lunedì 16 aprile 2012

Cannibali: cucinavano torte con i resti delle vittime


San Paolo, 16 apr. (Adnkronos) - La polizia brasiliana ha arrestato tre persone sospettate di avere ucciso almeno due donne, per cibarsi di parti dei loro corpi, e di averne poi utilizzato i resti per cucinare delle torte ripiene, vendute nella città nordorientale di Garanhuns.
I tre arrestati, un uomo di 51 anni, sua moglie e l'amante dell'uomo, secondo quanto riferiscono i media locali, avrebbero ammesso le loro responsabilità. Intervistato in carcere dall'emittente televisiva SBT, l'uomo ha detto di avere agito seguendo "le istruzioni di voci" all'interno della sua testa, confermando che insieme alle sue complici aveva mangiato la carne delle donne uccise "per purificarle".
La polizia ha riferito che i tre sospetti cannibali avevano attirato nella propria casa le giovani vittime offrendo loro un lavoro come domestiche. Ad allertare la polizia è stato il tentativo da parte dei tre di usare la carta di credito di una delle donne scomparse. Secondo il quotidiano Folha, a indicare agli agenti il luogo nel quale trovare i resti delle vittime è stata una bambina di 5 anni che viveva con i tre arrestati. Secondo la polizia, la piccola potrebbe addirittura essere la figlia di un'altra donna, scomparsa nel 2008. A condire di ulteriori dettagli agghiaccianti la vicenda, la confessione di una dei tre arrestati, la moglie dell'uomo, che avrebbe rivelato di aver cucinato delle torte ripiene con i resti delle donne uccise e di averle poi vendute ai vicini, in alcune scuole e ospedali. La polizia sospetta che le vittime del trio di cannibali potrebbero essere più di dieci.
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sabato 14 aprile 2012

Internet delle cose, entro il 2013



ROMA - Oggi un comune cittadino possiede almeno 2 oggetti collegati a internet e si stima che entro il 2015 saliranno a 7, per un totale di 25 miliardi di dispositivi collegati con connessione senza fili nel mondo. Entro il 2020 il numero potrebbe addirittura raddoppiare. Il futuro prossimo sarà l'internet delle cose, dove tutti gli oggetti di uso quotidiano (telefoni, automobili, elettrodomestici, vestiti e persino alimenti) sono collegati al web con una connessione senza fili tramite chip intelligenti e sono in grado di rilevare e comunicare dati.

 Ad esempio, se una persona anziana dimentica di prendere una medicina essenziale, parte un messaggio d’allarme a un familiare, o addirittura ad un centro d’emergenza locale, in modo che qualcuno passi a vedere se va tutto bene. Oppure l'automobile, tramite sensori incorporati, potrà segnalare lo stato dei suoi diversi sottosistemi a fini di telediagnosi e tele manutenzione; sensori posizionati nell’abitazione potranno informare le persone assenti, tramite lo smartphone, dello stato delle porte e finestre di casa, o addirittura del contenuto del frigorifero. Tutto questo ha grandi potenzialità economiche e sociali e per sfruttarle al meglio la Commissione europea lancia oggi una consultazione pubblica per trasmettere osservazioni e commenti entro il 12 luglio 2012. 

Affinché l’Internet delle cose sia accettato dalla società è necessario definire un quadro etico e giuridico, supportato dalla tecnologia necessaria, che offra ai cittadini controllo e sicurezza. Per questo la Commissione chiede osservazioni e commenti sul rispetto della vita privata, la sicurezza delle persone e delle cose, la sicurezza delle infrastrutture, le questioni etiche, l’interoperabilità, la governance e gli standard. I risultati emersi dalla consultazione confluiranno nella raccomandazione sull’internet delle cose che la Commissione presenterà entro l’estate 2013. (Romagnanoi.it)

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Preoccupazione e intelligenza evolvono insieme


L’intelligenza e l’ansia sarebbero evolute insieme. E questo sarebbe un tratto evolutivo importante per l’uomo in quanto è anche grazie all’ansia e la preoccupazione che ci salviamo da situazioni che potrebbero essere pericolose: l’ansia e la preoccupazione ci rendono dunque più forti.

