venerdì 14 ottobre 2011

Con l'olio della frittura il motore Diesel va, inquinando meno

Roma, 14 ott. (Ign) - L'aumento del prezzo del carburante si fa sentire anche negli Stati Uniti dove, nonostante recenti politiche ambientaliste abbiano scoraggiato l'uso di veicoli dai consumi stellari, la media delle vetture ha motori di grande cilindrata e quindi di grande consumo.
L'idea è quella fare alimentare il motore Diesel con olio... vegetale, lo stesso che si usa per friggere le patate fritte.
L'olio vegetale è infatti un combustibile "pulito" che brucia nel motore Diesel lasciando pochissime scorie. E' rinnovabile e molto più eco-sostenibile della benzina o del gasolio ordinario. Per trasformare il sistema di combustione da Diesel a olio vegetale in negli Stati Uniti basta acquistare un kit di conversione che si applica facilmente al motore. Pochi minuti bastano per ottenere un grande risparmio. E da noi?
Da noi il kit non è in vendita ma qualora qualcuno avesse voglia di provarci, facendoselo spedire dagli Usa, metta in bilancio l'impatto con il nostro Moloch Burocratico. E auguri.
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martedì 11 ottobre 2011

Idee intelligenti. Arriva l'attacca chewingum

Roma, 10 ott. - (Ign) - Cresce il tasso di 'sensibilità ambientale' degli italiani che, dopo il lavoro, si preoccupano di inquinamento e spreco delle risorse. L'indagine Eurobarometro, infatti, descrive un Bel Paese 'ecologicamente convinto' al punto di bocciare il governo in materia di politiche 'green'.
Ma gli italiani sanno perfettamente di dover contribuire con: una corretta raccolta differenziata, il risparmio delle risorse idriche e l'efficienza energetica. Questo perchè anche un piccolo gesto può fare la differenza. Spesso, però, la maleducazione è difficile da correggere e richiede informazione e tempo. In questo le buone idee possono aiutare.
Lo sa bene Laura Martini designer e artista milanese, che combatte la maleducazione ed educa il cittadino al rispetto dell’ambiente, con il progetto 'Stick your Gum here'. Ricreando l’immagine dello schienale della sedia, invita le persone ad attaccarci le gomma da masticare evitando così di disperderla nell'ambiente.
Il progetto 'Stick your Gum here' parte dall’analisi di alcuni dati: il senso civico, l’educazione e i costi di smaltimento per il recupero del chewingum. A partire da quest’ultimo punto l’Aduc (Associazione per i diritti degli utenti e consumatori), afferma che in Italia rimuovere 1 gomma da masticare dall’asfalto costa 1 euro e il tempo richiesto dall’operazione è pari a 2 minuti. Cinque anni invece è il tempo di smaltimento effettivo per questa cattiva abitudine.
In Irlanda, il costo varia dai 3 ai 20 euro a metro quadro. In Gran Bretagna, si spendono oltre 240 milioni di euro all’anno di disinfettanti e sostanze chimiche per l’eliminazione delle gomme, mentre in Germania, la rimozione delle gomme da masticare pesa 900 milioni di euro sulle casse comuni.
'Stick your Gum here',dunque, si propone come una singolare strategia di ambient marketing che RI-crea l’immagine dello schienale della sedia, utilizzando gli 'archetti parapedonali' già presenti sul territorio.
E’ su questi  archetti viene agganciato il pannello in legno (mediante sei fori che permettono di unirli agli archetti senza rovinarli). Adesso, quello che prima era un semplice dissuasore di sosta è lo schienale di una sedia, dagli angoli completamente arrotondati, su cui poter lasciare la propria chewingum.

Un’alternativa 'pulita' è Chicza Rainforest Gum, la gomma da masticare naturale estratta e lavorata dai chicleros dello Yucatan. Per il momento è già presente sui mercati della Gran Bretagna al costo di 1,50 euro al pacchetto, ma qualche punto vendita italiano la propone già ai suoi clienti. Il chewingum 'amico dell’ambiente' è smaltibile in sole sei settimane, non è appiccicoso e dannoso nel caso in cui venga ingoiato.

