lunedì 9 gennaio 2012

In arrivo l'impronta digitale analitica per il biologico

Roma, 9 gen. (Adnkronos) - Prodotti biologici sempre piu' sicuri con metodi analitici innovativi con la messa a punto di un' ''impronta digitale analitica''. Vi lavorera' un gruppo di ricercatori europei nei prossimi tre anni, un metodo che permettera' di identificare il ''vero bio'' rispetto ai tentativi di frode.
Il progetto, piu' che mai attuale dopo la scoperta della truffa da parte della Guardia di Finanza grazie all'azione ''Gatto con gli stivali'', sara' coordinato dall'Universita' di Copenhagen e vede la collaborazione italiana della Fondazione Edmund Mach, con la competenza acquisita negli ultimi anni dal Centro ricerca e innovazione relativamente ai rapporti tra isotopi stabili soprattutto dell'azoto, dell'Aiab, che definira' le filiere e raccogliera' i campioni da sottoporre ad analisi, e di Bios che partecipera' alla valutazione dell'applicabilita' all'interno del sistema di certificazione.
Il progetto transnazionale dall'acronimo ''AuthenticFood'' ha avuto inizio a novembre e prevede la collaborazione di ben 16 partner provenienti da 11 paesi europei, includendo diverse competenze analitiche, agronomiche e di sistema di controllo. Nel progetto AuthenticFood i ricercatori europei considereranno alcuni prodotti biologici vegetali (in particolare pomodoro, cereali e derivati) e completeranno lo sviluppo di una serie di metodi analitici tra i piu' promettenti ed innovativi per l'autenticazione dei prodotti alimentari di origine vegetale. Lo scopo principale del progetto e' mettere a punto degli strumenti che permettano di rafforzare l'affidabilita' dei prodotti bio e che garantiscano ulteriormente i consumatori ma anche gli utilizzatori di materie prime, quali i mulini, i mangimifici, i produttori di passate eccetera.
Gli strumenti analitici che verranno valutati e laddove possibile combinati mediante tecniche statistiche multivariate, includono metodiche di analisi dei residui di fitofarmaci, dei rapporti tra isotopi stabili di diversi elementi e del profilo minerale e metabolomico. Diversi di questi metodi sono gia' utilizzati per l'autenticazione anche di prodotti biologici, tuttavia va ancora analizzato il grado di affidabilita' a seconda delle varianti (clima, varieta', gestione agronomica, specie, tipo di trasformazione ecc.) ed il costo.
Il mercato del bio e' in costante e solida crescita e questo ha attratto anche l'attenzione di societa' ed individui disonesti che hanno trovato la via tra le maglie del sistema di controllo per commercializzare fraudolentemente grandi quantita' di derrate convenzionali con falsi certificati di biologico.
La recente azione della Guardia di Finanzia, denominata ''gatto con gli stivali'' rende ancora piu' attuale il progetto e fruibili i risultati, proprio sulle filiere su cui si lavorera' in Italia: grano duro-semola-pasta e pomodoro-salsa. E' ovvio che i metodi analitici non potranno sostituire le serie procedure di ispezione e certificazione, ma di certo potranno risultarne utile complemento sia per gli enti di certificazione che per le autorita' deputate al controllo ed anche per le aziende che acquistano materie prime su mercati internazionali.
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venerdì 6 gennaio 2012

