venerdì 23 settembre 2011

Lo spazio in diretta web con il progetto 'Cieli d'Italia'


Rovereto, 22 set. - (Adnkronos) - L'importanza della ricerca scientifica italiana, la materia oscura, i pianeti extrasolari, lo studio del sole, ma anche le grandi industrie italiane che costruiscono gli strumenti per esplorare e osservare lo spazio. Per tutti quelli che subiscono il fascino della volta celeste, e anche per sfatare l'idea che si tratti di argomenti per soli addetti ai lavori, l'Agenzia Spaziale Italiana, il Museo Civico di Rovereto e l'Istituto Nazionale di Astrofisica hanno organizzato "Cieli d'Italia uniti dalla scienza".
Si tratta di un grande progetto di divulgazione scientifica e culturale aperto a tutti, in diretta web domani 23 settembre dalle ore 10.30, sulla web tv di Asi (www.asitv.it) o su Sperimentarea.tv (canale tematico del Museo Civico di Rovereto). L'iniziativa sarà l'occasione per celebrare l'Unità d'Italia, ripercorrendo la storia di tre istituzioni scientifiche tra le più antiche del Paese: l'Osservatorio Astronomico di Torino, l'Osservatorio Astronomico di Capodimonte e il Museo Civico di Rovereto con il suo Osservatorio di Monte Zugna.
Nato da un'idea del direttore scientifico dell'Asi, Enrico Flamini, il progetto racconta gli osservatori e la ricerca spaziale come filo conduttore per ripercorrere l'Unità d'Italia. "L'Italia era protagonista della scienza e della conoscenza dell'universo già nel 1800 con la scoperta dell'asteroide Cerere e lo è ancora oggi - spiega Flamini all'Adnkronos - si può dire che la ricerca e l'osservazione spaziale hanno fatto l'unità d'Italia ancora prima che l'Italia su unisse".
Il Museo di Rovereto ospita questo evento speciale accogliendo nella sede di Palazzo Parolari lo studio con la conduzione di Piero Badaloni. Gli ospiti, tra cui Flamini, ripercorreranno la storia degli osservatori, racconteranno com'era il cielo 150 anni fa e cosa fanno gli astronauti, affrontando tutti gli aspetti del tema, dalle problematiche ingegneristiche ai fumetti, "in risposta a una crescente richiesta di conoscenza da parte di un pubblico che spero sia il più vasto possibile - dice Flamini - oltre alle classi scolastiche presenti in studio, mi auguro che saranno tante quelle che si collegheranno dalle scuole".
Il grande pubblico potrà così conoscere la storia, le attrezzature, i progetti e le missioni delle tre realtà scientifiche partecipando a un vero e proprio viaggio nella storia del Paese, che parte da Torino, prima capitale d'Italia, il cui Osservatorio vanta 190 anni di storia; passa per Napoli, capitale del regno delle Due Sicilie fino al 1861, con l'Osservatorio di Capodimonte istituito nel 1812; per giungere poi in Trentino, ultima regione a diventare italiana, e Rovereto con il suo Museo Civico nato 160 anni fa.
Piero Badaloni gestirà i collegamenti con i tre Osservatori, dialogando con ospiti di rilievo nel campo dell'astrofisica, dell'astronomia e della ricerca scientifica. Saranno mostrati anche filmati inediti sugli astronauti italiani appena rientrati dallo spazio, Paolo Nespoli e Roberto Vittori, e sulle nuove leve che si stanno allenando per i prossimi viaggi spaziali: il siciliano Luca Parmitano e la trentina Samantha Cristoforetti.
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Ultima corrida a Barcellona. Sarà vietata dal 2012

