mercoledì 27 febbraio 2013

Batterie elastiche per pc indossabili


Possono essere piegate, avvolte e si allungano fino al 300% della loro dimensione originale

ROMA
Si allungano fino al 300% della loro dimensione originale e si ricaricano senza fili, via wireless: sono le prime batterie flessibili agli ioni di litio, grazie alle quali monitor avvolgibili e computer indossabili diventano più vicini. Il risultato, descritto sulla rivista Nature Communications si deve a un gruppo di ricerca coordinato dall’americano John Rogers dell’università dell’Illinois. 
 
Le batterie possono funzionare fino a 8-9 ore prima di essere ricaricata e continuano a essere efficienti anche dopo essere stata stirate, piegate, avvolte. Il processo di allungamento è reversibile e le batterie sono capaci di 20 cicli di ricarica. In più hanno il vantaggio che si ricaricano senza fili, via wireless. Secondo gli autori le batterie flessibili potrebbero essere usate nell’elettronica flessibile, per esempio in dispositivi simili a «pelli» robotiche da applicare sul corpo umano, per monitorare la salute, o per schermi arrotolabili. La capacità di queste batterie estensibili, sottolineano gli autori, è simile alle batterie tradizionali al litio delle stesse dimensioni. Potrebbero tornare utili nella fabbricazione di dispositivi come gli orologi-pc, allo studio di aziende come Apple e Samsung 
 
Anche se la ricerca sui dispositivi elettronici procede a grandi passi e con buoni risultati uno degli ostacoli è costituito dalla progettazione di una fonte di un alimentatore in grado di sopportare la flessione e l’allungamento, pur mantenendo le sue prestazioni di accumulo di energia. I ricercatori hanno superato questa difficoltà usando degli strati di silicio morbido su cui sono installati elettrodi interconnessi fra loro con dei sottilissimi cavi a spirale. La matrice di silicio è quadrata e trasparente e contiene 100 elettrodi. 
 
«I componenti della batteria sono montati fianco a fianco e collegati da fitti e lunghi fili a spirale» ha osservato uno degli autori, Yonggang Huang della Northwestern University. «Sono i fili a spirale - ha proseguito Huang - che permettono alle batterie di essere flessibili. Quando abbiamo allungato la batteria, i fili ondulate si sono spiegati come una fisarmonica. E possiamo allungare il dispositivo anche quando la batteria è al lavoro».  
(Ansa

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martedì 19 febbraio 2013

Addio a Hotmail, un pezzo della “vecchia” Internet


Dopo 18 anni, 16 di gestione Microsoft, il servizio Hotmail è pronto a dire addio alla Rete. Niente di traumatico, una scomparsa di un pezzo storico della “vecchia” Internet ampiamente annunciato da Redmond. Ma da oggi c’è l’ufficialità: con un post sul blog di Outlook l’azienda ha annunciato cheOutlook.com è pronto a uscire dalla fase preview e a sostituire di fatto la gloriosa webmail da 360 milioni di utenti.
Come raccontano le agenzie, dopo una massiccia campagna sulla privacy contro Google, Microsoft è pronta a dare l’attacco frontale a GMail con la web app creata in stile, e con la filosofia, di Windows 8. A seguito dell’introdzuione in “via sperimentale” del nuovo servizio la scorsa estate, Outlook.com ha già totalizzato una sessantina di milioni di utenti. E secondo Redmond è dunque “il servizio email con la crescita più rapida a livello mondiale”.
A cominciare già da oggi Microsoft inizierà il trasferimento, senza dolori, senza interruzioni del servizio e senza che gli utenti debbano fare qualcosa, degli account di Hotmail in Outlook.com, promettendo di mantenere password, contatti e, naturalmente, lo stesso indirizzo di posta elettronica. La massicia migrazione dovrebbe concludersi entro la prossima estate. Inizialmente sarà volontaria, poi man mano che il processo andrà avanti diventerà obbligatoria. Oltre a una connessione diretta con i social network, Outlook sarà integrato con SkyDrive, il servizio di cloud storage dell’azienda. In una sola parola: sharing. Condivisione. Un passo oltre la “vecchia” email, appunto.