Nasce Facebook Card, il biglietto da visita social

Le Facebook Card sono biglietti da visita ordinabili attraverso internet. Ma hanno una differenza rispetto ad altre simili: riuniscono in una tessera di carta le informazioni già archiviate dalle persone nel social network.
Come, ad esempio, il luogo di residenza o l'attività professionale. E accorciano le distanze tra l'identità digitale e la vita quotidiana, lontano da cellulari e computer. A lanciare l'idea è una società inglese, Moo. La procedura funziona in modo automatico per gli iscritti di Facebook dopo che acconsentono all'utilizzo dei loro dati, come già avviene con i giochi e altre applicazioni software.
Sul lato frontale del biglietto appare un'immagine: è la prima in alto nella pagina del Diario di Facebook e occupa la maggior parte dello spazio, accanto al nome. Nella parte posteriore, invece, gli utenti possono scegliere un motto. Inoltre, in basso, trovano anche il link per accedere alla propria pagina nel social network. Da tempo chiunque può decidere di ottenerne uno con nome e cognome, attraverso uno spazio predisposto per costruire la "vanity url".
La Card raccoglie anche altre informazioni, se sono disponibili sul profilo: numero di telefono, luogo di residenza, professione e indirizzo di posta elettronica. Sono poi gli iscritti a correggere eventuali errori. Si tratta di un'iniziativa pianificata in accordo con Facebook: il lancio ufficiale sarà domani, ma un'anteprima gratuita è accessibile ai primi 200mila utenti della rete sociale online. Altrimenti il costo complessivo dall'Italia è di 25 euro per 50 biglietti, incluse le spese di spedizione rapida con un corriere espresso.
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Libretto ritrovato dopo 100 anni: 25 lire diventano 100 mila euro

25 lire che diventano oltre 100 mila euro. Non è una favola ma la realtà. La somma è cresciuta grazie agli a interessi e alla rivalutazione monetaria e alla capitalizzazione perché è stata in giacenza per cento anni in banca. 
Com'è possibile? Tutto ha avuto inizio durante la Prima Guerra Mondiale, quando un militare dell'Esercito italiano decise di depositare la paga della missione al fronte ossia 25 lire, su un libretto della Banca d'America e d'Italia. La somma venne intestata alla figlioletta Nicolina, nata nel 1909 a all'epoca una bimba di appena sette anni. 

Ma il soldato morì in battaglia e Nicolina rimase orfana poiché aveva già perso la mamma. Di quel libretto si persero le tracce, e solo qualche settimana fa è stato ritrovato in un baule pieno di ricordi, all'interno di una giacca della divisa militare.

Nicolina oggi ha 102 anni e 100 mila euro in più grazie al papà ma grazie anche ad una delle sue figlie insieme alla quale ha deciso di richiedere quella somma sfruttando una class action alla Banca d'Italia ed al ministero delle Finanze per il recupero delle somme dei libretti bancari "antichi". (Teleborsa.it)
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Oroscopo, ecco come sarà il 2012.

Roma, 6 gen. (Adnkronos) - Lettura degli astri nella notte dell'Epifania, per molti la più magica dell'anno. A prevedere come sarà questo 2012 appena cominciato è l'astrologa Luisa De Giuli, che ha interrogato le stelle per ogni segno zodiacale.

