mercoledì 5 ottobre 2011

Il gelato fa moda, arrivano il pistacchio 'scozzese' e i fichi bouclé


Roma, 5 ott. (Adnkronos) - Dopo i 'beauty-ice cream', gelati a base di sostanze benefiche per l'organismo, da quello anti-età a quello abbronzante ideali per l'estate, con l'autunno arrivano coni e coppette 'modaiole', per soddisfare al tempo stesso il palato e la vista. E' l'ultima trovata del gruppo 'Lato G', che per l'autunno 2011 propone due nuovi gusti: il Green Tartan che richiama il tessuto scozzese e l'Ice Bouclé.
Il Green Tartan - spiega una nota di Lato G - è a base di pistacchio salato di bronte con pepite di biscotti scozzesi avvolti in lamelle di cioccolato fondente belga, che ricamano sulla superficie del gelato la trama di un tessuto scozzese. Mentre l'Ice Bouclé è un 'abbraccio' di fichi mediterranei a cioccolato fondente belga per un incontro dal sapore dolce e ruvido, con una texture 'couture'.
Con la capsule collection Glamour, Lato G propone dunque una liason tra due mondi, quello della moda e della creatività con quello del gelato. "La nostra filosofia - spiega Luca Greco del Gruppo 'Lato G' - è quella di offrire un valore aggiunto al gusto e alla qualità. Per questo siamo sempre alla ricerca di sapori e ingredienti nuovi in giro per il mondo. Abbiamo così unito l'esperienza di grandi maestri gelatai, il rispetto della filiera produttiva, l'alta qualità delle materie prime alla sperimentazione dei sapori. Con l'obiettivo di far viaggiare il cliente nei sapori del mondo attraverso il gelato".
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martedì 4 ottobre 2011

Intercettazioni, la Wikipedia italiana si auto oscura


Di colpo inaccessibili tutte le voci italiane di Wikipedia. Per protesta contro il comma 29, “ammazzablog” del Ddl Alfano sulle intercettazioni. Sul quale però è appena arrivato un emendamento per salvare i siti non giornalistici
Wikipedia italiana si auto oscura per protesta e tutte le sue voci diventano inaccessibili. Al loro posto, appare sempre un comunicato. “La pagina che volevi leggere esiste ed è solo nascosta, ma c’è il rischio che fra poco si sia costretti a cancellarla davvero”, si legge all’inizio. Motivo, il comma 29 del Ddl Alfano sulle intercettazioni (etichettato “ammazzablog”) dove si legge che qualunque sito web deve rettificare le informazioni entro 48 ore, pena una multa fino a 12.500 euro. Rettifica che deve essere fatta sempre e comunque, a prescindere da ogni altra considerazione.
Se il comma passasse così, per Wikipedia sarebbe la fine; così come per tutti quei siti privi di redazione o gestiti a livello amatoriale: basta distrarsi per due giorni e si subisce la multa. Paradossale soprattutto nel caso di Wikipedia, dove gli interessati potrebbero- com’è noto- rettificare direttamente le informazioni.
Il problema probabilmente però si sgonfierà presto, almeno in buona parte. Alla Camera è stato appena presentato l’emendamento Cassinelli, a quel comma: applica un distinguo per i siti non giornalistici, che avrebbero quindi più tempo per rettificare (10 giorni) e rischierebbero una multa ridotta.
La rettifica “non è valida se inoltrata con mezzi per cui non sia possibile verificarne l’effettiva ricezione da parte del destinatario. Non possono essere oggetto di richiesta di rettifica quei contenuti che, per la loro natura, sono destinati ad un limitato numero di utenti, oppure che si qualificano in concreto quali commenti, corredi o accessori di un terzo contenuto principale”, si legge nell’emendamento.
Multe: “per i contenuti diffusi sulla rete internet, purché non siano gestiti dalla redazione di una testata registrata presso la cancelleria del tribunale e purché la gestione del sito internet non costituisca attività imprenditoriale per il suo gestore o editore, la sanzione amministrativa va da euro 250 a euro 2.500. La sanzione va da euro 100 a euro 500 quando, se non si tratta di sito internet gestito dalla redazione di una testata registrata presso la cancelleria del tribunale ai sensi dell’articolo 5, è indicato un valido indirizzo di posta elettronica certificata a cui trasmettere comunicazioni e richieste di rettifica”.
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Pesce fresco a km zero, ci pensa la Fish Box.


