mercoledì 26 ottobre 2011

La Terra taglia il traguardo dei 7 miliardi di abitanti

Roma, 26 ott. (Adnkronos) - Il 31 ottobre 2011 la popolazione mondiale taglierà il traguardo dei 7 miliardi di abitanti, un miliardo in più rispetto a 12 anni fa, ben 6 miliardi in più rispetto al 1800. Sul nostro pianeta vive oggi un crescente numero di giovani, soprattutto in Asia, Africa, America Latina, con "davanti un futuro incerto", mentre si registra un costante invecchiamento della popolazione, soprattutto in Europa e America del Nord. Ma non solo.
C'è una sempre più intensa mobilità, ovunque, all'interno dei paesi, e tra paesi e continenti diversi, un costante espandersi delle città con costi e benefici, a cominciare dall'impatto ambientale. Ed in testa tra i primi 2 paesi che superano i miliardi di abitanti ci sono Cina e India, con popolazioni ed economie che "crescono al ritmo più vertiginoso".
E' questo lo stato della popolazione del mondo nel 2011 tracciato nel Rapporto "Il mondo a 7 miliardi: le persone e le opportunità" lanciato oggi, in contemporanea mondiale, dall'Unfpa, il Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione, e la cui versione italiana è curata da Aidos, l'Associazione italiana donne per lo sviluppo. Il Rapporto, presentato questa mattina a Roma nella sede della stampa estera, osserva le tendenze e le dinamiche che definiscono il pianeta dei 7 miliardi e mostra che cosa stanno facendo, all'interno delle loro comunità, persone diversissime per paesi di appartenenza e per circostanze di vita, "al fine di trarre il massimo dal nostro mondo popolato da 7 miliardi di persone".
Alcune di queste tendenze sono particolarmente degne di nota. Secondo il Rapporto Unfpa oggi vivono nel mondo 893 milioni di persone che superano i sessant'anni, entro la metà del secolo il loro numero raggiungerà i 2,4 miliardi. E ancora. Una persona su due vive in città, e in soli 35 anni il rapporto sarà di due su tre. I giovani sotto i 25 anni costituiscono già il 43 per cento della popolazione mondiale, e in alcuni paesi raggiungono addirittura il 60 per cento.
La rapida crescita della popolazione mondiale, sottolinea il Rapporto dell'Unfpa, è un fenomeno recente. Circa 2000 anni fa il mondo intero era abitato da circa 300 milioni di esseri umani. Ci sono voluti più di 1600 anni perché quella cifra raddoppiasse, raggiungendo i 600 milioni. La crescita demografica ebbe un'impennata a partire dal 1950: la riduzione della mortalità nelle regioni meno sviluppate ha portato a una stima della popolazione mondiale, nel 2000, di 6,1 miliardi, quasi due volte e mezzo la cifra di cinquant'anni prima. Con la diminuzione dei tassi di fecondità in quasi tutto il mondo, il tasso globale di crescita è sceso rispetto al picco, raggiunto nel periodo 1965-70, del 2,0 per cento.
Cina, India, Mozambico, Nigeria, Etiopia, Egitto, Messico, Ex Repubblica Jugoslava di Macedonia, Finlandia, sono i paesi su cui si concentra il Rapporto dell'Unfpa per fare luce sulle sfide e sulle opportunità dell'essere 7 miliardi di persone, sempre più connesse, sempre più interdipendenti. Tra i suoi aspetti chiave, il Rapporto analizza l'evolversi della fecondità, perché, spiegano gli analisti, "se è vero che ovunque nel mondo ci si sta orientando verso famiglie più piccole, diversi sono i modi per consentire alle persone di scegliere davvero di avere il numero di figli che desidera, quando desidera, senza correre rischi per la salute".
