venerdì 6 giugno 2014

Ologrammi nel telefonino dal 2015

Arriveranno nel 2015 i primi telefoni in grado di ospitare il chip che crea futuristici ologrammi

 La Ostendo Technologies, società californiana sta per lanciare uno smartphone che proietta ologrammi.
La società californiana è all’avanguardia ed ha realizzato un chip capace di proiettare su uno schermo di 48 pollici un ologramma, di cui si potrà regolare la luminosità, il colore e l’inclinazione.
Il Wall Street Journal ne descrive maggiormente le caratteristiche. Il dispositivo ha la grandezza di una caramella, e potrebbe essere inserito negli smartphone di nuova produzione. Potremo vederlo nel 2015 visto che la società, Ostendo ha ricevuto 120 milioni di dollari come finanziamento per la realizzazione per il chip.

I display sono l’ultima frontiera – ha dichiarato al Wall Street Journal il fondatore e chief executive di Ostendo, Hussein El-Ghoroury - nel corso degli anni la potenza è aumentata e le connessioni ora sono più veloci ma non abbiamo visto miglioramenti importanti per i display“.
Il chip che proietta ologrammi non è destinato solo allo smartphone ma soprattutto alla tecnologia indossabile.
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mercoledì 4 giugno 2014

Il 5 giugno si festeggia la Terra

La Giornata mondiale dell’ambiente 2014 si celebra il 5 giugno. Si tratta di un’occasione per festeggiare la Terra e tutte le meraviglie della natura che il pianeta mette a nostra disposizione. Allo stesso tempo è l’occasione giusta per riflettere sul valore dell’ecocompatibilità e sulla possibilità che noi tutti abbiamo per rispettare l’ambiente e le risorse che esso ci fornisce.
Il significato
La Giornata mondiale dell’ambiente è una festa che è stata proclamata fin dal 1972 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Ogni edizione ha un tema conduttore e nello specifico si vuole fare il punto su quelle risorse alimentari importanti per ogni popolazione, che non dovrebbero essere sprecate. Da questo punto di vista l’Unep, l’Agenzia dell’Onu per l’ambiente, ha sottolineato come i dati non siano affatto incoraggianti. In maniera precisa sarebbe importante tenere conto dello sviluppo sostenibile, fondamentale nell’ambito degli equilibri mondiali. Secondo l’Unep e la FAO, per nutrire gli 870 milioni di persone che ogni giorno non hanno che cosa mangiare ci vorrebbero 1,3 miliardi di tonnellate di derrate alimentari. Di conseguenza si comprende bene come l’impronta alimentare che siamo in grado di lasciare e la maniera, in cui vengono gestite le risorse, assumano un ruolo di prim’ordine. Portare avanti l’ecosostenibilità vuol dire tenere conto anche degli sprechi alimentari e di tutte le opportunità che abbiamo, per riuscire ad evitarli.
Gli eventi
Molti sono gli eventi che sono stati organizzati per celebrare la Giornata mondiale dell’ambiente. il 2014 in particolare è l’anno internazionale dei piccoli Stati insulari in via di sviluppo. Questi corrono un pericolo serio, perché sono a rischio a causa dell’innalzamento del livello del mare, provocato soprattutto dai cambiamenti climatici. Secondo gli esperti tutti noi possiamo fare qualcosa, per evitare i mutamenti del clima disastrosi. Anche nel quotidiano possiamo agire migliorando il nostro stile di vita green. Proprio per questo è stato messo a punto uno specifico sito internet, sul quale si possono registrare tutte le iniziative che decideremo di attuare il 5 giugno, nell’ambito di un’impronta più ecosostenibile.

Da ricordare a Milano l’incontro organizzato presso il museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo Da Vinci. L’evento ha il nome di “Alzate la vostra voce, non il livello del mare“: si discuterà proprio sulla questione urgente del clima e sarà presentato un interessante progetto dal titolo “Studiare il futuro”, che il museo sta sviluppando con l’aiuto delle Università e dell’autorità di bacino del fiume Po. Da non perdere nemmeno l’iniziativa “Green to work day“: consiste in una sensibilizzazione rivolta ai più, per spingere ad andare al lavoro in maniera sostenibile, utilizzando la bicicletta, i mezzi pubblici o il car pooling. L’obiettivo è quello di promuovere il valore della mobilità green, che per molti rappresenta soltanto un’eccezione. C’è veramente l’imbarazzo della scelta, perché ciascuno di noi possa contribuire in maniera consapevole alla cultura del vivere green, a sostegno del pianeta.
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mercoledì 14 maggio 2014