Sono i risultati di una ricerca effettuata dagli scienziati  del Suny Downstate Medical Center e pubblicato su Frontiers in Evolutionary Neuroscience. I ricercatori sono giunti alla conclusione che sia l’intelligenza che l’ansia sono il risultato dell’evoluzione perchè entrambi sono in relazione con l’attività cerebrale misurata con la colina, un nutriente presente nella sostanza bianca sottocorticale del cervello.

Lo studio ha esaminato pazienti sani e pazienti con disturbo dell’ansia generalizzato (GAD) per studiare la relazione fra  quoziente di intelligenza, preoccupazione e metabolismo della colina.

“Mentre l’eccessiva preoccupazione è generalmente vista come un tratto negativo, a differenza di una grande intelligenza, essa può tuttavia indurre la nostra specie a evitare situazioni pericolose, a prescindere da quanto sia remota la possibilità che si manifesti un concreto pericolo”, ha detto Jeremy Coplan, docente di psichiatria alla SUNY Downstate.

“In sostanza - ha aggiunto - la preoccupazione può aiutare le persone a non correre rischi, e queste persone possono avere tassi di sopravvivenza più elevati. Così, proprio come l’intelligenza, la preoccupazione può conferire un vantaggio alla specie”. (Gaianews.it)
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giovedì 12 aprile 2012

Dream on: una app per sognare quello che ti pare (o quasi)


Cosa volete sognare stanotte? Una rilassante passeggiata nel bosco? Una bagno nelle acque della vostra isola preferita? O qualcosa di più adrenalinico? Per esempio la rocambolesca fuga da un misterioso aggressore o un lancio in caduta libera da un elicottero... (Perchè sognamo? Cosa sono i sogni? Scoprilo qui) 

Sogni a portata di touch
È ciò che promette Dream:on, una applicazione per smartphone recentemente pubblicata e che, secondo i suoi ideatori, sarebbe in grado di influenzare la fase REM del sonno di chi la utilizza, aiutandolo a sognare ciò che preferisce. (
Tutti i segreti e le curiosità sul sonno in questo multimedia)
Sviluppata da Richard Wiseman, psicologo dell'Università di Hertfordshire, funziona in modo piuttosto semplice. Dopo averla installata si sceglie il proprio tipo di sogno — al momento ne sono disponibili una ventina al costo di € 0,79 l'uno — e si appoggia il telefonino in un angolo del letto, vicino alla propria testa. Da quel momento l'applicazione inizierà a monitorare il sonno dell'utilizzatore attraverso i sensori di movimento dello smartphone: quando rileverà l'inizio della fase REM, farà partire un file audio associato al sogno scelto. E proprio questa combinazione di suoni dovrebbe stimolare il cervello del dormiente a produrre un sogno della tipologia richiesta. 

Da Obama alle piramidi
Ma funziona davvero? Per ora è difficile dirlo. Dream:on è anche un progetto di scienza distribuita su base volontaria e lo stesso Wiseman invita chi la utilizzerà a scrivere una breve recensione dei sogni fatti e se erano in linea con le aspettative. Tutte le informazioni confluiranno in un database che verrà utilizzato dai ricercatori per approfondire la loro conoscenza sul sonno e sui sogni. 
E per aumentare le probabilità di ricordare ciò che si è sognato, Dream:On sveglierà l'interessato non appena si accorgerà, sempre tramite i sensori di movimento, che il sogno è finito. I dormiglioni sono quindi avvisati... 
«Abbiamo creato un modo nuovo di fare scienza» ha dichiarato Wiseman qualche giorno fa durante la presentazione del suo progetto al Festival della Scienza di Edinburgo. «Sappiamo molto poco dei sogni e questa app potrebbe essere la chiave per aiutarci a capire come sognamo e come tenerne traccia.»
E mentre in molti si domandano l'effettiva utilità di una applicazione di questo tipo, Wiseman e il suo staff promettono sogni per tutti i gusti: prossimamente nel DreamStore si potranno acquistare anche momenti onirici in compagnia dei VIPs ed esperienze cerebrali che difficilmente potremo vivere realmente.(Focus.it)
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In Versilia expo internazionale dedicato al mondo Vegan


