domenica 22 luglio 2012

Telefonino scarico? Una t-shirt fornisce l'energia per ricaricarlo

Roma, 11 lug. - (Adnkronos) - Il cellulare che si spegne improvvisamente e l'incubo di rimanere isolati. La paura più diffusa nell'era digitale potrebbe diventare presto un ricordo. Basterà infatti indossare una speciale t-shirt tecnologica per ricaricare il proprio telefonino in ogni luogo, una sorta di batteria indossabile. La buona notizia per gli irriducibili nativi digitali arriva da una nuova invenzione sviluppata dall'University of South Carolina (Usa). Due ricercatori, Xiaodong Li Bao e Lihong Bao, hanno trasformato il tessuto di una maglietta in un super condensatore in grado di immagazzinare l'energia elettrica così da far funzionare i telefoni cellulari e altri dispositivi elettronici come iPad e lettori multimediali. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista 'Advanced Materials'.
I test effettuati hanno dimostrato che la maglietta è in grado di essere ricaricata anche migliaia di volte. "Questo tipo di supercondensatori ibridi - spiegano gli scienziati - possono funzionare dopo migliaia di cicli di carica-scarica e le loro prestazioni non diminuiscono più del 5%". Gli scienziati hanno usato per la loro ricerca un maglietta acquistata in un grande magazzino. Hanno poi proceduto a impregnarla con una soluzione di fluoruro, l'hanno fatta essiccare e portata ad alte temperature in un ambiente privo di ossigeno.
Il risultato è stato un tessuto ibrido, frutto della conversione durante il processo delle fibre in carbone attivo. La t-shirt ha conservato però la sua normale flessibilità. I ricercatori hanno poi utilizzato piccole parti del tessuto come un elettrodo, dimostrando che il nuovo materiale potrebbe essere utilizzato come un normale condensatore, capace di immagazzinare e rilasciare energia elettrica.
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domenica 3 giugno 2012

Venere incontra il sole

Roma, 3 giu. (Adnkronos) - Mercoledì prossimo, 6 giugno, dalle 0:04 alle 6:55 Venere transiterà davanti al Sole. Sarà l'ultimo transito di questo secolo, il prossimo è previsto solo per l'11 dicembre 2117. Un evento astronomico molto suggestivo, visibile dall'Italia solo nelle sue fasi finali: per osservare il transito di Venere dal nostro Paese occorrerà infatti aspettare il sorgere del Sole, a fenomeno in corso già da alcune ore.
Oltre ad essere un evento suggestivo per il pubblico, il transito sarà sfruttato anche per scopi 'scientifici': all'Osservatorio di Trieste ad esempio Paolo Molaro e il suo team lo utilizzeranno per mettere a punto le tecniche per scoprire i pianeti extrasolari con quello che è considerato il miglior strumento al mondo per la ricerca di questi corpi celesti: lo spettrografo Harps installato sul telescopio di 3,6 metri dell'Eso, sulla cordigliera delle Ande in Cile.
A raccontare l'unicità e il segreto dell'evento astronomico è 'Il passaggio di Venere', un libro della scrittrice Andrea Wulf, edito da Ponte alle Grazie. Nel Settecento, mentre le potenze europee continuavano a farsi la guerra per estendere gli imperi, lo scienziato Edmond Halley lanciò un appello ai colleghi astronomi di tutto il mondo affinché unissero le forze per un'impresa comune: l'osservazione del transito di Venere davanti al Sole, uno degli eventi astronomici prevedibili più rari, che avviene sempre a coppie separate da un intervallo di otto anni, nell'arco di oltre un secolo.
Condotta ai quattro angoli della Terra, l'osservazione permise di calcolare con maggiore accuratezza la distanza tra i pianeti, approfondendo la conoscenza del sistema solare, ma soprattutto rappresentò il primo passo verso la costituzione di una comunità scientifica internazionale. Oggi, a distanza di oltre due secoli, Andrea Wulf fa rivivere le ansie e le aspettative di quei tanti protagonisti che, pur tra mille difficoltà e rivalità', contrattempi e fallimenti, animati dalla passione per la scienza portarono a termine la più grande avventura che l'uomo possa vivere, quella della scoperta.
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sabato 2 giugno 2012

