martedì 24 aprile 2012

I 70 anni di Barbara Streisand

LOS ANGELES - Quando a festeggiare il compleanno è un'icona hollywoodiana allora i festeggiamenti si moltiplicano, spesso ad insaputa del festeggiato. E' quello che è successo a Barbra Streisand che oggi compie settant'anni e che è stata la protagonista di un party organizzato da Lea Michele lo scorso fine settimana. La star di Glee è una grande fan della Streisand e ha deciso di festeggiarla organizzando per gli amici una maratona dei film della Streisand, che da parte sua, festeggerà come ogni anno con Shirley McLaine, con la quale condivide il compleanno e che oggi compie 78 anni. Nata il 24 aprile del 1942, Barbra Streisand detiene a tutt'oggi il record di artista femminile ad aver venduto il maggior numero di dischi negli Stati Uniti, con 71 milioni di copie all'attivo, ma la sua carriera è stata un susseguirsi di successi non solo musicali conquistati grazie al talento, una fortissima personalità e una bellezza non canonica.

"Sono orgogliosa di essere arrivata a Hollywood senza essermi fatta ridurre il naso, senza essermi fatta gonfiare le tette e senza cambiare il mio nome: è stato gratificante", ha raccontato in un'intervista la protagonista di successi come Funny Girl, Come Eravamo, Hello Dolly e, più recentemente, Mi presenti i tuoi?.
Nella sua lunga carriera la Streisand ha collezionato almeno un premio per ciascuna delle quattro categorie più importanti dello spettacolo: due premi Oscar, nove Grammy Awards nella musica, sei Emmy Awards per i suoi successi in televisione e un Tony Award per il teatro. Una versatilità che lei stessa ama definire così: "Sono una donna semplice e complessa, generosa ed egoista, per nulla attraente e bellissima, pigra e attivissima".
La sua forte personalità ha conquistato il cuore di numerosi, bellissimi uomini, fra questi: Robert Redford, Omar Sharif, Kris Kristofferson, Nick Nolte, Jeff Brigdes e James Brolin, con il quale è sposata da 14 anni.
Dal precedente matrimonio con Elliott Gould ha avuto un figlio. Dichiaratamente democratica, amica intima di Bill Clinton e sostenitrice di Al Gore e dell'attuale presidente Barak Obama, é una delle più famose icone gay fin dai tempi in cui, nel lontano 1960, si esibiva al The Lion, celebre locale gay del Greenwich Village, a New York. Anche la televisione italiana celebrerà con uno speciale i primi settant'anni di una delle donne più importanti della storia dello spettacolo. Questa sera alle ore 21 andrà in onda la rubrica Donne nel mito, a lei interamente dedicata, sul canale 128 di Sky. (Ansa.it)
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lunedì 23 aprile 2012

Ogni quanti giorni ti lavi i capelli?

Personalmente non ne posso fare a meno: un giorno si e uno no.
Dopo anni di prove ho scelto un prodotto che detergeva profondamente lasciando il cuoio capelluto integro ed i capelli lucenti e puliti. Considerando i miei ..anta , lo shampoo Pantene ProV rispettava le mie aspettative riguardo un prodotto, a medio prezzo, per la pulizia e l’igiene quotidiana. Il prodotto Pro V (nella prima foto)  era reperibile fino a qualche tempo fa nei vari supermercati e nella grande distribuzione. Da qualche giorno, questo prodotto eccellente ( che tra le altre cose fu scarsamente pubblicizzato nei media )  è stato sostituito ( e pubblicizzato in TV da Elisabetta Canalis ) da una nuova confezione contenente specchi per le allodole. Se vi capita, fate la prova ! Lavatevi i capelli con il nuovo prodotto e dopo qualche giorno provate il vecchio ( se avete la fortuna di trovarlo ). Noterete la differenza e soprattutto vi domanderete perché la tecnologia, anche in campo cosmetico, riesce a fare, di questi tempi, degli enormi passi …indietro!!!!!

