sabato 21 gennaio 2012

Megaupload chiuso,e la rete cerca 'alternative'.

Roma, 20 gen. - (Ign) - A dichiarare la 'Prima Guerra Digitale' è stato via Twitter ieri notte in Italia 'Insopportabile' con un post in cui si dava la notizia che l'Fbi aveva oscurato Megaupload e Megavideo. Una rivolta, scoppiata in rete, che ha fatto subito migliaia di seguaci. Tra i primi 'Rubino Mauro' che informa dell'inizio della rappresaglia, annunciando che "Anonymous vendicherà Megaupload, attaccando i siti governativi Usa". E poi invita a mettere "da parte i tweet per la Prima Guerra Digitale mondiale". Che la si chiami così o 'Netguerra' come l'ha definita 'salvatorecorvo' sempre su Twitter si fa a gara tra i cybernauti a dire, come fa xSmiles, ''Io c'ero'' e il termine 'Prima Guerra Digitale' è subito diventato tra i più ricercati. BiancoCate annuncia poi di aver "segnato sull'agenda" la data della dichiarazione di guerra.
Mentre su Twitter si organizza la rivolta e si parla anche di "sciopero", su Facebook si cercano strade alternative. "Ragazzi, non disperate.. non tutto è perduto.." scrive il gestore della pagina 'Scaricare film gratis da Megaupload' che conta oltre 2640 'Mi piace'. E infatti, informa il tam tam della rete, ci sono altri siti ancora attivi "anke se", precisa Damiano in un post, quello era il più grande e "non lo supereranno mai". "Vi ricordo - si legge sul post di Facebook - che Megaupload è solo uno dei tanti siti di file hosting.. questo vuol dire che ci sono tanti altri siti simili, come per esempio FILESONIC, FILESERVE, WUPLOAD, che sono ancora del tutto operativi..". E poi, si legge tra i post in rete, FILEJUNGLE,VIDEOWEED.ES, STAGEVU, SMOTRI, ZSHARE e VIDEOZER. "Forse sarà un po' più difficile per me trovarvi qst link.. - conclude - che vi assicuro offrono lo stesso servizio offerto da Megaupload. Quindi solo un po' di pazienza, e proverò a rendere di nuovo operativa questa pagina". Una pagina che sarà ancora seguitissima, visti i commenti. "Non ci lasciareeeeeeee" scrive Antonella, mentre Alessandro si dichiara pronto a resistere anche se "la lotta si fa ancora più dura". Una guerra che per Nicola è persa in partenza visto che prevede: "Chiuderanno tutti". Mentre per l'utente soprannominato 'All with Megaupload' non è ancora detta l'ultima parola."No es el final' chiosa il suo post sulla pagina del social network, listata a lutto.
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venerdì 20 gennaio 2012