L'acqua è di tutti. Una bottiglia gigante sul suolo di Parigi

Parigi, 1 giu. -(Adnkronos) - Una gigantesca bottiglia, tanto grande da poterci entrare dentro, dall'aspetto abbandonato e leggermente interrata, come se emergesse dal suolo, è comparsa oggi a Parigi. Si tratta in realtà di un'installazione artistica realizzata utilizzando ben 3.000 bottigliette in Pet per ribadire che "L'acqua è di tutti", come sottolinea il titolo dell'opera di Manolo Benvenuti, Claudio Ballestracci e Giulio Accettulli. (foto)
Arriva a Parigi in occasione del festival Fontaines en Scéne (fino al 3 giugno) e fonde arti plastiche, musica (quella originale di Marco Mantovani) e filosofia del riutilizzo. L'installazione è sostenuta da Ambiente Festival e da un gemellaggio fra i comuni di Rimini e Périgueux (Francia) e sviluppa il tema dell'acqua come bene sociale e relazionale. Dopo Parigi, l'installazione sarà a Ginevra dal 2 al 12 agosto.
All'interno della gigantesca bottiglia, che funge da auditorium, ci sono quattro fontane sonore: quando ci si avvicina, il flusso dell'acqua si arresta e al suo posto 'sgorga' la musica. L'esecuzione è completa solo quando si suonano tutte e quattro le fontane, come in un quartetto d'archi.
Nelle varie fasi della realizzazione di "L'acqua è di tutti", sono stati coinvolti amministratori, scolaresche, associazioni, volontari, allo scopo di dare vita ad un progetto che vuole far riflettere sul consumo di acqua e sulle implicazioni economiche e ambientali che questo comporta: sfruttamento industriale di un bene comune, cattivo utilizzo e sprechi, smaltimento della plastica, inquinamento.
Per realizzare la copertura sono stati condotti laboratori con scolaresche dai 10 ai 19 anni, che a partire da un container stipato di rifiuti plastici, oltre che dai sacchi forniti dalle stesse scolaresche chiamate a selezionare e conservare i loro rifiuti domestici, sono state recuperate le bottiglie in Pet. Ogni singola bottiglia è stata selezionata, privata dell'etichetta, lavata, separata dal collo e dal fondo, appiattita a mano e successivamente stirata col ferro, ritagliata a mo' di tessera, perforata e infine affissa alle reti di supporto.
Al termine dei laboratori sono state inoltre mostrate altre applicazioni degli elementi decorativi in Pet, ottenute utilizzando la stessa tecnica di lavorazione.
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mercoledì 30 maggio 2012

Bambino bianco nasce da genitori neri

Il papà se l'è presa con la moglie, ma sono cose che accadono. «Tra i nigeriani un caso di albinismo ogni 14mila nati»
MILANO - Un neonato con i capelli rossi e gli occhi chiari: nulla di strano, se entrambi i genitori non fossero di colore. È successo al Policlinico di Palermo dove, secondo il Giornale di Sicilia, ci sono stati momenti di tensione quando il padre del piccolo, nigeriano come la mamma e il papà, ha cominciato a inveire contro la compagna. Passata la bufera, sono arrivate le spiegazioni: ovvero, che casi del genere sono rari ma possono accadere.
ALBINISMO? - «I casi di albinismo nella popolazione nigeriana non sono comuni, ma nemmeno così rari - dice Antonio Perino, direttore del reparto di Ostetricia e Ginecologia del Policlinico -. Ci attestiamo su un caso su 14mila. Abbiamo spiegato questo al genitore che sembra aver capito. Sicuramente si tratta di un evento fuori dal comune. Il piccolo sta benissimo, nei prossimi giorni tornerà in ospedale per ulteriori esami dove cercheremo anche di stabilire se si tratti di una forma di albinismo oppure di una mutazione genetica. Anzi è più corretto parlare di ricomposizione genetica». In altri termini, ci sarebbe un antenato bianco nell'albero genealogico di uno dei due genitori. (CorrieredellaSera.it)
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domenica 27 maggio 2012

Capo Verde: Boa Vista, l'ultimo paradiso


La scelta di Capo Verde, ed in particolare l’isola di Boa Vista, non è stata casuale. Le immagini sul web della spiaggia delle tartarughe, del relitto, la spiaggia dei granchi, gli squali e le balene che si atteggiano a pochi metri dalla costa, ci hanno incuriosito a tal punto di decidere di partire senza compromessi...continua a leggere.
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giovedì 24 maggio 2012