Nel suo World Population Prospects: The 2010 Revision (Prospettive per la popolazione mondiale: revisione 2010), pubblicato nel maggio 2011, la Divisione per la popolazione del Dipartimento per gli affari economici e sociali delle Nazioni Unite prevede che nel 2050 la popolazione del pianeta raggiungerà i 9,3 miliardi di persone, un incremento superiore rispetto alle stime precedenti. Pur prevedendo un decremento sempre più consistente del tasso di fecondità, secondo questo scenario entro la fine del secolo si supereranno i 10 miliardi. Qualora la variazione nel tasso di fecondità fosse inferiore al previsto, specie nei paesi più popolosi, il totale potrebbe essere ancora superiore. Secondo i calcoli della Divisione per la popolazione, gli abitanti della Terra potrebbero essere 10,6 miliardi già entro il 2050, raggiungendo nel 2100 i 15 miliardi.
Molte le domande che pone il Rapporto da come assicurare un livello di vita dignitoso a ciascuno, salvaguardando le risorse del pianeta e riducendo le diseguaglianze tra ricchi e poveri, tra donne e uomini, tra persone istruite e persone analfabete, tra chi ha accesso ai servizi sanitari e chi non ce l'ha. Disuguaglianze che, sottolineano gli analisti, "non permettono ancora di cogliere appieno i benefici di questo immenso capitale umano". La parola chiave del Rapporto è pianificazione, dalla pianificazione familiare, alla pianificazione urbana, economica a quella ambientale, "nel rispetto dei diritti e della libertà di scelta e in modo da costruire opportunita' di partecipazione: per le donne, per i giovani ma anche per le persone anziane".
Secondo l'Unfpa, dunque, "è questa la posta in gioco, se si vuole preparare il mondo ad accogliere anche il prossimo miliardo di persone, atteso tra appena 13 anni, sulla quale l'Unfpa comincia a fare luce con questo rapporto". "In molte parti del mondo in via di sviluppo, laddove la crescita demografica è più rapida di quella economica, il fabbisogno di servizi per la salute riproduttiva, e in particolare per la pianificazione familiare, resta altissimo. Contenere la crescita della popolazione è una conditio sine qua non per una crescita economica e uno sviluppo accelerati e pianificati" afferma Babatunde Osotimehin, Direttore esecutivo Unfpa, nell'introduzione del Rapporto.
"Le dimensioni record della popolazione -prosegue Osotimehin- si possono considerare un successo per l'umanità: gli esseri umani vivono più a lungo, e in migliori condizioni di salute". "Ma -avverte il direttore del Fondo delle nazioni unite per la popolazione- non tutti hanno potuto approfittare di questi successi, o della migliore qualità della vita che questo implica. Grandi disparità sussistono tra un paese e un altro, o all'interno di una stessa nazione. E persistono anche le condizioni di disparità di diritti e di opportunità tra uomini e donne, tra bambine e bambini". "Tracciare oggi il cammino verso uno sviluppo che promuova l'uguaglianza, anzichè rafforzare le disuguaglianze, -aggiunge- è più importante che mai".
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martedì 25 ottobre 2011

