giovedì 5 aprile 2012

Global Soap Project: saponette per la vita.

Roma, 5 apr. (Adnkronos) - Quando non vengono portate via come souvenir, le saponette degli alberghi vengono buttate via anche se utilizzate una volta sola. Solo gli alberghi degli Stati Uniti ne gettano nell'immondizia una quantità impressionante: circa 2.600.000 saponette al giorno, uno spreco sconsiderato se si pensa che più di due milioni di bambini muoiono ogni anno per malattie come tifo, colera o una semplice diarrea, proprio a causa della mancanza di sapone.
Dal 2009 a oggi sono ben 7 milioni i bambini morti a causa di malattie che si sarebbero potute evitare con una corretta igiene. A dimostrarlo è il dato inverso: i bambini sotto i cinque anni che si lavano le mani con il sapone, possono ridurre del 50% il rischio di contrarre la polmonite e sono ben 1,4 milioni le morti che si potrebbero evitare ogni anno semplicemente lavandosi accuratamente le mani con sapone. Un'ingiustizia che ha colpito Derreck Kayongo, imprenditore ugandese, ora residente ad Atlanta, che ha dato vita al Global Soap Project.
Obiettivo: recuperare le migliaia di saponette buttate via ogni giorno negli hotel americani, riciclarle per trasformarle in nuove saponette e poi distribuirle nei Paesi più vulnerabili di tutto il mondo, dove una semplice saponetta può diminuire il rischio di contrarre malattie infettive del 40%. Gli alberghi, da parte loro, si liberano di un rifiuto ingombrante, vista la quantità di sapone che gettano via, e infatti si sono dimostrati da subito ben disposti a collaborare.
Ad oggi, il progetto coinvolge 300 hotel statunitensi distribuendo saponette in 18 Paesi in via di sviluppo. Tra questi, c'è anche Hilton Worldwide che ha appena avviato una partnership importante con Global Soap Project, grazie alla quale si prevede di produrre, in un anno, più di un milione di nuove saponette. E oltre a donare il sapone, Hilton Worldwide investirà 1,3 milioni di dollari nei prossimi 3 anni nel progetto.
Il sapone raccolto dagli hotel, diviso per albergo di provenienza e per marca, viene riscaldato e filtrato con cura per rimuovere ogni traccia di sporcizia e di impurità, quindi viene colato dentro a nuovi stampini per formare le nuove saponette che vengono confezionate grazie al lavoro svolto per lo più da volontari. Prima di raggiungere i destinatari, un campione di ogni lotto di sapone viene sottoposto a rigorose analisi condotte da un laboratorio terzo.
Figlio di un produttore di sapone, Kayongo sa bene come selezionare e rimodellare quelle saponette che solo dopo aver superato un rigoroso test anti-patogeno vengono inviate gratuitamente a chi ne ha bisogno. Una condizione verso la quale è particolarmente sensibile, vista la sua storia: da bambino, negli anni '70, dopo la dichiarazione di guerra di Idi Amin contro la Tanzania, è fuggito dall’Uganda con i genitori per trovare rifugio in Kenya, dove nonostante le difficoltà, ha avuto la possibilità di rifarsi una vita iniziando i suoi studi a Nairobi e finendoli poi ad Atlanta.
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Pasqua: solo 1 agnello su 5 è italiano. Pensaci !!!

Roma, 5 apr. (Labitalia) - "Quest'anno la vendita degli agnelli sta andando peggio del solito, e solo un agnello su 5 della tavola di pasqua sarà italiano". Nunzio Marcelli, pastore abruzzese di Anversa degli Abruzzi che con la Cooperativa Asca, alleva 1.200 pecore e 200 capre, parla con LABITALIA di come stanno andando le vendite delle carni ovine in occasione delle festività pasquali.
La produzione artigianale italiana, subisce "la concorrenza della grande distribuzione e dei grandi numeri che fanno riferimento a produzione straniera soprattutto dell'est Europa", spiega Marcelli, ancora uno dei pochi pastori che con il gregge fa la transumanza 'verticale', passa cioè dalle valli alle quote più alte. "Gli allevatori italiani -spiega- non riescono a creare un'offerta unica, c'è dispersione e questo potrebbe essere ovviato favorendo la vendita diretta e soprattutto la macellazione diretta".
Marcelli ricorda infatti che "da parte delle Asl ci sono ancora troppe resistenze a dare l'autorizzazione a piccoli macelli e piccoli mattatoi, per i quali si pretendono procedure e parametri addirittura più severi di quelli che ci chiede l'Europa". Per questo "è importante rivedere le regole sulle dinamiche della macellazione, per gli agriturismi o i piccoli allevamenti, un discorso che -conclude- la Regione Abruzzo ha già avviato".
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Svelati i super-occhiali bionici di Google.

