domenica 23 ottobre 2011

L'Ipad sostituisce al ristorante il vecchio menù

Roma, 23 ott. (Adnkronos) - Il vecchio menu del ristorante rischia di andare in pensione, spiazzato dalla tecnologia. Pizza, spaghetti e bistecca ora si ordinano con un 'touch' sull'iPad. La nuova tendenza - sostituire la tradizionale lista cartacea con l'oggetto di culto del momento - sta prendendo piede anche in Italia, dopo l'esordio nei locali di New York.
Pionieri, da noi, sono stati non fast food o catene di cibo veloce per giovani ma ristoranti 'in' che al cliente, assieme al benvenuto, consegnano la 'tavoletta' sulla quale possono ordinare da soli il piatto preferito. Fra i primi a introdurre il menu hi-tech nel nostro Paese - evoluzione dell'ormai superato palmare usato dal cameriere - locali famosi quali il 'Castello Malvezzi' di Brescia e il 'Ristorante Teatro alla Scala Il Marchesino' di Milano, e il ristorante romano 'da Giggetto' in via Alessandria, tra il quartiere Parioli e il Nomentano. Un'idea che "è nata dalla mia passione per la tecnologia - spiega all'Adnkronos, Massimo Gemignani, titolare del ristorante capitolino - unita alla creatività di una società di giovani informatici. Insieme abbiamo 'costruito' il nostro software personalizzato". Una svolta tecnologica che i clienti "giovani e meno giovani - assicura - hanno molto gradito".
Il cliente può così 'sfogliare' il menu come fosse quello cartaceo, ma con, in più, la possibilità di vedere le foto dei piatti e la loro descrizione "per ora in inglese, spagnolo, italiano e giapponese ma con la possibilita' di traduzione in altre lingue", riferisce ancora Gemignani. Dalla prima schermata con le icone dei vari 'pasti' (primi piatti, bevande, antipasti, vini, secondi piatti, frutta, dolci ecc.) si passa con un 'tocco' a quella desiderata, visualizzando l'immagine del piatto con tutte le informazioni utili, quali gli ingredienti, la preparazione, le calorie e il prezzo. Ad ogni prodotto possono poi essere associate delle varianti che il cliente potrà abbinare in modo semplice, ed eventualmente annotare richieste aggiuntive in un apposito spazio.
Una volta scelto il piatto, il cliente può ordinarlo direttamente, visionando il conto in tempo reale, mentre al cameriere spetterà, dopo un rapido controllo, inviare l'ordine. La comanda verrà automaticamente mandata ai cuochi. "Non abbiamo adottato il menu sull'iPad con l'obiettivo di 'risparmiare' sul personale - spiega ancora il titolare del ristorante romano di via Alessandria - o, peggio ancora, di eliminare il rapporto fra il cliente e il cameriere, perché quest'ultimo sarà sempre a disposizione per qualsiasi cosa".E i clienti apprezzano molto l'innovazione, "soprattutto i giovani, ma non solo. Volendo fare un bilancio del gradimento - aggiunge Gemignani - a otto su dieci piace, a uno no mentre l'altro dice 'ni' all'idea. Tutti comunque sono incuriositi soprattutto perché possono avere in tempo reale informazioni aggiuntive su ciò che stanno per mangiare e, perché no, possono divertirsi con la 'tavoletta'. Anzi - sottolinea - dedicano più tempo all'ordinazione perché guardano nel dettaglio tutte le portate e magari - conclude - ordinano anche qualcosa in più che col menu tradizionale gli sarebbe sfuggita". Non solo. "L'idea - conclude il titolare del ristorante pizzeria - insieme alla Tabasoft, la società che ha creato il software, è di venderlo ai ristoranti e locali che vorranno convertirsi al menu hi tech".
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sabato 22 ottobre 2011

Quanti aerei volano ogni giorno nel mondo?

Un’originale rappresentazione del mondo globalizzato la si può avere dal traffico aereo che ci dà un’idea di quando e dove si concentra maggiormente l’incessante susseguirsi di spostamenti di passeggeri e merci da una parte all’altra del globo.
In questa curiosa animazione vengono visualizzati tutti i voli commerciali mondiali, ogni puntino giallo rappresenta un aereo in volo.
Nel video della durata di un minuto viene condensato il traffico aereo di 24 ore.