Il Meteo delle fonti rinnovabili, in funzione da novembre

Livorno, 25 ott. - (Adnkronos) - Entrerà in funzione a novembre in Toscana il Meteo delle fonti rinnovabili, attraverso il quale nei notiziari Meteo di tv, radio, giornali e web, saranno fornite informazioni sulla produzione energetica da impianti solari e fotovoltaici. L'iniziativa è stata illustrata a Livorno, in Palazzo Granducale, dall'assessore all'ambiente della Provincia Nicola Nista. Insieme a lui i rappresentanti dell'Ealp, Susanna Ceccanti e Roberto Bianco, e Gabriele Brugnoni del Lamma.
''La finalità dell'iniziativa ''EnergizAir: il Meteo delle fonti rinnovabili'' - ha detto Nista - è quella di affiancare alle normali notizie sulle previsioni meteorologiche, anche le informazioni relative alla energia effettivamente prodotta da impianti a fonti rinnovabili in un determinato giorno. L'obiettivo - ha aggiunto - è quello di far arrivare al grande pubblico la percezione concreta di quanta energia elettrica possa fornire un impianto di questo tipo e, soprattutto, quanto una famiglia potrebbe risparmiare sulla bolletta''.
L'attività, che nasce da un'idea dell'associazione Apere di Bruxelles, sarà realizzata contemporaneamente da cinque agenzie energetiche in cinque paese europei: Belgio, Francia, Slovenia, Portogallo e Italia. Per l'Italia sarà curato dall'Ealp (Agenzia Energetica Provinciale) che coordinerà le iniziative dei partner locali coinvolti.
Il progetto è cofinanziato dall'Unione Europea attraverso Intelligent Energy Europe. Nelle prossime settimane Raitre (a cura del consorzio Lamma), Telegranducato e Radio Toscana partiranno con la messa in onda di una rubrica innovativa all'interno delle consuete previsioni meteorologiche. Come funziona il progetto EnergizAir lo ha spiegato Susanna Ceccanti dell'Ealp.
''Sulla base delle condizioni meteo, sole e vento, avute nell'arco di una settimana, nelle rubriche meteo dei nostri partner verranno fornite anche informazioni sulla percentuale di acqua calda o energia elettrica prodotta da impianti a solare termico e fotovoltaici e il grado di copertura del fabbisogno energetico familiare o delle abitazioni di un'area geografica. A breve le notizie saranno arricchite anche dai dati relativi agli impianti eolici''.
Per il Solare termico il sistema stabilisce quale percentuale di acqua calda è stata prodotta da un impianto domestico standard (da 4 m2) in una abitazione media. Per esempio il 5 agosto 2011 a Livorno l'irraggiamento solare ha prodotto il 100% del fabbisogno di acqua calda di una famiglia media, mentre il 18 ottobre ne ha prodotto il 40%.
Per il Fotovoltaico si calcola la percentuale di energia elettrica prodotta da un impianto standard in una abitazione media (la produzione di kWh può coprire parzialmente o totalmente i fabbisogni di energia elettrica di una famiglia). Per esempio il 5 agosto 2011 l'irraggiamento solare ha prodotto il 185% dei fabbisogno di una famiglia, mentre il 18 ottobre la produzione è calata al 116%.
In entrambi i casi la percentuale di energia oltre il fabbisogno del 100%, è andata ad incidere, con un risparmio reale, sulla bolletta. Stesso ragionamento sarà fatto per l'Eolico, calcolando quante abitazioni sono alimentate grazie alla produzione di energia degli impianti della zona presa in considerazione. Il numero di abitazioni viene quindi messo a confronto con una particolare area geografica (identificata come la città con quel numero di abitazioni). Nel territorio livornese è crescente l'interesse per questo tipo di impianti.
''Nella provincia di Livorno - ha evidenziato l'assessore Nista - sono in funzione impianti fotovoltaici autorizzati dalla Provincia o dai Comuni, per un totale di 50 megawatt. Una cifra importante che contiamo di poter aumentare anche grazie al progetto EnergizAir, con al quale le persone avranno informazioni più precise rispetto alla effettiva convenienza economica, ma anche ambientale, degli impianti energetici da fonti rinnovabili''.
''Chiunque fosse interessato ad accogliere nel proprio sito web i 3 indicatori suindicati con il link al sito del progetto - ha sottolineato Ceccanti - può contattare Ealp (susanna.ceccanti@ealp.it) che sarà lieta di fornire tutte le informazioni al fine di poter attivare tecnicamente il rapporto tra il vostro sito ewww.meteorinnovabili.it''.
Il 27 e 28 ottobre si terra' a Livorno, nella sede provinciale di Via Marradi, un ''braistorming day'' dove alcuni esperti internazionali, appartenenti al mondo dei media, delle fonti rinnovabili e del meteo, si confronteranno con i colleghi provenienti dai paesi partner (Belgio, Portogallo, Francia, Slovenia, Italia) sui contenuti innovativi e i risultati del progetto EnergizAir.
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I falsari attaccano l'agroalimentare italiano