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Torna su RAI1 , a fine marzo "CAROSELLO"


ROMA - L’appetito, si dice, vien mangiando. E a Sanremo la Rai ha banchettato, con gli incassi alle stelle, in tempi di digiuno come questi,  grazie agli ascolti e perfino un margine in attivo (350 mila euro).

Così, dopo il lauto pasto, ecco servito il digestivo al gusto della memoria: dal serbatoio dei ricordi risbucano il mitico Carosello e l’Intervallo, sigle storiche legate all’età televisiva primitiva, chiamate a esercitare il loro fascino vintage per raccogliere spazi di investimento, con tanto di sigle riverniciate: Carosello reloaded e Intervallo 2.0. A lanciare l’idea è la Sipra (l’annuncio è stato fatto a Milano dal dg Luigi Gubitosi e dal suo predecessore Lorenza Lei, oggi a capo della società che cambierà anche denominazione in Rai pubblicità). Il nuovo Carosello andrà in onda alle 21 (dunque in mezzo all’Eredità) da fine marzo, avrà la stessa sigla, sia pure digitalizzata, e durerà 210 secondi con tre spot da un minuto, un minuto e mezzo. L’Intervallo, invece, non proporrà più il gregge di pecorelle, ma più prosaicamente maschererà soltanto nuovi spazi promozionali a pagamento.

RICORDI
Funzionerà il richiamo alla suggestione dei ricordi? Vale la pena ricordare che non si tratta della prima riesumazione di Carosello. Già nel ’97 ci fu un tentativo di rianimazione in forma di varietà (lo presentava Ambra Angiolini). La Sipra, ovviamente, gioca sul fascino di un prodotto che ha segnato la storia della tv ed è legato ai ricordi di infanzia di una generazione che oggi rappresenta buona parte della classe dirigente. Ma l’idea di Carosello nasceva dal fatto che in tv non si poteva trasmettere pubblicità all’interno dei programmi. Ogni siparietto, da un minuto e 45, era uno sketch, spesso affidato a grandi attori (da Sordi a Gassman) non solo italiani (Jerry Lewis, Frank Sinatra) e grandi registi (da Fellini a Luciano Emmer che firmò la sigla). Chiuse nel 77: era diventato obsoleto e, soprattutto, ciascuno spot era troppo costoso. Oggi le esigenze sono legate alla necessità di far cassa (il 2012 si è chiuso con 200 milioni di passivo) e al di là della sigla risulta difficile immaginare che ci possa essere qualcosa di paragonabile a quel Carosello. Semmai sarà l’occasione di poter fare tre minuti e mezzo di pubblicità in una fascia di altissimo ascolto. Quanto all’Intervallo diciamo che l’uso del termine è ancor più semplicemente suggestivo. Gli intervalli della tv in bianco e nero erano dei veri tappabuchi, a volte insopportabilmente lunghi, determinati da buchi di programmazione (si andava in diretta). Oggi quegli spazi sarebbero assolutamente artificiali, nient’altro che nuovi spazi da dedicare alla pubblicità. ( Il Messaggero.it)
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venerdì 8 febbraio 2013

Il buco dell'ozono, più piccolo degli ultimi 10 anni


Roma, 8 feb. (Adnkronos) - Il buco dell'ozono sopra l'Antartide nel 2012 si è ristretto ai livelli più bassi degli ultimi 10 anni. A rilevarlo, riferisce l'Agenzia Spaziale Europea (Esa), è stato il sensore di ozono montato sul sul satellite meteorologico europeo MetOp. Queste rilevazioni, spiega l'Esa, continuano il monitoraggio a lungo termine di ozono atmosferico iniziate dai precedenti strumenti sui satelliti Ers-2 ed Envisat."I satelliti -spiega l'Esa- mostrano che il buco dell'ozono sopra l'Antartide di recente era il più piccolo osservato negli ultimi dieci anni. Le osservazioni a lungo termine rivelano anche che la tutela dell'ozono della Terra è stata dagli accordi internazionali per proteggere questo importante strato dell'atmosfera".Dall'inizio degli anni 1980, ricorda l'Esa, si è sviluppato sopra l'Antartide un fenomeno chiamato comunemente 'buco nell'ozono' nel corso della primavera locale che va da settembre a novembre, con una conseguente diminuzione della concentrazione di ozono fino al 70%.

