche. È infatti la libreria dove lavorava Hugh Grant in Notting Hill (la libreria dove fa innamorare una bellissima Julia Roberts). Il negozio specializzato in libri di viaggi potrebbe infatti chiudere tra un paio di settimane se non verrà trovato un compratore dell’ultimo minuto, e ora offre tutti i suoi volumi a metà prezzo, mentre i dipendenti rischiano il licenziamento. Il proprietario attuale vive in Francia, i suoi figli non vogliono più proseguire l’attività, difficile ormai cavare reddito da libri che danno le stesse informazioni che si hanno dal proprio cellulare. E nonostante la fama che l’ha trasformato in un’attrazione turistica, nessuno sembra voler rilevare l’esercizio e rilanciarlo.
Per ora si sono fatti avanti solo dei volontari (che hanno ancora nel cuore Julia Roberts mentre si aggira tra gli scaffali). Si sono offerti di lavorare gratis per un giorno a settimana, nella speranza di incoraggiare gli acquirenti. Olivia Cole, poetessa e giornalista, ha dato vita a una campagna su Twitter: «Amo la libreria e ci vado da anni, ogni volta che vado in viaggio e, ancora di più, per sfogliare libri e sognare a occhi aperti quando non vado da nessuna parte». Tra i primi a unirsi alla campagna sono stati gli attori Alec Baldwin e Richard Curtis i quali, pur non offrendosi come volontari hanno contribuito a spargere la voce sul negozio in pericolo. Forse ce la faranno, la pubblicità è l’anima del business (e qui è garantita). Ma per tutte le librerie di viaggio in cui non è passata Hollywood rischia di essere davvero dura. (Il Giornale)
Per ora si sono fatti avanti solo dei volontari (che hanno ancora nel cuore Julia Roberts mentre si aggira tra gli scaffali). Si sono offerti di lavorare gratis per un giorno a settimana, nella speranza di incoraggiare gli acquirenti. Olivia Cole, poetessa e giornalista, ha dato vita a una campagna su Twitter: «Amo la libreria e ci vado da anni, ogni volta che vado in viaggio e, ancora di più, per sfogliare libri e sognare a occhi aperti quando non vado da nessuna parte». Tra i primi a unirsi alla campagna sono stati gli attori Alec Baldwin e Richard Curtis i quali, pur non offrendosi come volontari hanno contribuito a spargere la voce sul negozio in pericolo. Forse ce la faranno, la pubblicità è l’anima del business (e qui è garantita). Ma per tutte le librerie di viaggio in cui non è passata Hollywood rischia di essere davvero dura. (Il Giornale)