L’alternarsi del giorno e della notte scandisce il ritmo con cui il traffico si intensifica nei vari continenti, è impressionante vedere i cieli congestionati in Europa, Nord America e in estremo oriente durante il giorno così come, all’alba, i voli in arrivo in Europa dagli Stati Uniti, un vero fiume in piena di aerei sopra l’Atlantico. 
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venerdì 21 ottobre 2011

I freni da bicicletta wireless: i più hitech, i più pazzi

I freni da bicicletta più tecnologici? Quelli che fanno a meno di qualsiasi levetta o cavo! Sono un’idea del team di ricercatori della tedesca Saarland University, guidato dal professor Holger Hermanns. Come possiamo ammirare qui sopra, per ora il prototipo è in fase altamente sperimentale, ma sembra che in un futuro prossimo potrebbe debuttare una bici funzionante senza cavi né levette, ma dotata solamente di uno speciale sensore posizionato in prossimità della manopola destra del manubrio. Ma come si frena? E come è possibile fidarsi di questo sistema? Tutte le risposte (o presunte tali) dopo il salto.
Iniziamo da una percentuale: 99,999999999997%. Indica l’affidabilità di questo sistema, che frenerà in modo corretto in quasi la totalità dei casi. Già, “quasi”, perché per il rimanente0,000000000003% molto probabilmente si ruzzolerà a terra o ci si spalmerà contro un ostacolo.
Il sistema funziona grazie ai componenti elettronici integrati e alle ultime soluzioni wireless disponibili sul mercato. Via levette e cavi e benvenuti sistemi che comunicano senza fili con gli impianti frenanti grazie a sensori posizionati sul manubrio e speciali algoritmi interni. Tutto avverrà in automatico.
L’intensità della frenata corrisponderà all’input sull’area sensibile che comunica con una centralina di trasmissione che trasmette il comando via radio al freno. Il professore Hermanns racconta che per fermarsi da una velocità di 30km/h si dovrà azionare il sistema circa due metri prima dello stop. Ci vorrà un po’ di pratica, ma in questo momento forse di elettronico possono bastare i cambi e iperformanti ciclocomputer.
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Flashback.C trojan mette in pericolo Mac OS X!

F-Secure ha individuato un trojan backdoor persistente, denominato Flashback.C, per sistemi Mac OS X. Il malware che si cela dietro una finta installazione di nuova versione del Flash Player di Adobe.
Il malware installa una backdoor, prendendo di mira le soluzioni antivirali integrate sul sistema di Apple con lo scopo di procurarsi una maggiore resistenza ai tentativi di rimozione. Una volta preso il controllo del sistema, infatti, Flashback.C si connette ad un host remoto, restando in attesa di ordini.
Al momento l’host sarebbe inattivo, ma la connessione potrebbe potenzialmente essere impiegata per portare qualsiasi genere di attacco, inclusa la diffusione di altri malware e/o di versioni aggiornate dello stesso trojan, cosa che pare si stia già verificando. Sono segnalate infatti nuove varianti del trojan.
Il trojan è anche in grado di disattivare gli aggiornamenti automatici di XProtect, inibendo l’applicazione antivirus che Apple integra nei suoi sistemi operativi ed assicurandosi un elevato livello di persistenza.
«Tentare di disabilitare le difese del sistema è una tattica molto comune ai malware.» si legge sul Blog di F-Secure. «Le difese integrate sono quasi sempre il primo obiettivo su qualsiasi piattaforma». Unica nota positiva, per installarsi, al malware serve il consenso dell’utente attraverso la digitazione dei suoi dati di autenticazione.
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giovedì 20 ottobre 2011