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Germania, un trojan delle autorita' tedesche spia i cittadini

In Germania, un gruppo di hacker facenti parte dell'associazione Chaos Computer Club (CCC) che si occupa del monitoraggio dei virus circolanti sul web, ha scoperto un malware che sarebbe stato prodotto nientemeno che dalle autorità tedesche. 
Nello specifico si tratterebbe di un trojan in grado di monitorare e registrare l'attività di alcuni utenti totalmente ignari: attraverso il virus, le azioni compiute dagli utenti sui computer privati verrebbero controllate e spiate da remoto. 
Alcune indiscrezioni rivelano che il malware sarebbe servito a polizia e servizi segreti tedeschi per monitorare le attività della popolazione.(BitCity)
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lunedì 10 ottobre 2011

Ivano Fossati: nella terra del vento

La notizia dell'addio alla musica di Ivano Fossati ha lasciato l'amaro in bocca. Molti lo conoscono poco, altri affatto. Lui è la musica, la malinconia, la felicità, il sogno, l'allegria. Mi sono preso il suo ultimo lavoro con la puzza sotto il naso: dopo le sue recenti dichiarazioni mi sono sentito abbandonato. Come: proprio io che ti ho seguito per tutta la mia vita merito questo distacco? Lo penseranno in molti. Se tutto sarà vero, posso dire, che questa ultima fatica, rispecchia il Fossati che tutti noi amiamo e ricorderemo come uno dei migliori cd degli ultimi anni. Sbirciano su Youtube ho trovato un video montato con alta professionalità ( a parte il finale ). Mi sento di proporvi questa canzone....bellissima, dedicandola a tutti che, come me, vivono "NELLA TERRA DEL VENTO".

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domenica 9 ottobre 2011

Il Passito che conquista sempre più palati

Roma, 9 ott. - (Ign) - Vino passito frutto di una passione antica che non smette di incuriosire. Il fascino nasce dalla ricerca di abbinamenti gastronomici non più necessariamente legati al dessert. Superato il consueto matrimonio all'insegna del 'dolce' gusto, il passito si riscopre nella sua veste più innovativa in coppia, ad esempio, con piatti di formaggi o altre pietanze salate ad estro del preparatore. Di conseguenza cresce il consumo di questi vini che per definizione vengono considerati "speciali". Dal canto suo, la Scuola Europea Sommelier stima che "negli ultimi due anni il consumo dei vini passiti e da meditazione sia cresciuto del 18%". Un successo per le etichette del mondo Bacco più aromatiche.
Aromi, contenuti in questi vini 'speciali', che conducono a sensazioni retro-olfattive di piacevolezza. E che vengono preservati nella fase più caratterizzante della lavorazione dei passiti, ovvero l'appassimento o disidratazione. "In cantina vengono lavorati come vini normali in quanto anche i passiti subiscono lo stesso processo di fermentazione - spiega a IGN, testata online del Gruppo Adnkronos, Gabriele Bacciottini, presidente della Scuola Europea Sommelier - La differenza sta nel procedimento che subisce l'uva prima di essere portata in cantina: l'appassimento non è altro che la riduzione della sostanza acquosa che è nell'acino. Tutto allo scopo di preservare la componente aromatica elevando il tenore zuccherino e quindi alcolico".
Al di là delle tecniche di appassimento (su pianta o graticci), Bacciottini spiega ancora che i grappoli colpiti dalla cosiddetta muffa (Botrytis Cinerea), chiamata comunemente 'nobile' (contribuisce notevolmente alla riduzione dell'acqua negli acini), danno dei vini dall'aroma unico (muffati). Questo evento naturale necessita però di un clima particolare che si registra, ad esempio, nell'area vinicola francese di Sauternes da cui il vino dolce tra i più famosi al mondo. "I vini appassiti tramite muffa nobile hanno un sapore intenso e aromatico che sposano bene piatti di formaggi", aggiunge il presidente della Scuola Europea Sommelier.
Da qui si spiega anche "la diffusione più ampia" che riguarda questi 'nettari speciali' abbinati "non più solo a dessert", dice Bacciottini aggiungendo che i passiti sono considerati oggi "vini innovativi", incuriosiscono enoappassionati più o meno esperti. Tutto a beneficio di nuove emozioni del palato da condividere a tavola o all'ora dell'aperitivo.
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sabato 8 ottobre 2011