Roma, 5 apr. (Adnkronos Salute/Ign) - Un paio di occhiali high-tech capaci di amplificare la realtà, rivelando ad esempio se ci sono lavori in corso sul percorso da fare, se la metro è chiusa, come sono le previsioni del tempo e quali impegni abbiamo in agenda. Il tutto senza usare le mani. Sono gli occhiali 'Project Glass' sviluppati da Google e presentati in anteprima in questi giorni, mentre sono ancora in fase di studio: un dispositivo dotato di telecamera, microfono e cuffie integrate, destinato a fungere anche da telefonino, macchina fotografica e navigatore.
La montatura è minimalista, in acciaio, con un mini-schermo parzialmente trasparente che offre le informazioni all'occhio destro dell'utente. Il tutto funziona un po' come le lenti usate da Tom Cruise in 'Minority Report'. Gli occhiali sono ancora in fase di sviluppo, spiegano da Google X, chiedendo dei feedback sull'idea. Una serie di icone offriranno le informazioni richieste e i servizi possibili: gli occhiali permetteranno anche di leggere messaggini di testo, ricevere informazioni utili e seguire una sorta di navigatore che - sfruttando Google Map - indicherà come raggiungere la meta desiderata.
Nel video pubblicato online e dedicato a Project Glass si spiega che saranno offerti 14 servizi diversi agli utenti. E se l'azienda non dà indicazioni sul prezzo e sui tempi di attesa per vedere il dispositivo sul mercato, secondo il New York Times i primi super-occhiali del futuro potrebbero essere disponibili prima della fine dell'anno, per circa 250-600 dollari, ricorda la Bbc online.
La notizia fa anche il giro della Rete. Tutti entusiasti per i nuovi occhiali avveniristici che strappano uno dietro l'altro commenti su Twitter facendo salire l'hashtag #ProjectGlass in topic trend. "Non vedo di provare questa 'realtà'", commenta un utente. "Una rivoluzione", "uno spettacolo", "una figata", sono per lo più le esclamazioni dei navigatori. Anche se, ovviamente, qualcuno resta un po' perplesso: "Non voglio vivere in un mondo dove la maggior parte della gente smania di essere un automa", scrive una 'twitteriana'. Altri invece fanno ironia sull'invenzione di Google: "Spero facciano anche le lenti graduate per noi miopi". E un altro twitta: "Io finirei rapidamente contro un palo".
E sull'ipotesi di andare a sbattere addosso a un palo mentre si comunica con il sistema Android nasce subito la parodia video di 'Project Glass'. Il filmato, postato su YouTube, ironizza sulla realtà aumentata attraverso gli occhiali di Google: il protagonista con le 'lenti del futuro' sugli occhi perde l'orientamento andando dritto, dritto contro pali e persone.
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Instagram per Android, download record da 1 milione in 24 ore