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Carne di cavallo nelle lasagne Findus


Ritirato il prodotto in Gran Bretagna

Nessun rischio per la salute, ma in Irlanda e Inghilterra il consumo di carne equina è considerato un tabù
Le lasagne Findus in Gran Bretagna sono fatte di carne di cavallo (all'insaputa dei consumatori). È quanto emerge da test condotti dall'Autorità britannica della sicurezza alimentare secondo i quali, ben il 60% della carne contenuta nel piatto surgelato era equina.LA CONFERMA - Anche la Findus Uk ha confermato con un comunicato che le lasagne, prodotte dalla francese Comigel, hanno rivelato la presenza di carne di cavallo. I consumatori che hanno acquistato il prodotto potranno contattare la compagnia per essere risarciti. La Findus ha anche aggiunto che tutti gli altri suoi prodotti sono stati testati e che non sono coinvolti nel caso. L'Autorità per la sicurezza alimentare ha detto di «non avere prove che lascino pensare che il cibo presenti dei rischi per la salute», ma di avere comunque ordinato nuovi test per evidenziare l'eventuale presenza di un farmaco veterinario.
I CONTROLLI - I controlli sono state effettuati dopo che a metà gennaio le autorità irlandesi avevano scoperto che hamburger venduti in catene della grande distribuzione in Gran Bretagna e Irlanda, tra cui la Tesco, contenevano carne di cavallo. La Findus ha cominciato un ritiro delle sue lasagne. Anche I supermercati Tesco e Aldi hanno ritirato una serie di piatti preparati dalla Comigel.
PROBLEMA IDEOLOGICO - 
Il problema non è quindi, al momento di salute, ma di tipo ideologico. Prima di tutto potrebbe ravvisarsi la truffa dal momento che sull'etichetta non era segnalata la presenza di carne di cavallo e poi non va dimenticato che in Gran Bretagna e in Irlanda il cavallo è molto amato e rispettato: consumare carne equina è considerato un tabù. (Corriere della sera.it)