Un saluto a Giancarlo Bigazzi

Roma, 19 gen. (Adnkronos) - E' morto il produttore discografico, compositore e paroliere Giancarlo Bigazzi, ex leader del gruppo degli 'Sqallor', autore di grandi successi della musica italiana come 'Lisa dagli occhi blu', 'Gloria', 'Si puo' dare di più', 'Gente di mare'. Bigazzi, nato Firenze il 5 settembre 1940, è deceduto nella notte a Viareggio dove era ricoverato da alcuni giorni nell'Ospedale Versilia.
Tra i grandi successi delle musica italiana, risale al 1968 'Luglio' per Riccardo del Turco, poi verranno 'Lisa dagli occhi blu' (1969) cantata da Mario Tessuto, 'Montagne verdi' (1972) per Marcella Bella, 'Erba di casa mia' (1972) per Massimo Ranieri, 'Gloria' (1979) per Umberto Tozzi, 'Gente di mare' (1987) interpretata da Umberto Tozzi e Raf, 'Gli uomini non cambiano' (1992) per Mia Martini, Cirano (1996) per Francesco Guccini, 'Il Pazzo' (2002) per Mina.
Fra gli interpreti dei suo brani anche i Ricchi e Poveri, i Camaleonti, Ornella Vanoni, Nino Ferrer, Caterina caselli, Gianni Bella, Loretta Goggi, Marco Masini. Verso la metà degli anni '70 inizia il suo sodalizio con Umberto Tozzi che portò al successo in veste di produttore, compositore e paroliere lo accompagna al successo. Per Tozzi Bigazzi scrive hit come 'Donna amante mia', 'Io camminerò', 'Ti amo', 'Tu', la già citata 'Gloria', 'Stella stai', 'Notte rosa', 'Eva' e 'Si puo' dare di più', interpretata da Tozzi con Gianni Morandi ed Enrico Ruggeri.
Nel 1971 Bigazzi aveva intanto dato vita, insieme ai suoi sodali storici, il paroliere Daniele Pace, e il musicista Totò Savio, con i discografici Alfredo Cerruti ed Elio Gariboldi, al gruppo degli Squallor. Una goliardata fra amici nelle intenzioni dei loro creatori che avrà un inaspettato successo venticinquennale. Per gli Squallor Bigazzi scrive tutti i testi e ne interpreta qualcuno, apparendo anche come attore nei due film nei quali gli Squallor si cimentano: 'Arrapaho' e 'Uccelli d'Italia'. Per il cinema è stato anche autore di colonne sonore: 'Mery per sempre' e 'Ragazzi fuori' di Marco Risi, Mediterraneo di Gabriele Salvatores.
Il Festival di Sanremo renderà omaggio a Bigazzi nella serata-tributo 'Viva l'Italia' di giovedì 16 febbraio, in cui ogni cantante in gara proporrà un brano celebre della storia della musica italiana. Gianni Morandi, infatti, aprirà la serata celebrando alcuni grandi autori di successi mondiali rimasti fuori dalle scelte dei Big in gara. L'eterno ragazzo canterà sia 'Gloria' che 'Volare' di Modugno ma anche probabilmente 'Si può dare di più', di cui quest'anno ricorrono i 25 anni. “Quando lunedì abbiamo deciso con Gianni questa cosa, mai avrei pensato che si sarebbe trattato di un omaggio postumo", racconta il direttore artistico del Festival, Gianmarco Mazzi che si dice "profondamente addolorato dalla notizia: Giancarlo era un amico, lo conoscevo da molti anni. Aveva un temperamento molto forte. La cosa che mi consola è che per fortuna gli artisti come lui non muoiono mai perché continuano a vivere nelle opere che ci hanno lasciato".
Addolorato anche Gianni Morandi che deve la sua vittoria al Festival proprio a lui. "La mia unica vittoria al Festival di Sanremo insieme a Tozzi e Ruggeri è legata a una sua canzone, 'Si può dare di piú' - dice il conduttore di Sanremo 2012 - In quel periodo, nel 1987, abbiamo passato molte giornate insieme nella sua casa di Firenze, anche con sua moglie Gianna che ora abbraccio affettuosamente".
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giovedì 19 gennaio 2012

