venerdì 21 ottobre 2011

Flashback.C trojan mette in pericolo Mac OS X!

F-Secure ha individuato un trojan backdoor persistente, denominato Flashback.C, per sistemi Mac OS X. Il malware che si cela dietro una finta installazione di nuova versione del Flash Player di Adobe.
Il malware installa una backdoor, prendendo di mira le soluzioni antivirali integrate sul sistema di Apple con lo scopo di procurarsi una maggiore resistenza ai tentativi di rimozione. Una volta preso il controllo del sistema, infatti, Flashback.C si connette ad un host remoto, restando in attesa di ordini.
Al momento l’host sarebbe inattivo, ma la connessione potrebbe potenzialmente essere impiegata per portare qualsiasi genere di attacco, inclusa la diffusione di altri malware e/o di versioni aggiornate dello stesso trojan, cosa che pare si stia già verificando. Sono segnalate infatti nuove varianti del trojan.
Il trojan è anche in grado di disattivare gli aggiornamenti automatici di XProtect, inibendo l’applicazione antivirus che Apple integra nei suoi sistemi operativi ed assicurandosi un elevato livello di persistenza.
«Tentare di disabilitare le difese del sistema è una tattica molto comune ai malware.» si legge sul Blog di F-Secure. «Le difese integrate sono quasi sempre il primo obiettivo su qualsiasi piattaforma». Unica nota positiva, per installarsi, al malware serve il consenso dell’utente attraverso la digitazione dei suoi dati di autenticazione.
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giovedì 20 ottobre 2011

Una cucina che somiglia ad un PC

Mobile Kitchen Concept di Electrolux.  Electrolux è da sempre stata un’azienda all’avanguardia, aperta alle innovazioni ed all’integrazione della funzionalità dei prodotti con l’estetica ed il design.
Anche questa volta ci presenta un prodotto (per il momento ancora un prototipo) del tutto innovativo. Si tratta di una cucina particolare, ideata dal designer Dragan Trenchevski.
Il suo nome è Mobile Kitchen Concept, e da quanto si può evincere, è una vera e propria cucina portatile, dalle dimensioni e dalla forma molto simile ad un personal computer.
La cucina mobile è dotata, nella parte inferiore, di 4 fornelli (piastre) e, nella parte superiore, è munita di uno schermo  touchscreen collegato ad internet, per seguire e realizzare al momento ricette e video ricette.
Il designer Trenchevski ha pensato proprio a tutto! Infatti, il piano cottura è altresì dotato di una grattugia e di un tagliere per la preparazione dei cibi.

Al momento la Mobile Kitchen è solo un concept, ma si spera presto nella sua commercializzazione, perché una cucina così, oltre ad essere eccezionalmente unica, sarà l’ideale da portare in campeggio o in vacanza.
Un concept che unisce design, funzionalità e high tech.

Tratto da www.desainer.it

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Adriano Celentano, esce domani "Non ti accorgevi di me"

Il singolo è stato realizzato in collaborazione con i Negramaro

Milano, 20 ott. (TMNews) - Esce domani in radio "Non ti accorgevi di me", il singolo di Adriano Celentano, che anticipa l'uscita del nuovo album, il 29 novembre. Il testo di "Non ti accorgevi di me" è di Giuliano Sangiorgi, che, assieme ai Negramaro, fornisce a questa canzone un mix sorprendente tra chitarre elettriche e archi arrangiati in modo del tutto innovativo. Sangiorgi scrive: "Non ti accorgevi di me se poi ti venivo a cercare/ Non mi accorgevo di te che mai eri pronta ad amare/ Non ti curavi di me perché già sapevi che io/ Se mi curavo di te a farmi male eri ancora tu".
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mercoledì 19 ottobre 2011