La maglietta-diagnostica, il futuro della medicina

L’azienda canadese OMsignal ha ideato la prima “maglietta diagnostica” al mondo. Si parlava da tempo di questa idea e c’erano tutte le premesse per far sì che buona parte delle mosse di una visita medica potessero avvenire a distanza, tramite sensori applicati direttamente al corpo. L’idea geniale sta nel mascherare tali sensori con una maglietta per farli passare inosservati. E la maglietta non è l’unico prodotto di questo tipo.
Le t-shirt -che vanno ad aggiungersi a occhiali, orologi, cuffie “intelligenti” create in aiuto della scienza- potranno monitorare le funzioni vitali come battito cardiaco, respirazione e pressione attraverso degli elettrodi sistemati all’altezza del torace che comunicano con un mini computer che archivia i dati e che si trova in una delle tasche della maglietta. Si potrà tener conto delle calorie bruciate e del livello di stress dell’organismo, del buon funzionamento del cuore e delle anomalie eventuali. Il tutto in collegamento diretto con il computer del medico.Nonostante tutte queste belle premesse, la maglietta non è stata progettata né testata a puro scopo medico ma più come ausilio per gli allenamenti degli atleti. Ma la via verso l’utilizzo diagnostico è già aperta e percorribile, per esempio nei casi di asma, di patologie cardiache. Il progetto della OMsignal è stato presentato e illustrato sulle pagine della rivista MIT Technology Review, organo del prestigioso istituto di ricerca di Boston.


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martedì 13 maggio 2014

Startnext: la fine del packaging?

Nasce a Berlino un supermercato senza imballaggi  La spesa sarà totalmente sostenibile

In Germania sta nascendo il primo negozio privo di confezioni, in cui i prodotti saranno esposti in contenitori recuperati grazie al crowdfunding.

17:38 - A Berlino nascerà un supermercato unico nel suo genere, il primo a non utilizzare imballaggi a perdere, ovvero contenitori di plastica, carta o vetro da gettare dopo l'uso. I prodotti saranno esposti in scatole e recipienti forniti al negozio direttamente dai clienti e si porteranno via in borse di tela o barattoli esclusivamente riutilizzabili, messi a disposizione dal supermercato. Le persone, tornando nel negozio, potranno riutilizzare i contenitori per la loro spesa, oppure restituirli al punto vendita, che li darà ad un altro cliente.
Niente imballaggi e confezioni a perdere - L'obiettivo è quello di diminuire drasticamente la quantità di materiale utilizzato per gli acquisti, che solitamente viene gettato via. All'interno non si troveranno imballaggi tradizionali, ma frutta, verdura e tutto il resto sarà disposto in contenitori portati dalle persone che aderiranno al progetto. Non si acquisteranno quindi confezioni, ma le compere si faranno a peso attraverso, ad esempio, piccoli silos che forniranno solo la quantità di prodotto desiderata. Meno sprechi quindi. Nel supermercato si troveranno centinaia di alimenti, con un occhio di riguardo alla dieta vegana e vegetariana.
Raccolta fondi online - Il progetto si chiama Original Unverpackt ed è stato lanciato sul web, sul sito di crowdfunding startnext
. La cifra minima da raggiungere per aprire il supermercato si aggira attorno ai 45mila euro, per coprire tutte le spese. All'arredamento poi ci penseranno i clienti stessi. "Il nostro obiettivo è di consentire a tutte le persone l'accesso a cibi selezionati con cura, escludendo imballaggi a perdere, per uno shopping divertente. Vogliamo avere scelta, come consumatori, come venditori, come acquirenti e come fornitori. Siamo alla ricerca di slow food e di rifiuti zero", dicono le due ideatrici di Original Unverpackt.

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venerdì 18 aprile 2014

Microsoft lancia Office 365 Personal

Debutta il nuovo servizio cloud pensato per i singoli individui
Microsoft Italia presenta Office 365 Personal, il nuovo servizio cloud che consente di accedere a tutti gli applicativi della suite da un pc o Mac e in aggiunta da un tablet Windows o iPad attraverso un abbonamento mensile o annuale che consente di avere sempre a disposizione i propri documenti e le proprie soluzioni sia online, sia offline. Il servizio è ora disponibile a livello globale attraverso il sito Office.microsoft.com, gli store Microsoft, i partner online e al dettaglio.