Combattere l'obesità a colpi di forchetta e coltello

Milano, 19 gen. - (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Combattere obesità e diabete a colpi di forchetta e coltello. Mettendo nel piatto ingredienti gustosi, ma sani. Sfatare il falso mito secondo cui benessere e gola non possono convivere è l'obiettivo di 'Salute al piacere', una campagna di educazione alimentare itinerante, che per la prima volta vede alleati Adi (Associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica), Amd (Associazione medici diabetologi) e Slow Food Italia. Un ciclo di 14 incontri che toccheranno tutta la Penisola, partendo da Milano, per concludersi a Torino al Salone internazionale del gusto e terra madre (25-29 ottobre).
i numeri di obesità (5 milioni di italiani colpiti con costi sociali pari a 8,3 miliardi l'anno, e 1 milione di bambini obesi o in sovrappeso) e diabete di tipo 2 (3,6 milioni, più un altro milione malato senza saperlo): emergenze legate a doppio filo per le quali la stessa Organizzazione mondiale della sanità ha coniato il termine 'diabesity', a indicare come le due malattie rappresentano ormai la vera pandemia dell'era della globalizzazione. "Adulti e bambini, Nord e Sud del mondo: ormai diabete e obesità non sono presenti esclusivamente nei Paesi ricchi - avvertono i promotori della campagna, realizzata con il contributo non condizionato di Boehringer Ingelheim e Fondazione Lilly - ma affliggono tutte le categorie sociali e fasce sempre più ampie della popolazione, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo dove sono in forte crescita. Tra le cause, l'assunzione di modelli alimentari sbagliati e uno stile di vita sedentario hanno senza dubbio una forte influenza sullo sviluppo di patologie metaboliche e cardiovascolari".
A chiudere le serate un buffet-tipo, dimostrazione pratica del motto "uno stile di vita sano e gustoso è possibile". Al termine degli incontri, inoltre, verrà distribuita una copia della guida di Slow Food Editore 'Salute al piacere! Benessere con gusto per noi e per il pianeta', nuovo volume della collana 'Mangiamoli Giusti', curato dal responsabile Area salute di Slow Food Italia, Andrea Pezzana, direttore di Dietetica e nutrizione clinica all'ospedale San Giovanni Bosco di Torino.
"La globalizzazione dei consumi - evidenziano i promotori della campagna - ha portato al costante allontanamento dagli stili alimentari originari", fondati sui principi della dieta mediterranea. Nel dettaglio, gli esperti individuano i cambiamenti dello stile di vita che più sembrano influenzare l'epidemia globale di obesità e quindi di diabete (l'80% delle forme di tipo 2 è causato dai chili di troppo): "destrutturazione della preparazione dei pasti", con il consumo di alimenti pronti da cucinare o da mangiare, e "destrutturazione della giornata alimentare", con 'spuntini' a ogni ora; "iperconsumo passivo di cibi altamente energetici e di bevande zuccherate"; "diffusione dei pasti fuori casa" (+13,6% negli ultimi 10 anni, secondo una ricerca Fipe-Confcommercio).
Le strategie contro obesità e diabete, dunque, "dovrebbero incoraggiare abitudini alimentari corrette attraverso la riduzione di grassi e zuccheri, incentivare le persone a mangiare più frutta e verdura, oltre che mirare a un aumento dell'attività fisica". Sarebbe necessario, inoltre, "attivare misure per moderare marketing e pubblicità quando degenerano in manipolazione, e potenziare l'educazione alimentare promuovendo il modello italiano basato su dieta mediterranea, legame con il territorio, ricchezza fondata sulla biodiversità, rivolgendosi non solo alle scuole, ma a tutti gli esercizi pubblici cui oggi è delegata la cultura del cibo".
L'obiettivo finale "non è certo mettere tutti a dieta o evitare il ristorante, quanto piuttosto stimolare una riflessione sull'alimentazione quotidiana". Fra le proposte dell'alleanza medici-Slow Food, c'è quella di "partire dal rivoluzionare la ristorazione pubblica e le sue offerte, in modo da influenzare le abitudini alimentari, nonchè da un monitoraggio maggiore della distribuzione e produzione industriale, considerato anche che tra il 1978 e il 2009 (dati Brownell and Frieden) i prezzi di verdura e frutta fresche hanno subito un forte aumento, soprattutto se paragonato alla quasi stabilità del costo di zuccheri, dolci e bevande gassate".
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Non solo 'Mi piace': ma le azioni in base all'app che si utilizza

Roma, 19 gen. (Ign) - Si avvia verso il tramonto il "Mi piace", il pollice alzato che fa sapere ha chi ha postato un contenuto su Facebook se questo è di nostro gradimento. L'opzione non verrà tolta, ma l'idea partorita dall'azienda fondata da Mark Zuckerberg è quella di affiancarle altri voci in base all'applicazione installata sul proprio profilo del social network. Applicazioni che ora, oltretutto, saranno sviluppabili dagli utenti e sottoposte al controllo di Facebook per la loro pubblicazione.
Assieme al classico 'Mi piace' appariranno così 'Ascolta' o 'Mangia' se l'applicazione sarà dedicata alla musica o alla cucina. L''obbligo', spiegano da Facebook, sarà per il programmatore che, quando compilerà la sua app, dovrà indicare verbo e oggetto da utilizzare per pubblicare l'azione sulla bacheca dell'utente: ad esempio, Luca 'ascolta' l''ultimo disco di Adele', dove 'ascolta' e 'ultimo disco di Adele' sono rispettivamente il verbo e l'oggetto con il quale questa si compie.
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Bruce Springsteen: 'Wrecking Ball' nuovo album del 'boss'

