mercoledì 14 gennaio 2015

Al via test per Facebook at Work, sfida a LinkedIn

Nelle scorse settimane il Financial Times aveva dato l'anticipazione, oggi la conferma: Facebook inizia i test di 'Facebook at Work', una piattaforma dedicata al lavoro che sfida LinkedIn, il social network professionale.
"L'app sarà visibile sugli app store di iOS e Android e disponibile solamente per i partner del test", spiega la società di Mark Zuckerberg, aggiungendo che "le informazioni degli impiegati sono protette, confidenziali e separate da quelle del profilo Facebook personale".
"Facebook at Work è un'esperienza completamente separata da quella della piattaforma e offre agli impiegati la possibilità di connettersi e collaborare in modo efficace attraverso l'uso dei nostri strumenti, molti dei quali già noti e utilizzati come il News Feed, i Gruppi, messaggi e gli eventi", spiega Menlo Park in una una nota.
"Sarà quindi possibile restare in contatto con i propri colleghi nello stesso modo in cui lo si fa con i propri amici e familiari attraverso il social network", aggiunge. Facebook at Work offre un'esperienza anche visiva simile a quella del social network 'madre', ed è stato concepito e realizzato per essere utilizzato all'interno delle imprese, "il che significa che le informazioni degli impiegati su Facebook at Work sono al sicuro, protette, confidenziali e completamente separate da quelle del proprio Profilo Facebook personale.

Le informazioni condivise tra gli impiegati sono infatti accessibili solamente alle persone della compagnia", puntualizza l'azienda. "I commenti e feedback dei nostri primi partner pilota - aggiunge - saranno fondamentali al fine di costruire il miglior prodotto possibile per loro e i loro impiegati".
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martedì 13 gennaio 2015

Google sfida Skype con traduzione in tempo reale

Una nuova voce suggerisce che Google potrebbe lanciare un sistema di traduzione vocale in tempo reale il più presto possibile. Skype offre già una funzionalità simile, anche se al momento è disponibile in forma di beta. Un rapporto del New York Times sostiene che la nuova funzionalità sarà rilasciata come aggiornamento dell'app mobile Google Translate inizialmente per i soli dispositivi Android. Ma non aspettatevi la traduzione in tempo reale delle chiamate vocali, almeno all'inizio.

Non ci sono molti dettagli in questo momento sulla nuova presunta funzionalità, ma una cosa è chiara: Google non offrirà la traduzione vocale in tempo reale 'a due vie'. Se oggi la traduzione è possibile prima registrando al microfono, aspettare che venga elaborato l'audio e poi visualizziamo la traduzione, il servizio sarà in grado invece di tradurre automaticamente in tempo reale quanto il microfono cattura, parola per parola, in una lingua di vostra scelta utilizzando le già presenti funzionalità di Google Translate. Attualmente, l'app mobile offre traduzioni scritte da/a 80 lingue.

Si tratta di un tipo di funzionalità che potrebbe tornare molto utile. Molti utenti hanno lamentato che utilizzare Google Translate, ad esempio quando si sono trovati all'estero, è stato finora una cosa difficile. Il problema principale è che l'app può essere utilizzata per esprimere i propri pensieri o domande nella lingua che non si conosce, ma difficilmente può aiutare a capire la risposta della controparte.

Utilizzando la nuova funzionalità il cui lancio pare essere imminente, sarà possibile anche eventualmente seguire uno show televisivo o telegiornale straniero e ottenere la traduzione istantanea nella propria lingua.

Google, ha riferito il NYT, ha detto che la sua app Translate è stata installata più di 100 milioni di volte sui telefoni Android, la maggior parte dei quali potrebbe ricevere l'aggiornamento. "Abbiamo 500 milioni di utenti attivi che fanno traduzioni ogni mese, in tutte le nostre piattaforme", ha detto Hughes Macduff, il direttore tecnico di Google Translate. Con l'80 per cento del web diviso in sole 10 lingue, ha aggiunto, la traduzione diventa una parte fondamentale di apprendimento per molte persone.