Roma, 11 apr. (Adnkronos/Ign) - Conto alla rovescia per la seconda edizione di VeganFest 2012, Expo internazionale dedicata interamente al mondo Vegan ed EcoBio, una filosofia cui aderiscono circa 800mila persone in Italia. L'appuntamento e' al Palazzo Mediceo di Seravezza (Lucca) dal 27 aprile al 1° maggio 2012.
Un invito speciale a partecipare all'evento arriva da un artista che si dice vegano ''convinto'', Red Canzian, cantante e bassista degli storici Pooh. ''Andate a capire l'altra parte della Luna... poi ognuno fa le sue scelte. Conoscere, essere curiosi sono le più grandi forme di crescita. Io lo suggerisco alle famiglie e ai bambini: è un insegnamento a rispettare gli esseri viventi'', dice a Ign, testata on line del Gruppo Adnkronos.
Canzian, primo artista premiato nell'ambito della manifestazione durante la passata edizione con il VeganOK AWARD, racconta il percorso che lo ha portato a questa scelta che definisce ''drastica e convinta''. Il ''primo passaggio 16 anni fa quando sono diventato vegetariano per motivi di salute perché quando mangiavo carne mi sentivo male. Poi 4 anni fa non sono riuscito più a mangiare qualcosa che avesse un'anima e sono diventato assolutamente vegano. Una scelta animalista''.
Certo, prosegue Canzian parlando del suo lavoro che lo porta in giro per il mondo (a breve sarà in Giappone per tre date con i Pooh), ''non è facile andare in giro da vegano. Ma per assurdo il Sud del mondo è più pronto del Nord del mondo: a Tel Aviv ho mangiato in maniera pazzesca, poi, magari, vai a Parigi e diventi matto per mangiare vegano''. E in Italia? ''Sto educando i ristoratori in giro per il Paese e se si comportano bene poi torno'', spiega con un sorriso. Gli effetti sulla salute, poi, sono positivi. ''Ho appena compiuto 60 anni e dalle analisi non risulta un valore fuori posto'', dice Canzian che il 24 aprile sarà nelle librerie con 'Ho visto sessanta volte fiorire il calicanto', edito da Mondadori.
A Seravezza si incontreranno associazioni animaliste e umanitarie internazionali, aziende impegnate del mondo dell'ecologia e del benessere, oltre a tutti gli operatori e le persone sensibili ai temi del vivere secondo un'etica cruelty free. Attraverso gli oltre 300 eventi in programma si punta a toccare quest'anno le 30mila presenze.
Il VeganFest 2012, a ingresso gratuito, è una occasione internazionale di incontro per tutti gli stakeholder del mondo ecologico e vegan, uno spazio espositivo per le aziende del mondo etico (associazioni, ecotecnologie, editoria, cibo e gusto, biocosmesi e igiene, abbigliamento e arredo, benessere), un luogo dove poter scegliere tra un vasto programma di incontri con ospiti internazionali: workshop, laboratori di cucina, mostre, eventi culturali, conferenze.
Il festival sarà, inoltre, un ritrovo per numerosi artisti (musicisti, attori, performer) che hanno scelto il modello di vita vegan, con un'area concerti e una sala teatrale per spettacoli ed esibizioni. Ci sarà anche VeganWave, 'concerto del 1 maggio' stile vegan, grazie alla collaborazione con il festival 'ArezzoWave'.