Cucinare in lavastoviglie, per il risparmio energetico

Roma, 8 ott. (Adnkronos) - Come primo un couscous con zucchine, piselli e menta, per secondo il rombo su letto di porri, crema di baccelli e germogli e per finire un dessert alle ciliegie con panna e pistacchi. Niente male come menu', ma la sua particolarita' e' che tutte le portate sono state cotte in lavastoviglie. Sembra impossibile, ma non lo e': cucinare in lavastoviglie non solo e' semplice e sicuro, ma anche sostenibile perche' permette di cuocere a costo zero senza sprecare ulteriore acqua o energia.
Basta utilizzare i contenitori giusti perche' gli alimenti non vengano a contatto con i detersivi, e poi scegliere il ciclo di lavaggio piu' adatto a ogni preparazione, tenendo conto dei tempi e delle temperature dell'elettrodomestico. Per esempio, per cuocere un uovo a 60-65°C, e ottenere una vera e propria delizia, ci sono due possibilita': o immergere l'uovo in una pentola d'acqua e monitorare la temperatura costantemente per almeno un'ora, oppure metterlo in un vasetto di vetro, aggiungere acqua, chiudere bene il coperchio e inserirlo in lavastoviglie, tra i piatti da lavare. Una volta selezionato il ciclo di lavaggio 'normale', che oscilla tra i 50 e i 70°C, il gioco e' fatto.
L'acqua e il vapore del lavaggio penseranno a cuocere la pietanza al posto nostro e il risultato sara' sorprendente, perche' le cotture che utilizzano le basse temperature permettono di preservare ed esaltare le proprieta' nutritive e organolettiche dei cibi. Basta seguire alcune linee guida e iniziare, per stare sicuri, con le ricette di Lisa Casali, eco-foodblogger con la passione per la cucina, che dopo aver sperimentato la tecnica con successo, ha scritto il libro "Cucinare in lavastoviglie. Gusto, sostenibilita' e risparmio con un metodo rivoluzionario".
Il volume, pubblicato da Edizioni Gribaudo, contiene ricette che esaltano le virtu' della cottura a bassa temperatura, quella del lavaggio in lavastoviglie che oscilla tra i 55 e i 75°C, perfetta per cotture lunghe e delicate, facili e a ridotto impatto ambientale. Tutti i modelli di lavastoviglie, spiega la Casali, hanno almeno quattro programmi di lavaggio in comune (rapido, eco, normale e intensivo), ognuno con specifiche durate e temperature.
Le ricette proposte sono studiate per essere pronte esattamente nel tempo del ciclo di lavaggio scelto. Cosi', mentre la lavastoviglie e' in funzione, si puo' sfruttare la durata del programma (da 30 minuti a 3 ore circa) per preparare raffinate pietanze senza dover badare alle pentole sul fuoco. Basta inserire gli ingredienti indicati nelle ricette nei vasetti di vetro o nei sacchetti per alimenti, trovare lo spazio giusto tra piatti e bicchieri e lanciare il lavaggio.
Niente paura per quanto riguarda l'igiene: le analisi chimiche effettuate su alcuni campioni di pietanze preparate dalla Casali in lavastoviglie dimostrano che impiegando i giusti contenitori non c'e' rischio di contaminazione, senza contare che la cottura in lavastoviglie elimina anche il fastidioso problema degli odori che invadono casa quando si cucina con metodi tradizionali.
Insomma, basta superare l'iniziale diffidenza, abbandonare ogni pregiudizio e cimentarsi con i menu' proposti nel libro, uno per ogni stagione. Perche' per essere davvero sostenibili bisogna fare attenzione alle materie prime e scegliere quelle che la natura mette a disposizione nei vari periodi dell'anno. No a pesci, crostacei o molluschi sovrasfruttati o a rischio di estinzione, si' ai tagli di carne seconda e terza scelta.
I pasti preparati in lavastoviglie stupiranno, secondo l'autrice del libro, per gusto e aroma. E in piu', alcuni alimenti cotti con questo metodo, possono essere conservati in frigorifero anche fino a 3 giorni.
Naturalmente, anche il libro "Cucinare in lavastoviglie" e' attento all'ambiente: oltre a scegliere carta certificata si sono compensate le emissioni di Co2 derivanti dalla stampa delle varie copie aderendo al progetto Impatto Zero di Lifegate.
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Al Festival delle Lettere spazio all'ambiente

