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domenica 13 novembre 2011

Mamma-bambina in Messico: parto a 10 anni

In ospedale in preda alle convulsioni, dà alla luce un piccolo prematuro. I due stanno bene
Mamma a soli dieci anni. E' accaduto a una ragazzina messicana, arrivata all'ospedale di Puebla, una delle megalopoli del Paese, in preda a gravi complicazioni dovute alla sua gravidanza che durava da 31 settimane, e anche a convulsioni. La giovanissima madre ha poi partorito con taglio cesareo, dando alla luce un maschio che pesava circa un chilo e mezzo.
Il piccolo è ora ricoverato in ospedale nel reparto per bambini prematuri, ma la mamma bambina va in ospedale ogni giorno per allattarlo. Il neonato è comunque in buone condizioni considerando la nascita prematura e anche la madre ha recuperato dopo il suo ricovero in ospedale, avvenuto il 22 ottobre.
Il fatto è stato comunicato dal direttore dell'ospedale alla locale stazione di polizia, che sta indagando su chi sia il padre del piccolo. La legge messicana vieta l'aborto alle giovani madri, a meno che queste possano dimostrare che il figlio è frutto di una violenza sessuale.
A Puebla, alle donne che abortiscono tocca il carcere o una multa, sempre che non ci sia stata violenza sessuale. Il caso della giovanissima madre non è il primo di mamme bambine in Messico. L'anno scorso, una undicenne partorì un bambino prematuro dopo essere stata violentata dal suo patrigno, che era dieci anni più vecchio di lei. Quando la madre della ragazzina scoprì che la figlia era incinta, volle sapere come era successo e la piccola le raccontò delle violenze del suo patrigno, che furono subito riferite alla polizia.
Nel 1999 una tredicenne vittima di violenza nello stato di Baja California fu al centro di una celebre causa dopo che i medici rifiutarono di lasciarla abortire. Poco dopo la ragazzina partorì, ma poi portò il suo caso alla Commissione Inter-Americana dei Diritti umani, attirando l'attenzione internazionale e dando vita a una campagna internazionale per chiedere il risarcimento al governo messicano, che più tardi fu costretto a pagare più di 20mila sterline.
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