Roma, 3 set. (Adnkronos) - Giovedì notte ore 23. Sulla banchina di Termoli arriva l'ultima pescata della settimana dopo i due mesi di fermo biologico. I pescatori che utilizzano ancora le tecniche dell'antica cultura marinara, scaricano pesci di stagione, freschissimi e a chilometri zero perché arrivano dall'Adriatico centrale, pronti ad arrivare al consumatore nelle prime ore del mattino, all'interno di una cassetta detta 'Fish Box'. E' l'ultima frontiera dei Gruppi di acquisto solidale, realtà diffusa in Italia da tempo, ma che non comprendeva ancora il settore ittico finché non ci ha pensato una piccola azienda di Termoli.
Una decina di persone in tutto che si sono messe in testa di cambiare i consumi e le abitudini d'acquisto, invertire la rotta per condizionare il mercato dell'alimentazione. Vera e propria 'community supperter fishery', basata sull'alleanza tra produttori e consumatori, il progetto Fish Box nasce con l'obiettivo di diffondere un consumo del pesce più consapevole e sostenibile, accorciando la catena distributiva e, quindi, contribuendo a diminuire le emissioni di Co2.
"Mettiamo in contatto i Gruppi di acquisto solidale con i pescatori, osservando un protocollo rigido che riguarda tanto i pescatori, ai quali chiediamo di rispettare le regolamentazioni della comunità economica, utilizzando maglie a norma europea, quanto il pesce, che non deve mai essere sotto misura o a rischio estinzione", spiega all'Adnkronos Daniele Mugnano, co-fondatore del progetto.
Il risultato è pesce buono, sano, fresco e a un prezzo equo in virtù del rapporto praticamente diretto tra pescatori e consumatori. All'acquirente viene chiesto di imparare a consumare il pesce a seconda della stagionalità e di accettare il fatto che "se c'è maltempo, non facciamo le consegne perché i pescatori non vanno in mare", sottolinea Mugnano.
Per organizzarsi in virtù di questa incognita, si chiudono gli ordini il mercoledì a mezzogiorno ed entro giovedì alla stessa ora si dà conferma che le barche siano in mare e che, quindi, il pesce arriverà puntuale il giovedì notte alla banchina di Termoli. "Le richieste sempre in aumento e il fatto che il 60% dei Gruppi di acquisto solidale del centro Italia si rivolgano a noi, dimostrano che puntare sulla sostenibilità alimentare, in un momento di crisi, è una scelta vincente", spiega Mugnano.
E' già in cantiere un nuovo progetto, "Conserve di mare", che entro l'inizio del 2012 offrirà ai Gruppi di acquisto scatolette di tonno sostenibili e barattoli di 'pesce dimenticato' tutto da riscoprire, conservati in olio d'oliva e realizzati grazie ad alcune cooperative di pescatori.
Per provare, basta rivolgersi al gruppo di acquisto più vicino e scegliere tra le proposte illustrate sul sito www.fishbox.it, dove è possibile consultare una tabella delle stagionalità in cui viene indicato che tipo di pesce trovare in un certo periodo dell'anno. Per esempio, da settembre a gennaio ci sono le alici, i calamaretti abbondano tra gennaio e febbraio e i calamari da settembre a dicembre; per i gamberetti rosa il periodo migliore è da marzo a giugno, per le mazzancolle da settembre a dicembre.
Inutile pretendere nasello e pannocchie ad aprile o il rombo a giugno. In caso contrario, probabilmente quel pesce viene da mari lontani ed è stato nelle celle frigo di piattaforme, mercati generali, pescherie e centri commerciali, perdendo valori nutrizionali e, contemporaneamente, contribuendo all'inquinamento. Nei Fish Box, invece, si trova solo pesce locale e di stagione, pescato con tecniche tradizionali. Non si troverà mai pesce a rischio estinzione, novellame (pesci allo stadio giovanile impiegati per ripopolamenti) e pesce sotto taglia.
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domenica 2 ottobre 2011