La traduzione automatica di pagine web in alcune lingue principali è già una caratteristica disponibile per il browser Chrome di Google. Le persone che utilizzano il browser possono tradurre una pagina che è in inglese in italiano in automatico.


E la sicurezza? La traduzione automatica (o interpretazione automatico come viene chiamata la nuova funzione da alcuni siti di media) non dovrebbe rappresentare un rischio per la sicurezza. Google divide le conversazioni in file separati, in modo che spie e hacker non possano facilmente capire chi ha detto cosa.
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Viaggi aerei: arrivano le toilette accessibili ai passeggeri in carrozzina

Il costruttore Airbus crea una nuova configurazione per trovare spazio a toilette più grandi sugli aeromobili a corridoio singolo
Parliamo spesso di trasporti e viaggi, sottolineando quanto l’accessibilità di treni, navi o automobili faccia la differenza per le persone con problemi di mobilità. Nel caso dell’aereo, poche volte abbiamo affrontato il problema della toilette, che rappresenta invece un elemento critico che talvolta fa rinunciare a un viaggio magari lungo, e propendere  per altri mezzi di trasporto.  Ma la possibilità di scegliere se e quando prendere l’aereo significa poter essere autonomi nelle proprie vacanzecome anche nei viaggi di lavoro, incidendo in maniera importante sulla vita quotidiana.
Ci  sembra quindi interessante la notizia di questo nuovo concept che è stato sviluppato da Airbus, il primo costruttore di aeromobili a fornire toilette accessibili ai passeggeri a mobilità ridotta a bordo degli aeromobili a corridoio singolo.  Si tratta, in sostanza, di una nuova distribuzione e utilizzo degli spazi disponibili nel vettore, del quale si sfruttano aree prima non utilizzate, ottimizzando tutto lo spazio, permettendo inoltre di aggiungere ulteriori poltrone in cabina.
“La nuova configurazione consiste nello spostare le toilette al di fuori dalla cabina passeggeri per ricollocarle nella parte posteriore dell’aeromobile, utilizzando dello spazio che non era mai stato usato prima. Si viene così a creare una zona toilette spaziosa e agevole per i passeggeri a mobilità ridotta, e soprattutto per i passeggeri in sedia a rotelle. Si sfruttano le due toilette adiacenti l’una all’altra, separate da un divisorio pieghevole che può essere aperto solo dai membri dell’equipaggio. Una volta piegato, lo spazio che si viene a creare è molto più ampio, e il passeggero in sedia a rotelle che utilizza la toilette ha così maggiore privacy e maggiore autonomia”. Così spiega la nuova configurazione Marc Muller, Marketing Director di Airbus, nel video qui sotto.

Il nuovo concept, denominato Space Flex, è una opzione già disponibile a bordo degli aeromobili più grandi del costruttore. Una novità che può aprire  a nuove possibilità di viaggio, come sottolinea Rosemary Frazer, Campaign manager di SCOPE, nell’intervista: “Ritengo che “Space Flex” sugli aeromobili Airbus sia un’ottima idea, e anche per me farà una grande differenza, poiché sarò in grado di utilizzare la sedia a rotelle a bordo dell’aeromobile per raggiungere la toilette, come chiunque altro. Significa anche che potrò fare i viaggi che ho sempre desiderato ma che non ho mai potuto fare prima.” E aggiunge:  “In ultima analisi, i vettori hanno solo da perdere se non sono in grado di provvedere alle necessità dei propri passeggeri disabili e questo non ha nessun senso dal punto di vista commerciale. Questa soluzione è sicuramente vincente per tutti”.
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giovedì 8 gennaio 2015

