Tutti siamo in grado di stampare dal nostro computer un documento o un’immagine: basta un click, e la stampante fa tutto da sola. Ben pochi di noi, al contrario, sarebbero in grado di costruirsi una bicicletta da soli… al massimo, potremmo stamparne una fotografia. E se fosse possibile unire le due cose, cioè avere una stampante capace di creare una bicicletta in piena regola, leggera e pronta per portarci dove vogliamo? Non è fantascienza, ma qualcosa che è già stato realizzato.
Il progetto e la sua realizzazione chiaramente non sono opera di una persona ‘normale’, ma viene direttamente dagli ingegneri dell’EADS, il gruppo aerospaziale europeo che costruisce nientemeno che l’Airbus… quindi in un certo senso gente abituata ad elaborare progetti futuristici, che per noi ‘persone comuni’ sembrano usciti da qualche Star Wars o Star Trek.
Il progetto è stato chiamato Airbike, probabilmente per suggerire la leggerezza del manufatto finale: una bicicletta in tutto e per tutto, con la particolarità di essere creata tramite una vera e propria stampante collegata ad un computer.
Non una stampante come quella che tutti abbiamo in casa, certo: si tratta di una stampante 3D, un apparecchio in grado, come dice il nome, di creare oggetti non piatti come un foglio, ma in tre dimensioni.
La tecnologia utilizzata si chiama ALM, Additive Layer Manufacturing, un processo di sintetizzazione laser che aggiunge in successione sottili strati di polvere di nylon polimerizzate a partire da un progetto creato al computer.
Airbike non ha solo il vantaggio di essere ‘fatta in casa’: è anche il 65% più leggera delle biciclette tradizionali, senza peccare però in resistenza; in più la tecnica dell’ALM riduce anche gli sprechi di materiale, riuscendo ad utilizzare circa un decimo di quelli adoperati nel procedimento ‘classico’, e le emissioni di CO2. Un vantaggio sotto tutti i punti di vista, soprattutto perché, a detta dei tecnici, le stampanti 3D (di piccolo formato, chiaramente) saranno tra qualche anno apparecchi alla portata di tutti.
Non resta che imparare a progettarla, la nostra bicicletta del futuro!
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