Tra i vari spazi attraverso i quali è organizzato l'evento ci sarà anche un'area didattica per bambini; una zona 'EcoMamme' a disposizione delle neomamme dove allattare i propri piccoli in un ambiente tranquillo e riservato, inoltre saranno organizzate dimostrazioni sull'uso della fascia portabebè, conferenze, incontri con gli esperti in cosmesi vegetale e sarà possibile anche acquistare prodotti per mamme e bambini. Ci sarà anche un 'DogBar' a disposizione dei cani 'ospiti' del VeganFest con crocchette vegane e acqua fresca. E ancora. 'Fruit&Raw Days', una grande area dedicata a eventi sull'alimentazione crudista dotata di un mercatino dove acquistare frutta e verdura.
Molti i punti di ristoro e un esclusivo ristorante vegan, coordinato dallo chef pluripremiato Chicco Coria (patron dell'Antico Ristorante del Moro di Bergamo) che presenterà alla stampa e ai clienti del ristorante, piatti di alta cucina vegana con ingredienti stagionali e biologici. Coria sarà inoltre protagonista della presentazione in anteprima nazionale del libro 'Nobili Scorpacciate Vegan - Le Quattro Stagioni' (Ed. Quantic Publishing), ideato e realizzato da Renata Balducci chef di VeganBlog. VeganFest nasce da LifeTribu.com: un insieme di testate editoriali che condividono la scelta etica del vivere vegan.
La filosofia Vegan non riguarda solo l'alimentazione, è piuttosto una scelta etica che si traduce in uno stile di vita rispettoso degli animali. ''La scelta Vegan - dice a Ign, testata on line del Gruppo Adnkronos Sauro Martella, ideatore della certificazione Etica VeganOK e fondatore del festivalVegan più grande d'Europa, VeganFest - è quasi sempre principalmente una scelta etica e non alimentare, anche se indubbiamente garantisce equilibrio nutrizionale e miglioramenti della salute in generale. E' quindi una scelta etica che fa evitare ogni giorno qualunque cibo e qualunque comportamento che coinvolga l'uccisione o lo sfruttamento di altri esseri viventi e senzienti''.
In pratica, spiega Martella, fondatore del sito Promiseland.it, diretto da Barbara Primo, ''si evita di mangiare ovviamente carne e pesce, ma anche derivati animali come uova, latte o prodotti che ne contengano anche una minima parte. Ovviamente non ci si limita a questo e si evita di procurare danno agli animali anche non utilizzando materiali come lana, seta o pelle... Ma soprattutto la scelta Vegan è una scelta di rispetto per la vita, di amore per i colori del mangiare vegetale e di serenità derivante dal vivere ogni giorno con la consapevolezza di non aver fatto del male al nostro prossimo non umano''. Una scelta per tutti. ''Per scegliere di vivere Vegan non serve essere eremiti, al contrario la maggior parte dei Vegani sono persone perfettamente inserite nella società, imprenditori, professionisti, operai, artisti, pensionati e ragazzi. Ogni fascia di età è coinvolta in questa scelta etica assolutamente trasversale che ha anche il pregio di farci stare meglio in salute e di farci risparmiare molto nella spesa di tutti i giorni'', spiega Martella.
Ma quali sono le certificazioni più diffuse in Italia? ''La certificazione Vegan più diffusa in Italia - spiega Martella a Ign - è 'la VeganOK' (www.veganok.com) che si occupa di certificare sia il settore alimentare, che quello cosmetico unitamente alla ristorazione e ai servizi ad essa collegati. Esiste anche la certificazione 'VeganSociety' (www.vegansociety.com) meno diffusa sul territorio italiano, ma altrettanto autorevole. C'è poi ICEA (www.icea.info) che pur essendo meno presente nel mercato delle due precedenti, può vantare una sua autorevolezza in quanto collegata all'Istituto Italiano di Certificazione ICEA. Esistono poi altre certificazioni che operano in diversi altri Paesi, ma sono pressochè inesistenti e quindi sconosciute sul territorio italiano''.