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sabato 21 aprile 2012

RecordStoreDay, liberiamo tutta la magia del vinile

Roma, 21 apr. - (Ign) - "Oggi è il recordstoreday per sostenere i negozi indipendenti di dischi. Chi va in un negozio di dischi indipendente verrà abbracciato e baciato", scrive Jovanotti su Twitter. Seguendo il suo consiglio, si riscopre la musica del vecchio 33 o 45 giri. Un vinile caro a tutti coloro che aspettavano qualche frangente prima che le note partissero sul giradischi non appena si poggiava la testina sui solchi. Dimenticato, forse, da chi oggi è legato alle ultime tecnologie di ascolto tra download digitale e lettori mp3. "Entrate in un negozio di dischi, non in un megastore, e compratene uno", suggerisce un utente in un tweet su #recordstoredayitaly, la campagna lancita dalla Federazione industria musicale italiana (Fimi) sul social network dell'uccellino blu per promuovere la giornata che si festeggia oggi con gli 'indipendenti' in ogni angolo del pianeta. E che anche in Italia coinvolge innumerevoli negozi di dischi (in Usa sono circa 700 gli aderenti) che vi hanno aderito da nord a sud (Clicca qui per leggere la lista completa).
Nel nostro Paese, d'altronde, non c'è bisogno di riscoprire il vecchio disco. Nonostante i negozi locali non siano facilitati nelle vendite considerando le grandi catene e il download, che sia ancora molto amato dagli italiani, e a quanto pare non solo dalla speciale nicchia 'd'ascolto', lo confermano i dati IFPI che attestano l'Italia settimo mercato mondiale nella vendita degli LP.
In tutto il mondo sono tantissimi gli artisti e le etichette indipendenti che hanno aderito al Record Store Day all'insegna della citazione di Nick Hornby, autore di 'Alta fedeltà': ''i negozi di dischi non ti salvano la vita, ma possono renderla migliore". Testimonial dell'evento negli Stati Uniti, da dove nel 2007 è partita l'idea (ad opera di Chris Brown, impiegato di un negozio indipendente) di dedicare una giornata dell'anno ai negozi musicali indipendenti, è Iggy Pop che proprio oggi festeggia sessantacinque anni. E tra le star della musica che sostengono l'iniziativa, solo per citarne alcune, ci sono Eddie Vedder dei Pearl Jam, David Bowie, Leonard Cohen, Peter Gabriel, Paul Mc Cartney, e Bruce Springsteen che in questa occasione speciale ha pubblicato su 45 giri il singolo 'Rocky Ground' e invitato i suoi fan ad acquistare il suo ultimo album 'Wrecking Ball' in un piccolo rivenditore di dischi. Da noi i Litfiba hanno scelto il Record Store Day per presentare, in edizione limitata, il vinile 10 pollici con i brani 'Elettrica' e 'La Mia Valigia'. Dunque non resta che uscire di casa e lasciarsi "abbracciare e baciare" in un negozio indipendente.
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giovedì 19 aprile 2012

Facebook, debutta il pulsante Ascolta per la musica


Su Facebook ha fatto il debutto una nuova funzione. Stiamo parlando del pulsante Ascolta, che si può trovare nelle pagine dei musicisti. Il social network di Zuckerberg così diventa un pò più simile a MySpace.
Premendo Ascolta, pulsante che si trova nella parte superiore della Timeline, si avvia l'applicazione associata (per esempio Spotify) per l'ascolto della musica in streaming. In questa maniera è possibile ascoltare la playlist dell'artista.
Il servizio non è lo stesso che si può trovare su MySpace, in quanto consente di accedere a un numero maggiore di informazioni.
Non a caso la scorsa settimana Spotify ha introdotto la funzione che consente di inserire una playlist all'interno di blog oppure nelle pagine di Facebook.
Questo sistema dovrebbe fornire una maggiore visibilità ai musicisti e a tutti coloro che cercano di far conoscere le proprie opere. (Pianetacellulare.it)
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martedì 17 aprile 2012

Studiando il Dna nella cacca, troveremo la cura per l’obesità


La tecnologia non è nuovissima, e tanto meno l’oggetto di studio: si tratta infatti degli escrementi di uomini vissuti circa 3mila anni fa.  Ma il risultato potrebbe portare a una cura per l’obesità, un male molto moderno.

Un gruppo di ricercatori del Dipartimento di antropologia della Oklahoma University ha studiato i batteri che popolavano gli intestini dei nostri antenati, scoprendo che i ceppi sono molto diversi dai nostri e molto simili a quelli degli scimpanzé. Il nostro modo di digerire dunque poteva essere molto diverso da quello attuale. Il metabolismo dei batteri ha un ruolo molto importante nella demolizione delle sostanze nutritive, ma secondo gli esperti l’acqua a cui viene aggiunto il cloro e l’uso degli antibiotici potrebbero aver mutato definitivamente la nostra flora, rendendola incapace di svolgere il suo dovere.
L’analisi dei batteri è stata effettuata tramite estrazione di Dna dai coproliti (la cacca fossile), secondo una tecnica, introdotta nel 1980 e successivamente perfezionata, che permette lo studio del Dna antico.
Il materiale genetico viene estratto e poi moltiplicato con la tecnica della Pcr (reazione a catena della polimerasi). Questa tecnica è stata recentemente perfezionata, risolvendo alcuni dei problemi che ostacolavano le ricerche sui Dna più antichi:  i campioni infatti erano spesso inquinati da materiale genetico moderno oppure il Dna era molto frammentato. Dopo la morte dell’organismo, la molecola si decompone progressivamente in frammenti di circa 100-200 nucleotidi attraverso la depurinazione (la scissione dei legami tra le basi) e ricostruirla può diventare un’operazione complessa.