Viaggi a zero emissioni sulle nuvole

Chi non ha mai sognato di lasciarsi trasportare dal vento su una nuvola soffice, senza una direzione precisa e libero da limiti temporali? L’architetto americano Tiago Barros è andato oltre il sogno, ideando un sistema di trasporto ecofriendly che è l’antitesi dell’alta velocità. Passing cloud è composto da una serie di palloni sferici uniti a formare una nuvola. Si sale a bordo da una scala e si rimane seduti in superficie per tutta la durata del viaggio. La struttura interna in acciaio è ricoperta da un tessuto in nylon tanto resistente quanto flessibile, capace di catturare le raffiche di vento più potenti senza arrecare danni ai passeggeri.
La nuvola passeggera non emette gas di scarico, non produce rifiuti ed è a risparmio energetico. Per muoversi sfrutta il vento e chi è a bordo, assicura Barros, non avvertirà alcun disagio. Unica pecca, forse, non conoscere la destinazione finale e l’orario di arrivo. D’altra parte, è proprio quello che vuole proporre Barros: un nuovo modo di viaggiare attraverso gli Stati Uniti a basso impatto e senza vincoli temporali e geografici.
Ce la farà il nostro eroe a liberarci in una sola mossa dalle emissioni del trasporto su lunghe distanze e dalla frenesia della vita moderna? Per il momento ha stupito il comitato tecnico del concorso Life at the Speed of Rail, presentando una nuvola a chi si aspettava linee ferroviarie ad alta velocità. (Ecoblog)
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McCartney offriva 'lavoro' a un batterista, all'asta la lettera.

Londra, 19 ott. (Ign) - E' stata ritrovata tra le pieghe di un vecchio libro nel bagagliaio di un'auto a Liverpool ed è la testimonianza della più grande occasione mancata della storia della musica. La lettera, che andrà all'asta da Christie's il 15 novembre (stima prevista 9mila sterline), è stata scritta il 12 agosto 1960 da un giovanissimo Paul McCartney ed è indirizzata a un anonimo batterista in cerca di lavoro.
I Beatles, che di lì a poco sarebbero partiti per un tour ad Amburgo ed avrebbero conquistato una fama mondiale, erano in cerca di un batterista e così McCartney, allora 18enne, prese carta e penna e rispose all'annuncio offrendo un'audizione al musicista disoccupato.
''Vorremo offrirle un provino per la posizione di batterista nel nostro gruppo - si legge nella lettera -. In ogni caso, dovrebbe essere disponibile da subito per un tour ad Amburgo (la spesa pagata sarebbe di 18 sterline a settimana per due mesi). Se è interessato chiami il Jacaranda Club e chieda di parlare con un membro dei Beatles''. L'identità del batterista è sconosciuta e non è noto neppure se quell'audizione abbia mai avuto luogo oppure se il musicista abbia rinunciato a presentarsi perdendo così l'occasione della sua vita.
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martedì 18 ottobre 2011