Milano, 8 ott. (Adnkronos) - "Caro Pianeta, ti chiedo scusa se qualche volta ti ho fatto del male, non lo volevo veramente. Mi sono fatta prendere troppo la mano dalla mia sicurezza di farcela, anche senza di te. Mi manchi tutti i giorni. Sei l'unica cosa al mondo che meriti tutto il nostro rispetto". Questa e' solo una delle 183 lettere che mittenti di ogni eta' hanno inviato alla Terra, rispondendo cosi' all'invito del Festival delle Lettere, manifestazione dedicata a chi, nell'epoca degli sms e delle e-mail, ancora prende carta e penna per comunicare.
Quest'anno, per la prima volta, il Festival delle Lettere ha aggiunto al suo programma la sezione fuori concorso dedicata alle "lettere sostenibili". La piu' bella sara' premiata domani, nel corso della serata conclusiva della manifestazione milanese, al Teatro Dal Verme. E visto che a Milano c'e' il blocco del traffico, un'azione davvero sostenibile sara' partecipare all'evento raggiungendo il teatro a piedi o in bici.
Dedicato quest'anno al tema "Lettera di dimissioni", il festival ha avviato in questa edizione un percorso di maggiore attenzione all'ambiente attraverso l'adesione al progetto Impatto Zero di LifeGate, che prevede che le emissioni di Co2 generate vengano compensate contribuendo alla creazione e tutela di foreste in crescita.
Quelle indirizzate alla Terra, al Pianeta o alla Natura sono lettere di scuse, dichiarazioni d'amore, confidenze e nostalgie. Domani verranno lette e premiate nel corso della cerimonia conclusiva della manifestazione organizzata dall'associazione 365Gradi in collaborazione con LifeGate. Ad accomunare le missive, un fondo di amarezza per il disinteresse che l'uomo ha dimostrato nei confronti dell'ambiente che lo circonda e anche tanta nostalgia.
In molti hanno fatto mea culpa, tracciando il quadro di una situazione difficile. Qualcuno, pero', ha anche lanciato un messaggio di speranza e di impegno, come gli alunni della classe quinta della scuola primaria di Borgo Bainsizza. "Caro Pianeta - scrivono – parlando, parlando, abbiamo cercato dei modi per riparare al male chi ti facciamo. Allora adesso chiudiamo un po' prima i rubinetti, andiamo in bici al supermarket, spegniamo le luci che non servono, differenziamo i rifiuti…Ora siamo piccoli e le nostre azioni sono minime ma in futuro, quando saremo grandi, anche il nostro impegno crescera' e sicuramente diventeremo cittadini consapevoli. Per cio' non ti preoccupare, caro pianeta, ci pensiamo noi a te".
In sei anni, sono state 10mila le lettere - tutte rigorosamente scritte a mano - che hanno partecipato al Festival delle Lettere, prima manifestazione italiana dedicata alla scrittura in carta. Un successo dovuto al fatto che la lettera resiste al tempo come territorio universale, in grado di appartenere a tutti, giovani e anziani, colti e meno colti. Sono pochi i concorsi a cui puo' partecipare un bambino di 5 anni come un anziano di 95. Questo e' uno di quelli.
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Peter Gabriel: arriva il nuovo 'New Blood'