Il ritorno (gratis) del DOS: online 2400 videogames

Lo scorso novembre The Internet Archive ha lanciato un progetto per la raccolta di giochi arcade vintage disponibili online, pubblicando un primo gruppo di 900 titoli scaricabili dal sito della no profit che si occupa di archiviare materiale e software online. Da oggi la biblioteca di The Internet Arcade si allarga includendo 2400 nuovi titoli originariamente nati per Ms-Dos . Si va da classici come Doom e Zelda, a videogame più rari e per veri appassionati, attraversando tutti i generi, dall’avventura alla strategia. I giochi sono tutti disponibili gratuitamente grazie al software per emulazione in browser EM-DOSBOX, in grado di riprodurre l’esperienza di gioco di alcuni storici esemplari.
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mercoledì 7 gennaio 2015

La pillola del "pasto immaginario": fa credere al corpo di aver mangiato

Una ricerca americana presenta la fexaramina, una sostanza che avvia il processo digestivo senza il consumo di cibo e permette all'organismo di bruciare il grasso in eccesso
 Il sogno di ogni persona sovrappeso potrebbe essere presto esaudito: dagli Usa arriva la pillola che aiuta a far sparire i chili di troppo. Si chiama fexaramina ed è un farmaco ancora in fase di sperimentazione che riesce a "ingannare" il corpo attivando i processi digestivi con un "pasto immaginario" per indurlo a bruciare i grassi. I test sui roditori hanno dato finora risultati promettenti fermando l'aumento di peso.

Dimagrire senza fame - Oltre a fermare l'aumento di peso, lafexaramina permette anche di abbassare i livelli di colesterolo e zuccheri nel sangue e di minimizzare l'infiammazione. Ronald Evans, autore dello studio e direttore del Gene Expression Laboratory del Salk Institute di La Jolla (California), crede che il farmaco potrà essere presto pronto per la sperimentazione clinica umana.

"Questa pillola è come un pasto immaginario - ha dichiarato - invia gli stessi segnali che normalmente partono all'interno dell'organismo quando si ingeriscono grandi quantità di cibo. Per poterlo immagazzinare il corpo, sulla base di questi segnali, inizia a sgombrare lo spazio. Ma in questo caso le calorie non ci sono. E non c’è nessun cambiamento dell'appetito".

La lotta alla bilancia - Il team guidato da Evans ha somministrato una pillola al giorno per 5 settimane a un gruppo di topi obesi. I risultati hanno evidenziato un'accelerazione del metabolismo e la "conversione" di alcuni depositi di grasso bianco nel loro organismo in una forma adiposa "bruna", più sana e in grado di bruciare energia. Alla base della pillola c'è un meccanismo che coinvolge il recettore farnesoide X (Fxr), una proteina che catalizza il processo attraverso cui il corpo rilascia acidi biliari dal fegato, digerisce il cibo e immagazzina grassi e zuccheri. Questo recettore si attiva all'inizio di un pasto e spinge l'organismo a bruciare grassi per prepararsi ad accogliere il cibo in entrata.

Possibile trattamento contro l'obesità - La somministrazione via orale e non endovenosa permette al farmaco di agire in maniera mirata al livello dell'intestino, limitandone gli effetti collaterali e ottenendo migliori risultati sul fronte bilancia. Ora il team di scienziati sta lavorando per testare l'efficacia della fexaramina nella lotta contro l'obesità e le malattie metaboliche.
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martedì 6 gennaio 2015

Lovejoy, la cometa della Befana che si vede a occhio nudo

Nonostante la luce della Luna, particolarmente intensa in questi giorni, varrà comunque la pena osservare la cometa.

Sarà possibile farlo sul canale Scienza e Tecnica dell'ANSA, nella diretta in streaming con il Virtual Telescope in programma per martedì 6 gennaio alle 20,00.

La C/2014 Q2 Lovejoy ''è una cometa notevole, luminosa e visibile a occhio nudo, naturalmente dai luoghi non inquinati dalle luci'', osserva l'astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope e coordinatore scientifico del Planetario di Roma.

''Vale davvero la pena di sfidare il bagliore della luna - prosegue Masi - perchè la cometa ci ha regalato finora una bellissima visione della sua coda. Confidiamo di poter osservarne l'evoluzione in diretta''.