Roma, 25 ott. (Adnkronos) - Da qualche anno i prodotti alimentari tipici italiani, con tutto il made in Italy, sono sotto attacco da parte della contraffazione internazionale e sono allarmanti i dati che denunciano come questo fenomeno sia in continua crescita. I numeri del falso made in Italy sono stati diffusi in "Italia a Tavola 2011", il rapporto congiunto presentato oggi a Roma dal MDC (Movimento dei Consumatori) e da Legambiente.
Nessun prodotto esce indenne dall'attacco dei falsari, dall’italian sounding ai taroccamenti dei prodotti a marchio di origine (DOP, IGP e STG). Tra i falsi c'è il vino di pregio e il Pomodoro "San Marzano", una specie in via di estinzione in Italia, come sostiene la Confagricoltura, ma ben presente nelle coltivazioni "tarocche" all'estero. E poi ancora le mozzarelle di bufala campana Dop e l'olio extra vergine "deodorato"; non si salvano neanche i Panettoni e le Colombe, super "taroccate" durante le feste.
Le cifre fornite sono impressionanti, segno di un business su scala industriale; lo scorso anno sono stati fatti oltre 430 mila controlli tra Agenzia delle Dogane, Carabinieri del NAS e per le Politiche Agricole e Alimentari, Capitanerie di Porto, Corpo forestale, Servizi di igiene ed AS.
Elevato il valore delle singole operazioni, si va dai 10 milioni di euro di olio vergine di oliva o addirittura lampante (e quindi non commestibile) spacciato per extra vergine ai 7 milioni di euro per il sequestro di 100 hl di prodotti vinosi illecitamente qualificati come “Amarone” e “Valpolicella Ripasso”. E ancora, è di 4 milioni di euro il valore dei 450 mila chilogrammi di olio extravergine di oliva “deodorato”, di 3,4 milioni di euro quello dei vini di qualità prodotti in regioni determinate e IGT e dei prodotti a marchio di origine (DOP, IGP e STG) contraffatti e 391 mila euro è il valore del sequestro di doppio concentrato di pomodoro confezionato con etichette che dichiarano indebitamente l’origine italiana.
I “falsari” del cibo trovano terreno fertile in un sistema che si evolve anche sui nuovi media come internet. Non mancano, infatti, le frodi on line come il ritrovamento di Gorgonzola, Taleggio e Grana D.O.P. contraffati e venduti sul web da alcune ditte.
Tante le notizie di frodi, contraffazioni e sofisticazioni che ci farebbero passare l’appetito se non fosse che i controlli delle forze dell’ordine hanno evitato che arrivassero sulle nostre tavole 36 milioni di chilogrammi e più di 18 milioni di litri di prodotti contraffatti o in cattivo stato di conservazione solo nel 2010.
Ogni giorno gli istituti preposti restituiscono all’agroalimentare la sua credibilità passando al setaccio produttori, allevatori, trasformatori, supermercati, negozi e ristoranti. Ma anche mercati rionali, pescherie, stabilimenti balneari, campeggi, villaggi turistici, bar e agriturismi.
Il Movimento Difesa del Cittadino e Legambiente ricordano che in tema di governance della sicurezza alimentare in Italia c’è ancora molta strada da percorrere al fine di garantire il massimo livello di tutela della salute del cittadino. “Nel Paese che ha lottato per ospitare l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) – ha dichiarato Antonio Longo, Presidente del Movimento Difesa del Cittadino - siamo ancora bloccati su vecchie impostazioni, attribuzioni, competenze che dimostrano tutti i loro limiti ogni volta che c’è una crisi di sicurezza per l’alimentazione. Crediamo che vada riaperta la questione dell’Agenzia nazionale, senza anacronistiche gelosie e concorrenze. Per intervenire con rapidità, per dare un senso alla molteplicità di soggetti che effettuano i tantissimi controlli, per dare efficacia all’informazione, per dare sicurezza ai cittadini che spesso non sanno a chi rivolgersi quando cercano informazioni”.
“Bisogna uscire - ha dichiarato il Sen. Francesco Ferrante della segreteria nazionale di Legambiente - da questa paradossale impasse: da una parte l’agroalimentare è uno di quei settori su cui puntare per rilanciare lo sviluppo del nostro Paese, in particolare sulla tutela del made in Italy e della "buona" Italia, dall'altra è proprio in questo settore, così delicato per la salute dei cittadini, che ogni giorno si svolge una vera e propria battaglia tra forze dell'ordine e criminali senza scrupoli. Dobbiamo impegnarci sempre di più – ha sottolineato Ferrante - nella diffusione e nella promozione delle buone pratiche agricole e della etichettatura completa e trasparente. Dobbiamo poi assolutamente pretendere che l'EFSA inizi finalmente a svolgere il suo ruolo di tutela della sicurezza alimentare a livello europeo e che in Italia si possa, superando ostacoli e timidezze, arrivare a un coordinamento efficace delle attività di prevenzione e controllo”.
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Vietnam: ucciso l'ultimo esemplare del rinoceronte di Giava