Arriva la de-stampante, fogli stampati riutilizzabili per 20 volte

Roma, 23 Mag. (Ign) - Via l'inchiostro dai fogli, grazie a un processo che elimina le tracce del toner, rimuovendole completamente e riportando il supporto cartaceo come fosse appena uscito dalla risma di carta. Per un riuso previsto di almeno 20 volte. E' la de-stampante allo studio in Gran Bretagna, messa a punto dagli ingegneri dell'Università di Cambridge.
Gli autori dello studio, Thomas Counsell e Julian Allwood, dal 2006 sono impegnati nella ricerca di una soluzione allo spreco di carta. In particolare i due ingegneri hanno immaginato l'uso di una combinazione di solventi che permette di far sparite il toner dal foglio senza danneggiarlo.
Nell'articolo sull'esperimento, pubblicato dalla 'Royal Society' londinese, si spiega che una volta commercializzata la 'stampante che pulisce' potrebbe permettere di ridurre le emissioni di carbonio del 79%: un beneficio enorme in termini di deforestazione.
La de-stampante rimuove il toner con brevi pulsazioni laser, attraverso le emissioni di luce l'inchiostro viene eliminato completamente dal foglio.
Un ciclo di ripulitura che dovrà però essere ottimizzato, prima di essere prodotto su scala industriale. Bisognerà infatti capire la sostenibilità dell'uso di questi solventi negli uffici e il costo finale della stampante salva-ambiente.

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mercoledì 23 maggio 2012

Come si suona il doodle di Robert Moog

Moog Music lo chiama Moog Doodle Synthesizer: quello che è senza dubbio il doodle più affascinante di sempre, infatti, è anche il più complesso. Google ha introdotto nel logo dedicato a Robert "Bob" Moog un'ampia serie di possibilità, con le quali è possibile comporre melodie complesse, arricchite di effetti sul suono e di una fedele riproduzione di quelle che erano le peculiarità del sintetizzatore ricreato per commemorare il 78esimo anno dalla nascita di Moog.

Nelle immagini sono disponibili tutte le istruzioni per utilizzare al meglio il doodle. Il sito Moog Music mette invece a disposizione anche un'applicazione per iPhone ("Animoog"), con sconto speciale fino al 29 maggio, con la quale portare gli effetti "Moog" direttamente sullo schermo del proprio iPhone. (Webnews.it)

La guida può essere altresì consultata in formato pdf.

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lunedì 21 maggio 2012

Steve Jobs sognava di realizzare una ICar

Lo rivela Mickey Drexler, membro del board della Mela: "L'iCar di Steve probabilmente avrebbe conquistato il 50% del mercato"

Roma, 21 mag. (Ign) - "Il sogno di Steve prima di morire è stato quello di progettare un'iCar", un'automobile a marchio Apple. A rivelarlo è stato Mickey Drexler, membro del board della Mela, in una conferenza sull'innovazione a New York.
Nella sua mente Jobs aveva probabilmente già disegnato la sua iCar ma non l'ha mai progettata davvero. E chissà come sarebbe stata l'automobile targata Apple, tra ecologia e tecnologia? "L'industria dell'auto negli Stati Uniti è stata un disastro. Ma chi disegna le auto? Il sogno di Steve era quello di realizzare un' iCar, che probabilmente avrebbe conquistato il 50% del mercato", ha scandito Drexler.
Il fondatore dell'impero di Cupertino non era infatti affascinato solo dall'elettronica di consumo: nella sua vita ha ri-inventato yachts così come attrezzature mediche. Chissà quali innovazioni avrebbe potuto portare su strada.
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YouTube compie 7 anni e segna nuovo record

Un video celebra il compleanno del sito di videosharing fondato da Chad Hurley che vanta un trend in continua crescita

Roma, 21 mag. - (Ign) - Youtube festeggia i 7 anni di vita con un nuovo record: 72 ore di filmati caricati ogni minuto dai suoi 800 milioni di utenti. Una storia iniziata nel 2005. L'idea di Chad Hurley, fondatore e attuale CEO di YouTube, si è subito dimostrata vincente. Un anno dopo, nel 2006, il primo record importante, 100 milioni di video visti quotidianamente, convice Google a comprare Youtube per 1,65 milioni di dollari. Una decisione più che azzeccata quella di Mountain View.
Da allora infatti, fra l'introduzione dell'alta definizione e del 3D e gli accordi commerciali con case discografiche e network di tutto il mondo, il sito di videosharing è in continua crescita: nel 2009 gli utenti caricavano ogni minuto 'appena' 15 ore di video contro appunto le 72 di adesso, che potrebbero a breve diventare oltre 100.
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