Ariete. Un bagno di concretezza velata da machiavellismo per evitare equivoci e ritardi che possono condizionare la riuscita, anche se non manca la voglia di rischiare con coraggio. I dialoghi si accentuano su ogni piano, favoriti dal carisma naturale. Nella coppia stabilità e grande voglia di valori tradizionali, ricerca di sicurezza: romanticismo e nostalgia.
Toro. Il carattere non si smentisce, l'appoggio dei pianeti trasforma qualsiasi iniziativa e idea in una macchina da guerra pronta a sferrare l'attacco decisivo. Il fine ultimo? Guadagno e conquista della sicurezza, ma anche passione da vivere all'insegna della stabilità e della fedeltà. Un pizzico di gelosia coinvolge anche i più austeri: la paura di perdere riaccende l'amore che rischiava di divenire ripetitivo.
Gemelli. Una navigazione a vista per prendere il meglio della vita senza pentimenti e rimpianti. Con la necessaria prudenza e tanta voglia di imparare dalle esperienze. Anche gli ostacoli saranno importanti per vivere con maggiore consapevolezza la fortuna data dai passaggi planetari nel segno, transiti che valorizzano il magnetismo, il fascino e l'immagine.
Cancro. Grande energia nel mettere in pratica ogni potenzialità. Costruttivi, quindi, ma anche romantici. Amore e certezza nella coppia aumentano la passionalità e il desiderio di vivere storie segrete che lascino il segno. I momenti di meditazione saranno produttivi di nuove idee, di ispirazioni e di magia. E' un anno in cui la poesia fa grandi cose: basta credere per riuscire a inserirsi nella corrente positiva della vita.
Leone. C'è un freno alla carriera, un trionfo immediato è fuori luogo. Ma alleanze, collaborazioni e accordi sono molto stimolanti sia sul piano del pensiero sia per le iniziative. Sobrietà nel gestire il bilancio che si potenzierà. Qualche nube nel proprio ambiente con persone molto suscettibili perché deboli. Ricordate: un'energia straordinaria conquista i cuori e apre le menti.
Vergine. Energia vitale al massimo e vedute ampie aprono spazi del tutto inaspettati che saranno sfruttati magnificamente per farsi strada con classe e savoir faire nella professione. L'amore velerà di romanticismo e nostalgia le esperienze; i cambiamenti nel lavoro porteranno nuove opportunità. L'estate è ricca di sorprese, in autunno si accentua la sensibilità verso gli altri: disponibili e comprensivi chiuderete un anno molto importante per la vostra presa di coscienza.
Bilancia. Amate gli esami di coscienza ripetuti all'infinito e sarà un anno nel quale vi misurerete con le vostre sole forze adeguandovi alle richieste dell'ambiente che vorrà contare su di voi in ogni circostanza. Ciò che può divenire complesso è il fattore economico, ma solo perché siete molto esigenti e autonomi: volete dare il massimo e ci riuscirete. Momenti bellissimi dal punto di vista emotivo saranno vissuti quando allenterete la tensione e il peso dei doveri: siete ambiziosi e avete puntato in alto.
Scorpione. Non affrettatevi, tutto marcerà regolarmente, sarete sostenuti dal partner o da chi vorrà allearsi con voi. E' un anno di continuo progresso, di fiducia nelle amicizie e di maggiore forza interiore: il pensiero vi donerà un'energia costruttiva, siete pronti ad agire strategicamente, ogni contrasto vi renderà più forti, agili e agguerriti, l'autunno porterà il trionfo.
Sagittario. Un anno importante con strategie mirate e poca improvvisazione: meglio calcolare ogni passo e verificare gli esiti prima di procedere. Riscuoterete simpatie e conquisterete il partner o chi vi circonda grazie alla dialettica, sarete brillanti. Attenzione alle invidie e ai colpi bassi, ci vorrà energia per mantenere il posto di lavoro ma saprete insistere e affermarvi con positività. Chiuderete l'anno con un trionfo personale, chi vi ama vi seguirà.
Capricorno. Manterrete fede ai vostri principi in un percorso che prevede realizzazioni e innovazioni nel lavoro. Contatti più profondi e autentici e anche qualche silenzio per maturare il nuovo che avanza: è il futuro a coinvolgervi e a stimolarvi. Con una vena romantica nelle scelte sentimentali addolcirete gli slanci, sapete di essere forti e lo dimostrate.
Acquario. Tutto acquista nuova vita in una luce diversa, si diviene coscienti della propria forza e non si vorrà strafare. Ma un approccio strategico ben calibrato permetterà grandi cose. In amore grande sintonia mentale e voglia di comunicare ogni esperienza e confrontarsi. Nel lavoro la propria libertà d'azione incontra qualche ostacolo e c'è sempre chi vorrà prevalere, anche in famiglia, ma questo non cambierà le cose: determinati a vivere con coerenza costruirete il nuovo corso attraverso amicizie dinamiche e costruttive e un dialogo serrato con la persona del cuore.
Pesci. Il parere degli altri sarà decisivo nei primi sei mesi, soprattutto se il partner è molto coinvolto e la vostra immagine in primo piano. Valorizzare le vostre doti sarà l'impegno più importante perché in famiglia e nella professione si accende il dialogo e, talvolta, la critica. Tutto si muoverà velocemente ma negli accordi decisivi sarete aiutati dalla legge che è dalla vostra parte: comprenderete di dover cercare un amore passionale che vi dia una ragione di vita in più, la vostra anima romantica non vorrà occuparsi solo delle cose della vita pratica e la fedeltà sarà al primo posto.
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giovedì 5 gennaio 2012