Hanoi, 25 ott. (Adnkronos) - Il Wwf e l'"International Rhino Foundation" hanno annunciato la morte dell'ultimo esemplare di rinoceronte di Giava in Vietnam, riporta la Bbc. L'animale è stato probabilmente ucciso da alcuni bracconieri, dato che il corpo è stato trovato privo di corno.
"E' doloroso pensare che, nonostante gli investimenti sostanziosi fatti in Vietnam per preservare questa specie, non si sia riusciti a salvare un unico esemplare", ha dichiarato il direttore del Wwf vietnamita, Tran Thi Minh Hien, aggiungendo che "il Vietnam ha perso una parte del suo patrimonio naturale". Gli autori del rapporto "Extinction of the Javan Rhino from Vietnam" affermano che gli esami del Dna fatti su campioni di feci nel parco nazionale di Cat Tien tra il 2009 e il 2010 dimostrano che non rimaneva che un solo esemplare della specie, e che sicuramente si tratta dell'animale che è stato ucciso.
Al momento non rimangono che una cinquantina di esemplari di rinoceronti di Giava in una riserva di un'isola dell'arcipelago (foto dal sito del wwf)
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domenica 23 ottobre 2011

Peperone nero e patata blu, ecco le verdure che fanno bene

Cernobbio (Co), 22 ott. - (Adnkronos) - Dalle patate blu al peperone nero fino al basilico rosso, la spesa degli italiani cambia colore. Ma è tutto sotto controllo, perché questi prodotti variopinti garantiscono in modo del tutto naturale nuove ed esclusive proprietà salutistiche e nutrizionali. Una sorta di rivoluzione cromatica a tavola che è stata presentata dalla Coldiretti a Cernobbio, nell'ambito dell'XI edizione del Forum Internazionale dell'Agricoltura e dell'Alimentazione, alla presenza del presidente nazionale Sergio Marini e del nutrizionista Giorgio Calabrese.
"Oggi - informa la Coldiretti - è possibile garantirsi, in maniera del tutto naturale, alimenti con esclusive proprietà salutistiche e nutrizionali, legate proprio al loro differente e insolito colore. E' possibile rispondere alle nuove esigenze di mercato senza ricorrere a metodi innaturali come la manipolazione genetica", ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che "è più facile il trasferimento delle innovazioni dal campo alla tavola quando è più diretto il rapporto tra produttori e consumatori come nel progetto della Coldiretti per la filiera agricola tutta italiana che punta ad offrire prodotti al cento per cento italiani firmati dagli stessi agricoltori".
Dal peperone nero dal particolarissimo color notte e dalla forma quadrata, molto ricco di capsicina, vitamine e antiossidanti alle patate blu del Trentino che grazie alla loro polpa blu mare sono ricchissime di antociani che migliorano la vista e prevengono il deposito di colesterolo sui vasi sanguigni e risultano di grande effetto se trasformate in un divertente purè blu. E ancora continua Coldiretti - dalla carota bianca dal calor latte e sapore dolciastro, considerata un reperto di archeologia orticola a quella viola dal colore scuro, quasi nero che ha un contenuto di antociani 28 volte maggiore di quelli contenuti nelle carote arancioni, importantissimi per contrastare l'azione dei radicali liberi e quindi l'invecchiamento.
Dal basilico rosso che, grazie alle piccole foglie purpuree, ha notevoli proprietà antistress ed è un potente stimolante e risulta ottimo per aromatizzare pesce e verdure o trasformato in un pesto un po' inconsueto alle spiritose coste di bieta colorate che con le loro sfumature gialle, rosse, arancioni e fucsia che durante la cottura non perdono la colorazione possono rallegrare anche i piatti più monotoni.
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L'Ipad sostituisce al ristorante il vecchio menù