A differenza di quanto accade con gli asteroidi, spiega, ''le comete mutano continuamente il loro aspetto a mano a mano che gas e polveri scivolano dal nucleo verso la coda''. Il risultato, aggiunge, è ''una coda che si modifica in tempo reale e si fa la sensazione che la cometa sia una cosa viva''.

Per vedere la cometa a occhio nudo bisogna guardare a Nord-Ovest di Orione (la cui Cintura è riconoscibile dalle tre stelle allineate), nello spazio compreso fra le costellazioni di Eridano e del Toro (riconoscibile per la brillante stella Aldebaran). Se la luce della Luna offuscherà lo spettacolo, a metà mese la cometa sarà visibile in tutta la sua bellezza perchè sarà alta sull'orizzonte.
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domenica 4 gennaio 2015

Viaggi 2015: sette magnifici luoghi da visitare

Esistono posti meravigliosi al mondo: alcuni il prossimo anno saranno speciali. Ecco la nostra selezione
Dove sognate di andare il quest’anno? Se temete di non avere le idee chiare al momento del brindisi di Capodanno, ecco la nostra selezione speciale sui “Best Trips 2015”. Si tratta della classifica che ogni anno la rivista National Geographic stila per segnalare i posti più belli da visitare nel mondo: noi l’abbiamo integrata e ne abbiamo scelti sette.
1. Le isole Faroe (Danimarca). Citate nella letteratura moderna tra i luoghi più esotici, sono il baluardo settentrionale della Danimarca, immerse nell’Oceano Nord Atlantico tra paesaggi mozzafiato e pittoreschi villaggi di pescatori. Si tratta di un complesso di 18 isole montagnose, abitate da appena 50mila persone: questa destinazione è stata scelta come la migliore per il 2015 dai lettori del National Geographic perché il 20 marzo prossimo ci sarà un eclisse solare totale e il proscenio dell’isola sarà una cornice indimenticabile.
2. Esteros del Iberà (Argentina). Ad un giorno di macchina da Buenos Aires, ci sono le “acque brillanti”. E’ questa la traduzione della parola autoctona “Y Berà” che ha dato origine al nome di questa località argentina, riserva naturale dal 1983. Un posto unico al mondo per gli scenari onirici creati dalle sue zone umide. Nel 2015, nasceranno in questa zona i primi cuccioli di giaguari selvaggi, dopo l’opera di ripopolamento portata avanti nell’ultimo mezzo secolo: un’occasione speciale per la gente del posto e per i suoi visitatori.
3. Mont. St. Michel (Francia). Un affresco senza eguali nel Pianeta, dove le correnti della sera portano le acque ad avvolgere il monastero dalle sembianze di un castello e inondarne la radura circostante. Qui nella bassa Normandia,cielo ed acqua si tingono dello stesso colore. Negli ultimi anni questo sito considerato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco ha avuto dei problemi di sostenibilità dovuti all’innalzamento delle maree: dal 2005 è stato portato avanti un progetto di salvaguardia che troverà realizzazione completa nel 2015. Un’ottima occasione per riscoprire tutta la bellezza di Mont. St. Michel.
4. Zermatt (Svizzera). Da quando il 14 luglio del 1865 Edward Whymper, scalatore britannico, conquistò la vetta dove oggi sorge questo villaggio svizzero, il turismo in questo ameno paesino di montagna non ha fatto che crescere: oggi si contano un milione e mezzo di visitatori ogni anno. Zermatt è una delle località più incantevoli del versante svizzero del Monte Cervino, sia per la bellezza unica dei suoi paesaggi e delle sue vette, sia per i colori e gli usi dei suoi abitanti, che il prossimo anno festeggeranno i 150 anni dalla scoperta di Whymper.
5. Mergui Archipelago (Myanmar). Si tratta di una delle pochissime nazioni del Pianeta ancora lontane dalla globalizzazione, dopo il lungo isolamento dovuto alla dittatura. Oggi la Birmania ha molte attrattive per i turisti: tra tutte vi consigliamo le “Forbidden Islands”, le Isole Proibite. Definite dal documentarista Klaus Reisinger come “uno degli ultimi paradisi rimasti in Terra”, queste isole sono state interdette ai birmani dal 1997. Da quando le 800 isolette birmane sono state riaperte al turismo, i visitatori non sono mancati: dagli animali selvaggi alle creature marine, tutto qui è natura incontaminata.
6. Sark, Isole del Canale (Francia). Un luogo dove il tempo da secoli si è fermato: basti pensare che solo nel 2008 è stato ufficialmente abolito il feudalesimo nelle Isole del Canale. E qui le macchine sono proibite e non esistono bancomat. Cottage tipici, muretti a secco e un paesaggio di un altro tempo vi accompagneranno in un viaggio a ritroso nei secoli che attira sempre più curiosi. Un percorso controtendenza, alla riscoperta di una Francia da ritrovare nei libri di storia.