Secondo il rapporto Eurispes 2011 sono circa 400 mila i vegan in Italia, su 4,5-5 milioni di vegetariani, "ovvero il 10% dei vegetariani, che a loro volta sono in crescita. Vedo infatti molte richieste di persone adulte che si avvicinano al mondo vegetariano e al biologico anche sulla spinta di una scelta fatta per i figli. Quella vegan, poi, è una scelta ancora più drastica, visto che esclude anche latte e uova, e modifica lo stile di vita, portando a rinunciare non solo alla pelle, ma anche a lana e piumoni". A fare il punto sui vegan in Italia è Leonardo Pinelli, vicepresidente della Società scientifica di nutrizione vegetariana, in vista della seconda edizione di VeganFest 2012, Expo internazionale dedicata interamente al mondo Vegan, in programma a fine mese in Versilia.
Scelgono la dieta verde soprattutto le donne: il 7,2% contro il 5,3% degli uomini; mentre le vegan e sono lo 0,5% contro lo 0,3% dei maschi. Anche il 13,5% di giovanissimi tra i 18 e i 24 anni, e persino il 9,3% degli over 65, predilige diete senza carne. "E' molto alta la percentuale di coloro che sono mossi verso la scelta vegan da ideologie animaliste (44%) e ambientaliste - spiega l'esperto all'Adnkronos Salute - E se da più parti ci si preoccupa di eventuali 'errori' nutrizionali dei vegan, mi chiedo però quando mai si parla degli sbagli degli onnivori", aggiunge Pinelli.
"In ogni caso, nell'alimentazione vegan può esserci carenza di vitamina B12 - prosegue - ma solo perché viviamo in un modo senza germi, praticamente sterilizzato. La vitamina B12, infatti, è prodotta dai batteri dell'intestino, nelle dosi giuste, oltre a essere presente in alimenti di origine animale. Ma certo chi vive in ambienti sterilizzati può ricorrere a cibi fortificati, diffusi soprattutto all'estero, oppure ai supplementi. Per i bambini ne occorrono poche gocce al dì, mentre negli adulti l'integrazione è settimanale".
Per il resto, assicura l'esperto, la rinuncia ai cibi di origine animale "non presenta problemi: si tratta di una dieta sicura in tutte le fasi della vita dell'uomo, se ben studiata. Prova ne è che anche molti atleti sono vegan, specie quelli impiegati in sport in cui sono fondamentali potenza e leggerezza".
E i bambini? "Dopo i due anni, in pratica, non c'è più bisogno di latte: i nutrienti presenti in questo alimento si trovano anche in altri cibi. Non è un caso che gli enzimi che digeriscono le lattasi scompaiano di solito con il tempo, tanto che due terzi della popolazione mondiale sono intolleranti al lattosio", aggiunge Pinelli. "Quindi fin dallo svezzamento, dunque dal sesto mese, si può adottare questo regime alimentare, come afferma l'American Dietetic Association già nel 2009".
In ogni caso "se sei profondamente animalista, viene piuttosto naturale procedere verso la scelta vegan. Io consiglio anche di seguire le indicazioni che ci arrivano dal nostro corpo. Personalmente, nel tempo, ho rinunciato al pesce e alle uova, e sto eliminando quasi del tutto il latte. Questo perché è il mio stesso organismo a indicarmi che certi alimenti non li digerisco, mi danno fastidio".
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A Bologna una casa su 10 è di proprietà straniera.