Per questo, nei laboratori, si seguono una serie di nuovi protocolli che permettono di recuperare molte più informazioni di prima, Il laboratorio del Dna antico della Oklahoma University è stato progettato proprio per permettere lo studio di copie degradate e scarse di Dna. Le sequenze geniche vengono poi lette (e comparate) grazie alla Next generation DNA sequencing, ovvero alle tecnologie di sequenziamento introdotte da tre anni a questa parte, che permettono di paragonare i corredi genetici con l’aiuto di consistenti data base. 
La popolazione batterica fossile è stata confrontata con quella degli americani moderni, quella dei bambini africani che vivono in campagna. con alcuni primati, e con Oetzi, l’uomo che è rimasto intrappolato nei ghiacci delle Alpi e che risale a 5mila anni fa. E ovviamente si è scoperto che i più diversi sono gli americani, che possono comunque consolarsi tra di loro frequentando il social network intestinale MyMicrobes. (BlogFocus.it)

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lunedì 16 aprile 2012

Cannibali: cucinavano torte con i resti delle vittime


San Paolo, 16 apr. (Adnkronos) - La polizia brasiliana ha arrestato tre persone sospettate di avere ucciso almeno due donne, per cibarsi di parti dei loro corpi, e di averne poi utilizzato i resti per cucinare delle torte ripiene, vendute nella città nordorientale di Garanhuns.
I tre arrestati, un uomo di 51 anni, sua moglie e l'amante dell'uomo, secondo quanto riferiscono i media locali, avrebbero ammesso le loro responsabilità. Intervistato in carcere dall'emittente televisiva SBT, l'uomo ha detto di avere agito seguendo "le istruzioni di voci" all'interno della sua testa, confermando che insieme alle sue complici aveva mangiato la carne delle donne uccise "per purificarle".
La polizia ha riferito che i tre sospetti cannibali avevano attirato nella propria casa le giovani vittime offrendo loro un lavoro come domestiche. Ad allertare la polizia è stato il tentativo da parte dei tre di usare la carta di credito di una delle donne scomparse. Secondo il quotidiano Folha, a indicare agli agenti il luogo nel quale trovare i resti delle vittime è stata una bambina di 5 anni che viveva con i tre arrestati. Secondo la polizia, la piccola potrebbe addirittura essere la figlia di un'altra donna, scomparsa nel 2008. A condire di ulteriori dettagli agghiaccianti la vicenda, la confessione di una dei tre arrestati, la moglie dell'uomo, che avrebbe rivelato di aver cucinato delle torte ripiene con i resti delle donne uccise e di averle poi vendute ai vicini, in alcune scuole e ospedali. La polizia sospetta che le vittime del trio di cannibali potrebbero essere più di dieci.
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sabato 14 aprile 2012

Internet delle cose, entro il 2013



ROMA - Oggi un comune cittadino possiede almeno 2 oggetti collegati a internet e si stima che entro il 2015 saliranno a 7, per un totale di 25 miliardi di dispositivi collegati con connessione senza fili nel mondo. Entro il 2020 il numero potrebbe addirittura raddoppiare. Il futuro prossimo sarà l'internet delle cose, dove tutti gli oggetti di uso quotidiano (telefoni, automobili, elettrodomestici, vestiti e persino alimenti) sono collegati al web con una connessione senza fili tramite chip intelligenti e sono in grado di rilevare e comunicare dati.

 Ad esempio, se una persona anziana dimentica di prendere una medicina essenziale, parte un messaggio d’allarme a un familiare, o addirittura ad un centro d’emergenza locale, in modo che qualcuno passi a vedere se va tutto bene. Oppure l'automobile, tramite sensori incorporati, potrà segnalare lo stato dei suoi diversi sottosistemi a fini di telediagnosi e tele manutenzione; sensori posizionati nell’abitazione potranno informare le persone assenti, tramite lo smartphone, dello stato delle porte e finestre di casa, o addirittura del contenuto del frigorifero. Tutto questo ha grandi potenzialità economiche e sociali e per sfruttarle al meglio la Commissione europea lancia oggi una consultazione pubblica per trasmettere osservazioni e commenti entro il 12 luglio 2012. 