7. Milano (Italia). L’Expo 2015, che dovrebbe attirare oltre venti milioni di persone da maggio ad ottobre prossimo a Milano, sarà la celebrazione dei padiglioni dei paesi partecipanti e delle soluzioni per “Alimentare il pianeta”, il tema della manifestazione. Un’occasione unica per i turisti di tutto il mondo: per noi italiani, una meta facile da raggiungere verso un evento che segnerà l’agenda planetaria del prossimo anno.
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Twitter: pronta la funzione Mentre eri Via

Twitter ha iniziato ad integrare la nuova funzione che appunta sulla Timeline quello che ritiene essere i tweet importanti che non sono stati visti dagli utenti. E' solo una delle novità annunciate a novembre dello scorso anno.

Twitter ha iniziato ad integrare la nuova funzione "Timeline Highlights" che appunta quello che ritiene essere i tweet importanti che non sono stati visti dall'utente perchè magari al momento della pubblicazione non era collegato, stando a quanto riporta il The Guardian.
Twitter ha annunciato di aver iniziato a sperimentare la nuova funzione a novembre. A quel tempo, il VP dei prodotti di Twitter Kevin Weil ha detto in un post sul blog: "Siamo in grado di utilizzare le informazioni come chi si segue per dirvi quello che vi siete persi e di mostrarvi i tweet più importanti non appena si riapre l'app."
Twitter è una piattaforma straordinaria per mantenersi aggiornati con le notizie, opinioni e generalmente ciò che sta accadendo nel mondo mentre accade. Con più di 500 milioni di tweet inviati ogni giorno, è facile essere sopraffatti dal volume di informazioni che gli utenti pubblicano e qualche tweet potrebbe sfuggire. Con questa nuova funzione, Twitter sta cercando di rendere la piattaforma un po' meno confusionaria.
La società sembra aver preso ispirazione da Facebook, che usa il suo algoritmo per adattare le timeline degli utenti in base a ciò la piattaforma pensa che siano i post più importanti e coinvolgenti - e non solo i più recenti.
Finora l'aggiornamento che integra la "Timeline Highlights" appare solo nell'app Twitter per iOS. TechCrunch fa notare che alcuni utenti hanno accesso alla funzione dall'inizio di dicembre, ma sembra che il rilascio si sia intensificato a più utenti alla vigilia del nuovo anno quando sempre più utenti hanno cominciato a vedere i tweet "While You Were Away" sull'app mobile.
Le reazioni da parte degli utenti alla funzione finora sono miste, servirà quindi del tempo per sapere se piace o no.
Twitter ha anche detto a novembre che sta testando nuove funzionalità come ad esempio una "timeline personalizzata" per i nuovi utenti in modo che i loro profili vengano immediatamente popolati di tweet e consigli di altri profili da iniziare a seguire.

