Sono intimi, dentro ci vanno a finire tutte le nostre paure, a volte, i nostri segreti più nascosti e anche i nostri desideri. Sono i sogni. Ma cosa potrebbe accadere se qualcuno riuscisse a spiarli?
Non è una possibilità poi così remota. Oggi, a quanto pare, basta una risonanza magnetica. Un gruppo di neuroscienziati del Max Planck Institute of Psychiatry di Monaco ha studiato i 'sogni lucidi' ossia quelli in cui abbiamo la consapevolezza di sognare. Quante volte ci sarà capitato di avere un ruolo "attivo" nei nostri sogni? Quante volte ci rendiamo conto, in corso d'opera, che stiamo sognando?
Secondo gli esperti, nonostante la difficoltà nel controllare sperimentalmente l'attività onirica spontanea, si è una riusciti ad avere una dimostrazione diretta dei contenuti del sogno con metodi di neuroimaging del cervello combinati alla polisonnografia e sfruttando lo stato di "sogno lucido".
Si nota allora che un compito motorio predefinito eseguito durante il sogno provoca l'attivazione neuronale nella corteccia sensomotoria. Nei sogni lucidi, il soggetto è a conoscenza dello stato in cui si trova ed è quindi in grado di eseguire azioni predefinite. Usando alcuni segnali come i marcatori temporali, gli studiosi hanno monitorato l'attività neurale misurandola attraverso la risonanza magnetica funzionale (fMRI) e la spettroscopia nel vicino infrarosso (NIRS)
Da oggi, allora, dovremmo stare un po' più attenti a ciò che sogniamo.
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