Madrid, 23 sett. - (Adnkronos/Dpa) - Domenica prossima Barcellona dirà addio alla corrida. E finirà un'era quando il torero Serafin Marin materà il sesto e ultimo toro nello spettacolo al Monumental della capitale della Catalogna. La chiusura dell'arena quasi centenaria riflette il declino della corrida in Spagna, malgrado si contino ancora tanti appassionati. "Abbiamo perso una battaglia, non la guerra", ha detto Marin al quotidiano 'El Mundo'. Ma gli animalisti cantano vittoria e l'attivista Aida Gascon è determinata a farla finita con le corride in tutto il resto del paese. Già nel 2004 Barcellona si era dichiarata città "anti-corrida"; decine di altri comuni l'hanno poi imitata e nel luglio del 2010 il parlamento catalano ha votato per la fine delle corride dal primo gennaio 2012. Alle Canarie lo avevano già fatto nel 1991, ma la decisione era passata largamente sotto silenzio. L'opposizione agli spettacoli nell'arena si spiega con il crescente sentimento animalista che li considera alla stregua di una tortura, ma anche con il forte nazionalismo catalano contro la corrida, un simbolo tipicamente spagnolo. La Catalogna, secondo Marin, "vuole liberarsi di tutto quanto rappresenti la Spagna".
Il giro d'affari delle corride, un'industria con 200 mila addetti, vale oltre 2,5 miliardi di euro all'anno, contribuendo per lo 0,25% al Pil nazionale. Ma negli anni lo spettacolo che ispirò artisti e scrittori del calibro di Pablo Picasso e Ernest Hemingway ha perso il suo appeal. Solo il 37% degli spagnoli è interessato alla corrida, mentre il 60% boccia lo spettacolo, stando a un sondaggio del 2010. Con diverse regioni che difendono la corrida come patrimonio culturale spagnolo, il governo del primo ministro Jose Luis Rodriguez Zapatero ne ha affidato la responsabilità del ministero della Cultura. I Popolari all'opposizione che dovrebbero vincere le elezioni del prossimo 20 novembre hanno preso posizione contro il bando della corrida in Catalogna e si sono rivolti alla Corte Costituzionale. Dal canto loro, gli appassionati catalani della corrida hanno raccolto 300 mila firme in difesa della 'Fiesta', ma l'iniziativa potrebbe non avere alcun effetto contro quello che per molti e' un inevitabile sviluppo sociale. Così i toreri catalani stanno organizzando spettacolo altrove nel paese anche nel sud della Francia.
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Basta brutti ricordi, sara' possibile cancellarli

(di Adele Lapertosa) (ANSA) - VENEZIA, 20 SET - La paura vissuta in guerra o in un incidente, il ricordo che ci lega alla dipendenza dalla droga, o non dimenticare quanto appreso nella vita: due facce della memoria di lunga durata, i cui meccanismi sono stati in parte svelati.
Un gruppo di neuroscienziati, guidato da Cristina Alberini, professore di Neuroscienze all'universita' di New York, ha scoperto infatti il meccanismo per bloccare i brutti ricordi e non perdere le conoscenze, tramite il processo di consolidamento dei ricordi, alcuni ormoni, e dei farmaci.
I dettagli di questo studio, finora condotto sui topi, sono stati presentati a Venezia nel corso della VII conferenza 'The future of science' dedicata quest'anno alla mente.

''Perche' una memoria diventi a lungo termine - spiega Alberini - serve un certo livello emotivo, di stress ed eccitazione. Piu' e' alto, maggiore sara' la quantita' e i dettagli del ricordo''. Tuttavia, se lo stress diventa troppo elevato e supera una certa soglia, ''si crea un deficit - continua - si interrompe il processo di apprendimento e il ricordo non si consolida.''. Alcune memorie, come quelle negative associate alla paura, sono ''legate al rilascio di ormoni, quali il cortisolo e l'adrenalina. Noi abbiamo visto - precisa - che si puo' intervenire per ridurre una memoria negativa, ad esempio legata al disturbo post-traumatico da stress o alla dipendenza da droghe, o invece aumentarla, nel caso ci si trovi con il decadimento indotto da demenze''.

Ma c'e' una particolare finestra temporale per farlo. Dopo che il ricordo si e' formato, vi e' un momento in cui la memoria si affievolisce e diventa labile, per poi consolidarsi nuovamente.

''Ed e' proprio quando il ricordo e' labile - aggiunge Alberini - che noi interveniamo con dei farmaci. Nel caso di ricordi negativi, blocchiamo i recettori del cortisolo, facendo cosi' diminuire l'intensita' del ricordo. Quando invece vogliamo rinforzarlo, aggiungiamo il fattore di crescita insuline grow factor 2 (IGF2), importante per lo sviluppo del cervello adulto e presente nell'ippocampo. Si e' visto che dopo l'apprendimento, l'IGF2 aumenta. Quindi incrementandone la quantita' e somministrandolo per via sistemica, cioe' non direttamente nel cranio, abbiamo riscontrato un significativo aumento dell' intensita' e persistenza del ricordo''. Dopo questa sperimentazione sui topi i ricercatori verificheranno la tossicita' di questi esperimenti e continueranno sui primati.