Roma, 8 ott. (Adnkronos) - Sarà disponibile da martedì 11 ottobre nei negozi tradizionali e in digitale 'New Blood', il nuovo album di Peter Gabriel che arriva a un anno di distanza dal precedente lavoro 'Scratch My Back' (dove Gabriel reinterpretava una selezione di canzoni di altri artisti) dal quale Gabriel ha preso ispirazione per questo nuovo progetto.
Donare a ogni brano del suo repertorio (12 brani scelti in base all'atmosfera che si voleva donare al progetto tralasciando volutamente alcuni grandi successi) un nuovo significato, una nuova profondità, nuova vita, nuovo sangue: questo aveva in mente Peter Gabriel quando ha inziato a lavorare a 'New Blood' e questo è quello che è riuscito a racchiudere il "lungometraggio sonoro" anche grazie al lavoro del noto compositore e arrangiatore John Metcalfe e della New Blood Orchestra (46 elementi diretti da Ben Foster).
L'album sarà disponibile in versione standard, digital download, in edizione speciale (2 cd tra cui un album standard e un disco di versioni strumentali con bonus track) e in vinile. Oltre alle 12 canzoni dell'album, troviamo la bonus track 'Solsbury Hill', preceduta da 'A Quiet Moment', 5 minuti di suoni ambient registrati dallo stortico sound engineer di Peter, Dickie Chappell.
'New Blood' è stato inspirato dal concetto di 'Scratch My Back' dopo che l'arrangiatore John Metcalfe iniziò ad applicare gli arrangiamenti orchestrali ad alcune delle canzoni di Gabriel in funzione del tour che ne seguì e che culminò con il concerto 'New Blood - Live In London', all'Hammersmith Palace.
Peter Gabriel si è affacciato alla scena internazionale con il successo dei Genesis, band che ha co-fondato ai tempi della scuola. Lasciati i Genesis nel 1975 la sua carriera solista ha fruttato 7 dischi di studio, diverse acclamante colonne sonore e album live (album che saranno nuovamente disponili sul mercato grazie al rinnovato accordo tra Emi Music e Real World Records). Durante la sua lunga carriera Gabriel ha vinto numerosi Grammy Awards e fondato il WomadD festival. Il musicista è da sempre impegnato nella difesa dei diritti umani e ha fondato nel 1989 la fondazione Witness.org e nel 2007 Elders.org insieme a Sir Richard Branson, una organizzazione umanitaria tenuta a battesimo da Nelson Mandela. Nel 2006 Peter Gabriel ha ricevuto il prestigioso titolo di 'Man of Peace'.
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venerdì 7 ottobre 2011

Le donne umbre amano il sesso strano.

Il web il luogo preferito per conoscersi ma chiedono agli uomini di prendere l'iniziativa.
Amano fare sesso in luoghi insoliti, sperano che sia l'uomo a fare il primo passo e come fantasia erotica mettono al primo posto il tradimento. Le donne umbre in cerca di divertimento, senza complicazioni e aspettative, si danno appuntamento sul web. La maggiore fantasia sessuale è quella di tradire il proprio partner e secondo un sondaggio del portale Incontri-ExtraConiugali.com, il 52% delle relazioni extraconiugali nasce proprio su Internet. I dati parlano chiaro. Il 40% delle umbre ama fare l'amore in luoghi insoliti e le donne sono abbastanza soddisfatte della loro vita sessuale: solo il 19% di loro vorrebbe lasciarsi andare al piacere della carne più spesso. Anche in Umbria, come nel resto d'Italia, le donne (32%) hanno la fantasia sessuale del tradimento. In quanto a intraprendenza, però, sono più tradizionaliste: l'80% delle umbre, infatti, preferisce che sia l'uomo a prendere l'iniziativa.
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