Roma, 19 gen. (Adnkronos) - Uscirà il 6 marzo su etichetta Columbia Records 'Wrecking Ball', il nuovo album di Bruce Springsteen. Si tratta del diciassettesimo album da studio del 'boss' statunitense e contiene 11 nuove canzoni prodotte da Ron Aniello insieme a Springsteen stesso e al produttore esecutivo Jon Landau.
E proprio Landau, storico manager di Springsteen, descrive così il nuovo album: ''Bruce - dice - ha scavato il più possibile per arrivare a questa visione della vita moderna. I testi raccontano una storia che non si sente da nessun'altra parte e la musica è la più innovativa che abbia realizzato negli ultimi anni. Le composizioni sono tra le migliori della sua carriera, e sia i fan della prima ora sia coloro che scoprono Bruce per la prima volta avranno molti motivi per amare Wrecking Ball''.
Gli undici titoli della tracklist sono: 'We Take Care of Our Own', 'Easy Money', 'Shackled and Drawn', 'Jack of All Trades', 'Death to My Hometown', 'This Depression', 'Wrecking Ball', 'You've Got It', 'Rocky Ground', 'Land of Hope and Dreams' e 'We Are Alive'. 'Wrecking Ball' sarà disponibile anche in edizione speciale, contenente due bonus track e immagini esclusive.
Quest'anno Bruce Springsteen sarà il ''keynote speaker'' della manifestazione SXSW. Inoltre si esibirà in Europa e negli Stati Uniti insieme alla E Street Band; le date europee sono state annunciate sul sito www.brucespringsteen.net. In Italia, il tour, promosso da Barley Arts, farà tappa il 7 giugno 2012 allo stadio Meazza di Milano, il 10 giugno a Firenze, Stadio Franchi e l'11 giugno a Trieste allo Stadio Nereo Rocco.
Si può ascoltare e leggere il testo del primo singolo 'We Take Care of Our Own', estratto dal nuovo lavoro di Springsteen, sul sito http://www.brucespringsteen.net ed acquistarlo su iTunes.
Sempre da oggi è possibile preordinare su iTunes l'edizione speciale dell'album 'Wrecking Ball', con contenuti extra esclusivi, ricevendo immediatamente il singolo.
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mercoledì 18 gennaio 2012

Batterie litio-aria: 800 km con una carica, addio benzina?

IBM sta lavorando sulle batterie litio-aria, una soluzione davvero promettente da applicare soprattutto nel campo delle auto elettriche. Secondo l'azienda nel 2020 potremmo avere veicoli in grado di compiere 800 chilometri con una singola carica.
IBM mette nel mirino le batterie litio-aria e si dice pronta a spianare la strada di questa promettente tecnologia. Tale soluzione, su cui si stanno concentrando numerosi atenei tra cui il MIT di Boston, potrebbe far segnare un punto di svolta in numerosi settori, specie in quello delle automobili elettriche. Le attuali batterie agli ioni di litio non offrono un'autonomia elevata o almeno non tale da consentire alle auto a impatto zero di imporsi sulle tradizionali soluzioni a benzina/gasolio (che ci piacerebbe mandare in pensione, dati i prezzi dei carburanti). Si parla di 160 chilometri.
Secondo IBM il 2020 potrebbe essere l'anno della svolta. L'azienda, nell'ambito del Battery500 Project, avrebbe trovato la chiave per rendere le batterie litio-aria finalmente competitive. IBM dice di aver inquadrato e risolto un problema fondamentale di questa tecnologia, aprendo la possibilità alla creazione di batterie in grado di offrire un'autonomia di 800 chilometri.

Con le batterie litio-aria, il caro benzina diventerà un ricordo?
Le soluzioni litio-aria offrono una densità energetica che teoricamente è almeno 1000 volte superiore rispetto a quelle agli ioni di litio. Anziché usare ossidi di metallo per l'elettrodo positivo, le celle litio-aria usano il carbonio, più leggero e in grado di reagire con l'ossigeno dall'aria che lo circonda per produrre energia elettrica.
Il problema principale è l'instabilità chimica, che impatta sulla durata di vita di queste soluzioni durante la ricarica, rendendole di fatto non usabili in ambiti reali. Il fisico Winfried Wilcke, dei laboratori IBM Almaden, ha studiato i processi elettrochimici di queste celle riscontrando che l'ossigeno reagisce non solo con l'elettrodo di carbonio, ma anche con il solvente elettrolitico, che serve a trasportare gli ioni di litio tra i due elettrodi.
Così, se il solvente elettrolitico reagisce con l'ossigeno quando la macchina è in funzione, finirà per esaurirsi. Insieme al collega Alessandro Curioni del laboratorio di ricerca IBM di Zurigo, Wilcke ha usato un supercomputer Blue Gene per realizzare modelli estremamente dettagliati delle reazioni, in cerca di un nuovo solvente elettrolitico. "Ne abbiamo trovato uno davvero promettente", ha dichiarato Wilcke. Il materiale "magico" non è stato svelato, ma un prototipo di batteria potrebbe essere pronto nel 2013, mentre il debutto commerciale potrebbe avvenire proprio per il 2020.
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martedì 17 gennaio 2012