Un successo che va al di là del sistema operativo utilizzato.
Questo è quanto “dimostrato” nelle ultime ore da parte di Instagram.
La celeberrima applicazione per i dispositivi iOS è infatti appena sbarcata anche sullo Store di Google Play, facendo immediatamente segnare un piccolo record: 1 milione di download.
E questo a sole 24 ore dalla sua comparsa sullo Store dedicato ai device con sistema operativo Android.
Nel giorno del suo “esordio” per la piattaforma di Google più di 1 milione di utenti hanno quindi scaricato gratuitamente l’applicazione per le fotografie in “salsa” social che aveva riscosso già un enorme successo per i dispositivi della Apple.
Dato il record appena stabilito dal software in questione, è stata quindi dimostrata la grande attesa, da parte degli utenti, per il suo ingresso nello Store di Google Play.
Una situazione che ha quindi generato una enorme curiosità in tutto il mondo.
Per iniziare a “sperimentare” le caratteristiche di Instagram, non resta quindi da far altro che scaricare l’applicazione in questione e scoprire tutte le sue funzionalità.
Per tutti i possessori di device Android è pertanto possibile effettuare il download di Instagram in maniera gratuita cliccando su QUESTO LINK.   (Pianetatech.it)

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mercoledì 4 aprile 2012

Stipendi Italia: sono i più bassi d’Europa?

La questione degli stipendi dei parlamentari è tornata sulla bocca di tutto, soprattutto da quando sono usciti i dati sui consumi e sul potere d’acquisto del cittadino italiano.
La morale sembra molto banale sulla carta. C’è qualcuno che si impoverisce mentre c’è qualcun altro che in questa crisi si arricchisce.
Ma non si tratta di squali, speculatori finanziari, hedge funds. Mi riferisco sempre a loro, quella strana razza di persone, la casta politica, i parlamentari, che con i loro stipendi fanno arrabbiare l’ITALIA intera. Se poi andiamo anche ad aggiungere gli stipendi pagati ai vari “Generali” negli uffici pubblici, i vari DIRIGENTI,  beh, un certo odio non può certo NON assalirci.
Dai dati Eurostat, visibili nel report “Labour market statistics“,  risulta che gli stipendi dei lavoratori italiani (dati riferiti al 2009) sono tra i più bassi d’Europa. Il nostro Paese si colloca al dodicesimo posto, davanti solo a Portogallo, Slovenia, Malta e Slovacchia. Il reddito medio lordo  rilevato è di circa 23.000 euro.
Per fortuna che c’è qualcuno che tiene alto l’onore dell’Italia, No, non sono gli operai… O forse si, gli operai della politica…

Confronto: Stipendi dei Parlamentari a confronto con quelli dei cittadini ordinari


Dobbiamo essere “ORGOGLIONI” di questo primato, Mica ciuffoli! Poi, come già fatto in passato, vi invito a riprendere QUESTO POST.  Dice TUTTO il necessario, senza bisogno di aggiunte…



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martedì 3 aprile 2012

Nasce italygreenhotels.it, il portale per le vacanze 'verdi'

Rimini, 3 apr. - (Adnkronos) - Nasce un portale per scegliere la propria vacanza 'verde'. E' 'italygreenhotels.it' presentato oggi a Rimini che propone le strutture dell'ospitalità che applicano gli impegni per la difesa dell'ambiente previsti nel decalogo di Legambiente Turismo che nel 1997 proprio dalla Riviera Romagnola ha lanciato l'etichetta ecologica (ecolabel) 'Consigliato per l'impegno in difesa dell'ambiente'. Il portale è promosso dalla Provincia di Rimini e dalle Associazioni Albergatori di Riccione, Rimini e il Circolo Legambiente di Bellaria - Igea Marina, a partire dal 1997, firmatarie dei protocolli d'intesa con Legambiente che hanno dato vita a questa importante iniziativa.
Lo strumento coglie le indicazioni emerse nell'Eurobarometro 2012 (che ha testato 30.000 persone di 27 paesi europei) e rileva come accanto ad un 52% di turisti che si affidano al passaparola di colleghi, amici e parenti anche un 40% degli intervistati che ha dichiarato di consultare il web come strumento di prima informazione.
Italygreenhotel.it al momento segnala gli hotel ecologici in Romagna, in particolare a Rimini, Riccione e Bellaria, ma si pone da subito come riferimento di valore nazionale
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lunedì 2 aprile 2012

Iperrealismo: "Il bambino e le rane" di Sam Jinks

A vederlo così, solo e indifeso appoggiato su un freddo cubo bianco, vien voglia di prenderlo subito in braccio per scaldarlo e proteggerlo. Ci vuole un attimo per capire che non si tratta di un neonato in carne e ossa, ma sicuramente quello che ci insinua il dubbio non sono le sue fattezze assolutamente realistiche, quanto il contesto e le due rane sedute al suo fianco. Si tratta infatti di una scultura intitolata “Piccole cose” di Sam Jinks esposta all'India Art Fair, la fiera d’arte moderna di Nuova Delhi. 