Office 365 Personal si adatta alle esigenze dei singoli individui, o di piccoli nuclei familiari, che desiderano poter accedere a Office sempre e ovunque attraverso il cloud attraverso un computer e un tablet, per beneficiare di tutta la flessibilità di cui hanno bisogno.

La suite completa e costantemente aggiornata degli applicativi Office (Word, Excel, PowerPoint, OneNote, Outlook, Publisher e Access) rende facile comunicare, condividere informazioni e lavorare da casa, da scuola e da qualsiasi altro luogo in piena libertà. Il servizio offre, inoltre, 60 minuti al mese di telefonate Skype verso oltre 60 Paesi e 20 GB di spazio di archiviazione extra su OneDrive.

Contestualmente al lancio di Office 365 Personal, si ufficializza anche il nuovo nome di Office 365 Home Premium, che viene ribattezzato Office 365 Home , in abbonamento su 5 pc o Mac e in aggiunta su 5 tablet Windows o iPad.

Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito Office.microsoft.com 
.  

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martedì 15 aprile 2014

Windows XP in pensione: la curiosa storia del wallpaper

Windows XP è andato in pensione, ma ha conservato una storia da raccontare. La storia dello sfondo Bliss, il più famoso e utilizzato di tutti quelli che XP aveva messo a disposizione, quello detto in gergo “di default”. Aver scattato la foto che ha fatto da base a quello sfondo e al suo successo si deve a Charles O’ Rear, fotografo che rimase colpito dal panorama che vedeva passando sulla statale 121 in California, nella contea di Sonoma.Decise di immortalarlo e di portare la foto allo studio fotografico Corbis Images, che apparteneva a un signore dal nome eloquente per come andò poi: Bill Gates. Ed ecco che quella foto, inizialmente fatta solo per la bellezza del soggetto, divenne mito, prendendo nomi differenti in tutti i continenti in cui è stata diffusa come wallpaper di Windows XP. Un piccolo inizio, per un futuro pazzesco.

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mercoledì 19 febbraio 2014

Sperimentati veicoli elettrici a ricarica wireless

Milton Keynes rimarrà nel cuore degli appassionati delle quattro ruote per due aspetti fra loro antitetici, ma entrambi altamente tecnologici: la città inglese, infatti, non solo è la sede della scuderia “Red Bull Racing”, detentrice del titolo piloti e del titolo costruttori del campionato di Formula 1 da ben 4 anni, ma è anche il campo di prova per il primo test di veicoli elettrici a ricarica wireless nel trasporto pubblico. Si tratta di un progetto sperimentale di grande respiro che, dopo uno studio approfondito, ha permesso di mettere in strada, lo scorso gennaio, ben 8 autobus elettrici che verranno monitorati per 5 anni allo scopo di verificarne la sostenibilità tecnica ed economica, non in astratto, bensì direttamente sul campo in una sorta di stress-test. Gli 8 veicoli dovranno, infatti, dimostrare di essere all’altezza dei loro diretti concorrenti diesel, viaggiando su una tratta decisamente impegnativa: 17 ore di servizio al giorno, 7 giorni alla settimana per coprire, ciascuno, una distanza di circa 90.000 km all’anno (più del doppio della lunghezza dell’equatore)! La grande novità sta nel metodo di ricarica, che non avverrà attraverso le più tradizionali colonnine alle quali collegare il veicolo con un apposito cavo, bensì in una modalità wireless. Grazie al principio dell’induzione magnetica,  la corrente che scorre in una bobina “primaria” annegata sotto il manto stradale e collegata alla rete elettrica, crea un campo magnetico in grado di generare – per induzione – una corrente elettrica in una bobina “secondaria” installata, a sua volta, a bordo del veicolo, ricaricandone così la batteria. Per garantire un funzionamento continuo compatibile con la tabella oraria del trasporto pubblico, sono previste due stazioni di ricarica presso i capolinea del tragitto: alla fermata, la bobina montata sull’autobus verrà abbassata a 4 cm dalle piastre ad induzione predisposte sotto la pavimentazione della strada in modo tale da essere investita dal campo magnetico generato da queste ultime. Con tale approccio, anche le batterie con cui sono equipaggiati i veicoli potranno essere più leggere e di dimensioni più compatte.Dopo una ricarica notturna completa, in 10 minuti di sosta ogni autobus sarà in grado di ricaricare due terzi dell’energia consumata per percorrere i 24 km di tratta della “Linea 7”: un tempo del tutto compatibile con la sosta per il cambio di autista alla guida o con la pausa per una tazza di tazza di tè! I vantaggi? Mezzi più silenziosi rispetto ai veicoli diesel, un abbattimento annuo di 5 tonnellate di particolato e di emissioni nocive dai tubi di scappamento ed una riduzione delle emissioni di CO2 stimata in 270 tonnellate all’anno.
La sperimentazione, che verrà gestita dalla MASP (MBK Arup Sustainable Projects) – una joint-venture fra la società di consulenza ingegneristica Arup e la divisione europea della giapponese Mitsui – è stata tenuta a battesimo dalla Baronessa Kramer, il Ministro inglese dei Trasporti, a testimonianza del forte interesse istituzionale nella ricerca in questo campo. La portata del progetto è, infatti, potenzialmente rivoluzionaria:  se green, performance e risparmio economico dimostreranno di poter andare a braccetto, l’approccio del trasporto pubblico in tutta la Gran Bretagna potrà trasformarsi completamente e, forse, colonizzare, dal Regno Unito, il vecchio continente! (Elettronews.com)