Ivano Fossati ultimo CD

(AGI) - Milano, 2 ott. - Ivano Fossati ha annunciato che 'Decadencing' sara' il suo ultimo cd. "Con questo disco intendo lasciare e non faro' altri concerti", ha spiegato il cantautore durante la registrazione di 'Che tempo che fa'. "E' la fine della tua carriera?", gli ha chiesto Fabio Fazio. "Si'", ha riposto Fossati. "E' l'ultimo tour, e' una decisione serena di quelle che si prendono in tanto tempo", ha aggiunto. "Ho compiuto 60 anni qualche giorno fa - ha proseguito - e ho sempre saputo che, raggiunta questa eta', avrei voluto fare altro". "In un altro album non so se sarei in grado di metterci la stessa passione e di aggiungere qualcosa a quello, nel bene e nel male, ho gia' messo nei dischi finora", ha concluso.
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venerdì 30 settembre 2011

Scelte che possono cambiare la vita: Ig Nobel 2011

Milano, 30 set. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - La scelta che può cambiare una vita, in meglio ma anche in peggio, si prende in zona toilette, mentre si è in preda all'irrefrenabile urgenza di fare pipì. Non è uno scherzo, ma una della scoperte - improbabili ma vere - che quest'anno si sono guadagnate gli 'Ig Nobel', i 10 riconoscimenti che dal 1991 vengono assegnati ogni settembre dalla rivista 'Annals of Improbable Research'. I vincitori sono stati annunciati questa notte durante la tradizionale cerimonia di gala al Sanders Theatre della Harvard University: 1.166 posti tutti occupati, con biglietti sold out da mesi.
Più che fare 'il verso' ai Nobel, i massimi allori alla ricerca che saranno assegnati a giorni (il primo atteso è quello per la Medicina che sarà annunciato lunedì prossimo 3 ottobre), l'obiettivo dichiarato degli Ig Nobel è quello di premiare ricerche che "prima fanno sorridere, poi fanno pensare".
E se l'effetto della vescica piena sulla lucidità di pensiero ottiene l'Ig Nobel per la Medicina, quello per la Biologia va a un team di 'cervelli' che ha indagato sui gusti sessuali dei coleotteri: pare vadano matti per un certo tipo di birra australiana, tanto da cercare disperatamente di accoppiarsi con la bottiglia che la contiene.
Fra le altre scoperte premiate una sullo sbadiglio delle tartarughe, un'altra sullo spray al wasabi usato come allarme antincendio. E ancora studi sul senso dei sospiri, sul segreto del successo, sulle vertigini negli atleti campioni di lancio, sulla fine del mondo, sulla 'ricetta' per trovare parcheggio e sulla guida sicura.
Ma ecco, nel dettaglio, tutti i vincitori degli Ig Nobel 2011, incominciando proprio da decisioni alla toilette e coleotteri innamorati:
MEDICINA. Il premio va a due gruppi di scienziati - da un lato Mirijam Tuk (Olanda e Uk) Debra Trampe (Olanda) e Luk Warlop (Belgio), dall'altro Mattew Lewis, Peter Snyder e Robert Feldman (Usa), Robert Pietrzak, David Darby e Paul Maruff (Australia) - per avere dimostrato, in due studi indipendenti pubblicati rispettivamente su 'Psychological Science' e 'Neurology and Urodynamics', che le persone prendono decisioni migliori su alcune questioni, ma peggiori su altre, quando sentono l'impellente bisogno di urinare.