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domenica 27 gennaio 2013

La crisi stringe la cinghia; gli italiani si ritrovano più magri


Roma, 26 gen. (Adnkronos)- "Quasi un italiano su due è in sovrappeso (45,8 per cento) con un aumento record del 28 per cento negli ultimi 20 anni, ma con la crisi si registra per la prima volta una inversione di tendenza e la popolazione dimagrisce". E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti sugli effetti della crisi sull'alimentazione degli italiani in base delle serie storiche dell'Istat . "La situazione resta preoccupante per il 56,2 per cento di uomini ed il 36,1 per cento di donne con forme 'abbondanti' ma in Italia nell'ultimo triennio - sottolinea la Coldiretti - si è registrato un significativo calo del numero di cittadini in sovrappeso di mezzo punto percentuale, con oltre 250mila persone che hanno stretto la cinghia dei pantaloni e sono ora in perfetta forma". "I maggiori 'sacrifici' in questi ultimi tre anni di crisi -continua la Coldiretti- sono stati fatti nel mezzogiorno dove sono aumentati del 2,2 per cento gli abitanti in peso forma ma sono anche cresciute quasi dell'1 per cento le donne che sono rientrate nella taglia giusta". "La bilancia -prosegue la Confederazione degli imprenditori agricoli- conferma dunque i dati sul calo dei consumi alimentari degli italiani che hanno registrato una riduzione dello 0,6 per cento nel commercio alimentare al dettaglio che risparmia solo i discount, in aumento dell'1,6 per cento nei primi undici mesi del 2012 secondo l'Istat"."Se la riduzione del peso medio è in generale un fatto positivo a preoccupare è dunque - sostiene la Coldiretti - la qualità dell'alimentazione con gli italiani che sono stati costretti a tagliare in quantità prodotti base della dieta mediterranea come il pesce fresco (-3,4 per cento) o la frutta (-1,9 per cento) secondo i dati Ismea dei primi nove mesi del 2012, mentre si registra un aumento negli acquisti di prodotti low cost spesso di origine incerta e con dubbie caratteristiche salutistiche e nutrizionali"."Le frodi a tavola si sono moltiplicate nel tempo della crisi e -precisa la Coldiretti- si fondano sull'inganno nei confronti di quanti, per la ridotta capacità di spesa, sono costretti a risparmiare sugli acquisti di alimenti mentre oltre un certo limite non è possibile farlo se non si vuole mettere a rischio la salute". Le preoccupazioni, secondo la Coldiretti, "riguardano anche il fatto che l'Italia è un forte importatore di prodotti alimentari, con il rischio concreto che nei cibi in vendita vengano utilizzati ingredienti di diversa qualità come il concentrato di pomodoro cinese e l'extravergine tunisino le mozzarelle taroccate ottenute da latte in polvere, paste fuse e cagliate provenienti dall'estero"."Allarmi sugli effetti della crisi sulla salute dei cittadini vengono anche dal mondo scientifico come l'Osservatorio europeo delle politiche e dei sistemi sanitari che -riferisce la Coldiretti- ha dimostrato il forte impatto della crisi economica sui servizi sanitari dei Paesi europei per colpa anche della cattiva alimentazione poiché con le tasche vuote i cittadini sono più portati al consumo di cibi meno sani"."Un problema che -sottolinea Coldiretti- riguarda anche le giovani generazioni con la Societa italiana di pediatria preventiva e sociale (Sipps) che ha lanciato recentemente l'allarme sul fatto che con la crisi gli italiani per i propri bambini si rivolgono piu facilmente a cibi di scarsa qualita, gustosi, poco costo con snack e merendine e bevande zuccherate che prendono il posto di alimenti piu salutari, come cereali, pesce, frutta fresca e verdura"."Se nelle città la Coldiretti ha promosso i mercati degli agricoltori di Campagna Amica per favorire l'acquisto di prodotti genuini al giusto prezzo, nelle scuole -ricorda la confederazione degli imprenditori agricoli- è impegnata nel progetto 'Educazione alla Campagna Amica' che coinvolge oltre centomila alunni delle scuole elementari e medie in tutta Italia che partecipano ad oltre tremila lezioni in programma nelle fattorie didattiche e agli oltre cinquemila laboratori del gusto organizzati nelle aziende agricole e in classe"."In questo momento di difficoltà l'obiettivo -conclude la Coldiretti- è quello di formare dei consumatori consapevoli sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti per valorizzare i fondamenti della dieta mediterranea e ricostruire il legame che unisce i prodotti dell'agricoltura con i cibi consumati ogni giorno".

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martedì 18 dicembre 2012

Lenti a contatto LCD: il futuro sulla nostra retina!


Da quello che sembra, la nostre epoca risulta essere la più attinente al lavoro dei sognatori, persone comune dotate di grande cuore, immensa passione e una buona dose fantasia, capaci di ricreare, nella propria immaginazione, vere e proprie pietre miliari del prossimo futuro Hi Tech, che ci accompagneranno in nuovi orizzonti tecnologici mai varcati sino ad oggi.

Di solito sono diverse e molteplici le alternative Hi Tech capaci di deliziarci nella nostra comune esperienza mobile, con features e caratteristiche tecniche all’avanguardia in assoluto, offrendoci il primato di una fluida e splendida esperienza Hi Tech, capace di stupire anche i più scettici del settore.
Ma stavolta si va ben oltre il banale concetto di terminale Hi Tech, superando di gran lunga i prossimi sogni firmati dai brand più imponenti del settore. Si va a toccare e superare persino la promessa Hi Tech del futuro firmata Google, i famosi Google Glass, occhiali nati dai prestigiosi laboratori del colosso di Mountain View capaci di regalarci una “realtà aumentata”.