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mercoledì 29 gennaio 2014

Nissan Leaf, 100mila monetine per una carrozzeria speciale

Sì, il traguardo delle 100,000 unità vendute in 3 anni ha fatto impazzire quelli di Nissan. Avevate infatti mai visto un’auto interamente rivestita di monetine? Ecco, se la risposta è no, potete approfittarne adesso: sono infatti tante quanti gli esemplari venduti della Leaf elettrica le monete usate per ricoprire questo particolare modello commemorativo.

50,000 monete da 2 pence di sterlina britannica (è in Gran Bretagna che le Leaf europee sono costruite) e 50,000 monetine da 2 euro cent rivestono l’auto, stando a rappresentare i costi da record della berlina compatta elettrica: 0.02 sterline al miglio e, quindi, meno di 0.02 euro al km.
Tre “specialisti” (maniaci mosaicisti, verrebbe da dire) sono stati impegnati per una settimana intera per applicare le monete sulla carrozzeria della macchina, disponendo pence su una metà ed euro sull’altra. Non manca neppure la scritta “LEAF” in rilievo ottenuta con la sovrapposizione di tre strati di monete.
D’impatto, non c’è che dire, ma non pensiate che questa versione della Leaf elettrica possa entrare a far parte dei capricci di qualche eccentrico acquirente: la corazza di centesimi appesantisce di ben 504 kg l’auto, rendendola in pratica più utile come fermacarte che come mezzo di trasporto.
Il suo scopo, in fondo, è di far da monumento alle centomila auto elettriche vendute da Nissan dal 2010 ad oggi, non certo di andarsene a spasso.(fonte Nissan).

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martedì 31 dicembre 2013

Botti di Capodanno, cani e gatti soffrono più di noi

Hanno l'udito più sviluppato del nostro. Teneteli con voi o alzate il volume della tv.

I botti di Capodanno sono un vero e proprio problema per chi ha animali domestici. E non è ozioso preoccuparsi di tenerli più al riparo possibile. Tanto che anche la famosa Dudù di Berlusconi e Francesca Pascale, quest'anno, ha chiesto sulla sua pagina Facebook di "andarci piano" (nella foto in basso). Ai cani, che possono udire frequenze superiori alle 80.000 vibrazioni al secondo, i botti provocano un vero e proprio dolore.
I gatti in strada scappano con il rischio di essere investiti, gli uccelli perdono l'orientamento e vanno a sbattere contro alberi e pali. Lo rivela l'associazione Gaia Animali & Ambiente che si appella ai cittadini per limitare, la notte di Capodanno, i botti più rumorosi.

Un udito molto superiore
"L'udito del cane e del gatto è molto superiore a quello dell'uomo - spiega Edgar Meyer, presidente di Gaia Animali & Ambiente - Noi abbiamo una finestra uditiva compresa tra le frequenze denominate infrasuoni (al di sotto dei 16 hertz) e quelle denominate ultrasuoni (al di sopra dei 15.000 hertz), il cane invece percepisce fino a 60.000 hertz e il gatto fino a 70.000".

Mai all'esterno
Esistono comunque delle precauzioni da prendere. Gli animali che normalmente vivono all'esterno, andrebbero tenuti temporaneamente in un luogo chiuso, comodo e rassicurante. Inoltre se l'animale resta solo in casa il consiglio è tenere alto il volume della tv, della radio o altri abituali suoni casalinghi per coprire in parte il rumore dei botti.

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