Viaggiare pedalando: c'è il servizio Albergabici della Fiab

Roma, 18 ott. - (Adnkronos) - Partecipare a una staffetta su due ruote, scorazzare sulle ciclovie in tutta sicurezza, pedalare lungo ferrovie dismesse e, alla fine, trovare un albergo che non solo sia pronto ad ospitare la nostra bicicletta, ma che possibilmente rispetti anche i principi di chi sceglie di spostarsi a impatto zero. Se mobilità sostenibile fa rima con bicicletta, per chi decide di contribuire attivamente scegliendo il mezzo a propulsione umana, il problema può diventare trovare i percorsi e le strutture adatte.
A risolvere il problema ci pensa "Albergabici", il servizio della Fiab, la Federazione italiana amici della bicicletta, che raccoglie le strutture ricettive (alberghi, agriturismo, bed & breakfast, campeggi e così via)che offrono servizi a favore dei ciclisti. Il sito offre l'elenco, regione per regione, delle strutture idonee ai ciclisti, con lo scopo di mettere in rete informazioni altrimenti difficilmente reperibili, per chi viaggia in bicicletta o semplicemente intende effettuare alcune escursioni.
Così si può scoprire se in una determinata città c'è un albergo dotato di riparo coperto e sicuro per le bici, se dispone di una piccola officina o di un noleggio biciclette, qual è la distanza dalla stazione ferroviaria. I dati vengono inseriti nel portale dalle singole strutture che hanno il compito di aggiornarli almeno ogni anno, garantendo così una informazione precisa e trasparente. Il servizio è integrato con il portale Bicitalia.org che consente di visualizzare la posizione delle strutture in riferimento alle principali Ciclovie di Bicitalia.
Secondo i dati della Fiab, in Italia il cicloturismo è in crescita, anche se le strutture adeguate sono ancora poche e sicuramente ben lontane da alcuni esempi europei, come la pista ciclabile del Danubio che d'estate accoglie, lungo i suoi 300 km da Passau a Vienna, più di 5.000 cicloturisti al giorno, movimentando anche svariati milioni di fatturato.
Basta pensare che in Germania ogni anno più di due milioni di persone trascorrono le vacanze in bicicletta usando, tra le altre sistemazioni, 3.300 strutture certificate ''Bed and Bike''. Se ci fossero le stesse condizioni favorevoli in tutta Europa, si potrebbe attirare e sfruttare appieno una fetta di mercato corrispondente a circa 19 milioni di cicloturisti ogni anno, e far lavorare così 30.000 strutture ricettive che offrono servizi specifici per i viaggiatori in bicicletta.
Che qualcosa si stia muovendo anche in Italia è dimostrato dal fatto che in pochi mesi diverse centinaia di strutture si sono registrate al servizio Albergabici promosso dalla Fiab.
"Albergabici" si propone di compiere un passo nella direzione delle esigenze del ciclista, che generalmente chiede strade per pedalare in sicurezza, strumenti adatti per l'esplorazione del territorio (una buona cartografia specializzata e possibilmente di segnaletica dedicata), percorsi con pendenze non impossibili e paesaggisticamente di pregio con uno sviluppo esteso di ciclovie.
Un ciclista non agonista può percorrere fra i 50 e i 100 km in un giorno dal mattino alla sera. Questo significa che se si vuole trattenere il cicloturista ospite per alcuni giorni è opportuno offrirgli, oltre all'accoglienza, anche itinerari adeguati. Le strutture elencate all'interno del sito sono tutte a misura di ciclista, così come gli itinerari e gli appuntamenti segnalati.
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domenica 16 ottobre 2011

Arriva Freerumble, social network di soli audio.