Roma, 23 ott. (Adnkronos) - Il vecchio menu del ristorante rischia di andare in pensione, spiazzato dalla tecnologia. Pizza, spaghetti e bistecca ora si ordinano con un 'touch' sull'iPad. La nuova tendenza - sostituire la tradizionale lista cartacea con l'oggetto di culto del momento - sta prendendo piede anche in Italia, dopo l'esordio nei locali di New York.
Pionieri, da noi, sono stati non fast food o catene di cibo veloce per giovani ma ristoranti 'in' che al cliente, assieme al benvenuto, consegnano la 'tavoletta' sulla quale possono ordinare da soli il piatto preferito. Fra i primi a introdurre il menu hi-tech nel nostro Paese - evoluzione dell'ormai superato palmare usato dal cameriere - locali famosi quali il 'Castello Malvezzi' di Brescia e il 'Ristorante Teatro alla Scala Il Marchesino' di Milano, e il ristorante romano 'da Giggetto' in via Alessandria, tra il quartiere Parioli e il Nomentano. Un'idea che "è nata dalla mia passione per la tecnologia - spiega all'Adnkronos, Massimo Gemignani, titolare del ristorante capitolino - unita alla creatività di una società di giovani informatici. Insieme abbiamo 'costruito' il nostro software personalizzato". Una svolta tecnologica che i clienti "giovani e meno giovani - assicura - hanno molto gradito".
Il cliente può così 'sfogliare' il menu come fosse quello cartaceo, ma con, in più, la possibilità di vedere le foto dei piatti e la loro descrizione "per ora in inglese, spagnolo, italiano e giapponese ma con la possibilita' di traduzione in altre lingue", riferisce ancora Gemignani. Dalla prima schermata con le icone dei vari 'pasti' (primi piatti, bevande, antipasti, vini, secondi piatti, frutta, dolci ecc.) si passa con un 'tocco' a quella desiderata, visualizzando l'immagine del piatto con tutte le informazioni utili, quali gli ingredienti, la preparazione, le calorie e il prezzo. Ad ogni prodotto possono poi essere associate delle varianti che il cliente potrà abbinare in modo semplice, ed eventualmente annotare richieste aggiuntive in un apposito spazio.
Una volta scelto il piatto, il cliente può ordinarlo direttamente, visionando il conto in tempo reale, mentre al cameriere spetterà, dopo un rapido controllo, inviare l'ordine. La comanda verrà automaticamente mandata ai cuochi. "Non abbiamo adottato il menu sull'iPad con l'obiettivo di 'risparmiare' sul personale - spiega ancora il titolare del ristorante romano di via Alessandria - o, peggio ancora, di eliminare il rapporto fra il cliente e il cameriere, perché quest'ultimo sarà sempre a disposizione per qualsiasi cosa".E i clienti apprezzano molto l'innovazione, "soprattutto i giovani, ma non solo. Volendo fare un bilancio del gradimento - aggiunge Gemignani - a otto su dieci piace, a uno no mentre l'altro dice 'ni' all'idea. Tutti comunque sono incuriositi soprattutto perché possono avere in tempo reale informazioni aggiuntive su ciò che stanno per mangiare e, perché no, possono divertirsi con la 'tavoletta'. Anzi - sottolinea - dedicano più tempo all'ordinazione perché guardano nel dettaglio tutte le portate e magari - conclude - ordinano anche qualcosa in più che col menu tradizionale gli sarebbe sfuggita". Non solo. "L'idea - conclude il titolare del ristorante pizzeria - insieme alla Tabasoft, la società che ha creato il software, è di venderlo ai ristoranti e locali che vorranno convertirsi al menu hi tech".
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sabato 22 ottobre 2011

Quanti aerei volano ogni giorno nel mondo?