Vuoi dimagrire? Colora il piatto

Nelle stoviglie rosse si mangia meno


Che i colori siano importanti nella nostra vita era assodato, almeno a livello emozionale. Basti pensare come il rosso sia sconsigliato nelle camere dei bambini proprio perchè eccitante e come invece è ideale nelle attività amorose per gli adulti. Oggi vediamo come questo colore sia legato anche al perdere peso.
Non parleremo però del colore degli alimenti, ma di quello dei piatti da portata e di come allestiamo la tavola su cui mangiare. Sembra infatti che chi mangia con piatti e stoviglie rossi, sia portato a mangiare meno e in quantità ridotte rispetto al normale. Ci svela questa proprietà del rosso a tavola il gruppo di ricercatori svizzeri dell'Università di Basilea.
Effettivamente questo colore lo ritroviamo anche nella segnaletica che ci avvisa di situazioni di pericolo e di stop. Allo stesso modo i piatti rossi danno lo stop al mangiare, come anche al bere.
Lo conferma il gruppo di ricerca guidato da Oliver Genschow dell'Istituto di Psicologia dell'Ateneo Basilese che ha fatto indagini dapprima sul consumo di bevande. Al gruppo di test composto da 41 elementi, è stata offerta acqua fino a dissetarsi, poi sono state proposte bibite dolci servite in bicchieri dim plastica con etichette rosse o blu.

Chi ha usato i bicchieri con il rosso, ha bevuto il 40% in meno rispetto agli altri. Interessante vedere però come il colore non abbia influito sulla valutazione della bevanda stessa.

La stessa indagine è stata poi spostata sugli alimenti solidi, coinvolgendo questa volta 109 persone a cui è stato sottoposto un questionario. durante questa fase di test è stato offerto a tutti i partecipanti, un piatto di colore bianco, blu o rosso, con dieci ciambelle salate. Ognuno poteva consumare quello che preferiva. Si è visto che chi mangiava dal piatto rosso, consumava poco più del 50% rispetto a chi mangiava dagli altri piatti. Anche in questo caso, il colore dei piatti non ha influito sulla valutazione delle pietanze assaggiate.

Non male quindi associare questo colore alle nostre diete, un aiutino in più fa sempre bene per perdere peso... e colorare le nostre tavole!
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domenica 15 gennaio 2012

Buona l'idea: tassa di scopo sul cibo spazzatura

Roma, 14 gen. - (Adnkronos) - ''L'ipotesi allo studio del governo e delle Regioni che prevede una tassa di scopo sul cibo spazzatura (junk food) trova il consenso di più di otto italiani su dieci (81 per cento), a patto che le risorse siano destinate al sostegno dei cibi genuini del territorio''. E' quanto emerge da un sondaggio online condotto dal sito www.coldiretti.it, in riferimento ai contenuti della bozza di lavoro inviata dal ministro della Salute Renato Balduzzi alla conferenza delle Regioni, per discutere di un nuovo patto sulla salute.
''Di fronte alla dilagante obesità giovanile - sottolinea la Coldiretti, ricordando che ben il 7% dei costi sanitari dell'Ue sono assorbiti dalla cura di malattie legate al fenomeno - sono già intervenuti molti altri Paesi. Dal primo gennaio 2012 è entrata in vigore in Francia la 'taxe soda', che pesa 2 centesimi di euro a lattina di bevanda gassata. In totale, evidenzia l'organizzazione dei coltivatori, essa "dovrebbe portare 280 milioni di euro nelle casse dello Stato", che andranno a tutto vantaggio dell'attività di produzione agricola, essendo destinati a ridurre il costo del lavoro di raccolta in agricoltura e sostenere così' il settore ortofrutticolo.
''L'iniziativa francese - continua la Coldiretti - segue di qualche mese quella della Danimarca, che ha introdotto una tassa sul cibo spazzatura ricco di grassi saturi come merendine, patatine e snack con un aumento di 16 corone, 2,15 euro, al chilo''. ''Non c'è tempo da perdere nell'affrontare una emergenza che sta mettendo a rischio il futuro delle nuove generazioni'', ha affermato il presidente della Coldiretti, Sergio Marini, nell'esprimere un ''forte sostegno per scoraggiare il consumo di questo genere di alimenti, che deve essere però individuato con criteri oggettivi e seri mentre deve essere contestualmente sostenuto il cibo genuino e del territorio anche a scuola. Una opportunità - ha precisato Marini - per un paese come l'Italia che p leader europeo nella produzione di frutta e verdura e degli altri alimenti base della dieta mediterranea, che sono stati riconosciuti scientificamente come 'elisir' di lunga vita''.
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venerdì 13 gennaio 2012