Una cucina che somiglia ad un PC

Mobile Kitchen Concept di Electrolux.  Electrolux è da sempre stata un’azienda all’avanguardia, aperta alle innovazioni ed all’integrazione della funzionalità dei prodotti con l’estetica ed il design.
Anche questa volta ci presenta un prodotto (per il momento ancora un prototipo) del tutto innovativo. Si tratta di una cucina particolare, ideata dal designer Dragan Trenchevski.
Il suo nome è Mobile Kitchen Concept, e da quanto si può evincere, è una vera e propria cucina portatile, dalle dimensioni e dalla forma molto simile ad un personal computer.
La cucina mobile è dotata, nella parte inferiore, di 4 fornelli (piastre) e, nella parte superiore, è munita di uno schermo  touchscreen collegato ad internet, per seguire e realizzare al momento ricette e video ricette.
Il designer Trenchevski ha pensato proprio a tutto! Infatti, il piano cottura è altresì dotato di una grattugia e di un tagliere per la preparazione dei cibi.

Al momento la Mobile Kitchen è solo un concept, ma si spera presto nella sua commercializzazione, perché una cucina così, oltre ad essere eccezionalmente unica, sarà l’ideale da portare in campeggio o in vacanza.
Un concept che unisce design, funzionalità e high tech.

Tratto da www.desainer.it

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Adriano Celentano, esce domani "Non ti accorgevi di me"

Il singolo è stato realizzato in collaborazione con i Negramaro

Milano, 20 ott. (TMNews) - Esce domani in radio "Non ti accorgevi di me", il singolo di Adriano Celentano, che anticipa l'uscita del nuovo album, il 29 novembre. Il testo di "Non ti accorgevi di me" è di Giuliano Sangiorgi, che, assieme ai Negramaro, fornisce a questa canzone un mix sorprendente tra chitarre elettriche e archi arrangiati in modo del tutto innovativo. Sangiorgi scrive: "Non ti accorgevi di me se poi ti venivo a cercare/ Non mi accorgevo di te che mai eri pronta ad amare/ Non ti curavi di me perché già sapevi che io/ Se mi curavo di te a farmi male eri ancora tu".
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mercoledì 19 ottobre 2011

Viaggi a zero emissioni sulle nuvole

Chi non ha mai sognato di lasciarsi trasportare dal vento su una nuvola soffice, senza una direzione precisa e libero da limiti temporali? L’architetto americano Tiago Barros è andato oltre il sogno, ideando un sistema di trasporto ecofriendly che è l’antitesi dell’alta velocità. Passing cloud è composto da una serie di palloni sferici uniti a formare una nuvola. Si sale a bordo da una scala e si rimane seduti in superficie per tutta la durata del viaggio. La struttura interna in acciaio è ricoperta da un tessuto in nylon tanto resistente quanto flessibile, capace di catturare le raffiche di vento più potenti senza arrecare danni ai passeggeri.
La nuvola passeggera non emette gas di scarico, non produce rifiuti ed è a risparmio energetico. Per muoversi sfrutta il vento e chi è a bordo, assicura Barros, non avvertirà alcun disagio. Unica pecca, forse, non conoscere la destinazione finale e l’orario di arrivo. D’altra parte, è proprio quello che vuole proporre Barros: un nuovo modo di viaggiare attraverso gli Stati Uniti a basso impatto e senza vincoli temporali e geografici.
Ce la farà il nostro eroe a liberarci in una sola mossa dalle emissioni del trasporto su lunghe distanze e dalla frenesia della vita moderna? Per il momento ha stupito il comitato tecnico del concorso Life at the Speed of Rail, presentando una nuvola a chi si aspettava linee ferroviarie ad alta velocità. (Ecoblog)
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McCartney offriva 'lavoro' a un batterista, all'asta la lettera.

Londra, 19 ott. (Ign) - E' stata ritrovata tra le pieghe di un vecchio libro nel bagagliaio di un'auto a Liverpool ed è la testimonianza della più grande occasione mancata della storia della musica. La lettera, che andrà all'asta da Christie's il 15 novembre (stima prevista 9mila sterline), è stata scritta il 12 agosto 1960 da un giovanissimo Paul McCartney ed è indirizzata a un anonimo batterista in cerca di lavoro.
I Beatles, che di lì a poco sarebbero partiti per un tour ad Amburgo ed avrebbero conquistato una fama mondiale, erano in cerca di un batterista e così McCartney, allora 18enne, prese carta e penna e rispose all'annuncio offrendo un'audizione al musicista disoccupato.
''Vorremo offrirle un provino per la posizione di batterista nel nostro gruppo - si legge nella lettera -. In ogni caso, dovrebbe essere disponibile da subito per un tour ad Amburgo (la spesa pagata sarebbe di 18 sterline a settimana per due mesi). Se è interessato chiami il Jacaranda Club e chieda di parlare con un membro dei Beatles''. L'identità del batterista è sconosciuta e non è noto neppure se quell'audizione abbia mai avuto luogo oppure se il musicista abbia rinunciato a presentarsi perdendo così l'occasione della sua vita.
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martedì 18 ottobre 2011