A 30 anni dal Commodore 64

Era il gennaio del 1982 quando al Ces di Las Vegas (nell’edizione Winter, all’epoca ce n’erano due) venne presentato il Commodore 64, il computer che ha preso per mano tanti adolescenti nel mondo per condurli nel nuovo mondo dell’informatica. La scusa era proprio quella di imparare il futuro, la realtà spesso si coniugava con infinite partite con gli amici al mitico calcio del Commodore (International Soccer, sotto un video commovente). Sono passati 30 anni da allora e ancora si sta discutendo – come scrive Luca Annunziata su Punto Informatico – se il C64 davvero è il computer più venduto di sempre (qui un po’ di numeri): con 17 milioni di pezzi e una configurazione immutata negli anni difficilmente qualche pc moderno potrà mai mettere in discussione la supposta leadership.
Il dato forse non è poi così importante: il Commodore era un simbolo, una macchina all’avanguardia per l’epoca (sempre su PI trovate un po’ di specifiche). L’inizio timido dell’informatica di massa. In Italia arrivò un anno dopo, nel marzo del 1983 (negli Usa era commercializzato già dal giugno 1982), dopo aver fatto bella mostra di sé allo Smau di un anno prima. E fu subito un successo, malgrado costasse all’epoca del lancio 973.500 lire (Wikipedia), cifra comunque minima per un computer allora, e fu infatti quella la chiave del successo (negli Usa costava 565 dollari contro i 135 stimati di costo di produzione della singola macchina). Sotto la pubblicità del 1982.
Sono passati appunto 30 anni e la cosa fa indiscutibilmente impressione a chi, allora, sul C64 faceva i primi passi nel digitale. Magari provando anche a programmare un software qualunque usando il manuale e il Basic, con un “if” sempre seguito dall’immancabile “then”. I ricordi sono tanti. Dalla devastazione operata sulla propria collezione di musicassette, perché Vasco ormai era passato di moda e serviva il nastro per registrare dall’amico compiacente BattleZone (pirateria da principianti), alla sfida assolutamente da tifosi con il compagno di banco. Lui aveva lo Zx Spectrum e sosteneva (pazzo) che fosse molto meglio. Perché ben prima di “Windows vs Mac” oppure “iOS vs Android” (ma anche “Fifa vs Pes” o “Cod vs Battlefiedl”), le sfide di religione digitale sono iniziate proprio allora. E il Commodore era molto meglio (tiè!). Tratto da Corriere della Sera
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martedì 3 gennaio 2012

Un tradimento su cinque nasce dalla rete

Roma, 3 gen. (Adnkronos) - Il tradimento prende le mosse dalla Rete e nasce sempre più spesso sotto forma di bit. Sul banco degli imputati finiscono i social network: "Anche in Italia i sono diventati una delle cause più frequenti di infedeltà coniugale e di separazioni/divorzi". A fotografare il fenomeno è l'avvocato Gian Ettore Gassani, presidente nazionale dell'Associazione degli avvocati matrimonialisti italiani (Ami) e autore del saggio 'I Perplessi Sposi'. I numeri la dicono lunga: "Nel nostro Paese almeno il 20% delle crisi coniugali che arrivano in Tribunale - fa i conti il presidente dell'Ami - sono causate da Facebook (80% del totale) e da Twitter (20%). Si tratta di un fenomeno denunciato l'anno scorso dall'associazione dei matrimonialisti degli Usa e confermato dall'Ami. Le infedeltà riguardano coppie di tutte le età, anche quelle sposate da trent'anni e più. Facebook è virtuale solo all'inizio del rapporto, ma è poi occasione di incontri veri e propri (secondo il Centro Studi dell'Ami, il 70% si trasformano in scappatelle, il 30% diventano storie durature e parallele)".
Spesso in Tribunale sono portate le prove di messaggi compromettenti scambiati sui social network. Ed è fiorente, assicura Gassani, il commercio di software per risalire alla password del coniuge iscritto su Facebook o Twitter. Anche il tradimento virtuale può essere causa di divorzio e di addebito. "Nel Sud si tradisce su Facebook come nel Nord - conclude il presidente dell'Ami - e questa è un'altra novita' interessante".
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Cosa si cela dietro ai nomi delle band?