Per le sue opere l'artista australiano utilizza resina e silicone, ma anche peli e capelli umani ottenendo risultati sorprendenti in termini di realismo delle sue figure umane. Vecchi, bambini, persone malate o cadaveri sono rappresentati nudi, incredibilmente reali, ma quello che più colpisce e turba è la loro perfezione. La pelle, in particolare, assume tutte le possibili variazioni della pelle vera, a partire dal colorito fino alle pieghe ed alle più piccole rughe d'espressione, con tutto l'apparato di ciglia, sopracciglia, capelli e peli che rendono queste opere di un realismo sconvolgente, tanto da definirlo iperrealismo. Da brivido! (Focus.it Foto:Parivartan Sharma/Reuters)
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domenica 1 aprile 2012

1 aprile - Gli scherzi fatti nella storia

Come sappiamo bene, oggi è un giorno particolare…uno di quelli in cui bisogna guardarsi alle spalle e tenere attivi tutti i nostri sensi perché uno scherzo potrebbe attenderci proprio dietro al primo angolo. Attenzione gente, oggi c’è sicuramente un pesce d’aprile che vi aspetta!

L’usanza del pesce d’aprile ha radici sicuramente antiche, ma sconosciute. Pare infatti che risalga all’usanza pagana di festeggiare il capodanno il primo giorno di aprile e non il primo di gennaio. Per salutare l’inverno e accogliere la stagione mite, i pagani festeggiavano con doni e sacrifici in onore degli dei, in un’atmosfera di totale allegria costellata da scherzi e burle. Quando la Chiesa abolì la festività pagana, stabilendo l’inizio dell’anno il primo di gennaio, i pagani continuarono a festeggiare secondo la loro tradizione e, per questo motivo, venivano scherniti.
In Europa la tradizione del primo di aprile si diffuse nel 1500, ma in Italia arrivò soltanto tra il 1860 e il 1880.
(Per approfondire le origini di questa tradizione, leggi il nostro articolo sul perchè il primo giorno di aprile è dedicato agli scherzi)
Ma quale fu il primo scherzo fatto il primo di aprile? E qual è quello che è passato alla storia?
Il più antico pesce d’aprile di cui si ha notizia in Italia è quello del maestro Buoncompagno da Firenze. Alla fine del XIII secolo Buoncompagno disse ai bolognesi che il 1° aprile avrebbe sorvolato la città usando un marchingegno di sua invenzione. La popolazione si riunì in quella data sul monte di Santa Maria per assistere allo spettacolo. Buoncompagno si presentò all'appuntamento con un paio di enormi ali, ma disse che un improvviso vento sfavorevole aveva impedito il volo. Burlone!

Senza dubbio però la bravata più nota è quella del regista americano Orson Welles che, per l’1 aprile 1938, aveva progettato di mandare in onda uno speciale programma radiofonico. Per problemi tecnici, il programma non poté andare in onda, ma quel burlone di Welles non si arrese e qualche mese dopo, riuscì a far trasmettere alla radio "La Guerra dei Mondi" che era una radiocronaca dello sbarco dei marziani. In quel periodo la radio rappresentava l’autorevolezza dell’informazione, perciò la notizia fece ovviamente dilagare il panico. Furono centinaia le telefonate che intasarono i centralini della polizia e le redazioni giornalistiche. La gente si munì di maschere antigas e si rinchiuse nelle chiese.

Quella non fu l’unica volta in cui i mezzi di comunicazione di massa si divertirono a diffondere “bufale” il primo aprile.
Per esempio, nel 1955, a Monaco di Baviera, i giornali divulgarono la notizia della scoperta di un giacimento di petrolio in città e che i cittadini erano gentilmente pregati di munirsi di secchi per raccogliere la maggior quantità possibile di oro nero.
La Bbc è indubbiamente il canale più attivo nell’ambito dei pesci d’aprile e due dei tanti sono passati alla storia.
Il primo scherzo riguardava un reportage su un test per una nuova tecnologia che consentiva di trasmettere odori attraverso le onde dell’aria. Furono molti gli spettatori che contattarono la Bbc per partecipare al test.