BIOLOGIA. A Darryl Gwynne (Canada, Australia e Usa) e David Rentz (Australia e Usa) per avere scoperto, in due studi pubblicati sulle riviste della società entomologica australiana e della sua omologa londinese che alcuni coleotteri si accoppiano (o per meglio dire provano a farlo) con un certo tipo di bottiglia di birra australiana.
FISIOLOGIA. L'Ig Nobel va ad Anna Wilkinson (Uk), Natalie Sebanz (Olanda, Ungheria e Austria), Isabella Mandl e Ludwig Huber (Austria). Il gruppo, in uno studio pubblicato su 'Current Zoology', ha dimostrato che - a differenza di quanto accade nell'uomo - non esistono prove che lo sbadiglio sia contagioso nelle tartarughe dai piedi rossi.
CHIMICA. Premio ai giapponesi Makoto Imai, Naoki Urushihata, Hideki Tanemura, Yukinobu Tajima, Hideaki Goto, Koichiro Mizoguchi e Junichi Murakami, per aver determinato la densità ideale di wasabi vaporizzato (una sorta di versione 'spray' della tipica pasta piccante di colore verde ottenuta dal rafano, utilizzata nella cucina nipponica) da usare per svegliare una persona che dorme in caso di incendio, e per averne brevettato l'applicazione in un 'allarme al wasabi'.
PSICOLOGIA. Ig Nobel a Karl Halvor Teigen dell'università della Norvegia per aver cercato di scoprire perché, nella vita di tutti i giorni, le persone sospirano. Lo studio è stato pubblicato sullo 'Scandinavian Journal of Psychology'.
LETTERATURA. Il premiato è l'americano John Perry della Stanford University, inventore della 'Teoria della procrastinazione strutturata': "Per avere successo - è il segreto svelato dallo scienziato su 'Chronicle of Higher Education' - bisogna sempre lavorare su qualcosa di importante, in modo da evitare di fare qualcos'altro di ancora più importante".
FISICA. Premio Ig Nobel a Philippe Perrin, Cyril Perrot, Dominique Deviterne and Bruno Ragaru (Francia), e al collega Herman Kingma (Olanda), per aver capito in uno studio su 'Acta Oto-laryngologica' perché i lanciatori del disco soffrono di vertigini, mentre i lanciatori di martello no.
MATEMATICA. Il riconoscimento va agli americani Dorothy Martin che ha predetto la fine del mondo per il 1954; Pat Robertson che l'ha predetta per il 1982; Elizabeth Clare Prophet che l'aspettava per il 1990; per il coreano Lee Jang Rim che l'ha predetta per il 1992; l'ugandese Credonia Mwerinde che l'attendeva nel 1999, e ancora l'americano Harold Camping, che dopo aver fallito una prima previsione di apocalisse per il 6 settembre 1994 ci ha riprovato annunciandola per il 21 ottobre 2011. Tutti questi scienziati, secondo la giuria, hanno insegnato al mondo che bisogna essere prudenti quando si fanno ipotesi o previsioni matematiche.
PACE. A meritarsi l'Ig Nobel è il sindaco della capitale lituana Vilnius, Arturas Zuokas, per aver dimostrato che il problema delle auto di lusso parcheggiate in divieto di sosta è facilmente risolvibile passandoci sopra con un carro armato. La 'linea dura' è stata spiegata in un video e sulla stampa locale.
PREMIO PER LA PUBBLICA SICUREZZA. L'ultimo riconoscimento alle scoperte strane, ma vere va al canadese John Senders, università di Toronto, per aver condotto una serie di test di sicurezza - con tanto di video - in cui una persona guidava un'auto in autostrada mentre una visiera gli cadeva ripetutamente sugli occhi, accecandolo.
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giovedì 29 settembre 2011