Un’originale rappresentazione del mondo globalizzato la si può avere dal traffico aereo che ci dà un’idea di quando e dove si concentra maggiormente l’incessante susseguirsi di spostamenti di passeggeri e merci da una parte all’altra del globo.
In questa curiosa animazione vengono visualizzati tutti i voli commerciali mondiali, ogni puntino giallo rappresenta un aereo in volo.
Nel video della durata di un minuto viene condensato il traffico aereo di 24 ore.

L’alternarsi del giorno e della notte scandisce il ritmo con cui il traffico si intensifica nei vari continenti, è impressionante vedere i cieli congestionati in Europa, Nord America e in estremo oriente durante il giorno così come, all’alba, i voli in arrivo in Europa dagli Stati Uniti, un vero fiume in piena di aerei sopra l’Atlantico. 
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venerdì 21 ottobre 2011

I freni da bicicletta wireless: i più hitech, i più pazzi

I freni da bicicletta più tecnologici? Quelli che fanno a meno di qualsiasi levetta o cavo! Sono un’idea del team di ricercatori della tedesca Saarland University, guidato dal professor Holger Hermanns. Come possiamo ammirare qui sopra, per ora il prototipo è in fase altamente sperimentale, ma sembra che in un futuro prossimo potrebbe debuttare una bici funzionante senza cavi né levette, ma dotata solamente di uno speciale sensore posizionato in prossimità della manopola destra del manubrio. Ma come si frena? E come è possibile fidarsi di questo sistema? Tutte le risposte (o presunte tali) dopo il salto.
Iniziamo da una percentuale: 99,999999999997%. Indica l’affidabilità di questo sistema, che frenerà in modo corretto in quasi la totalità dei casi. Già, “quasi”, perché per il rimanente0,000000000003% molto probabilmente si ruzzolerà a terra o ci si spalmerà contro un ostacolo.
Il sistema funziona grazie ai componenti elettronici integrati e alle ultime soluzioni wireless disponibili sul mercato. Via levette e cavi e benvenuti sistemi che comunicano senza fili con gli impianti frenanti grazie a sensori posizionati sul manubrio e speciali algoritmi interni. Tutto avverrà in automatico.
L’intensità della frenata corrisponderà all’input sull’area sensibile che comunica con una centralina di trasmissione che trasmette il comando via radio al freno. Il professore Hermanns racconta che per fermarsi da una velocità di 30km/h si dovrà azionare il sistema circa due metri prima dello stop. Ci vorrà un po’ di pratica, ma in questo momento forse di elettronico possono bastare i cambi e iperformanti ciclocomputer.
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Flashback.C trojan mette in pericolo Mac OS X!

F-Secure ha individuato un trojan backdoor persistente, denominato Flashback.C, per sistemi Mac OS X. Il malware che si cela dietro una finta installazione di nuova versione del Flash Player di Adobe.
Il malware installa una backdoor, prendendo di mira le soluzioni antivirali integrate sul sistema di Apple con lo scopo di procurarsi una maggiore resistenza ai tentativi di rimozione. Una volta preso il controllo del sistema, infatti, Flashback.C si connette ad un host remoto, restando in attesa di ordini.
Al momento l’host sarebbe inattivo, ma la connessione potrebbe potenzialmente essere impiegata per portare qualsiasi genere di attacco, inclusa la diffusione di altri malware e/o di versioni aggiornate dello stesso trojan, cosa che pare si stia già verificando. Sono segnalate infatti nuove varianti del trojan.
Il trojan è anche in grado di disattivare gli aggiornamenti automatici di XProtect, inibendo l’applicazione antivirus che Apple integra nei suoi sistemi operativi ed assicurandosi un elevato livello di persistenza.
«Tentare di disabilitare le difese del sistema è una tattica molto comune ai malware.» si legge sul Blog di F-Secure. «Le difese integrate sono quasi sempre il primo obiettivo su qualsiasi piattaforma». Unica nota positiva, per installarsi, al malware serve il consenso dell’utente attraverso la digitazione dei suoi dati di autenticazione.
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