La seconda geniale burla risale al 1957 ed è nota con il nome di “swiss spaghetti harvest” (= mietitura di spaghetti svizzeri). La televisione britannica diffuse la notizia di un incredibile raccolto di spaghetti nel sud della Svizzera, resa possibile da un inverno mite. Il rispettatissimo speaker Richard Dimbleby entrò nei particolari del raccolto degli spaghetti, mentre alle sue spalle si susseguivano le immagini di una famiglia che estraeva gli spaghetti dagli alberi. Dopo il servizio, la Bbc ricevette centinaia di telefonate di persone che volevano sapere come far crescere gli spaghetti sugli alberi. (Ahahah!)



Alcuni scherzi non sono però divertenti… Un esempio? Nel 1967, a Firenze, un volantino dell’ Ufficio di recupero felini abbandonati (URFA) annunciava che i gatti erano stati banditi dal capoluogo toscano. Molte persone si liberarono dei felini gettandoli nell’Arno.
Nonostante il passare degli anni, i mass media, non si sono stancati di fare scherzi a lettori e telespettatori.
Il 1° aprile 2001, per esempio, La Stampa scrisse che secondo il Jet Propellent Laboratory di Pasadena, sarebbero state trovate le tracce di giganteschi vermi su Marte. Sempre in quel giorno l’autorevole Repubblica, diede la notizia di un esperimento finlandese sulla telepatia, secondo il quale la lettura telepatica del pensiero umano sarebbe potuta diventare realtà in breve tempo.

Nel 2004 il TG2 annunciò la scoperta di petrolio su Marte, corredando il servizio con fantastiche immagini attribuite alla NASA. Insomma, chi lavora nel mondo della comunicazione, sembra divertirsi un sacco a distribuire pesci d’aprile da un capo all’altro del mondo.

Paradossalmente alcuni pesci d’aprile si sono trasformati in realtà con il passare degli anni. Per esempio la Bbc, alla fine degli anni ’80, aveva annunciato l’invenzione di uno speciale walkman in grado di contenere centinaia di canzoni all’interno di un microchip. Circa dieci anni dopo fu inventato l’mp3. (curiositaeperche.it)
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Qual'è il liquido più costoso del mondo?

Vodka di importazione? Vino Cabernet? Olio extravergine d’oliva? No… Il liquido più costoso, tra quelli che usiamo tutti i giorni, è a sorpresa l’inchiostro nero per stampanti. Lo rivela con tanto di cifre un’infografica pubblicata dal sito americano Clicklinks. L’inchiostro costa 3.330 dollari al gallone (circa 9500 euro al litro). Il doppio di un smalto per unghie di marca. E 30 volte una famosa vodka. Mentre il latte nel prezzo dell’inchiostro ci sta dentro… 1000 volte. Scorrendo la topten dei liquidi si scoprono molte cose. Per esempio, lo sapevate che il collutorio costa più della birra? E che il terzo liquido più prezioso dopo inchiostro e smalto è il K-Y Jelly… un lubrificante sessuale? E qual è invece il liquido comune meno costoso? L’acqua minerale imbottigliata? No, è la soda. Naturalmente i prezzi sono quelli del mercato Usa. Ma in tempi di commerci globali non sono tanto diversi dai nostri. Infine qualche confronto: con quello che costa un gallone di inchiostro (3,79 litri) si possono acquistare: 98 bottiglie di vodka, 139 di olio di oliva, 742 di shampoo e 982 cartoni di latte.
Perché l’inchiostro nero costa tanto? Secondo infografica a incidere di più sul costo dell’inchiostro sono le spese di ricerca e sviluppo: miliardi di dollari investiti per perfezionare le tecniche di stampa e far sì che l’inchiostro non sparisca dai nostri fogli. (Focus.it)
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