Roma, 16 ott. (Adnkronos) - Un social network per tutti dove si possono caricare esclusivamente file audio e, quindi, perfettamente accessibile e fruibile da parte di non vedenti e ipovedenti. Eppure, nello stesso tempo, non dedicato esclusivamente ai disabili visivi e quindi tutt'altro che ghettizzante.
Per questo, Freerumble, il primo social-audio del web nato pochi mesi fa per far parlare gli scienziati, sta raccogliendo un successo crescente fra chi non può più vedere ma vuole comunicare col mondo parlando. Freerumble sta diventando "un modo brillante per superare la situazione esistente in rete, che vedeva di fatto i disabili della vista discriminati ed esclusi dalla partecipazione a un fenomeno di massa, come quello dei social network, ancora più importante per coloro, come le persone con disabilità visiva, che incontrano grossi problemi nel muoversi fisicamente per socializzare" afferma Giulio Nardone, presidente nazionale dell'Associazione Disabili Visivi (Adv).
Freerumble, il social-audio fondato da Sonia Topazio, scrittrice e portavoce dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, che verrà inaugurato ufficialmente il 20 ottobre a Roma, a Palazzo Marini, sta, insomma già segnando un cambio di passo nell'uso dei social network, finora preclusi ai non vedenti.
"Le potenzialità che intrinsecamente possiede Freerumble -aggiunge Gabriel Battaglia, istruttore subacqueo per non vedenti - se messe al servizio della comunità dei non vedenti, potrebbero aprire entusiasmanti orizzonti ricchi di nuove opportunità di studio, sociali, culturali e di divertimento". Con questo sito, spiega Sonia Topazio anticipando i contenuti della conferenza di inaugurazione del social-audio, "possiamo creare un ponte tra i volontari dell'Uiciechi e dell'Adv con Freerumble in maniera che tutti gli studenti ciechi possano fare richiesta di letture volontarie o riassunti su determinati capitoli di libri scolastici che non sono fruibili sul web".
Ma non solo. "Vogliamo fare in modo - continua Topazio - che per ogni immagine caricata su Facebook si potesse inserire accanto l'audio Freerumble che spiegasse quella determinata immagine. Vogliamo caricare su 'Rumblesecret' interi libri letti da donatori di voce, direttamente online, in maniera che l'utente possa collegarsi ed ascoltare senza bisogno di inviare cd, cassette, recarsi in posta, abbattendo tutti i costi dei supporti multimediali". E ancora. Con questo sito, prosegue Sonia Topazio, "possiamo creare audioblog in cui non vedenti esperti in qualsiasi campo, personale o professionale, possano condividere loro esperienze di vita ed essere ascoltati, e quindi, di fatto, insegnare ad altri, senza bisogno di conoscersi od incontrarsi di persona. Tutto ciò potrebbe permettere la condivisione di esperienze dirette, superando eventuali difficolta' da parte di alcuni non vedenti, nel muoversi fisicamente per raggiungere luoghi diversi da quelli in cui vivono". "Anche inserire la descrizione audio del maggior numero possibile di opere artistiche del mondo è un obiettivo di Freerumble per i non vedenti. Ciò consentirebbe ai disabili visivi -conclude Topazio- di accedere, direttamente da casa, ad una sorta di museo virtuale attraverso la descrizione 'parlata' di quadri, chiese, statue od monumenti".
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venerdì 14 ottobre 2011

Nguyen Thi Phuong invecchia in un paio di giorni

Roma, 14 ott. (Adnkronos/Adnkronos salute) - Ha 26 anni, ma ne dimostra 70. Ed è invecchiata in un paio di giorni: improvvisamente il suo viso si è riempito di rughe, il corpo è diventato flaccido. E' l'incredibile storia di Nguyen Thi Phuong, vietnamita, a cui i medici non sanno dare una spiegazione. L'ipotesi è che a trasformare la bella ragazza in una settantenne anzitempo sia stata una reazione allergica ai frutti di mare. Dal 2008, quando tutto è cominciato, la donna è stata costretta a indossare una maschera per nascondersi dagli sguardi curiosi della gente, fin quando i medici non stabiliranno la causa esatta dell'invecchiamento precoce. Per la prima volta Nguyen Thi Phuong, che vive con il marito nella provincia di Ben Tre, sul delta del Mekong, ha accettato di parlare con i media e di farsi fotografare, mostrando com'era prima e come è oggi.
E la storia sta rimbalzando su diverse testate online internazionali, tra cui il britannico 'Telegraph'. All'inizio di ottobre i medici di un ospedale locale hanno detto di voler visitare la donna gratuitamente, promettendo di mandarla all'ospedale dermatologico di Ho Chi Minh se dovessero fallire nel stabilire la diagnosi. La coppia, infatti, non ha i soldi per rivolgersi alla struttura specializzata della capitale.
Intanto sulla stampa locale è fiorita una gran varietà di diagnosi da parte di diversi camici bianchi interpellati. Alcuni sostengono che possa trattarsi di lipodistrofia, una rara sindrome che causa la degenerazione del tessuto adiposo. Phuong, invece, fa risalire tutto a una grave reazione allergica ai frutti di mare nel 2008, curata con alcune medicine comprate alla farmacia locale, prese per un mese. Poi è passata alla medicina tradizionale: "L'orticaria che avevo è scomparsa, ma la mia pelle ha cominciato ad afflosciarsi e a riempirsi di rughe", racconta.
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I telefonini sono un covo di batteri, 1 su 6 come il WC