Bologna, 12 apr. (Adnkronos) - Bologna la dotta, la grassa, la rossa. Ma anche Bologna accogliente e multietnica. Quasi 10 nuovi proprietari su 100, sotto le Due Torri, parlano un'altra lingua, sono perfettamente integrati e hanno un lavoro che permette loro di pagare la rata del mutuo. Sempre più immigrati acquistano una casa, entrando nel mercato della compravendita immobiliare e contribuendo a tracciare un quadro positivo e di integrazione. E' la fotografia emerge da un'indagine di Confabitare, l'associazione dei proprietari immobiliari.
Bologna, spicca tra le province italiane, come una delle più gettonate dalla popolazione straniera:la percentuale di immigrati nel territorio comunale si attesta intorno al 7,52% e nel periodo gennaio-dicembre 2011 le compravendite effettuate da famiglie straniere hanno costituito l'8,7% del totale delle transazioni concluse nel comune; il dato sale al 10,5% se si prende in considerazione l'intera provincia. Un fenomeno in continuo movimento con una crescita del 2,5% rispetto al 2010 nel comune di Bologna e del 2% in provincia.
Nel desiderio di acquistare casa si legge "il desiderio di radicarsi alla città in cui si abita e in cui si è scelto di offrire un futuro migliore ai propri figli", spiega Alberto Zanni, presidente di Confabitare, sottolineando però un fenomeno curioso: "gli stessi stranieri che, magari, sono riusciti a comprare una seconda casa, quando decidono di darla in affitto preferiscono come inquilini gli italiani a connazionali o ad altri stranieri''.
Indiani, pakistani e bengalesi sono i più propensi a investire nel ''mattone''. Dall'indagine di Confabitare risulta, infatti, che dell'8,7% di compravendite effettuate da famiglie straniere, il 46% sono indiani, pakistani e bengalesi. Se rapportiamo il dato con il totale delle transazioni su Bologna, emerge che il 4% delle compravendite totali nel capoluogo emiliano (italiani compresi) è attribuibile a queste tre nazionalità, particolarmente presenti anche nel settore commercio. I pakistani, infatti, hanno avviato fino ad oggi ben 224 attività, perlopiù di generi alimentari e bigiotteria, borse e accessori, e in almeno 82 casi sono anche proprietari delle mura.
Romeni e albanesi coprono il 31% delle compravendite immobiliari di immigrati, il 2,69% delle transazioni totali; dei 234 romeni che gestiscono negozi, almeno 25 di loro sono proprietari dell'immobile, mentre dei 185 negozi di cui risultano titolari gli albanesi, 38 sono in proprietà. Fanalino di coda, i marocchini che coprono soltanto il 3% delle compravendite fra stranieri a Bologna, pur essendo la comunità più numerosa in provincia (11.915). Un aspetto che contraddistingue la comunità marocchina è l'acquisto, invece, delle attività commerciali: a Bologna ce ne sono 262, di cui 85 in proprietà, ovvero il 32,44%.
La comunità cinese bolognese conta 1.950 persone e rappresenta il 20% delle compravendite immobiliari fra immigrati ( l'1,74% delle compravendite totali): quasi due cinesi su dieci vivono in una casa di proprietà. Su 429 attività presenti in città, ben 282 ovvero il 10,42% sono in proprietà. Una considerazione a parte merita anche la comunità filippina: 3.300 persone che scelgono di abitare laddove è prevalente la richiesta di servizi domestici e di assistenza (spesso risiedono nelle case delle stesse famiglie presso cui lavorano), ma su 28 attività di imprese di pulizie e servizi gestite da cittadini filippini, nessuna risulta in proprietà. Poche anche le case tra Bologna e la provincia, di cui risultano proprietari.
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mercoledì 11 aprile 2012