Due italiani su 5 sono pendolari

Due italiani su 5 percorrono tra i 10 e i 30 km per raggiungere il lavoro

Milano, 29 set. (Adnkronos/Labitalia) - Usano treni, autobus, macchine, moto, biclette: sono i pendolari, quei lavoratori che, nonostante le nuove tecnologie o il telelavoro, sono ancora costretti a fare spesso lunghi tragitti prima di raggiungere l'ufficio o la fabbrica. Una ricerca di InfoJobs.it, importante portale attivo in Italia e in Europa nel settore del recruiting online, ci dice che due lavoratori italiani su cinque percorrono tra i 10 e i 30 km al giorno per raggiungere l'ufficio e sarebbero disposti a guadagnare meno pur di esser più vicino a casa
Il 31,73% degli intervistati da InfoJobs percorre infatti tra i 10 e i 30 km per arrivare in ufficio. Poi, ci sono i più fortunati (28,85%) che coprono una distanza inferiore ai 10 km. Il 21,15%, invece, lavora a più di 50 km da casa e infine il 18,27% dichiara di percorrere tra i 31 e i 50 km ogni giorno. La distanza media percorsa dai pendolari è di circa 24 km al giorno. Ciò significa che durante l'anno lavorativo si percorrono circa 5.856 km, ossia pressappoco la distanza tra Roma e Zanzibar.
Alla domanda se sarebbero disposti a cambiare lavoro per un posto più vicino a casa ma con uno stipendio minore, il 36,9% degli intervistati ha risposto no. Il 37,86%, invece, dichiara di essere disposto a valutare l'offerta di un posto più vicino a casa, anche a scapito del guadagno. Il 25,24% degli intervistati afferma che cambierebbe sede di lavoro anche rinunciando a qualche benefit, dato che comunque risparmierebbe i soldi di abbonamenti o benzina.
I pendolari soffrono anche per i ritardi dei mezzi. Infatti arrivare la mattina tardi alla scrivania o alla postazione di lavoro, per il 35,72%, è colpa del ritardo del mezzo di trasporto pubblico e per il 29,46% del traffico. Il 12,5% ammette che è a causa di motivi personali, mentre il 22,32% afferma di non arrivare mai tardi a timbrare il cartellino.
Per spostarsi il 29,75% preferisce l'auto di proprietà, mentre il 26,45% si affida ai mezzi pubblici interurbani (tram, bus e metropolitana). Il 19,83% ricorre a un mix di più mezzi (esempio treno + autobus) per raggiungere il posto di lavoro dai paesi limitrofi. Nella classifica dei mezzi più usati per andare al lavoro seguono il treno (usato dal'8,27% degli intervistati), la moto (5,78%) e la bici (4,13%). E c'è anche un 5,79% che si può permettere di raggiungere il lavoro a piedi.
Se la maggior parte dei pendolari (48,35%) dichiara di impiegare circa mezz'ora da casa al lavoro, ben il 35,16% trascorre quasi un'ora in viaggio. Infine, il 16,49% rimane impegnato, tra cambi di mezzi e coincidenze, per più di un'ora.
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Il sogno della rete completamente libera presto realtà

Roma, 26 sett. - (Ign) - Una pioniera della comunità internet. Così è stata soprannominata la 37enne, Sascha Meinrath, attivista per la libertà del web in Indymedia e poi all'ateneo di Urbana-Champaign nell'Illinois. E' lei la mente a capo di un team di una ventina di ragazzi al lavoro a Washington su un progetto di rete libera che si chiama Commotion. L'idea è quella di creare un software che possa creare reti ad alta velocità, completamente autonome, senza alcuni collegamento con le infrastrutture e dal traffico criptato.
Il progetto ha subito attirato l'attenzione della diplomazia americana che ne vede già un possibile utilizzo in zone di guerra o in caso di catastrofe naturale. E' così che il suo budget annuale è lievitato a 2,3 milioni di dollari con un finanziamento straordinario di due del Dipartimento di Stato americano. Sarebbe poi anche una svolta contro la censura. In molti Paesi africani l'accesso a internet dipende da cavi che portano la connessione via mare. Diventa quindi semplicissimo bloccare la rete di un'intera nazione in caso di proteste come è già successo recentemente in Egitto. Una possibilità che non ci sarebbe con Commotion.
A oggi i nemici più pericolosi per questo progetto sono due. Da una parte ci sono le aziende di telecomunicazione che, per tutelare i propri affari, potrebbero tentare di bloccare il progetto. Dall'altra le Major, visto che una rete fuori controllo potrebbe rappresentare un volano per la pirateria di musica e video cinematografici. Sascha comunque va avanti e si è anche data un tempo massimo: entro il 2012, assicura, produrrà una versione utilizzabile per il grande pubblico.
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domenica 25 settembre 2011