Tutti questi nuovi aggiornamenti sono progettati per rendere Twitter più facile da usare, nella speranza di attirare più utenti e incoraggiare gli utenti che si sono annoiati di usare il servizio a dare alla piattaforma un'altra possibilità.
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sabato 3 gennaio 2015

Tumori, la ricerca shock: ne causa più la sfortuna che lo stile di vita

Lo studio pubblicato su Science è stato elaborato su modelli matematici e analizzando 31 differenti tipi di neoplasie: solo in 9 di essi è stato trovato un collegamento diretto con le abitudini e le condizioni del malato. L'esito suggerisce che si debbano aumentare gli sforzi per progredire sulle diagnosi precoci


In molti casi ammalarsi di cancro è solo un fatto di sfortuna e non di stile di vita. Riassunta così, la conclusione della ricerca condotta alla Johns Hopkins School of Medicine del Maryland potrebbe apparire sconvolgente da un punto di vista scientifico perché controcorrente rispetto a tutto quanto da anni ripetonostudiosi e medici. Eppure è proprio quello che sostengono i due ricercatori che hanno elaborato lo studio pubblicato sulle pagine del prestigiosa rivista "Science".

Due terzi dei tumori sarebbero infatti dovuti a mutazioni legate al puro caso, intendendo con ciò tutto quello che l'uomo e la scienza non sono ancora riusciti a spiegare, piuttosto che a stili di vita sbagliati come il fumo. Solo un terzo sarebbe invece legato a fattori ambientali o predisposizioni ereditarie. In sintesi, il 66% dei tumori è pura sfortuna, ossia sembrano apparentemente incomprensibili perché si verificano in assenza di comportamenti a rischio. Questa 'certezza' non cancella il fatto che gli stili di vita sbagliati aumentino il rischio di ammalarsi: il fumo da solo, ad esempio, resta il responsabile del 20% dei casi di cancro in tutto il mondo. Lo stesso vale per l'eccessiva esposizione al sole, bere troppo alcol o essere sovrappeso.

Gli autori della ricerca sono il genetista Bert Vogelstein e il matematico Cristian Tomasetti che hanno analizzato 31 differenti tumori e, seguendo dei modelli matematici, sono arrivati al seguente risultato: solo 9 sono risultati essere collegati allo stile di vita o a difetti genetici; i restanti 22 erano "principalmente collegati alla sfortuna: il Dna o come viviamo hanno solo un piccolo impatto", evidenziano i ricercatori.

Tra le neoplasie collegate alla 'cattiva sorte', la ricerca inserisce quelle localizzate in alcuni organi e tessuti: cervello, testa-collo, tiroide, esofago, polmone, osso, fegato, pancreas, melanoma, ovario e testicolo. Su alcune forme tumorali i ricercatori evidenziano invece come il fumo, gli effetti del sole, delle radiazioni, di un eccessivo consumo di carne e fattori genetici possano avere un effetto scatenante (ad esempio tumore al polmone, fegato e gola).

Il lavoro di Vogelstein e Tomasetti si è concentrato sulle staminali, cellule che si possono differenziare in diversi tipi di tessuti a seconda delle esigenze. Proprio a causa della loro longevità, una mutazione nelle staminali può avere conseguenze molto più deleterie rispetto a quando ciò accade in una cellula comune.

Gli scienziati hanno contato le mutazioni casuali che possono avvenire durante una divisione cellulare, lasciando da parte altre cause (geni difettosi ereditati o di tipo ambientale come il fumo o la presenza di radiazioni). Il sistema matematico elaborato dai ricercatori ha evidenziato che all'aumentare del numero di divisioni cellulari aumenta il rischio che si sviluppi un tumore.

Secondo gli scienziati, dunque, in molti casi non è possibile prevenire i tumori, ma se resta ferma il valore della prevenzione generale, la ricerca dovrebbe concentrarsi però soprattutto sulla diagnosi precoce per bloccare il cancro nei primi stadi di sviluppo e quando la soluzione chirurgica può essere decisiva.

Lo studio, che lascia fuori dall'analisi un terzo delle neoplasie conosciute per le quali le cause sono particolari predisposizioni genetiche e ambientali molto pericolose, è comunque un lavoro di tipo statistico e quindi andrà verificato con altre ricerche.
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