Google, in Italia app Currents: per smartphone e tablet


Roma, 11 apr. - (Adnkronos) - Sbarca in Italia Google Currents, l'applicazione per dispositivi Android e iOs che consente di sfogliare riviste online e altri contenuti di natura editoriale con un semplice tocco. Fra i partner editoriali di questo debutto nel nostro paese, anche l'Adnkronos che ha collaborato con il colosso di Mountain View per offrire ai suoi lettori le sue news in un formato ottimizzato per smartphone e tablet.
Attraverso questa applicazione - scaricabile da Google Play (per Android) o dall'App Store di Apple (per iOs) - è inoltre possibile navigare in modo intuitivo tra parole, immagini e video, su schermi grandi e piccoli, anche in modalità offline.
L'applicazione utilizza inoltre il Traduttore di Google per consentire agli utenti di tradurre automaticamente le loro edizioni preferite nella propria lingua; infine, consente la sincronizzazione dinamica, che aggiorna i contenuti automaticamente in background per potervi accedere velocemente e anche in modalità offline.
Google offre una piattaforma self service per rendere disponibili i contenuti su Google Currents, lasciando agli editori la possibilità di gestire e personalizzare i propri contenuti che appaiono chiaramente sotto il brand dell'editore. Oltre all'Adnkronos, in Italia, Google ha preparato il debutto di Currents con Class Editori, Il Secolo XIX, Il Sole 24 Ore, La Stampa, MonRif e SportNetwork.
Oltre a scegliere le pubblicazioni che intendono seguire, gratuitamente, gli utenti possono inoltre, aggiungere feed RSS, video e foto feed, stream pubblici di Google+ e i feed che si stanno già seguendo su Google Reader. Oltre a fruire dei loro contenuti preferiti, gli utenti possono infine utilizzare la funzione ''trends'' che consente di rintracciare ulteriori contenuti di loro interesse.
Commentando il debutto della nuova applicazione di Google Giuseppe Marra, Editore/Direttore del gruppo Adnkronos, ricorda che "le news delle nostre agenzie sono state le prime in Italia a essere trasmesse su internet oltre quindici anni fa". "Da oggi - conclude - nello stesso spirito di libero accesso a una fonte autorevole d'informazione nazionale e internazionale, i nostri notiziari saranno su Google Currents aggiornati in tempo reale".
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lunedì 9 aprile 2012

Su 'virtualtelescope' lo spazio a portata di mouse.

Roma, 9 apr. (Adnkronos) - Aprile e' il mese internazionale dell'astronomia. Una ricorrenza, giunta quest'anno alla sua terza edizione, che ha nell'astrofisico italiano Gianluca Masi un protagonista e un attore attentissimo. Da oltre cinque anni, infatti, con Virtual Telescope (www.virtualtelescope.eu) consente a tutti, anche a chi non puo' frequentare i classici osservatori astronomici, di viaggiare fra gli astri e conoscerne segreti. E domani questa magia si ripetera' dal tramonto all'alba quando Masi dara' il via alla maratona Messier, un'escursione lunga una notte intera alla scoperta del celebre catalogo di Charles Messier con piu' di 100 fra i piu' bei corpi celesti (galassie, nebulose e ammassi stellari). Una corsa che lo scorso anno ha coinvolto 6000 persone da 150 Paesi. Chiunque potra' parteciparvi rimanendo a casa propria: l'astrofisico, infatti, attraverso l'occhio tecnologico di Virtual Telescope condividera' on line le immagini in diretta raccontandone la storia e il significato e interagendo in tempo reale con gli aspiranti cosmonauti.
Messier volle creare il catalogo, che poi prese il suo nome, per aiutare i cacciatori di comete a distinguerle dagli altri corpi celesti. L'osservazione delle comete, infatti, era molto importante al suo tempo, mentre le nebulose dai contorni poco definiti, e visibili in posizioni fisse del cielo, erano per lo piu' ignorate, anche per la mancanza di mezzi tecnici (come telescopi sufficientemente potenti) che permettessero di studiarle in dettaglio. Ma, ironia della sorte, Messier divenne famoso proprio per aver catalogato gli oggetti che non lo seducevano.
"Il mese globale dell'astronomia - racconta Masi all'ADNKRONOS - nasce con il chiaro intento di favorire l'interazione fra culture e popoli diversi sotto il motto 'Un solo popolo, un solo cielo' perche' da tempo immemorabile l'uomo di ogni latitudine condivide lo stesso patrimonio di emozioni e di conoscenze senza barriere ne' confini. Il Global Astronomy Month e' organizzato, per l'appunto, da astronomi senza frontiere (Astronomers Without Borders) ed e' un appuntamento stabile che ha all'attimo due anni di successi".
Aprile, fa sapere Masi, "prevede attivita' in tutto il mondo. Il 15 del mese ci daremo tutti appuntamento su Saturno, proprio a ridosso del momento piu' favorevole dell'anno per ammirare questo 'Signore degli Anelli'. Il 27 una passeggiata lunare sara' l'occasione per rivisitare il nostro affascinante satellite naturale che a fine mese mostrera' il suo primo quarto lucente".
Il mese internazionale dell'astronomia si concludera', infine, il giorno 30 aprile "con una vera e propria caccia agli asteroidi quando, grazie a Virtual Telescope, si scandaglieranno i cieli alla ricerca di nuovi pianetini. E visto che l'escursione e' condivisa in diretta - evidenzia Masi - il primo che segnalera' la presenza di un 'intruso', potra' anche vantare i crediti di scoperta dando il nome al nuovo asteroide. Questo impegno annuale - rimarca - e' molto importante e sottolinea che la conoscenza e' patrimonio di tutti. Spesso, infatti, si dimentica che il bello della conoscenza e' che trova il suo momento di esaltazione proprio nella condivisione: tu, occidentale, racconti la tua storia all'arabo e lui a te componendo via, via una tela di scambio e narrazione che i riferimenti mitologici del cielo rendono ricchissima".
Ad aprile si conclude inoltre il ciclo di incontri sull'idea dell'infinito che Gisella Luccone e Gianluca Masi del Virtual Telescope Project hanno tenuto nel reparto precauzionale G9 del Carcere di Rebibbia (Nuovo Complesso). A maggio, pero', ci sara' una piccola coda di questa iniziativa con l'esperienza di osservazione del Sole, mentre altre attivita' nel carcere seguiranno a breve. A marzo, invece, Luccone e Masi avevano portato le suggestioni dello spazio nella mensa dell'ostello della Caritas a Roma Termini, "ricevendo multi spunti di riflessione dagli ospiti presenti".
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sabato 7 aprile 2012