Timeline, per scoprire chi ci ha cancellato da Facebook

Roma, 24 set. - (Ign) - E' stata una delle principali novità presentate da Mark Zuckerberg durante la conferenza F8: la funzione Timeline, che in italiano si chiama 'diario', potrebbe essere una piccola rivoluzione per il social network, in cui si rischia di perdere il proprio passato. Con questo nuovo layout invece - ancora non attivo su tutti i profili - si potrà accedere in un attimo a tutte le nostre 'storie' passate, passando facilmente di anno in anno.
Sfruttando proprio Timeline però, è possibile, in modo indiretto, scoprire chi ci ha cancellato dalla lista dei suoi amici. E il trucco è facilissimo. Basta cliccare su un anno passato, per esempio il 2010, scorrere giù fino al riquadro degli amici. Questa lista infatti ci farà vedere chi era nostro amico l'anno scorso. E se accanto a qualche nome appare il bottone 'aggiungi agli amici' (Add friend) le cose possono essere solo due: o lo abbiamo cancellato noi o lui ha eliminato il nostro nome da Facebook. Facile no?
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venerdì 23 settembre 2011

Lo spazio in diretta web con il progetto 'Cieli d'Italia'


Rovereto, 22 set. - (Adnkronos) - L'importanza della ricerca scientifica italiana, la materia oscura, i pianeti extrasolari, lo studio del sole, ma anche le grandi industrie italiane che costruiscono gli strumenti per esplorare e osservare lo spazio. Per tutti quelli che subiscono il fascino della volta celeste, e anche per sfatare l'idea che si tratti di argomenti per soli addetti ai lavori, l'Agenzia Spaziale Italiana, il Museo Civico di Rovereto e l'Istituto Nazionale di Astrofisica hanno organizzato "Cieli d'Italia uniti dalla scienza".
Si tratta di un grande progetto di divulgazione scientifica e culturale aperto a tutti, in diretta web domani 23 settembre dalle ore 10.30, sulla web tv di Asi (www.asitv.it) o su Sperimentarea.tv (canale tematico del Museo Civico di Rovereto). L'iniziativa sarà l'occasione per celebrare l'Unità d'Italia, ripercorrendo la storia di tre istituzioni scientifiche tra le più antiche del Paese: l'Osservatorio Astronomico di Torino, l'Osservatorio Astronomico di Capodimonte e il Museo Civico di Rovereto con il suo Osservatorio di Monte Zugna.
Nato da un'idea del direttore scientifico dell'Asi, Enrico Flamini, il progetto racconta gli osservatori e la ricerca spaziale come filo conduttore per ripercorrere l'Unità d'Italia. "L'Italia era protagonista della scienza e della conoscenza dell'universo già nel 1800 con la scoperta dell'asteroide Cerere e lo è ancora oggi - spiega Flamini all'Adnkronos - si può dire che la ricerca e l'osservazione spaziale hanno fatto l'unità d'Italia ancora prima che l'Italia su unisse".
Il Museo di Rovereto ospita questo evento speciale accogliendo nella sede di Palazzo Parolari lo studio con la conduzione di Piero Badaloni. Gli ospiti, tra cui Flamini, ripercorreranno la storia degli osservatori, racconteranno com'era il cielo 150 anni fa e cosa fanno gli astronauti, affrontando tutti gli aspetti del tema, dalle problematiche ingegneristiche ai fumetti, "in risposta a una crescente richiesta di conoscenza da parte di un pubblico che spero sia il più vasto possibile - dice Flamini - oltre alle classi scolastiche presenti in studio, mi auguro che saranno tante quelle che si collegheranno dalle scuole".
Il grande pubblico potrà così conoscere la storia, le attrezzature, i progetti e le missioni delle tre realtà scientifiche partecipando a un vero e proprio viaggio nella storia del Paese, che parte da Torino, prima capitale d'Italia, il cui Osservatorio vanta 190 anni di storia; passa per Napoli, capitale del regno delle Due Sicilie fino al 1861, con l'Osservatorio di Capodimonte istituito nel 1812; per giungere poi in Trentino, ultima regione a diventare italiana, e Rovereto con il suo Museo Civico nato 160 anni fa.
Piero Badaloni gestirà i collegamenti con i tre Osservatori, dialogando con ospiti di rilievo nel campo dell'astrofisica, dell'astronomia e della ricerca scientifica. Saranno mostrati anche filmati inediti sugli astronauti italiani appena rientrati dallo spazio, Paolo Nespoli e Roberto Vittori, e sulle nuove leve che si stanno allenando per i prossimi viaggi spaziali: il siciliano Luca Parmitano e la trentina Samantha Cristoforetti.
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