Roma, 12 set. (Adnkronos) - Cresce in Italia il movimento di eco-recupero per il ripristino delle aree verdi, specialmente in zone urbane degradate. Si chiama 'guerrilla gardening' il fenomeno di 'giardinaggio politico' che utilizza gli spazi pubblici inutilizzati per piantare alberi, fiori o piante, per abbellire le città, colorarle e sponsorizzare così il rispetto dei diritti della terra e la salvaguardia ambientale. Proprio come è successo pochi giorni fa a Latina, quando nottetempo alcune persone hanno piantato nel giardino pubblico della città alberi da frutto e fiori. A realizzarli sono gruppi autogestiti e autofinanziati che solitamente si occupano attivamente della cura del verde pubblico.
Il movimento, nato nel 1973, grazie a Liz Christy e il suo gruppo Green Guerrilla, iniziò a trasformare un lotto di terreno degradato nell'area di Bowery Houston a New York in un vero e proprio giardino. Dalla Grande mela sino all'Europa gli 'attacchi verdi' sono stati migliaia in questi anni. In Italia sono molti i gruppi indipendenti che promuovono il guerrilla gardening: il più numeroso è situato a Milano ed ha portato alla creazione di una rete di attivisti che si coordinano anche attraverso il sito guerrillagardening.it.
"L'idea è nata 5 anni fa nonostante il movimento sia attivo da più tempo. Non abbiamo mai creato un'associazione - spiega Michele, uno dei promotori del sito e del movimento - perché è necessario che tutti gli aderenti abbiano totale libertà di iniziativa".
Se a Milano si cerca di creare nuovi spazi verdi per cercare di rendere le città meno tetre "nonostante i parchi siano curati e mantenuti decorosamente", al sud, specialmente nelle città della Campania, "le iniziative sono indirizzate al superamento del 'disagio verde', ovvero - continua l'attivista di guerrilla gardening - nel creare piccole oasi di piante e fiori al'interno del degrado urbano".
"I nostri 'attacchi' -spiega- sono più che altro manifestazioni tese a dimostrare alla gente che con un po' di impegno e un po' di costanza si può abbellire le città e farle diventare più vivibili. Quello che tentiamo di fare è di cambiare la mentalità delle persone, cercando di imprimere loro una svolta verde".