Cena con Bocelli per un milione e 400 mila dollari

Roma, 7 apr. - (Adnkronos) - Un milione e quattrocentomila dollari per una cena con Andrea Bocelli ed un soggiorno nella sua Toscana: è la cifra record battuta all'asta di beneficenza organizzata in occasione della serata benefica organizzata da Muhammad Alì, per il Muhammad Ali Parkinson Center, a Phoenix in Arizona.
Andrea Bocelli, che a dicembre scorso a Los Angeles ha inaugurato la sua Andrea Bocelli Foundation per aiutare le persone in difficoltà a causa condizioni di povertà e emarginazione sociale, di malattie e disabilità, è da sempre un sostenitore di molte iniziative di beneficenza, tra cui proprio quella dell'ex pugile. La somma milionaria versata da un anonimo partecipante, è stata la cifra più alta battuta nel corso dell'asta dove, per una cena al Reba McEntire di Beverly Hills, con Tom Hanks e Rita Wilson, tre offerenti hanno pagato 600 mila dollari ciascuno.
Il quasi milione e mezzo di dollari raccolto grazie a Bocelli è stata una cifra impattante sul ricavato totale della serata: 9,1 milioni dollari andati a beneficio del Muhammad Ali Parkinson Center al Barrow Neurological Institute di Phoenix, e di molti altri enti di beneficenza meritevoli.
Il prossimo luglio, qualche giorno prima dell'appuntamento sulle colline di Lajatico con il Teatro del Silenzio, la Fondazione Andrea Bocelli di cui il tenore è unico fondatore, presenterà i primi risultati del primo progetto sostenuto. Realizzato in partenariato con il MIT Massachusetts Institute of Technology, l'Università più famosa al mondo per l'innovazione tecnologica, il progetto voluto da Bocelli stesso ha l'ambizioso obiettivo di fornire a tutti i non vedenti uno strumento in grado di abbattere le barriere che impediscono di muoversi liberamente nello spazio circostante.
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