Viaggiare pedalando: c'è il servizio Albergabici della Fiab

Roma, 18 ott. - (Adnkronos) - Partecipare a una staffetta su due ruote, scorazzare sulle ciclovie in tutta sicurezza, pedalare lungo ferrovie dismesse e, alla fine, trovare un albergo che non solo sia pronto ad ospitare la nostra bicicletta, ma che possibilmente rispetti anche i principi di chi sceglie di spostarsi a impatto zero. Se mobilità sostenibile fa rima con bicicletta, per chi decide di contribuire attivamente scegliendo il mezzo a propulsione umana, il problema può diventare trovare i percorsi e le strutture adatte.
A risolvere il problema ci pensa "Albergabici", il servizio della Fiab, la Federazione italiana amici della bicicletta, che raccoglie le strutture ricettive (alberghi, agriturismo, bed & breakfast, campeggi e così via)che offrono servizi a favore dei ciclisti. Il sito offre l'elenco, regione per regione, delle strutture idonee ai ciclisti, con lo scopo di mettere in rete informazioni altrimenti difficilmente reperibili, per chi viaggia in bicicletta o semplicemente intende effettuare alcune escursioni.
Così si può scoprire se in una determinata città c'è un albergo dotato di riparo coperto e sicuro per le bici, se dispone di una piccola officina o di un noleggio biciclette, qual è la distanza dalla stazione ferroviaria. I dati vengono inseriti nel portale dalle singole strutture che hanno il compito di aggiornarli almeno ogni anno, garantendo così una informazione precisa e trasparente. Il servizio è integrato con il portale Bicitalia.org che consente di visualizzare la posizione delle strutture in riferimento alle principali Ciclovie di Bicitalia.
Secondo i dati della Fiab, in Italia il cicloturismo è in crescita, anche se le strutture adeguate sono ancora poche e sicuramente ben lontane da alcuni esempi europei, come la pista ciclabile del Danubio che d'estate accoglie, lungo i suoi 300 km da Passau a Vienna, più di 5.000 cicloturisti al giorno, movimentando anche svariati milioni di fatturato.
Basta pensare che in Germania ogni anno più di due milioni di persone trascorrono le vacanze in bicicletta usando, tra le altre sistemazioni, 3.300 strutture certificate ''Bed and Bike''. Se ci fossero le stesse condizioni favorevoli in tutta Europa, si potrebbe attirare e sfruttare appieno una fetta di mercato corrispondente a circa 19 milioni di cicloturisti ogni anno, e far lavorare così 30.000 strutture ricettive che offrono servizi specifici per i viaggiatori in bicicletta.
Che qualcosa si stia muovendo anche in Italia è dimostrato dal fatto che in pochi mesi diverse centinaia di strutture si sono registrate al servizio Albergabici promosso dalla Fiab.
"Albergabici" si propone di compiere un passo nella direzione delle esigenze del ciclista, che generalmente chiede strade per pedalare in sicurezza, strumenti adatti per l'esplorazione del territorio (una buona cartografia specializzata e possibilmente di segnaletica dedicata), percorsi con pendenze non impossibili e paesaggisticamente di pregio con uno sviluppo esteso di ciclovie.
Un ciclista non agonista può percorrere fra i 50 e i 100 km in un giorno dal mattino alla sera. Questo significa che se si vuole trattenere il cicloturista ospite per alcuni giorni è opportuno offrirgli, oltre all'accoglienza, anche itinerari adeguati. Le strutture elencate all'interno del sito sono tutte a misura di ciclista, così come gli itinerari e gli appuntamenti segnalati.
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