Il progetto che prende forma stamane ha dell’incredibile. Si tratta di vere e proprie lenti a contatto, che, a differenza delle comuni lenti che giovano alla nostra normale esperienza visiva, integrano dei pannelli LCD!
Questo meraviglioso progetto ha dell’incredibile, e sembra persino visino ad una realizzazione ufficiale, fuori dalla versione beta, per anticipare e migliorare, di gran lunga, la prossima esperienza offerta dagli acclamati Google Glass.
Questo sogno divenuto realtà ha preso forma al Centre of Microsystems Technology della Ghent University, dove un team di sviluppatori e ricercatori è riuscito a dotare delle lenti a contatto di un micro pannello LCD.
Tramite questo micro pannello sarà possibile visualizzare piccoli simboli che, nella reale applicazione, risultano poco visibili a causa dell’eccessiva vicinanza che priva l’occhio di una giusta distanza per una degna messa a fuoco.

Non è però detto che questo progetto non possa evolversi, regalando un nuovo step evoluzionistico alla splendida era in cui viviamo. Che ne pensate? Sono lieto di lasciarvi al primo video dimostrativo, nell’attesa di un’evoluzione ingegneristica capace di superare, ancora una volta, le nostre aspettative. (Android Planet)
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mercoledì 5 dicembre 2012

Facebook: referendum per cambiare le regole?


Sta per scadere il tempo concesso da Facebook per partecipare all'ultimo referendum indetto per avere l'opinione degli utenti circa le modifiche allaNormativa sull'utilizzo dei datie alla Dichiarazione dei diritti e delle responsabilità.
Il termine ultimo per votare, visitando l'apposita pagina sul social network, è infatti il prossimo 10 dicembre: dopo quella data, potranno accadere due cose.
 Se avrà votato per lo meno il 30% di tutti gli utenti del social network (quindi circa 300 milioni di persone), allora il referendum sarà ritenuto vincolante e Facebook rispetterà le decisioni degli utenti: se le modifiche non saranno piaciute, verranno cestinate.


Se invece il quorum non sarà raggiunto, allora Facebook considererà semplicemente«orientativi» i risultati, e potrà anche decidere di ignorarli.
Tra le novità che le modifiche comportano c'è l'eliminazione del meccanismo stesso di votazione; in realtà, il quorum non è mai stato raggiunto (e sull'impossibilità di raggiungerlo già da tempo sono nate diverse polemiche), quindi finora la sua utilità è stata minima. Se le modifiche passeranno, il sistema sarà abolito a vantaggio di un non meglio precisato nuovo strumento.
Al di là di questo, ci saranno novità con le aziende affiliate, con le quali Facebook potrà condividere alcuni dati per «promuovere l'uso efficiente ed efficace dei servizi»: tra queste "affiliate" c'è per esempio Instagram, la popolare app di condivisione delle foto.
Per quanto riguarda la proprietà dei contenuti inseriti dagli utenti il social network afferma infine che ogni utente completamente padrone di ciò che scrive o carica, e che le modalità di condivisione sono decise da lui solo. (da Zeus News)
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giovedì 8 novembre 2012

Le foto di amiche e amici in bikini e costume da bagno


Roma, 6 nov. - (Ign) - Da oggi avete un motivo in più per fare attenzione alle vostre foto su Facebook e al livello di privacy con cui le condividete. Arriva infatti 'Badabing!', l'app per iPhone che analizza tutte le foto dei vostri contatti su Facebook per mostrarvi solo quelle in cui amiche e amici appaiono in bikini o in costume da bagno (o anche più semplicemente con pochi vestiti addosso).Con un 'servizio' del genere, ovviamente l'app non poteva certo essere gratis: per sbirciare fra i contatti Facebook però bastano 1.99 dollari. Una volta 'loggati' con il vostro account Facebook bisogna scegliere un gruppo di amici fra cui fare la ricerca: le foto che vi piacciono di più possono essere inserite nel bookmark.Qualcuno magari si chiederà se tutto questo è lecito: la risposta ovviamente è sì. Tutto quello che fa quest'applicazione è semplicemente una ricerca fra le foto pubblicate su Facebook: sta a voi scegliere con chi volete condividere i vostri scatti.

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