Dimmi come si chiama la tua band e ti dirò chi sei.

Facile a dirsi se quel nome è uno dei più pronunciati dai musicofili di tutto il mondo.

Eppure chi grida “I love you, Rolling Stones!” ai concerti, chi indossa le T-shirt ufficiali dei Pearl Jam e chi colleziona i vinili degli ABBA spesso non sa cosa si cela dietro ai nomi che hanno fatto la storia della musica.
E se i fan di Mick Jagger e soci sono avvantaggiati, visto che ormai l’origine del nome dalla canzone di Muddy Waters intitolata appunto Rolling Stone la conoscono anche le pietre (rotolanti e non), gli amanti di Eddie Vedder e compagnia bella faranno più fatica a conoscere la storia che sta dietro al nome della propria band del cuore: Pearl era la nonna del cantante e preparava una marmellata (in inglese jam) di peyote che tutti chiamavano Pearl Jam (“la marmellata di Pearl”).
Chi invece ha creduto per una vita intera che ABBA stesse per “padre” in ebraico, sappia che si tratta semplicemente delle iniziali dei componenti del gruppo, ossia Agnetha, Björn, Benny e Anni-Frid.
C’è poi AC/DC, nome scelto dalla sorella dei fratelli Young (Angus e Malcolm, chitarristi e fondatori del gruppo) che lesse la scritta su un elettrodomestico e la trovò perfetta per esprimere l'elettricità e il dinamismo della band; Beatles che richiama il nome del gruppo di Buddy Holly (i Crickets, ovvero i grilli) e mischia il termine “beetles” (coleotteri) e beat; Blink 182, in cui il numero aggiunto successivamente indica le volte in cui la parola “fuck” viene ripetuta nel film preferito di uno dei membri della band; Chumbawamba, nato da un sogno del chitarrista in cui in un locale pubblico, sulla porta del bagno, c’era scritto “chumba” e “wamba” invece di “uomini” e “donne”.
Dai Duran Duran, così battezzati in onore del cattivo Durand Durand del film cult Barbarella con Jane Fonda, agli Everything but the girl che videro un cartello sulla vetrina di un negozio che diceva che lì dentro si vendeva tutto, tranne la commessa, se è vero che la genesi onomastica di una band non aggiunge nulla a livello musicale è anche vero che conoscerne la storia può risultare davvero divertente.
Ad esempio Green Day in slang americano significa “giornata passata a farsi le canne”, inoltre quando lasciarono la scuola per fare i musicisti a tempo pieno il loro preside gli disse “It'll be a green day in hell before you make anything of yourselves” (Il giorno in cui l'inferno sarà verde voi combinerete qualcosa nella vita).
Anche i Lynyrd Skynyrd furono ispirati dalla scuola, in particolare dal loro noiosissimo professore di educazione fisica che si chiamava Leonard Skinner…
Meno divertenti ma comunque interessanti, il nome Foo Fighters era un termine utilizzato nella Seconda Guerra Mondiale per indicare strane palle di fuoco spesso avvistate dai piloti, mentre quello del gruppo punk Fugazi riprende il gergo militare dei tempi del Vietnam, rifacendosi alla peggiore situazione in cui, come soldati, ci si poteva trovare in guerra. È infatti l’acronimo di: Fucked Up, Got Ambushed, Zipped In ('fottuti, finiti in un'imboscata, chiusi' nei sacconi di plastica con la cerniera usati per contenere i cadaveri).

Anche in Italia spopola la mania di darsi nomi pregni di significato; è il caso degli Articolo 31, che fa riferimento alla famigerata Section 31 del Broadcasting act del 1960, una legge emanata dal parlamento irlandese che costituiva una vera minaccia alla libertà di espressione, affermando che solo i partiti politici espressamente autorizzati dal governo irlandese avrebbero potuto parlare in radio e in televisione.
Ci sono poi i Linea 77, il cui nome deriva dalla linea dell’autobus che la band prendeva per raggiungere la loro prima sala prove, i Litfiba, dall’indirizzo telex della sala prove della band, ovvero “L” (prefisso telex), “IT” (Italia), “FI” (Firenze), “BA” (Via de' Bardi) e la PFM, acronimo della pasticceria bresciana Premiata Forneria Marconi, giusto per citare qualche esempio.