''E probabilmente la tecnica ipotizzata qualche anno fa dal film 'Se mi lasci, ti cancello' in cui si eliminava il ricordo di un amore finito, sara' realta' - conclude - anche se spero per scopi meno futili''. (ANSA).
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Piu' veloci della luce confemati dati neutrini

E’ arrivata la conferma ufficiale: la velocita’ della luce e’ stata superata. I dati, resi noti questa mattina, dimostrano che le i neutrini viaggiano ad una velocita’ di circa 60 nanosecondi superiore a quella della luce, il limite della velocità nel cosmo. Il risultato e’ stato ottenuto nell’esperimento Cngs (Cern Neutrino to Gran Sasso) e le anomalie sono state osservate dal rivelatore Opera, che ha analizzato il fascio di neutrini che dal Cern di Ginevra vengono lanciati verso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn).
I dati dimostrano che i neutrini impiegano 2,4 millisecondi per coprire la distanza, con un anticipo di 60 miliardesimi di secondo rispetto alla velocità attesa. L'analisi dei dati, raccolti negli ultimi tre anni, dimostra che i neutrini battono di circa 20 parti per milione i 300.000 chilometri al secondo ai quali viaggia la luce. 
Il risultato e' stato ottenuto con una serie di misure ad altissima precisione, fatte in collaborazione con gli esperti di metrologia del Cern e di altre istituzioni. La distanza tra l'origine del fascio di neutrini e il rivelatore Opera e' stata misurata con un'incertezza di 20 centimetri sui 730 chilometri del percorso e il tempo di volo dei neutrini e' stato determinato con una precisione di meno di 10 nanosecondi, utilizzando strumenti molto sofisticati, come sistemi Gps progettati appositamente per l'esperimento e orologi atomici. ‘’Abbiamo sincronizzato la misura dei tempi tra il Cern e il Gran Sasso con un'accuratezza al nanosecondo e abbiamo misurato la distanza tra i due siti con una precisione di 20 centimetri’’, ha detto Dario Autiero il ricercatore oggi pomeriggio presentera’ i dati al Cern. ‘’Nonostante le nostre misure abbiano una bassa incertezza sistematica e un'elevata accuratezza statistica – ha aggiunto - e la fiducia riposta nei nostri risultati sia alta, siamo in attesa di confrontarli con quelli provenienti da altri esperimenti”. Il Cern stesso rileva in una nota che ‘’considerando le straordinarie conseguenze di questi dati,  si rendono necessarie misure indipendenti prima di poter respingere o accettare con certezza questo risultato. Per questo motivo la collaborazione Opera ha deciso di sottoporre i risultati a un esame piu’ ampio nella comunita’’’. I dati saranno quindi presentati oggi pomeriggio in un seminario nel Cern di Ginevra e lunedi’ in un seminario nei Laboratori del Gran Sasso. 
 “Quando un esperimento si imbatte in un risultato apparentemente incredibile e non riesce a individuare un errore sistematico che abbia prodotto quella misura, la procedura standard e’ sottoporlo a una piu’ ampia indagine’’, ha osservato il direttore scientifico del Cern, Sergio Bertolucci. “Se questa misura fosse confermata – ha aggiunto - potrebbe cambiare la nostra visione della fisica, ma dobbiamo essere sicuri che non esistano altre, più banali, spiegazioni. Cio’ richiederà misure indipendenti’. (Ansa)
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giovedì 22 settembre 2011

Uars, il satellite Nasa cadrà sull'Italia ?

Roma, 22 set. (Adnkronos) - Si chiama Upper Atmosphere Research Satellite ed è un 'vecchio' satellite scientifico della Nasa. Dopo circa 20 anni di onorato servizio nello spazio a caccia di informazioni sull'atmosfera, Uars sta mettendo a soqquadro interi Paesi perchè, non riuscendo più a rimanere nel cosmo, forse a causa dell'impatto con altri detriti spaziali, sta per precipitare sulla Terra, col rischio di colpire persone o cose. Uars, che ha smesso i lavorare circa sei anni fa, è stato mandato nello spazio dalla Nasa nel settembre 1991.
Il satellite ha una massa di 5.668 kg, è lungo circa 10 metri e ha un diametro di 5 metri. Il suo compito è stato raccogliere informazioni preziose sulla fascia di ozono che protegge la Terra dai micidiali raggi ultravioletti. Nel 2005, dopo 14 anni di missione scientifica, il propellente residuo è stato utilizzato per modificare, abbassandola, l’orbita del satellite: otto manovre per contribuire alla disintegrazione dell’oggetto, ormai in fase di abbandono.
Adesso, nella notte tra venerdì 23 e sabato 24, il processo di decadimento naturale giungerà al suo epilogo, quando il satellite, entrando in contatto con l’atmosfera terrestre, si brucerà.
Sulla base delle simulazioni effettuate nel 2002 dalla Nasa, ipotizzando la frammentazione del satellite Uars a 78 km di quota, alcuni componenti di dimensioni variabili, non avendo subito la totale disintegrazione dovuta al rientro negli strati più densi della nostra atmosfera, potrebbero raggiungere il suolo terrestre dopo aver percorso un arco di 800 km, interessando anche il territorio italiano. E l’eventuale impatto avverrà lungo la verticale locale. Le previsioni di rientro sono soggette a continui aggiornamenti perché legate al comportamento del satellite stesso rispetto all’orientamento che assumerà nello spazio e agli effetti che la densità atmosferica imprime agli oggetti in caduta, nonché alle conseguenze sulla materia dell’attività solare. La stessa Nasa sottolinea che previsioni più definite saranno fornite tra 24-36 ore.
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Solar bottle bulb illumina come una lampadina da 55 watt