L'8% dei minori invia proprie foto in pose sexy sul web

Roma, 13 gen. - (Adnkronos) - Il 4% di ragazzini e ragazzine italiani fra i 12 e i 14 anni dichiara esplicitamente di inviare spesso fotografie di sé nudi o in pose sexy. Percentuale che sale all'8% fra i minori di età compresa tra i 15 e i 17 anni.
E' quanto emerge da una ricerca di Save the Children 'Sessualità e Internet: i comportamenti dei teenager italiani'. Ma il dato è probabilmente sottostimato: il 22% ammette che è una pratica diffusa inviare video o immagini di sé nudi o semi-svestiti. Se poi si chiede a che età si è inviato il primo messaggio un po' osé, con sottintesi e riferimenti sessuali, le conferme fioccano e le percentuali salgono: ben il 47% dice di averlo fatto tra i 10 e 14 anni, gli altri dai 15 in su.
In particolare tra i comportamenti che gli intervistati dichiarano diffusi tra la propria cerchia di amici, molto presente inviare messaggi con riferimento al sesso (43%), inviare dati personali a qualcuno conosciuto in Internet (43%), guardare video o immagini a sfondo sessuale su Internet (41%), ricevere messaggi con riferimento al sesso (41%), dare il proprio numero di telefono a qualcuno conosciuto in Internet (40%) e, non ultimo, tra i più diffusi, avere rapporti intimi con qualcuno conosciuto solo in rete (22%).
Anche lo scambio di immagini o video personali a contenuto sessuale, sottolinea la ricerca di Save the Children, sembra essere un fenomeno piuttosto diffuso (fra gli amici) secondo il 22% degli intervistati, percentuale che scende al 17% per i giovanissimi (12-14 anni), ma risale al 25% per i 15-17enni e al 26% per gli over 17. La percentuale di diffusione è pari al 14% per lo scambio di immagini proprie di nudo al fine di ricevere regali come ricariche e ricompense in denaro. E percentuali analoghe emergono laddove i ragazzi vengono interpellati sui loro comportamenti e non su quelli degli amici: il 45% dichiara di ricevere messaggi con riferimento al sesso, il 37% dà il suo numero di cellulare online, il 24% riceve immagini o video di persone conosciute solo online seminude o nude, il 19% ammette di avere rapporti intimi con qualcuno conosciuto in rete. Quanto alla gestione dei propri dati personali, i ragazzi non sembrano curarsi molto di che fine facciano e li consegnano alla rete spesso e facilmente: il 44% degli intervistati dichiara infatti di postare proprie foto e il 34% di pubblicare video su di sé. ''Quello che colpisce - spiega ancora Raffaela Milano - è che questi giovani si dichiarano consapevoli dei rischi e dei pericoli nei quali rischiano di incappare. Le molestie via cellulare o e-mail vengono segnalate come un problema all'ordine del giorno da circa un terzo degli intervistati (29%), così come l'alta probabilità, dichiarata dal 37%, di imbattersi in maniaci o squilibrati in caso di scambio di immagini a contenuto sessuale. Tuttavia, anche se sono razionalmente consapevoli che prevalgono i rischi (76%) sui vantaggi (7%) questo non sembra essere un deterrente''.
D'altra parte, segnala lo studio di Save the Children, il modo con cui i ragazzi vivono la sessualità online sembra il riflesso di una serie di comportamenti 'off line' particolarmente a rischio. Il 40% degli intervistati segnala come diffuso tra i propri amici, l'avere rapporti sessuali completi (il 15% tra coloro che hanno 12-14 anni), il 30% il consumo di droghe leggere, (13% tra i più giovani; 40% tra i 15-17enni).
Il 24% segnala invece atteggiamenti di disprezzo verso stranieri o disabili, il 19% segnala come diffuso il partecipare attivamente ad episodi di bullismo (ed il 22% dichiara diffuso tra i propri amici il subirlo), il 15% il furto nei negozi, il 13% la guida senza patente ed 12% l'uso di droghe pesanti (il 7% tra i 12-14enni).
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