Insomma: un nome, una garanzia.  (di Camilla Sernagiotto sky.it )
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lunedì 2 gennaio 2012

Aghi per siringhe che non provocano dolore

Molti saranno felici di sapere che potrebbe essere vicino il lancio sul mercato di un innovativo tipo di aghi per siringhe che non fanno male: si tratta di microaghi composti da fibroina, la principale proteina della seta.
L’invenzione arriva dalla mano di un gruppo di ingegneri appartenenti alla Tufts University, i quali sono riusciti a trovare il modo per sfruttare le proprietà di morbidezza della seta per creare una struttura solida e rigida, capace di attraversare la pelle senza provocare dolore e rilasciare un medicinale in maniera adeguata. Il segreto si trova nella dimensione degli aghi. Difatti, sono talmente piccoli che il sistema nervoso non è capace di percepire la loro presenza, eliminando la sensazione di bruciore o dolore che si prova quando l’ago penetra la cute, purché il farmaco iniettato non sia una sostanza per sé irritante. I risultati dello studio, pubblicati di recente sulla rivista Advance Functional Materials, dimostrano che è possibile sintetizzare a partire della fibroina, una sorta di aghi lunghi 500 micron e larghi soltanto 10 micron, ossia la decima parte di un capello.
Con questi microaghi, i farmaci possono essere somministrati in modo assolutamente normale, senza subire alterazioni nella loro composizione né sull’attività biologica del principio attivo.
I microaghi sono lo sufficientemente lunghi da permettere il rilascio del medicinale, ma come detto in precedenza, la loro lunghezza limitata non stimola i nervi sottocutanei e dunque non vi è una risposta di dolore.
Gli specialisti hanno inoltre dimostrato l’efficienza dei microaghi in caso di rilascio prolungato di diversi tipi di medicinali.
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Le notizie più pazze del 2011.

Roma, 1 gen. (Adnkronos) - Notizie pazze per brindare con un sorriso al nuovo anno. Si va dall'uomo che abbandona la moglie in aeroporto perché ci mette troppo tempo in bagno, al cliente inglese risarcito perché la commessa del reparto verdura del supermercato pesava le tette insieme alla frutta. Sono 'Le notizie piu' pazze del mondo', raccolte in un libro, come ogni anno, dal Centro di Documentazione Giornalistica. Nelle pagine del buonumore c'è di tutto: dal ladro che non resiste ad aggiornare il suo profilo su Facebook e viene perciò arrestato, all'allevatore geloso che marchia la moglie. E ancora si sorride leggendo della bimba canadese che fa causa al padre perché non ha voluto mandarla in gita o del pastore inglese che tinge di arancione tutte le pecore per non farsele rubare. Senza farsi mancare mogli o suocere vendute all'asta sul web e i ladri maldestri che chiamano la polizia perché rimasti bloccati in ascensore.
E ancora: c'è chi paga multe, calcolate dal 208 avanti Cristo, mentre a Bali un giovane fa sesso con una mucca e per punizione gliela fanno sposare. Da urlo la storia di un uomo dell'Ohio, condannato a sei mesi di reclusione, perché faceva sesso con il tavolino da pic-nic. E se ci sono mogli che costringono a mangiare torte ogni giorno, con il malcapitato 'lui' che chiede il divorzio dalla tavola, in Russia c'è pure chi viene beccato alla frontiera con un orso in auto. Senza dimenticare il pesce che mangia cioccolato, il gatto convocato come giurato o la donna olandese che chiama il suo ex 65.000 volte in un anno. Senza parole la storia del prete che in Messico benedice i fedeli con pistola ad acqua santa, o quella del capo cinese che è troppo ubriaco per guidare e si fa spingere la macchina fino a casa da dieci dipendenti. La filosofia di queste pagine è nella premessa: quando si è tristi si muovono 54 muscoli facciali, quando si è sereni soltanto 19. Almeno per economia, è sempre meglio sorridere.
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