Roma, 21 set. (Adnkronos) - Luce da una bottiglia di plastica riempita di acqua e candeggina. Con questa idea semplice, ma geniale, 12mila abitazioni dei quartieri più poveri delle Filippine non sono più al buio. Progettata dagli studenti del Massachussets Institute of Technology, la "solar bottle bulb" riesce a illuminare come una normale lampadina da 55 watt, filtrando i raggi del sole dal tetto delle baracche di Manila. Il progetto si chiama "Isang Litrong Liwanag", ovvero "Un litro di luce", ed è di Illac Diaz dell'organizzazione no-profit My Shelter Foundation.
Sono 3 milioni le case dei quartieri più poveri delle Filippine in cui la vita si svolge prevalentemente al buio, ma grazie alla solar bottle bulb la luce entra da un foro nei tetti di lamiera attraverso il quale il contenuto delle bottiglie viene colpito a 360 gradi dai raggi solari, generando illuminazione. Le bottiglie vengono vendute e installate al prezzo di un dollaro e ne sono già state distribuite 12 mila. Per sostenere il progetto si può fare una donazione collegandosi al sito http://isanglitrongliwanag.org/, stesso indirizzo per le comunità che vogliano richiedere un intervento come quello delle Filippine. L'idea abbraccia i principi delle cosiddette "appropriate technology", movimento ideologico che si basa sulle tecnologie semplici ed eco-sostenibili con cui il filosofo ed economista Ernst Friedrich "Fritz" Schumacher sognava di migliorare il mondo.
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mercoledì 21 settembre 2011

"Offerte del giorno" su Ebay

Roma, 20 set. (Ign) - La crisi dei consumi investe un po' tutti. E così eBay, il sito di compravendita più famoso al mondo, lancerà il 6 ottobre la nuova sezione 'Offerte del Giorno'. Nella quale, per un periodo stabilito, saranno disponibili nuovi prodotti di grandi marche a prezzi super scontati (dal 15% al 40%) in quantità limitata. Gli affari (fino a 21 offerte ogni settimana, di cui 2 offerte ogni giorno), principalmente nelle categorie Consumer Tech ed Abbigliamento e Accessori, saranno proposti nel formato a prezzo fisso con la spedizione gratuita dai venditori professionali italiani e stranieri.
"Questa iniziativa può contare sull’esperienza già avviata sui siti europei di eBay nel Regno Unito e Germania, dove l’anno scorso ha fatto registrare una crescita del 77% del giro d’affari anno su anno –– continua Marco Ottonello - Con il programma Offerte del Giorno siamo in grado di mettere a disposizione un’ulteriore esperienza d’acquisto per i nostri utenti, che potranno contare su affari davvero interessanti proposti solo da venditori selezionati".
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Dal rifiuto agli swap party, il dono contrasta la crisi