Affinché l’Internet delle cose sia accettato dalla società è necessario definire un quadro etico e giuridico, supportato dalla tecnologia necessaria, che offra ai cittadini controllo e sicurezza. Per questo la Commissione chiede osservazioni e commenti sul rispetto della vita privata, la sicurezza delle persone e delle cose, la sicurezza delle infrastrutture, le questioni etiche, l’interoperabilità, la governance e gli standard. I risultati emersi dalla consultazione confluiranno nella raccomandazione sull’internet delle cose che la Commissione presenterà entro l’estate 2013. (Romagnanoi.it)

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Preoccupazione e intelligenza evolvono insieme


L’intelligenza e l’ansia sarebbero evolute insieme. E questo sarebbe un tratto evolutivo importante per l’uomo in quanto è anche grazie all’ansia e la preoccupazione che ci salviamo da situazioni che potrebbero essere pericolose: l’ansia e la preoccupazione ci rendono dunque più forti.

Sono i risultati di una ricerca effettuata dagli scienziati  del Suny Downstate Medical Center e pubblicato su Frontiers in Evolutionary Neuroscience. I ricercatori sono giunti alla conclusione che sia l’intelligenza che l’ansia sono il risultato dell’evoluzione perchè entrambi sono in relazione con l’attività cerebrale misurata con la colina, un nutriente presente nella sostanza bianca sottocorticale del cervello.

Lo studio ha esaminato pazienti sani e pazienti con disturbo dell’ansia generalizzato (GAD) per studiare la relazione fra  quoziente di intelligenza, preoccupazione e metabolismo della colina.

“Mentre l’eccessiva preoccupazione è generalmente vista come un tratto negativo, a differenza di una grande intelligenza, essa può tuttavia indurre la nostra specie a evitare situazioni pericolose, a prescindere da quanto sia remota la possibilità che si manifesti un concreto pericolo”, ha detto Jeremy Coplan, docente di psichiatria alla SUNY Downstate.

“In sostanza - ha aggiunto - la preoccupazione può aiutare le persone a non correre rischi, e queste persone possono avere tassi di sopravvivenza più elevati. Così, proprio come l’intelligenza, la preoccupazione può conferire un vantaggio alla specie”. (Gaianews.it)
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giovedì 12 aprile 2012

Dream on: una app per sognare quello che ti pare (o quasi)


Cosa volete sognare stanotte? Una rilassante passeggiata nel bosco? Una bagno nelle acque della vostra isola preferita? O qualcosa di più adrenalinico? Per esempio la rocambolesca fuga da un misterioso aggressore o un lancio in caduta libera da un elicottero... (Perchè sognamo? Cosa sono i sogni? Scoprilo qui) 

Sogni a portata di touch
È ciò che promette Dream:on, una applicazione per smartphone recentemente pubblicata e che, secondo i suoi ideatori, sarebbe in grado di influenzare la fase REM del sonno di chi la utilizza, aiutandolo a sognare ciò che preferisce. (
Tutti i segreti e le curiosità sul sonno in questo multimedia)
Sviluppata da Richard Wiseman, psicologo dell'Università di Hertfordshire, funziona in modo piuttosto semplice. Dopo averla installata si sceglie il proprio tipo di sogno — al momento ne sono disponibili una ventina al costo di € 0,79 l'uno — e si appoggia il telefonino in un angolo del letto, vicino alla propria testa. Da quel momento l'applicazione inizierà a monitorare il sonno dell'utilizzatore attraverso i sensori di movimento dello smartphone: quando rileverà l'inizio della fase REM, farà partire un file audio associato al sogno scelto. E proprio questa combinazione di suoni dovrebbe stimolare il cervello del dormiente a produrre un sogno della tipologia richiesta. 

Da Obama alle piramidi
Ma funziona davvero? Per ora è difficile dirlo. Dream:on è anche un progetto di scienza distribuita su base volontaria e lo stesso Wiseman invita chi la utilizzerà a scrivere una breve recensione dei sogni fatti e se erano in linea con le aspettative. Tutte le informazioni confluiranno in un database che verrà utilizzato dai ricercatori per approfondire la loro conoscenza sul sonno e sui sogni. 
E per aumentare le probabilità di ricordare ciò che si è sognato, Dream:On sveglierà l'interessato non appena si accorgerà, sempre tramite i sensori di movimento, che il sogno è finito. I dormiglioni sono quindi avvisati... 
«Abbiamo creato un modo nuovo di fare scienza» ha dichiarato Wiseman qualche giorno fa durante la presentazione del suo progetto al Festival della Scienza di Edinburgo. «Sappiamo molto poco dei sogni e questa app potrebbe essere la chiave per aiutarci a capire come sognamo e come tenerne traccia.»
E mentre in molti si domandano l'effettiva utilità di una applicazione di questo tipo, Wiseman e il suo staff promettono sogni per tutti i gusti: prossimamente nel DreamStore si potranno acquistare anche momenti onirici in compagnia dei VIPs ed esperienze cerebrali che difficilmente potremo vivere realmente.(Focus.it)
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