Roma, 14 ott. - (Adnkronos Salute) - Prima di fare una telefonata con il cellulare di un altro, meglio pensarci due volte. Un telefonino su sei, infatti, e' un 'covo di batteri', contaminato addirittura da materiale fecale. Lo rivela una ricerca britannica, condotta in 12 citta', sulla base di 390 campioni prelevati da mani e cellulari, i cui risultati sono stati diffusi alla vigilia della Giornata mondiale del lavaggio delle mani, che si celebra il 15 ottobre.
Gli esperti spiegano che la ragione piu' probabile della presenza di batteri potenzialmente dannosi sugli apparecchi di cosi' tante persone e' il fatto di non lavarsi le mani, o almeno di non farlo bene, dopo essere andati in bagno. Lo studio, condotto da scienziati della London School of Hygiene & Tropical Medicine e dalla Queen Mary University di Londra rivela anche una preoccupante tendenza - diffusa tra i britannici - a mentire sulle proprie abitudini igieniche. Infatti, benche' il 95% delle persone intervistate abbia assicurato di lavare le mani col sapone quando possibile, il 92% dei telefoni e l'82% delle mani controllate ospitavano batteri. A preoccupare di piu' gli studiosi, il fatto che il 16% delle mani e il 16% dei telefonini fossero 'abitati' dal pericoloso E. coli, batterio di origine fecale.
Proprio un tipo di E. coli, batterio associato a disturbi di stomaco anche gravi, e' stato implicato nei casi mortali di intossicazione alimentare registrati in Germania nel mese di giugno. "Questo studio - spiega l'esperto di igiene Val Curtis, della London School of Hygiene & Tropical Medicine - fornisce ulteriori prove del fatto che alcune persone ancora non si lavano le mani correttamente, soprattutto dopo essere andate in bagno. Spero che il timore di avere E. coli sulle mani e sui telefoni incoraggi a fare piu' attenzione alla toilette. Lavarsi le mani con il sapone e' una cosa semplice da fare, che senza dubbio e' in grado di salvare vite umane".
"Una ricerca scioccante - commenta Peter Barratt, Technical Manager dell'Initial Washroom Solution, che sostiene la Giornata mondiale - che dimostra l'importanza di un'igiene efficace. E' fondamentale che la gente prenda questo aspetto sul serio". I ricercatori hanno viaggiato in 12 citta', prelevando 390 campioni da telefoni cellulari e mani. I test di laboratorio hanno poi svelato tipo e numero di germi in agguato.
Ai partecipanti sono state anche poste delle domande sulle abitudini con acqua e sapone. Se la quota piu' ampia di telefoni contaminati si e' registrata a Birmingham (41%), ai londinesi spetta il record di E. coli sulle mani (28%). In generale, comunque, i livelli di batteri aumentano via via che si sale verso il Nord del Paese. La citta' piu' sporca e' Glasgow: qui i livelli medi di contaminazione per mani e telefonini e' nove volte superiore rispetto a Brighton. E ancora, chi ha batteri sulle mani, ha il triplo delle probabilita' di averli anche sul proprio cellulare.
Insomma, i risultati parlano chiaro. "La gente puo' affermare di lavarsi le mani regolarmente, ma la scienza dimostra il contrario", dice Ron Cutler, della Queen Mary University of London. I batteri fecali possono sopravvivere sulle mani e le superfici per delle ore, soprattutto nel caso di temperature piu' calde e lontano dalla luce solare. Vengono facilmente trasferiti toccando maniglie delle porte, cibo e persino telefonini. E sono insidiosi: possono scatenare diarrea, mal di pancia, febbre e intossicazioni. E ogni anno 3,5 milioni di bambini sotto i cinque anni vengono uccisi da polmoniti e malattie diarroiche.
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