Roma, 21 set. (Adnkronos) - Gli economisti la chiamano "economia del dono", e a qualcuno fa sorridere perché, in fondo, si tratta del vecchio baratto. Ma il fenomeno ha la sua importanza e si sta diffondendo un po' ovunque e sotto varie forme. In Italia per esempio, da un po' di tempo ci si può imbattere in uno strano cassonetto, sconosciuto anche a chi osserva la più rigorosa differenziata. Si chiama "Rca", acronimo di "rifiuto con affetto" e serve a metterci dentro quelle cose che vogliamo buttare, ma che a qualcun altro potrebbero tornare utili.
L’iniziativa, nata nel 2007 come installazione artistica e diventata idea imprenditoriale, è di Roberta Bruzzechesse, Maddalena Vantaggi e Maria Zanchi. "A Venezia -spiega all'Adnkronos la Zanchi- abbiamo notato che accanto ai cassonetti della spazzatura la gente lasciava di tutto: oggetti per loro inutili ma che magari a qualcun altro potevano servire, ed è così che abbiamo realizzato l'RCA, sostituendo la parte frontale di un cassonetto, normalmente chiusa, con uno sportello trasparente per rendere accessibile ciò che normalmente è invisibile".
Una vetrina da cui prendere liberamente e senza problemi di orario ciò che serve, lasciando quello che non si usa più. Partito a Venezia, ora RCA è presente in altre sette città "e continuano ad arrivare richieste - aggiunge Maria Zanchi - Ora lavoriamo per diffonderlo perché diventi un'abitudine di tutti gli italiani".
Economia del dono, quindi, con una sua dignità. Tanto che uno dei modi in cui si manifesta, ovvero gli "swap party", ha creato il suo neologismo: il verbo 'swappare'. Molto più glamour di 'barattare' o 'scambiare', certo, ma in effetti negli swap party si possono mettere le mani su vestiti e accessori firmati, appena usciti dagli armati delle shop-addicted e magari nuovi o quasi. E senza spendere un euro. Altro che gli abiti in disuso e fuori moda raccattati dalla cugina di secondo grado o passati dalla zia.
Tanti i siti dedicati all'organizzazione di swap party. Basta iscriversi, pubblicare le foto dell'accessorio da swappare e organizzare con gli altri swappatori l'incontro. Insomma, più la crisi fa sentire la sua minaccia, più il fenomeno si diffonde, coinvolgendo non più solo gli amici e i parenti, ma mettendo in rete sconosciuti con forme spesso originali e fantasiose.
Come il "Givebox" nel quale ci si può imbattere da qualche mese a Berlino. È una specie di cabina armadio su cui campeggia il motto "sharing is caring", nata grazie a due giovani berlinesi che hanno messo insieme gli oggetti in buono stato che non volevano più per offrirli ai passanti in cambio di qualcosa. Una sorta di temporary shop che cambia ogni giorno la merce esposta, dagli abiti agli alimenti, dai libri agli oggetti d'uso quotidiano, che si può seguire su Facebook.
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Google+ ora è aperto a tutti

Finalmente dopo qualche mese Google Plus che era aperto soltanto ad inviti si espande a tutti gli utenti. Google ha deciso di far registrare chiunque sul suo social network anzi il social layer come viene chiamato dal team: lo ha annunciato con un post tradotto anche in italiano sul blog ufficiale. Ora chiunque può registrarsi e creare il proprio profilo Google sistemando le Cerchie degli amici. Google evidentemente ha preso questa decisione in seguito al modo in cui sta reclamizzando Google+ dalla sua pagina principale invitando gli utenti che magari stanno facendo una ricerca ad entrare nel social network con una freccia gigante. Google non solo apre Google Plus ma aggiunge anche nuove funzioni espandendo gli Hangouts ossia i Videoritrovi: la videochat di gruppo è disponibile ora anche sugli smartphone e tablet Android e presto anche su iOS. Google ha aggiunto agli Hangouts anche i Videoritrovi in diretta: si tratta di trasmettere in live streaming in maniera pubblica per diffondere un video. Google fa concorrenza a piattaforme come Ustream e Livestream.com.
La funzione non sarà disponibile immediatamente a tutti ma una dimostrazione sarà data da will.i.am del gruppo Black Eyed Peas che dovrebbe trasmettere in live più tardi, stanotte alle ore 4. Inoltre gli Extra dei Videoritrovi permetteranno di condividere uno screenshot, un disegno, un documento o un file. Google per gli Hangouts ha rilasciato anche alcune API con le quali gli sviluppatori potranno realizzare applicazioni, giochi e altro. La ricerca su Google+ diventa più veloce ed efficace con l'aggiunta dei risultati che vanno oltre le persone ed i profili: sarà possibile cercare anche contenuti ovvero i post presenti su Google+ e i contenuti popolari sul Web. Google ha anche aggiunto il tasto +1 sugli annunci grafici dei banner in modo da raccomandarli agli amici. Ad ogni modo sta facendo già discutere il fatto che Google utilizzi la sua homepage, tra le più visitate al mondo, per reclamizzare un suo servizio ovvero Google+. Che ci sia aria di bufera in vista? (Excite Italia)
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